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Palla Mancata |
ANNO II - NUMERO 6 24 AGOSTO 2002 |
Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni |
MOMENTO DECISIVO |
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CHI, COME, DOVE E PERCHÈ | |
DICONO DI NOI |
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Giornalisti: cosa non farebbero per attirare l’attenzione dei lettori! (vedi come esempio Palla Mancata). Stando all’articolo comparso sulla Settimana a fine luglio (titolo ripreso qui sotto) hanno carpito i nostri segreti, che sono: “mercato oculato”, “gestione societaria di qualità”, “azzeccata scelta dello staff tecnico”, “scelta felice delle straniere”. Come dire, perché il Caronno vince? Perché batte le avversarie. Manca solo l’acqua calda. Lo diciamo con simpatia verso chi ci segue dalla carta stampata. Un vero problema tuttavia c’è: convincere i nostri amici giornalisti a scrivere Rheavendors (una parola sola). |
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Il personaggio della settimana: Piero Orlando, ferie a Bariola per garantirci un campo perfetto |
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Rumors | |
L'attesa |
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È passato quasi un mese dall’ultima partita di campionato e lo stesso tempo manca alla prossima: siamo esattamente nel mezzo… in attesa. |
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La
situazione |
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La classifica, che pure riflette i valori fin qui espressi dal campionato, è del tutto provvisoria. Gli scontri diretti tra Rheavendors, Bollate e Parma rappresentano dei veri e propri spareggi, con Macerata a fare da arbitro. Ed è giusto così, quando le partite decisive sono quelle giocate contro gli avversari diretti il responso che ne esce è il migliore. In coda Capannori ha riaperto i giochi e lo stesso Ronchi adesso rischia. Un finale tutto da vedere. |
A1 | CLASSIFICA al 18 agosto 2002 |
G | V | P | % | |
Forlì | 32 | 28 | 4 | 806 |
Bussolengo | 31 | 25 | 6 | 806 |
Rhea Vendors Caronno | 32 | 21 | 11 | 656 |
Bollate | 30 | 19 | 11 | 633 |
Parma | 32 | 20 | 12 | 625 |
Macerata | 31 | 15 | 16 | 484 |
Ronchi | 32 | 9 | 23 | 281 |
Langhirano | 34 | 9 | 25 | 265 |
Capannori | 32 | 8 | 24 | 250 |
Saronno | 32 | 5 | 27 | 156 |
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IPSE DIXIT a cura della redazione | |
RICORDI |
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Alcuni mesi fa ho voluto scrivere alcune parole in ricordo di una cara persona scomparsa. Però il ricordo è opportuno estenderlo anche ad altre due persone prematuramente scomparse in circostanze tragiche:
Francesco e Claudio. Entrambi sono stati miei, anzi nostri amici, pur in contesti diversi. Il motivo di questo amarcord, mi deriva da un’altra persona che ogni tanto capita di incontrare alle partite della squadra di softball (serie A1), il mitico Raggi (Antonio per gli amici). Questi è stato l’allenatore che ci prese dall’oratorio e ci portò al titolo italiano De Martino (è un risultato che è opportuno non dimenticare, almeno a livello di paese !), oltre a risultati che, forse, avrebbero potuto essere superiori, nei vari campionati di baseball, la controprova non esiste. Direi che di soddisfazioni ce ne siamo tolte parecchie! Raggi, meglio Antonio, veniva quasi tutti i giorni da Milano con la sua Vespa, successivamente prese l’automobile la mitica DAF, ad allenarci, inizialmente al vecchio campo di calcio, poi al campo di Bariola. Devo dire che i suoi modi autoritari e dispotici, mettevano soggezione a noi ragazzini, per fortuna gli intermediari Francesco e Nando, mediavano. Gli allenamenti duravano ore, e Antonio incitava e dava la cadenza. Abbiamo provato anche a fare una no-stop mattino pomeriggio! Cose impensabili, se non per squadre professionistiche! Abbiamo trascorso in questo modo alcuni anni. Poi dovette lasciare per ragioni fisiche e problemi di lavoro. Oggi lo si incontra a vedere le partite e i suoi ricordi sono ancora portati a quegli anni: ricorda che Paolo “dalle