Palla Mancata 

ANNO I - NUMERO 2

14 LUGLIO 2001

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

Rhea a più tre. Basta?

CHI, COME, DOVE E PERCHÈ

Le differenze. A volte diventa difficile capire quale sia la differenza, dove stia quel sottile non-so-che che trasforma il rospo in principe, il tepore in caldo, la brezza in vento. Per non parlare delle differenze sottili, impalpabili, quasi invisibili, ma reali e dagli effetti dirompenti. Qual’è la differenza tra concretezza e banalità, tra pragmatismo e cinismo, tra generalità e superficialità, tra approfondimento e pettegolezzo? Il luogo dell’evento è determinante per discriminare il grano dal fatidico loglio. Consiglio di amministrazione? Certamente decisioni ragionate. Treno pendolari mattutino (ecco che ritorna come la nemesi)? Qui non si scappa, tuttologia a prova di bomba: ce n’è per tutti, di tutto un po’, di tutto e di più. Tribune del campo di softball,  emiciclo parlamentare ... qui ci dobbiamo fermare per rispetto ai nostri tifosi e alle istituzioni. Qual’è la differenza tra una smanicata con i corridori sulle basi che va a finire con tragica palombella nel guanto del prima base e una girata grandiosa (se-la-ciapi-la-scèpi) che sfiora appena la palla facendole fare sei-dico-sei rimbalzi smorzati sul posto, a due metri dal ricevitore, con il risultato che prima che la difesa riesca a domarla i corridori sono tutti sani e salvi? Tecnicamente la differenza è zero (un coach avveduto sa  di dover insistere sulla battuta), ma per il risultato la differenza è sostanziale. Il punto di osservazione, il punto di vista, l’angolatura, la prospettiva, la visuale sono determinanti per analizzare le differenze. Tifoso o coach? Sostenitore o avversario? Scorer o tecnico? Arbitro o persona neutrale?

Rumors  di ELENA CONSIGLIO

Fermata da un ennesimo piccolo ma ostico infortunio (distorsione secondo dito mano sx, la terza quest’anno… forse mettendo insieme le partite rimanenti, qualche allenamento e la Coppa Italia riesco ad arrivare a dieci) mi è capitato di assistere ieri a Bollate ad un divertente siparietto tra i due arbitri, che mi è sembrato il caso di riportare: la situazione a cui ci si riferisce è una chiamata BALL di un’interna fantastica di Francesca che avrebbe mandato kappa (cioè strike-out cioè “accomodati pure in panca, riprova sarai più fortunata!”) uno dei più forti battitori avversari. Durante la pausa fra un inning e l’altro ALFA dice ad OMEGA (da leggersi con accento napoletano): “Quella palla era bbuona… era un kappo… ma tanto… è un’amichevole”. Io e Silvia, l’amica anche lei giocatrice che avevo seduta vicino, ci siamo guardate e siamo scoppiate a ridere ma subito il riso si è trasformato in una smorfia ironica, rivolta al suo moroso, arbitro, e al suo gentile collega bollatese seduto dietro.   Per carità, niente polemiche su questa categoria sempre al centro dello scandalo e per sua natura bistrattata quasi per contratto, ma una riflessione sì: perché tra dimenticanze basilari (tentativo di bunt su terzo strike, il battitore è out… lo sa anche il mio gatto!) e palle-talpa (il verde del prato non è il green di un campo di golf!) su cui si può a volte sorvolare, la bravura di un arbitro a mio parere è nello “sparire”, nel non essere notati mentre troppe volte alla fine di una partita, tirando quasi un sospiro di sollievo,  ci si dice: “Però, ha arbitrato bene!”.

La situazione di GIORGIO TURCONI

Superato Caserta la Rhea Vendors incassa lo stop di Woodstock ad Ustica e si porta a più tre in vista dello scontro del 21 luglio, che potrebbe rivelarsi decisivo. Nulla da segnalare nelle posizioni di vertice nell’ultimo weekend, Rhea ferma per il rinvio dell’incontro con Roma e Rimini che non riesce nell’impresa a Lucca. Nelle posizioni di coda Marcheno si mette nei guai mentre Palermo torna a sperare. Delude Rimini, sceso al sesto posto, mentre Nuoro sta facendo molto bene e si insedia in quarta posizione. Tutto da vedere il prossimo match Caronno-Nuoro.

