Palla Mancata 

ANNO X - NUMERO 12

16 OTTOBRE 2010

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

THE END?


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

IN LETARGO (?)

Questo numero di PM, era inevitabile, va in larga misura a toccare i traguardi raggiunti nella stagione. Una stagione che non ha confronti e che ricorderemo a lungo.

Ma, archiviata la stagione giocata, cosa resta da fare, se non andare in letargo per un po', a smaltire le fatiche accumulate. Questo potrebbero pensare gli esterni, i bene informati sanno invece che inizia la stagione della betoniera. Qualcuno ha già stilato piani precisi e preparato i turni ed il materiale. Si preparano occasioni per commentare quello che è successo, in pieno stile bar sport, il tutto intervallato da coffee break e (se l'addetto se lo ricorda) da una bottiglia di prosecco a fine mattinata. 

Se ce la faremo tenteremo qualche uscita off-line di PM, le occasioni le inventeremo.

Da parte della redazione un ringraziamento a coloro che si impegnano per gli articoli, non escludendo per il futuro nuove entrate, basta esagerare senza prendersi sul serio.


  

Personaggi della settimana: la squadra seniores, vincitrice della Coppa Italia di A2

MAROSTICATION

L'INTERVISTA DI FINE STAGIONE

Che vita sarebbe senza softball
di LASARA

Prima che io venga placcata dal solito omone barbuto dotato di microfono, mi autoinfliggo la pena...

***

intervistatore: E dopo promozione e Coppa Italia, la domanda è doverosa: come giudicheresti la stagione 2010?

S4r4: Voglio essere concisa. Perfetta!

intervistatore: beh, si dice che la perfezione non esista. Cosa ti fa essere così presuntuosa?

S4r4: Credo che non si tratti di presunzione quanto più di concretezza. Abbiamo centrato gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Lo abbiamo fatto in un clima sereno e di costante concentrazione. Gli obiettivi erano lì. E noi con loro. Credo che questa possa essere una definizione più che consona per la parola ''perfezione''.

intervistatore: Cosa ti aspetti dall'anno prossimo? Ancora perfezione?

S4r4: Perché no? È nell'indole dell'essere umano tendere alla perfezione...

intervistatore: Quindi tre straniere e qualche GRANDE nome dal mondo del Softball per portare questa squadra alla perfezione?

S4r4: No, forse non ci siamo capiti. In quel caso non si tratterebbe di perfezione ma di finzione. Vedi, sono convinta che se si desidera veramente qualcosa, dal profondo, e se si lavora sodo per ottenerlo...quel qualcosa prima o poi lo si acciuffa. E in quel caso la soddisfazione è enorme. Indescrivibile.

Come diceva il Grande Babe Ruth "Potresti avere i migliori campioni nella tua squadra, ma se questi non giocano insieme la squadra non vale nulla."

intervistatore: Credi che unione e volontà possano bastare per affrontare un campionato di A1 e sopravvivere?

S4r4: Ne riparliamo l'anno prossimo, di questi tempi....

intervistatore: Bene, in bocca al lupo allora!
S4r4: Crepi! E visto che mi dai la possibilità ne approfitto per ringraziare tutti quelli che ci seguono, a partire dagli gli ultras, passando per i tifosi ''normali'' e arrivando alle bariste del BarJola. Grazie a tutti per il sostegno! Al prossimo anno.


OLTRETEVERE

AMANTI O AMATORI

Dr. Jekill & Mr. Hyde

Essere o non essere… questo è il dilemma. Amanti DEL Softball o Amatori NEL Softball… questo è il dilemma. 

In una regione (la Lombardia) ricca di tradizione nel Softball e vittorie giovanili (2 scudetti = ragazze + cadette Bollate), 2 secondi posti nazionali (ragazze + cadette Caronno), con ben 3 squadre nella serie A1 2011 (Bollate – Caronno – Legnano in ordine alfabetico) non poteva mancare un “Campionato Amatoriale”.

Forse pochi sanno che esiste questo campionato regolarmente riconosciuto dalla FIBS .

Vado a curiosare e scopro che le squadre sono addirittura 21! Avete letto bene VENTUNO SQUADRE AMATORIALI.