grandi leve” era un’interbase nato, Angelo “la piovra” un prima base, Antonio che non aveva molta voglia di sgobbare, però con la mazza era un’iradiddio, e così via per tutti i vari componenti della sua squadra. I suoi ricordi si spingono a ricordare il mitico Glorioso (per chi non lo sa è stato un grande lanciatore), che aveva un fisico d’atleta, che correva moltissimo, e lanciava più che con il braccio con le gambe, poi il grande Brustolon un suo giocatore della squadra che allenava a Milano prima di venire a Caronno, il mitico Borzov (centometrista sovietico) dalle cosiddette “palle quadrate” per descrivere un grande atleta, e così via. Chiaramente si commentano anche le azioni di gioco della partita, apprezzando il lavoro svolto dai Turconi per il softball caronnese e in collaborazione con il buon Francesco per il campo e per l’eccezionale tribuna: fresca e rilassante, rispetto al caldo soffocante di Milano. Tra alcuni mesi andrà in pensione, speriamo di ritrovarlo più spesso sulla nostra collinetta a raccontarcela e ricordare fatti e personaggi, che sono sempre quelli, ma che impediscono di dimenticare una fase della mia vita, penso della nostra vita, passata, ma mai dimenticata. |
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Difesa e battuta
La freddura della settimana, del mese, della
stagione, … di sempre. A cura di FRANCY |
![]() |
Gli uomini sono come gli spazi dei parcheggi, quelli buoni sono già presi, e quelli liberi sono brutti, scomodi o troppo piccoli. | |
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Foul
Ball
(La
voce dell’incoscienza) di F. T. |
![]() Aforismi, elzeviri, commemorazioni o ricordi: questo è il filo rosso che verrà seguito in questa rubrica. Alcune volte fuori dal coro, magari con un pizzico di ironia ma sempre in buona fede e senza risentimenti. |
L'importanza dei numeri (*) |
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Scaramanzie, superstizioni,
cabala, amore irrefrenabile: ciascuno di noi in molte occasioni è influenzato e soggiogato da quell’(ir)razionale, incomprensibile e impalpabile mondo dei numeri. Numeri appunto:
odiati numeri che ci tormentano fin dalle prime classi delle scuole
elementari. Ma cerchiamo di rivalutarli conferendo loro significati piacevoli e perfino amabili. Per esempio
le date: genetliaci, ricorrenze, ricordi di occasioni speciali; sono numeri che ci seguiranno per tutta la vita. Ancora,
numeri legati all’abbigliamento: la taglia (ex) 42 diventata 44 (o 46), il numero di scarpe e soprattutto il
numero della divisa che è una scelta della vita; ognuno è affezionato (per non dire morbosamente attaccato) a quelle cifre impresse sul retro della casacca.
Toglietemi tutto ma non il mio
numero. Poi ci sono i numeri legati al gioco, record personali e medie, gioie e dolori di tutti i componenti di squadre in cui
i (grandi) numeri danno significato allo sport: partite vinte/perse, medie difesa ed errori, numero di fuoricampo, medie battuta/bombardieri, punti battuti a casa. E si dia sfoggio alla fantasia più sfrenata per attribuire la qualità del gioco e del giocatore a calcoli più o meno astrusi o razionali. Ed infine
i numeri che più contano e che si riferiscono al piazzamento finale al termine di una faticosa e stressante regular season: la differenza fra la terza e la quarta (per non dire la quinta) posizione è fondamentale per la composizione della griglia dei play-off. Ma non perdiamo di vista la vera essenza dello sport: come al solito ciò che veramente conta è
essere il numero 1. |
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TRA
SPEAKER E SCORER
(Dialoghi
tra sordi) di DOX |
Speaker’s corner Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno. |
BILANCI |
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La
sciagurata sosta di luglio ha tolto la tensione ad un finale di campionato
altrimenti brillante. La lunga pausa induce a tirare le somme di una
annata fantastica. Comunque sia il finale (Semifinali di Coppa Italia?
Play-Off? Finale scudetto?!) GRAZIE RAGAZZE: che anno!! |
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