Palla Mancata 

ANNO X - NUMERO 5

3 LUGLIO 2010

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

LA SQUADRA CRESCE


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

COGLIERE LE OPPORTUNITÀ

Dopo un periodo di buoni allenamenti e buoni risultati un coach si sente portato a dire che "La squadra cresce". Ha il mente soprattutto la qualità del gioco, perché difficilmente parlerebbe di crescita guardando ad una panchina più affollata. Nel nostro caso, tuttavia, la crescita è proprio l'allungamento del roster. Abbiamo colto il suggerimento di Roberto Durot e sollecitato interventi, ed ecco comparire Marostication, quella che ci auguriamo sia una nuova rubrica fissa di PM. 

Il nostro è un gioco di squadra, se qualche penna illustre non può mandare l'articolo, qualcuno va in copertura.

***

A proposito di opportunità, la mente va ad un lontano ricordo di vita aziendale. Era appena sfumata una importantissima operazione societaria, e l'allora AD, convocando i quadri aziendali affermò che "... si doveva trasformare un insuccesso in una opportunità". Ricordo gli sguardi di compatimento dei colleghi che la "sapevano sempre lunga". Una sconfitta è un sconfitta e basta! Ma chi vuole incantare questo qui?

Lì per lì anch'io ero perplesso, poi col tempo ho capito la profondità dell'insegnamento. Persino nei rapporti umani nulla va dato per scontato, ogni cosa con il tempo si deteriora se non la si mantiene e la si cura. Ognuno di noi tende sempre un po' a rallentare, a sedersi sugli allori, ecco quindi che una grave sconfitta serve a riportare a galla il meglio di noi stessi, a farci capire che si può sempre fare di più, non tanto per battere gli avversari, ma per rispetto verso noi stessi. E con il tempo si può anche migliorare, saper cogliere l'opportunità non solo dopo aver sbattuto la testa, ma trovando lo spunto giusto da un discreto suggerimento, da una parola sussurrata. 

Ci sono i sapori forti, ma le sfumature sono anche meglio.


Personaggio della settimana: Francesca Vago, leader dei punti guadagnati (ERA=1,16) nel Girone A della A2.
MAROSTICATION

ABBIAMO FATTO TRENTA...

Che vita sarebbe senza softball
di LASARA

(con la partecipazione inconsapevole di Simona Felice)(*)

- Toc toc.
- Chi è?
- Siamo i trenta.
- Sì, buongiorno, guardate, non ci serve niente, i miei genitori vi hanno già avuto e in casa nessuno vi aspettava...
- E invece siamo venuti proprio per Lei.
- Per me?
- Sì.
- Oh Cielo! Aspettate che mi siedo un attimo...
- Tutto bene?
- Mah, veramente no, però nel frattempo ho rifatto due volte il conto e avete ragione voi. Tocca a me.
- Già, tocca a tutti, prima o poi.
- Mmh, a tutti tutti? Anche a me quindi?
- Sì, anche a Lei. Del resto, siamo una splendida età: noi portiamo la maturità, la consapevolezza e la realizzazione, siamo la versione migliorata dei quaranta e dei cinquanta e oltre a queste cose possiamo garantire la forza e l'entusiasmo. Quindi niente rassegnazione, niente frustrazione e niente disillusione.
- Sentite è inutile che mi facciate tutto ‘sto carosello, potendo scegliere non vi comprerei mai, ma i vostri colleghi venti erano qui un attimo fa e ora non li trovo più... che vi devo dire... entrate pure. Però facciamo in fretta... dovrei andare all'allenamento.
- Beh Signorina, non sarà una cosa così veloce... Ma vedrà che si troverà bene per tutto il tempo che avremo da passare insieme...
- Mi trovavo meglio coi venti, se ne stavano sempre a spasso, si allenavano tre volte a settimana senza fare un fiato, mi risparmiavano un sacco di acciacchi e non erano così ingombranti, saggi e logorroici come voi... e poi mi davano del tu e non mi chiamavano Signorina.
- Ma è il protocollo.
- Sì sì va bene… ora posso andare ad allenarmi?

