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Palla Mancata |
ANNO III - NUMERO 4 19 luglio 2003 |
Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni |
POST EUROPEI |
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CHI, COME, DOVE E PERCHÈ | |
È STATA UNA FESTA |
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…per l’organizzazione. Questo a detta di tutti. L’accoppiata Caronno Pertusella-Saronno è risultata vincente, grazie al supporto ricevuto dalle altre società coinvolte (Bollate, Legnano, Malnate, Bovisio, Rho), ma soprattutto grazie alle numerosissime “red shirts” (come le ha definite il Presidente ESF Mike Jennings durante il discorso finale). I volontari, si sapeva, sarebbero risultati decisivi e così è stato. Abbiamo ricevuto numerosi messaggi di ringraziamento da chi ha partecipato in qualità di atleta, tecnico, arbitro, commissario o dirigente. Scegliamo questo passo che meglio sintetizza i pensieri espressi. |
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Personaggi della settimana L’intero staff che ha dispensato sorrisi per tutta questa durissima settimana. |
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Rumors | |
Ho visto cose ... |
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Succede spesso che quando si hanno in mente tante cose da dire, non si sappia mai da dove cominciare. Le idee si affollano, spingono per uscire ed avere la precedenza sulle altre. Le figure delle persone viste e conosciute si sovrappongono, tanto da perdere la propria fisionomia. Le voci si confondono in un indistinto brusio, e non si riesce a captare una parola chiara che faccia da giusto incipit. Si impone un ordine, un criterio distintivo che aiuti ad accantonare il futile e l’accessorio e contribuisca a mettere in primo piano, ad evidenziare ciò che merita di essere raccontato, che può il più possibile interessare e accattivare. Ma quale può essere questo criterio? Mi sono detta quindi: “Non c’è nulla che io possa dire che non sia già stato raccontato, visto, pensato, provato, notato.” L’unica cosa che può risultare nuova è quindi la mia parziale visione di come le cose si sono svolte, la mia personale interpretazione dei fatti, la quale, non perché sono stata testimone oculare, avrà un valore certo e indubitabile. |
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La
situazione |
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Ultime, decisive partite che
decideranno la testa, la coda, la Coppa Italia e le poltrone per le coppe europee 2004. La
Rheavendors gioca sul vantaggio acquisito, ma Macerata non lascerà nulla di intentato per evitare l’abbinamento play-off con l’imbattibile Forlì. |
A1 |
CLASSIFICA AL 17 MAGGIO 2003 |
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G | V | P | % | |
Forlì | 28 | 25 | 3 | 893 |
Rheavendors | 28 | 22 | 6 | 786 |
Bollate | 28 | 20 | 8 | 714 |
Macerata | 28 | 18 | 10 | 643 |
Nuoro | 28 | 14 | 14 | 500 |
Bussolengo | 28 | 12 | 16 | 429 |
Langhirano | 28 | 11 | 17 | 393 |
Parma | 28 | 7 | 21 | 250 |
Caserta | 28 | 6 | 22 | 214 |
Ronchi | 28 | 5 | 23 | 175 |
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IPSE DIXIT a cura della redazione | |
RIPRESA
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Dopo l’esaltante settimana relativa allo svolgimento del XIII Campionato Europeo e dopo l’inspiegabile “fuga” della nostra lanciatrice americana, riprende il campionato di softball delle nostre ragazze. Di cose da raccontare al riguardo ce ne sono tante, però prima preferiamo sottolineare due aspetti che riguardano il CTC: · la nomina a componente effettivo di un amico (non è necessario il nome) che in questo periodo ha notevolmente collaborato con noi e con l’organizzazione dei Campionati Europei, contribuendo con umiltà, competenza, abnegazione e, perché no, critica (non possiamo esimerci dall’essere critici, è la componente essenziale del nostro comitato); · la comunicazione dell’esistenza del CTC ad una testata giornalistica inglese (*), accreditata per il Campionato Europeo, come dimostrato dalla corrispondenza intercorsa tra il Presidente del Comitato Organizzatore e la testata stessa. Per quanto riguarda la lanciatrice americana, è sicuramente un grave handicap che grava sulla squadra. Tuttavia … riteniamo che tutte le giocatrici faranno del loro meglio, con il massimo impegno. Quindi, sperando in un po’ di fortuna, i risultati arriveranno lo stesso. I campionati europei organizzati, si sono rivelati un evento straordinario per tutta la cittadinanza di Caronno Pertusella ed anche degli altri comuni coinvolti. Un plauso va al Presidente e a tutti i componenti del Comitato organizzatore, a quelli del Comitato Operativo e a tutti i volontari che si sono prodigati con umiltà e abnegazione alla buona riuscita dell’evento. Per completare la torta con la ciliegina, quest’anno deve essere intitolato il campo. Vedremo per i play-off. (*) Si tratta della rivista anglosassone Double Play. |
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Ipse Dixit Questa volta non si tratta di freddure, ma della realtà. Un occhiuto giornalista amico, presente all’evento, ci ha passato queste conversazioni colte al volo in tribuna … e non solo. |
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… ed il pubblico corre con te …
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TRA
SPEAKER E SCORER
(Dialoghi
tra sordi) di DOX |
Speaker’s corner Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno. |
DOX THE BEST (*) |
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Dopo un lungo intervallo riprendono i commenti del miglior speaker d’Italia. Questi Europei sono stati molto utili per saggiare le doti dello speaker locale? Il primo che si lamenta verrà duramente punito. Uno solo tra gli speaker avrà un brillante futuro: la nostra brava Elena (per forza, viene dalla scuola di Caronno). A proposito, per i prossimi mondiali vogliamo l’aria condizionata!
(**) Tornando al campionato, non saranno mai abbastanza deprecate queste soste: giocatori che vanno e vengono, giocano o non giocano, ma anche il calo di tensione delle squadre. Ci siamo fermati con squadre in piena forma, concentrate, che disputano incontri tesissimi e riprendiamo con squadre distratte, quasi svogliate, giocatori fuori forma, con il pensiero ai play-off o alle ferie (Macerata non avrebbe mai perso a Parma se avesse giocato un mese prima.) Passiamo poi alle scelte di Blanchard (o di chi fa per lui). Non parliamo dell’annosa questione Vago-Moretto, ma possibile che non ci sia un ricevitore italiano in tutta la A1 e A2, anche solo per scaldare i lanciatori? E in pedana, invece di spremere come un limone la Spediacci non faceva comodo qualche altro lanciatore? Si è ammalata la Malerich, dicono. E se allora si ammalava la Spediacci cosa facevamo? Terminiamo con un premio, come si dice dalle nostre parti in sül cô al miglior manager. La scena ricorda qualcosa avvenuto lo scorso anno qua vicino. Questa volta si tratta del manager dell’Olanda; semifinale con la Russia, 4° inning, zero fuori, basi piene: cosa facciamo? Un bunt? Due squeeze? Ma no, battiamo che siamo forti! E così la Russia è andata in finale. Grazie. (***) (*) Attenzione però! Un enigmista della redazione ci propone questa Aggiunta di vocale (4,5) Dall’inglese miglior … alla fiera più immonda. (**) Dopo questo inizio urge una nota per il lettore saltuario, questa rubrica è conosciuta anche come “La fiera delle esagerazioni”. (***) Alla fine della fiera, non ci resta che prepararci a giocare, per tutto il prossimo inverno, al “Mercante in Fiera”. |
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