Società con giocatori regolarmente tesserati (alla FIBS), con la loro organizzazione, con le loro divise, con le loro attrezzature, suddiviso in gironi con classifiche – play-off – semifinali e finali… un piccolo grande mondo.

Siccome faccio anche l’avvocato del diavolo non posso non mettere il dito nella piaga, faccio un consulto e scopro che, purtroppo, che:

- quest'anno nella Serie B Softball in Lombardia c’erano solo la miseria di 3 squadre delle quali 1 infarcita di atlete del Bollate free-lance (mentre nel 2009 le squadre in Serie B erano ben 7);

- nella Under 21 (che dovrebbe essere il trampolino di lancio per la A1 o A2) SOLO 3 squadre: l’onnipresente Bollate – l’onnipresente Caronno – l’onnipresente Bollate (si… il Bollate ne schierava due di squadre altrimenti sarebbe stato un Campionato a due squadre).
Da una parte c’è da essere felici che il softball abbia tanti “amanti”, dall’altra qualcuno dovrebbe chiedersi perché ci sono questi eccessi, ma non è compito mio, sicuramente alla FIBS Lombardia c’è gente preparata per fare questo e aiutare le società minori a emergere e crescere, lasciamo a loro questo compito.

Tornando agli amanti del softball (gli amatori) scopro che addirittura è prevista una kermesse di chiusura, LE FINALI, dove tutte le squadre si ritrovano (Domenica 17 ottobre, in quel di Lodi) e disputano le loro finali su 3 campi, a seconda del piazzamento che hanno maturato nel corso dell’anno e dei play-off (chi per il 1° - 2° posto e chi per il 20° - 21°, ma l’importante è partecipare).

21 squadre (400 tra atleti, arbitri, dirigenti) riunite in un solo giorno sono un bell’evento che il softball DEVE celebrare, spero che un trafiletto sul sito FIBS compaia… chissà.

Vuol dire che questo non è uno sport in declino come qualcuno potrebbe pensare, ha solo bisogno delle cure giuste perché se c’è gente disposta a sacrificare la famiglia e le domeniche per andare sui campi da softball a correre dietro ai ricordi (ex giocatori di seria A-B) o ai sogni (neofiti con la divisa americana e il guantino in tasca, che vanno alla battuta o mò di Jeter sperando di fare una valida) vuol dire che c’è terreno fertile… seminiamolo.

Amanti o amatori che siate… avanti tutta.


VISTO DALLA CURVA

PER TUTTI
di DAPE

La stagione si è appena conclusa alla grande, si potrebbero usare mille parole, fare mille discorsi, ma credo che la parola più giusta da usare sia solo una: GRAZIE.

Grazie per far parte di una storia meravigliosa, di una realtà incredibile, di un sogno senza fine.

Grazie a Giorgio ad Alfonso e a tutte quelle persone che, con la loro passione e il loro amore per il Caronno e per questo sport superano mille sacrifici e mille problemi.

Grazie alle ragazze che quest'anno hanno centrato il grande slam e che ci regalano sempre delle emozioni incredibili.

Grazie ai coach, che hanno saputo gestire al top tutte le situazioni capitate e per essere delle persone stupende, dei grandi.

Grazie anche ai nostri gufi che per tutti i playoff hanno volteggiato intorno a noi, ma alla fine si sono dovuti inchinare.

***

Sono 4 anni che sogniamo questo momento, tornare nel softball che conta, ad alti livelli, i playoff tanto temuti per i ricorsi storici sono stati dominati, la Coppa Italia pure, sembravamo una schiacciasassi, nessuno ci avrebbe fermato.

Ora si va in A1, tutta un'altra storia, per chi non c'è mai stato sarà qualcosa di incredibile, io ho avuto la fortuna di aver vissuto degli anni stupendi in A1, speriamo che gli ultrà novizzi avranno la mia stessa fortuna.

La piccola A.B. Caronno composta di sole ITALIANE è pronta ad invadere la ORIUNDISSIMA A1 e noi pure, non vediamo l'ora di ritrovare i nostri vecchi amici di Bollate e Legnano, che già saranno preoccupati perché dovranno subire il nostro casino, lo assicuriamo, l'anno prossimo il volume aumenterà, beh problemi loro, noi ci divertiremo un sacco.