1 2 3 4 5 6 7 TOT  
CASERTA 0 0 1 0 0 0 0 1 H:2 E:2 DP:0 LOB:4
RHEA VENDORS 2 0 0 1 1 0 X 4 H:5 E:3 DP:0 LOB:3

 

CASERTA

0 0 0 0 0 0 0 0 H:3 E:3 DP:1 LOB:3

RHEA VENDORS

1 0 0 3 0 1 X 5 H:4 E:0  DP:0 LOB:5

Mancano 12 partite alla fine ed il traguardo della promozione si sta concretizzando grazie ad una costanza di rendimento che le dirette avversarie non riescono a mantenere. In coda i guizzi di Caserta e Nuoro hanno dato uno scossone alla classifica mettendo nei guai Palermo, con Bologna probabilmente ormai fuori gioco. Il campionato avvincente ha forse fatto passare in secondo piano un traguardo già raggiunto dalla Rhea Vendors: le semifinali di Coppa Italia. Brave!

A2 RISULTATI E CLASSIFICA
all'8 luglio 2001
IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA
Bologna

Nuoro

0-1

1-2

Caronno

Caserta

4-1

5-0

Rimini

Palermo

3-1

2-0
Ustica

Woodstock

3-11

5-4 (8)
Palermo

Caserta

4-3 (8)

1-0
Nuoro

Marcheno

3-1 4-2
Ustica Bologna 17-3 7-6 (8)
Woodstock Rimini 8-2 1-0

Rhea Vendors Caronno

26 22 4 846

Woodstock Capannori 

28 21 7 750

Axa Devils Roma  

24 16 8

667

Nuoro

28 15 13

536

Ustica

30 15 15 500

Rimini

30 14 16 467

Marcheno

26 11 15 423

Caserta

22 9 13 409

Palermo

26 8 18

308

Sara Marostica, ottima prestazione in seconda contro Caserta

Bologna 2000

28 5 23 179

IPSE DIXIT

a cura della redazione

 Nel 1998 Beppe Negroni arriva da noi portando simpatia e spontaneità: ecco quindi "Mai dire Beppe".
Coppa delle Prealpi, marzo 1998
"Clarissa, se mi colpisci non vinci una bambolina, ma un destro sul naso".
"Ornella, hai in mano un guantone, non un cartone!!"
Marzia, difesa decisiva: "Se va sotto così un'altra volta, quando torna le dò una pedata sulle rotule".
"Nicoletta, oggi non facciamo a palle di neve" (indossa guanti modello moffole con pelo).
Amichevole, marzo 1998
"Maura, devi andare lì (in battuta) rilassata come una £$%&#".
"Valida alla golf, con buca 32!!" (valida dietro interbase, di Clarissa).
"Banditi a Milano: mani in alto!" (sempre Clarissa palla al volo in foul).
In dialetto: "Con un lancio così, gli tiro una merendina che quando gli esterni hanno finito di prendere la palla è come se avessero fatto la maratona" (Le cronache registrano questa come la prima volta che fu da lui pronunciata a Caronno la parola che ancor oggi contraddistingue il nostro, N.d.R.).
Allenamento, aprile 1998
Nicoletta in difesa: "Devi essere come un pirata che salta sulla nave".
Maura in battuta: "Sei rigida come il tubo di una stufa".
Cristina A. in difesa: "Non è il tuo scudo personale (riferito al guantone)"
Campionato, aprile 1998
Beppe sta fumando tutto nascosto vicino al lavandino (a Saronno) e l'arbitro di base lo pizzica: "Allenatore, il sigaro!" Beppe "Osti!!! Ma mi ha beccato. Come ha fatto!? Son qui tutto nascosto!"
"Tempo!" "Cos'è successo?" (Sisler si accascia per mettersi a posto la lente) "La lente?" "Le è caduta la lente!" Beppe: "Le è caduto un dente?"
Beppe riferendosi alle chiamate di Elena G. "Alùra, me par che sem chi a giügà al fliper: vüna de chi e vüna de là. Alùra!!!!"
Katia, in battuta: "Sembra che quando giri ti porti dietro la tribuna". divertirsi.

 

Chi è a mille chi va strike-out a responsabilità collegiale

Migliore strike-out della settimana: Chicco Pisi.
Motivazione: prima afferma che la fortuna non conta, che solo con un duro e serio lavoro si ottengono buoni risultati, che l’importante è la concentrazione, ecc. Poi suggerisce in terza da mesi sempre con il giaccone invernale trapuntato, che non toglie neanche col termometro a +40°C. Dalla serie “Non ci credo, però ...” 
A MILLE: Francesca Vago.
Motivazione: per quattro riprese non concede valide al Bollate. D’accordo, era solo un’amichevole, Comberlato e Giudici le hanno dato una mano, ma vedere i battitori del Bollate (straniere comprese) girare in ritardo è sempre una bella soddisfazione.