***

- Allora?
- Niente, siamo qui, auguri.
- Grazie. Ma io cosa devo fare? State forse cercando di farmi perdere l’allenamento?
- Tutt’altro! Vedrà che con noi l’allenamento acquisterà tutto un altro sapore. Sa cosa? Sarebbe carino se ci desse un paio di ciabatte, se ci facesse un po' di spazio, magari lo spazzolino e il dentifricio in bagno. Insomma, noi staremo qui per un po'… ci piacerebbe essere comodi.
- Sentite, io sono una tipa aperta e socievole, però insomma, andiamoci piano con ‘ste confidenze. Datemi un po' di tempo, io non ero pronta, siete arrivati così a sorpresa! Non vi ho nemmeno preparato una cosina... che ne so... una torta.
- Signorina ma scusi, a cosa stava pensando?
- Non so, ero impegnata, non c’è stato tempo per pensare. I venti erano così frenetici. Mi sono dedicata a mille cose: l'università, il softball, lavoretti di ogni tipo, il softball, gli amici, il softball, la laurea, il softball, una decina di hobby, il softball, le feste, il softball, un nuovo lavoro, e ancora il softball. Ecco, direi che pensavo a vivere. Voi ora volete costringermi a “vivere pensando”, giusto? Roba da matti!
- Nessuna costrizione, ci mancherebbe. Se siamo qui è perché Lei ci è arrivata. Ha fatto tutto da sé. Le Sue esperienze, le Sue conquiste, le gioie e i dolori che ha accumulato grazie, e a causa, dei nostri colleghi venti… con noi acquisteranno un senso. Tutto ciò che prima affrontava con la tipica sfrontatezza di chi crede di avere il mondo in pugno, ora dovrà essere mescolato in giuste dosi alla saggezza che noi le stiamo portando, la saggezza di chi è consapevole che ‘quel pugno’ potrebbe essere solo un mucchio di mosche. E ora si sbrighi a preparare la valigia.
- La valigia? Wow..andate già via? Lo sapevo che era uno scherzo!

- Ma quale scherzo! Noi de La Vita Che Scorre snc non ci fermiamo mai, è Lei che deve venire con noi.
- Oh Santo Cielo, dove?
- Nell'età adulta. Ormai è definitivo.
- Oh, ma guardate che io ho un campionato in corso... non posso mica lasciare la squadra così! Potrò continuare a giocare a softball nell’età adulta?
- Sappiamo tutto di Lei, non si preoccupi. Abbiamo qui il suo dossier. Lei potrà continuare a fare ciò che vuole. Noi sappiamo che fino a ieri Lei giocava a fare l’ atleta, ma poi si nascondeva, si travestiva, era tutto un gioco. Ora, invece, dovrà fare sul serio.
- Ma che significa? Io non capisco. Guardate che io non ho mai preso sotto gamba il softball. Beh, forse coi primi venti non avevo la costanza e la determinazione degli ultimi venti… ero anche un po’ scapestrata, mi permettevo di contraddire le decisioni del coach, lasciavo che la rabbia prevalesse sulla ragione quando sbagliavo qualche presa o quando la battuta non veniva come l’avevo immaginata. Non accettavo le sconfitte. Dimenticavo spesso che il vero sportivo esce sempre dal campo a testa alta quando ha dato il meglio di sé, anche dopo una sconfitta. Però vi garantisco che ho sempre saputo cosa fosse giusto e cosa fosse sbagliato… Forse dovevate arrivare voi perché io me ne rendessi conto…
- Ora siamo qui e a quanto pare Lei sta cominciando a darci il giusto peso.
- Allora vado di là a fare la valigia?
- Vada.
- Va bene vado, basta che poi non mi costringiate a rinunciare alle pizzate post-partita, alle serate in discoteca con le ragazze... vorrei mantenere i miei ritmi insomma.
- Ok, faremo quest'eccezione.
- Grazie!
- Signorina...
- Sì?
- La valigia.
- Ah sì, vado vado.

***

- Ma che ci devo mettere?
- Metta i suoi tesori di giovinezza, quello che vuol portare con sé nell'età adulta.
- Ah beh, è facile, faccio in un attimo, mazza e guantone...
- Vada vada.

- Ehm scusate..
- Che c'è ancora?
- No è che, volevo dire, insomma, a parte mazza e guantone io avrei davvero un sacco pieno di “lezioni imparate”, “batoste prese”, “conquiste”, “sconfitte”, “gioie”, “nuove amicizie”, ho persino un “Record del Mondo” da portarmi dietro… insomma cose di un certo peso e di un certo valore, ecco...
- C'è posto per tutto Signorina, c'è posto.
- Valigia pronta. Andiamo...