Per concludere, voglio ringraziare il presidente nonché direttore di P.M. Giorgio per la pazienza avuta nei miei confronti, ero sempre in ritardo con la consegna dell'"articolo" e gli rinnovo la mia volontà e disponibilità a far parte del team P.M. anche l'anno prossimo (sempre se mi voglia ancora), promettendo di essere puntuale con le consegne, mi sono proprio divertito.
Un saluto a tutti, ci vediamo l'anno prossimo, sugli spalti sicuramente, in questo spazio speriamo.

FORZA CARONNO SEMPRE.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

CHE ANNO RAGAZZE!

Chiudevamo l’ultimo articolo augurandoci un anno record, e lo è stato veramente!

Rielenchiamo nuovamente di nuovo ancora i risultati (e quando ci ricapita?): vittoria nel campionato di A2, vittoria nella coppa Italia di A2, seconde le Cadette, seconde le Ragazze nei rispettivi campionati nazionali!

Caronno quest’anno è veramente una società ai vertici nazionali.

Abbiamo vinto, no, dominato le finali di Coppa Italia: Vago ha tenuto a zero l’Azzano e il line-up ha travolto con 14 valide la povera Dall’Aglio, e le partite non sono mai neppure lontanamente messe in discussione.

Di altissimo livello le finali Ragazze. Dopo aver travolto il Valmarecchia (cosa ci faceva nelle final-four?) abbiamo superato il Vercelli che è rimasto in partita fino all’ultimo. Non ci stancheremo mai di fare i complimenti ai due tecnici che lo guidano, sono la dimostrazione pratica che se ti fai davvero un mazzo così sul campo arrivi a mettere insieme una squadra di grandissima qualità, indipendentemente dal numero delle ragazze con cui parti e dal contesto sociale da cui arrivano. Questi sì che sono coach di valore, che dovrebbero essere presi d’esempio da molti e che dovrebbero essere sempre presi in considerazione e consultati quando si fanno selezioni o regolamenti.

Nella finale contro il solito Bollate si è visto un gioco di grande livello (non dimentichiamo che stiamo parlando di ragazzine di tredici anni o meno).

Tre a zero il primo inning e poi più niente, un errore tra tutte e due nell’intera partita e giochi che in A2 fai fatica a vedere: sul bunt il corridore in prima va in terza e la difesa, fatto il primo out gioca in tre con arrivi strettissimi!

L’unico appunto è l’uso di un maschio bollatese come interbase, autore di due delle tre valide totali e di uno dei tre punti.

Come già ripetuto fino alla noia, i maschi non devono partecipare alle fasi finali.

Anche Caronno avrebbe potuto vincere schierandone alcuni, fratelli delle giocatrici e di classe eccellente, ma questo sarebbe stato contro lo spirito del gioco, che è un gioco femminile.

In più, vediamo di correggere una regola assurda, che permette di schierare in campo maschi di 12 anni, e non di 10 né di11: cosa vuol dire? Se è un refuso, togliamolo, ma anzi togliamo del tutto i maschi.

Nel Torneo Città di Caronno, ho proposto di spostare la pedana alla distanza Cadette, ed i manager bollatesi hanno prontamente accettato: invece della solita lagna di trenta strike-out si è visto tantissimo gioco delle difese. Chi legge ne tenga conto in futuro,magari solo nei tornei.

Chiudiamo l’ultimo articolo del 2010 con alcune considerazioni di vario genere.

Alcune squadre spendono cifre in straniere, vedi Caserta, Forlì, Legnano, Nuoro: dove sono le loro squadre giovanili? Totalmente assenti nelle finali da ogni categoria. Non sarebbe il caso di avere una straniera in meno ed un manager in più?

Una squadra di A con tesserate 4 cadette e 8 ragazze e usando un po’ di maschi ha iscritto tre squadre giovanili.

Ma non dovevano esserci penalità con partite perse a metà campionato? Forse data l’età la mia memoria comincia a vacillare.

Un rispettoso ed ammirato saluto ad una non più giovane Palermi che vince da sola l’ennesimo scudetto.

Ed infine complimenti al dr. Jeckill per aver ben espresso come una partita senza battute valide sia alquanto noiosa,concordo pienamente sul limitare le straniere anche sulla pedana di lancio.