Difesa e battuta La freddura della settimana, del mese, della stagione, … di sempre. A cura di FRANCY

Un marito si pesa su una bilancia automatica in farmacia, una di quelle bilance che oltre il peso ti fanno l'oroscopo. "Senti", dice alla moglie mostrandole il bigliettino, "Dice che sono energico, simpatico, pieno di risorse e un grande amatore". "Fa vedere", dice la moglie prendendo lo scontrino, "Tutto quadra. Anche il peso è sbagliato".

Foul Ball   (La voce dell’incoscienza) di F. T.

Soccer Vs Softball

C’è differenza fra il calcio ed il softball? Questa è una domanda cui dovrebbe seguire una risposta ovvia. Certo! C’è una ENORME differenza. Ma non diamo nulla per scontato ed indaghiamo più in profondità: innanzitutto c’è una squadra composta da un numeroso gruppo di giocatori che insegue una palla (il che non è poco). Poi ci sono degli arbitri incompetenti che, non conoscendo le regole del gioco od essendo assolutamente degli inetti danneggiano con decisioni inappropriate la squadra del cuore. C’è ancora la smodata sete di vittoria: gli avversari sono elementi sottosviluppati da eliminare. Quello che alla fine conta non è il partecipare, il dare spettacolo con giocate magistrali, il divertirsi praticando uno sport di squadra ma solo aver vinto una competizione (il barone De Coubertin si sta rigirando nella tomba). Tuttavia, fatte queste prime considerazioni, la ovvia e intuitiva risposta che abbiamo dato all’inizio (basata su una ingenua osservazione degli aspetti tecnici dei due sport) viene presto completamente rivoluzionata.
Ma c’è di più: la tifoseria composta da sportivi praticanti e competenti. Questi tifosi non si lasciano sfuggire alcuna occasione per manifestare il proprio disappunto per ogni decisione o azione contraria ai propri interessi anche a costo di negare l’evidenza dei fatti. Ne fanno le spese l’onorabilità delle famiglie dei direttori di gara e degli avversari nonché si minacciano interventi fisici su quegli avversari che non si siano dimostrati remissivi. A questi si aggiungono naturalmente i sostenitori della squadra avversaria, acerrimi nemici da sterminare.
Si può dedurre quindi che ci sono molti (direi troppi) punti di unione fra questi due sport: quello che è veramente differente è il trattamento economico, ma questo è dettato unicamente dalla legge del mercato.
P.S. Ma ci potrebbe essere un altro punto di  similitudine: in caso di vittoria del campionato, c’è qualcuna disposta ad imitare le gesta di Sabrina Ferilli?

TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi) di DOX

Dalla serie: "Se mia nonna aveva le ruote era un tram"

Ormai l’argomento di discussione al tavolo dello speaker è uno solo: quando avremo la certezza matematica della promozione in A1? Solo a pensarci tutti si toccano, appaiono cornetti e amuleti, si alzano litanie anti-Mattia, Giorgio scappa tappandosi le orecchie. Però, alla faccia della sfiga, appare un’idea: sarebbe bello festeggiare durante l’ultima partita in casa. E allora, “terque quaterque ... tactis” incomincia la serie dei “se”. Se battiamo Nuoro, se ne vinciamo due a Lucca o anche una sola, ma perdiamo l’altra di tre punti o meno mentre Lucca ne perde una con Marcheno, se battiamo Bologna, la sera di sabato 28 luglio sarebbe l’apoteosi. Fioccano allora le proposte per i festeggiamenti. Nell’ordine: fuochi artificiali, Frecce Tricolori (o in sostituzione volo di deltaplani a motore) capelli verdi a tutto il pubblico, esibizione sul tetto dei dug-out dei “New California Dream”, candidati (volontari?) per ora Walter, Tafferugli, $%&£, Mattia ci sta pensando, angurie per tutti, “We Are the Champions” suonata 50 volte consecutive, gavettone a Pisi con 50 litri di the caldo del Piero, concludendo con l’arresto per schiamazzi alle cinque del mattino. E se ... diventasse tutto realtà? Forza ragazze, purché mia nonna ERA un tram!