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Palla Mancata |
ANNO II - NUMERO 7 21 SETTEMBRE 2002 |
Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni |
PLAY OFF 2002: CI SIAMO ANCHE NOI |
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CHI, COME, DOVE E PERCHÈ | |
ECCO ... CI SIAMO |
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Chi come noi ha passato gli anta da un pezzo certo si ricorda che con queste parole iniziava una mitica trasmissione radiofonica del sabato pomeriggio: Bandiera Gialla. Dopo questo incipit di Gianni Boncompagni si udiva qualche rumore strano, poi partiva la sigla: "T-Bird" cantata da Rocky Roberts, sconosciuto ai più e la cui identità fu tenuta segreta per lungo tempo. L'annuncio vale anche per noi: con il campionato alle spalle e tutte le soddisfazioni che ci ha dato, adesso
stiamo per confrontarci con l'élite, il Gotha, la crème del softball italiano. |
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Il personaggio della settimana: Angelo Fontana, artefice della splendida stagione della Rhea |
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Rumors | |
Il decimo giocatore
in campo |
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Finalmente ci siamo: dopo una lunga attesa fatta di allenamenti duri, partite interlocutorie e la partecipazione alla final four di Coppa Italia, cominciano i playoff. Vi dico come la vedo io: abbiamo fatto una cosa eccezionale. Vorrei con tutto il cuore contribuire giocando queste ultime partite (3, 5, 10...mah!) ma non mi sarà possibile, a meno che accettino catcher in sedia a rotelle...! Sono orgogliosa di aver vissuto quest'anno a Caronno e sono soprattutto orgogliosa della squadra in cui gioco:
Stefania
Breda, Elena
Gurian, Katia
Teruzzi, Lea
Pallaroni, Cristina
Sisler, Francesca
Vago, Maura
Ruggeri, Sara
Marostica, Ornella
Milanesi,
Maura Giudici, Sabrina
Comberlato, Elisa Oddonini,
Laura
Consiglio,
(*),
Sandra
Durazo, Tobin Echo
Hawk. Le ho elencate perché il loro nome deve rimanere impresso su questo numero di PM.
(**) Nove di loro scenderanno in campo e giocheranno al meglio per vincere. Ma il merito della loro prestazione non sarà solo il merito di nove persone. C'è una "persona" in più che può fare la differenza e che può allontanare un po' la sfortuna: il decimo giocatore in campo... il pubblico! Grazie ragazzi!!! |
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La
situazione |
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Ormai c'è ben poco da dire, archiviata la Coppa Italia con la vittoria, meritata, di Bussolengo siamo alle battute finali. Non resta che aspettare per vedere come va a finire. Le favorite sono Forlì (dominatore della Coppa dei Campioni) e Bussolengo. Ricordiamo però che nelle quattro ci sono due lombarde, segno della vitalità del softball della zona che, pur senza acquisti clamorosi (e dispendiosi), ha saputo ritagliarsi posizioni di vertice. |
A1 |
PLAY OFF 2002 |
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Classifica | ||||
Forlì | 36 | 32 | 4 | 875 |
Bussolengo | 35 | 27 | 8 | 806 |
Rheavendors | 36 | 24 | 12 | 667 |
Bollate | 36 | 23 | 13 | 638 |
Semifinali | ||||
Rheavendors - Bussolengo | ||||
Bollate - Forlì |
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IPSE DIXIT a cura della redazione | |
CANZONI |
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Prendo spunto dai brani musicali che ci vengono sottoposti prima e durante le partite, per i quali abbiamo già
avanzato le nostre rimostranze al
D.J., in quanto propone quasi sempre lo stesso
stacchetto: possibile che il nastro registrato porta solo quel pezzo di canzone!!! Siamo pronti a sostituire il D.J. con un tecnico discografico di provata fama, pur di poter ascoltare della buona musica! Canzoni, oltre a quelle di cui sopra, ne vengono proposte spesso, anche come coretti di incitamento dalle squadre in campo. Mi chiedo se durante le lunghe trasferte le ragazze propongono e cantano canzoni, come succedeva a noi quando si giocava a baseball, che durante le trasferte, in viaggio sui pullman qua e là nei vari campi d'Italia, impegnavamo le lunghe ore di viaggio dormendo, giocando a carte o cantando. (*) Vorrei parlare di alcune di queste canzoni che definirei goliardiche e che venivano riproposte come un repertorio ormai consolidato ad ogni trasferta. In particolare ricordo la canzone composta, pare, in "cascina" a Bollate dal mitico Paolo Soldi o forse dal Gianni Clerici, che intonava così: "Ricordo un dì che ti incontrai ...", oppure la storia della "Sciura Marianassa che l'è andada in piazza del Domm, l'ha fa una scurengiassa ..., e l'ha tra giò tutti i madonn". La canzone del Fanfulla da Lodi (edita da Giovanni Farina da Bollate) … Che così intonava: "La morale di questa leggenda, chi … povero Full - povero Full, povero Fanfulla - Fulla - Fulla, ecc." C'erano poi le canzoni che ci accompagnavano sul pulmino del Nando, come quella che prendeva in giro tutti i