21 luglio 2005

Coppa Intercontinentale e Campionato Europeo di Softball

A PROPOSITO DELLE CONVOCAZIONI DELLA NAZIONALE SENIORES

Le convocazioni sono arrivate a spizzichi, e prima di vedere la lista è passato un po' di tempo. Di solito avviene il contrario: esce la lista ed assieme le  convocazioni, ma questi sono dettagli. 
È leggendo la lista che ci siamo guardati piuttosto perplessi. Si sa, viviamo in un paese di 56 milioni di commissari tecnici (parlando di calcio), se però si parla di softball i numeri calano vistosamente, ma soprattutto cambiano i criteri oggettivi. Il nostro è uno sport che vive di statistiche, e con tutti i limiti che esse  possono avere, pur tuttavia hanno un peso,o almeno dovrebbero averlo.

Ogni società farà suoi ragionamenti, noi facciamo i nostri, ovvero ci riferiamo alle nostre atlete.

Facendo una battuta abbiamo detto alle nostre atlete che se vogliono mettersi in mostra per essere selezionate non devono pensare ad avere ottime statistiche, le quali pare siano un optional, oppure dovrebbero battere di meno. Sono sicuramente battute, ma allora che criteri ha adottato il selezionatore?

Francesca Barbieri nel 2004 è stata il secondo miglior interbase (958 MD), nel 2003 è risultata prima (961 MD), precedentemente, già nel 2001 era risultata prima. Se guardiamo lo stato di forma in battuta (che come allenatori osserviamo sempre attentamente prima di fare la formazione), troviamo un 272 nelle ultime partite, guarda caso contro le prime della classe che si disputeranno i play-off (Bollate, Macerata e Forlì). Ci si aspetterebbe qualcosa di  più rispetto al disinteresse di fatto mostrato nei suoi confronti.

Sara Marostica, seconda base, battitore mancino, tra le 3 o 4 giocatori più veloci della A1, che proprio battendo da sinistra è aperta a molte soluzioni d'attacco. Pensiamo meritasse più considerazione.

Francesca Vago (lanciatrice) è alla sua quarta stagione di A1, nel 2003 seconda miglior ERA tra le lanciatrici "di scuola italiana", terza nel 2004, quarta nella stagione in corso. Ha avuto qualche partita decisamente storta, purtroppo ha dovuto lanciare anche in condizioni non buone per esigenze di squadra. Se l'atleta fosse stata considerata come merita, sarebbe bastato chiedere qualche informazione in più alla società.

Come abbiamo detto, ci limitiamo a considerare alcune nostre atlete che riteniamo meritassero la convocazione, o almeno una maggior considerazione.

Non sembri che sia una questione di campanile, le vere e maggiori ragioni di perplessità sulle convocazioni riguardano la scelta di atlete che non ci sembrano, per così dire, "all'altezza", sfuggendoci del tutto le ragioni per cui siano state convocate.

Il ricorso indiscriminato ad atlete non di scuola italiana, in ruoli per i quali vi sono valide alternative, porta inevitabilmente alla demotivazione delle atlete italiane (senza virgolette) sia in termini di riconoscimento che di prospettiva e non si capisce cosa possa costruire in termini di sviluppo del movimento.

Speriamo almeno che la Nazionale ottenga buoni risultati.