(*) Già atleta del Caronno nelle giovanili anni novanta.


Festa di compleanno al campo, per i trent'anni di Sara Marostica


VISTO DALLA CURVA

LIBIDINE
di DAPE

Ormai vivo nel più completo terrore, ogni volta che apro la mia mail, grondo di sudore, mi tremano le mani e la vista si appanna. Infatti ecco che si materializza il mio incubo, che arriva sempre sotto forma di cosa amichevole e gentile, ma dentro nasconde un oscuro codice che solo noi di P.M. riusciamo a percepire.

Pensate che quando mi arriva quella mail ho gli incubi, sogno situazioni stile SAW (l'enigmista), si si proprio il film horror. Mi sogno legato ad un calorifero, per un polso, con una manetta, dentro una stanza vuota e l'unica via di fuga è quella di segarsi la mano (logicamente la mano è quella con cui scrivo).

Scherzi a parte, veramente non so quante persone riescono a capire quanto sia difficile scrivere quasi ogni settimana qualcosa di interessante, non banale, avvincente.
Io sono in seria difficoltà ogni volta, ad esempio, in questo numero che cavolo posso scrivere?
Di dove andrò in vacanza? Non credo che interessi a qualcuno, allora scrivo della mia passione smisurata per il surf?
Magari qualcuno sarebbe interessato, ma P.M. dovrebbe parlare di softball e di quello che succede nei dintorni di Caronno, ok dunque anche questa è bocciata.
Dai Dape spremi le meningi, cosa è successo in queste due settimane, dai, dai, daiiiiiiiiiiii.

Ecco posso parlare di due trasferte incredibili, Staranzano e Azzano, due trasferte LIBIDINOSE per due motivi diversi, ma con una parola che le unisce, RIMONTA. Già perché in entrambe le ragazze erano sotto, ma alla fine sono riuscite a vincere.

***

Staranzano: durante il viaggio di andata non eravamo soli, con noi cerano delle nubi che non promettevano bene, in pullman tutti speravano che non piovesse.
Arriviamo al campo, e con immensa sorpresa il tempo è dalla nostra, inizia la prima partita, io in tribuna mi aspettavo una nostra solita prestazione perfetta e invece portiamo a casa la partita con fatica, anche perché verso la fine, il tempo si ricorda di essere al Nord Est, e via che si inizia ad imbarcare acqua.
"La seconda partita è rimandata a domani alle 10.", sentenziano gli arbitri, questo vuol dire albergo e io che sono l'unico ultras presente (solo in quella trasferta sia chiaro, NOI ULTRÀ SIAM SEMPRE PRESENTI) mi inizio a fare delle domande, anzi in verità solo una, "Con chi dormo? Con le ragazze..."
NO!!!!!! Con Alfonso e Argy, niente di male, sono due fenomeni sarà un piacere dormire con loro.
L'unica cosa che non riesco ancora a capire e perché Argi la domenica mattina al posto di svegliarsi come tutti per le 7, alle 5.30 era già in giro per la camera vestito come se fosse già al campo, una domanda che credo non avrà mai una risposta.
La domenica mattina il tempo era esattamente uguale alla sera prima, ma si decide di giocare lo stesso, mene male, perché se no non avrei mai assistito a una super-mega-straordinaria rimonta delle ragazze, che sotto per 6 a 1 al quarto inning con lo Staranzano che premeva per chiudere al quinto per impraticabilità, sono arrivate al quinto, sopra per 14 a 6. La partita non si è chiusa per impraticabilità, ma per manifesta. Toppo esaltante, l'unica pecca è che al ritorno abbiamo assistito all'eliminazione dell'ITALIA dai mondiali di calcio.

***

Azzano: qui il tempo invece è perfetto, fa caldo è c'è un bel sole, noi ultras siamo agitati, Azzano è un avversario che ci mette sempre in difficoltà, e i fatti ci danno ragione. Le ragazze stanno perdendo 3 a 0, non si batte bene, ma il Caronno oltre ad avere delle giocatrici super ha delle cose che poche altre squadre hanno: il cuore e l'orgoglio, infatti la prima la vinciamo 3 a 10.

È andata, ma ora c'è la seconda partita, sarebbe importante vincerla, per una questione di classifica, lasciare l'Azzanese a meno sei sarebbe bello, ma anche lì adiamo subito sotto 4 a 0.