componenti della nostra squadra e che intonava: "Là nella valle, c'è un filo d'erba …" In determinate trasferte le canzoni intonate erano quelle patriottiche: Bella ciao, Il Piave mormorava … C'era poi il filone cantanti, con l'accompagnamento di chitarra: chi intonava le canzoni di Celentano, o quelle di Lucio Battisti, che il Coro provvedeva a trasformare in canzoni di tutti. Questo contribuiva a trascorrere in allegria le ore che ci separavano o che seguivano le partite, che altrimenti sarebbero passate noiosamente. Spero e mi auguro che anche ora le ragazze si divertano in questo modo. Si potrebbero proporre magari ancora queste canzoni cantate dal coro e gestite dal nostro tecnico discografico, come nuovo D.J. durante le pause delle partite. Però mi rendo conto che il pubblico potrebbe abbandonare le tribune. (*) Meno male che avevamo raccomandato di evitare il filone nostalgia. |
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Difesa e battuta
La freddura della settimana, del mese, della
stagione, … di sempre. A cura di FRANCY |
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Un passeggero nel taxi tocca la spalla del tassista per chiedergli qualcosa. Il tassista caccia un grido strepitoso, perde il controllo della vettura, manca di poco un pullman, va a sbattere su un marciapiede e si ferma a pochi centimetri da una vetrina. Dopo un paio di secondi di silenzio totale, il tassista esclama: - La prego, non lo faccia mai più. Mi ha spaventato a morte! Il passeggero si scusa e dice: - Non credevo di spaventarla così solamente toccandole la spalla... - Vabbé, non é proprio colpa sua... - dice il tassista, - ma oggi é il mio primo giorno di lavoro come tassista, sa... negli ultimi 25 anni ho guidato un carro funebre! |
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Foul
Ball
(La
voce dell’incoscienza) di F. T. |
![]() Aforismi, elzeviri, commemorazioni o ricordi: questo è il filo rosso che verrà seguito in questa rubrica. Alcune volte fuori dal coro, magari con un pizzico di ironia ma sempre in buona fede e senza risentimenti. |
Arrivederci |
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21 Settembre 2002. Una
stagione esaltante sotto tutti i punti di vista sta per esaurirsi e probabilmente tutti noi (certamente con differenza di ruoli) più o meno consciamente abbiamo tracciato un
bilancio dell'attività agonistico-tecnico-sportiva. Dati, fuori da ogni dubbio, altamente positivi che sicuramente saranno confermati (se non incrementati) nel prossimo, fatidico, anno 2003. Pertanto, oltre al ringraziamento più sentito, è doveroso dare un arrivederci a tutti quanti hanno partecipato a questa fantastica impresa. |
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TRA
SPEAKER E SCORER
(Dialoghi
tra sordi) di DOX |
Speaker’s corner Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno. |
SENZA TITOLO |
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Siamo alla fine di un campionato "storico" per il Caronno, lascio agli altri l'elenco dei complimenti, meritatissimi, a tutti: dal presidente all'ultimo tifoso. Ci giochiamo col Bussolengo una semifinale scudetto nemmeno lontanamente sognata e, con la vittoria, la disputa della Coppa Campioni 2003!! Peccato non avere in campo la squadra migliore, le assenze sono pesantissime, ma il duro campionato ha lasciato il segno, tutte le squadre arrivano in fondo con notevoli problemi: del resto è logico, vince chi arriva alla fine con la squadra più completa e in forma. Gli avversari sono formidabili, vengono da una vittoria in Coppa Italia dove hanno dimostrato una potenza devastante. Il lato tecnico impressionante visto a Parma non è stato il line-up terrificante (si sapeva), né una Castellani-super (14 inning in due giorni), ma una difesa da fantascienza che ha tolto almeno 6-7 valide dalle mazze avversarie. Peccato la gestione alquanto "strana" delle lanciatrici del Forlì nella finale: ci resterà sempre il dubbio di come sarebbe finita con una Spediacci a tempo pieno anziché "part-time". Tra l'altro, chi ha organizzato la finale di Coppa? Non c'era il cerchio del lanciatore, in compenso c'erano 3 (tre) pedane, ma niente speaker (!!). A proposito, perché il campo di Parma è più lungo degli altri? È territorio extra-comunitario? Ultima riflessione: il campionato non è stato molto regolare. A parte l'allucinante sosta centrale di 40 giorni e le partite in Agosto (non siamo tutti professionisti pagati!), il fatto più discutibile è stata la presenza discontinua delle atlete straniere. Alcune arrivate a metà andata, altre, italiane di nome, ma non di linguaggio, apparse a metà ritorno, altre rientrate in patria prima della fine. Sarete tutti d'accordo che affrontare una squadra con o senza straniere fa una grande differenza e per molte squadre ciò può vanificare una intera stagione con una retrocessione dovuta magari solamente ad un calendario "sfavorevole". |
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