DISASTROOOOOOOOOOOOO

Noi fuori che non smettevamo neanche per un minuto di cantare per la squadra, ed alla fine il risultato sarà 6 a 4 per noi, e andiamoooooooooooooo.
Il ritorno è il classico ritorno tranquillo, con gente che dorme o ascolta musica.
....TUTTI LO VOGLIONO FERMARE, MA IL CARONNO CONTINUERÀ A VOLARE...


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

 

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

DISASTRO

Il vostro speaker ha negli occhi due recenti immagini dall’incontro Bollate – Legnano. 

In terza Hua Jie ferma un proiettile e ottiene l’out decisivo, all’esterno sinistro Rita Dominici dopo venti metri di corsa ottiene un out incredibile sulla linea di foul. Due azioni spettacolari,da due grandi giocatrici.

Poi mi cade l’occhio sulle date di nascita, e mi viene in mente una formazione di gente che gioca (ancora) in serie A (A1 o A2, poco importa). Sun-Yue Fen (46), Giovanna Palermi (46), Hua Jie (47), Rita Dominici (42), Rebecca Iaccino (41), Kelly Hardie (41), Sabrina Del Mastio (39), Marta Gambella (36), Stefania Vitaliani (35). Età media 41,4.

E queste non sono vecchiette recuperate per coprire qualche assenza improvvisa, sono titolari e di gran classe. Va bene, non c’è un catcher, ma possiamo sempre inserire Degen (33) o Valsania (34), e in ogni caso questa formazione sarebbe in grado di battere qualsiasi squadra in Italia. 

Non è un record, a Mosca il grande hockeista Fetisov (52), presidente del CSKA è sceso in campo alcune partite per sostituire alcuni infortunati, ma poco ci manca. 

E qui mi torna in mente la povera Marina Centrone. Parentesi, sta diventando come i piloti da caccia o i personaggi medioevali, con l’appellativo tra i nomi: Marina “Povera” Centrone. Come cavolo volete che faccia a mettere insieme una nazionale decente se giocano solo straniere o " nonne"? Risposta: farà una nazionale di straniere(finte) e di nonne (finché durano). Però è tragico. 

***

Da qui passiamo a vedere il futuro. 

A Legnano giocano la finale under 13 per regioni. Già è squallido che, tra rinunce e assenze, il numero di rappresentative regionali che hanno partecipato sia minimo (link). Sorvoliamo sul fatto che le migliori giocatrici d’Italia (Bollate) non siano presenti per beghe con il Comitato Regionale. Fingiamo di non vedere che solo all’inizio della partita ci si accorga che la pedana era ad una distanza sbagliata (ma non ci sono tecnici, o commissari di gara competenti?) Nonostante i manager non conoscano le giocatrici, e molte giochino per la prima volta in ruoli nuovi, la Lombardia, pur priva delle bollatesi, batte sia il Veneto che L’Emilia. Sono felicissimo per le ragazzine che ci hanno messo il cuore, ma non la vedo molto bene.

Pare poi che il male sia comune a tutti, alle finali non ci saranno né Olanda, né Russia, unico ostacolo verso il viaggio in USA sarà la Germania.

È un peccato buttare al vento delle occasioni di prestigio mondiale per beghe di pollaio, la squadra cadette quest’anno avrebbe potuto fare faville in America, a suo tempo sarà opportuno chiarire le responsabilità, che non sono certamente da ascrivere alle società.

E allora come risolviamo il problema? Ebbene, per quanto riguarda la Lombardia va totalmente ripensato il modo per scegliere gli staff tecnici e, soprattutto, i team manager. Ci sono anche troppe persone che vogliono fare bella figura con il lavoro degli altri.
Ciò è necessario almeno per le ragazze, che giocano con passione e che non riescono a capire perché quest’anno qualcuno ha mandato tutto a rotoli.

***

Non posso finire senza lanciare una frecciatina all'amico Bifidus. Ho scoperto, purtroppo per lui, che non solo ce l’ha corto, ma anche un po' vecchio. Infatti l’età delle sue giocatrici è un po' alta, molte sui 34 (*), il consiglio da amico (!) è di pensarci in tempo.

Salve atque vale, trans-ticinensis!

(*) L'età media un po' preoccupante è di 29,39; valore calcolato facendo la media pesata dell'età con le presenze in battuta (AB+BB+HBP), statistiche FIBS al 30/6/2010. Per prevenire l'obiezione, l'età media del Caronno è 26,39 (ndr).