Palla Mancata |
ANNO XI - NUMERO 5 30 APRILE 2011 |
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Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni |
CONTINUITÀ |
CHI, COME, DOVE E PERCHÉ |
POLEMICHE SENZA POLEMICA |
Spesso di inizia un discorso con la premesse "Senza polemiche...", in genere ciò che segue è ferocemente polemico e le mani avanti non smorzano la rudezza degli argomenti. Questo se siamo in ambienti "seri": la politica, il costume, l'etica, la finanza, il lavoro, ma dove invece la spensieratezza la fa da padrone ci si può permettere di fare della vera polemica, paradossalmente senza polemica. Quest'anno, volendo perseguire il difficile obiettivo di uscire (quasi) ogni settimana, occorre fare i conti con la capacità di garantire continuità degli editorialisti, che giustamente considerano PM con il giusto grado di priorità, ovvero agli ultimi posti della scala, si tratta in fin dei conti di un divertissement. Il dilemma, in presenza di un palinsesto incompleto, è quindi: uscire o non uscire? Questa settimana il dubbio ce lo siamo tolti al volo, tre articoli, ma - come dire? - pregnanti. Riusciamo sempre a stupirci per l'inventiva dei nostri, una ne scrivono e cento ne pensano, passiamo in rassegna i temi della settimana. Salamelle vs. Hot-Dog: si tratta di un tema molto sentito anche in quel del Francesco Nespoli, l'articolo otterrà sicuramente il risultato di rinfocolare antiche polemiche mai sopite, interne, oltre che esterne. Ci attendiamo reazioni da tutti, di sicuro qualcuno si offenderà, ma questo non era lo scopo dell'editorialista? Troppo facile una non petita excusatio, il fallo volontario è evidente, le conseguenze imprevedibili. Non solo softball: questa è bella, un elogio del calcio da parte del referente della curva neroverde. Eppure dobbiamo riconoscerlo, tutti noi siamo tifosi, e quando diciamo tifosi intendiamo tifosi di una squadra di calcio. In tribuna durante le partite di softball, se ci sono anticipi calcistici, è sempre un po' dedicata a saper cosa sta facendo l'Inter, o la Juve o il Milan, giusto per trattare le tre squadre che vanno per la maggiore tra lo staff della Rhea. Direi un articolo azzeccato, magari non politically correct, ma che rappresenta la realtà Classifica e straniere: se non fosse per la fissazione di Dox sul tema delle "oriunde" (gli avremo spiegato trenta volte come stanno le cose dal punto di vista legislativo), l'argomento è brillantemente svolto e svela una realtà che tutti sospettavano, ora corroborata dai numeri. Sarebbe interessante fare un altro raffronto: Budget e classifica, ma qui entreremmo in un campo minato, e sarebbe molto difficile procurarsi i numeri (ovviamente non quelli della classifica). |
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Personaggio della settimana: ancora Lucie Maršíková, leader di battuta per la Rhea con 320. |
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OLTRETEVERE | |
SAMELLE VS. HOT-DOG Gioco
di metafore |
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Arriva un'email: "Ciao
GT, just in time, che vuol dire GIUSTO IN TEMPO. --- Sabato 23 aprile
2011 si è consumato il derby Caronno – Bollate, detto anche Derby della Varesina (ero l’unico a non saperlo, ma è la mia prima volta e sono nuovo di queste cose…
giuro che non lo faccio più). Da buon neofita avevo scritto Derby del Villoresi, ma sono stato subito corretto: “Si chiama Derby della Varesina!” (speriamo non ci siano anche i derby della Novedratese, della Cassanese, della Paullese, tutte statali che evocano altri tipi di derby, sempre giocati da donnine… Ucraina contro Brasile, Albania contro Romania, ecc.). Lì per lì, non sapendo come si chiamasse, ho sparato un “Derby del Villoresi” e vi spiego perché. Tutti i regni e i reami del Medioevo o delle Fiabe sono divisi da confini per lo più naturali (un fiume, un lago, una catena montuosa) e qui, in mancanza di meglio, mi ero immaginato il canale Villoresi come il confine naturale (o quasi) che divide i due Reami: ad ovest il Regno di Turconia e ad est il Granducato di Soldilandia, dal nome dei sovrani che regnano incontrastati e dispensano ai loro sudditi amore e passione per lo sport. Ma se è “Derby della Varesina”… che Derby sia, l’importante è lo spettacolo…e che si vada ad incominciare. *** Beh di pubblico ce n’era parecchio (non dimentichiamo che era la vigilia di Pasqua e molta gente era partita per il week-end lungo), educato, competente. E così il Derby si è consumato, i panini si sono consumati, le birre si sono consumate… LA SALAMELLA: cibo italico, trito di suino, insaccato come nelle migliori tradizioni contadine padane, rosolate a fuoco lento, con un cuoco che le cura amorevolmente una ad una, girandole e rigirandole da una parte e dall’altra per non farle abbrustolire o lasciarle troppo crude (acerbe). Hanno un cuore, un’anima, il loro profumo te le fa desiderare ancora prima di arrivare al campo. Infilate dentro un panino di grano nostrano che ti lascia le dita infarinate, infarcite con salsa a scelta (la senape, per esempio) e arricchite da un brusco peperoncino sottaceto (lombardo) che ne esalta il sapore … L’HOT-DOG: un candido e freddo wurstel sfilato da una confezione di polietilene, messo su un fornetto in acciaio inox che lo fa ruotare lentamente in totale solitudine, mentre le cassiere del bar parlano della loro ultima messa-in-piega, girano e rigirano (i wurstel) soli soletti fino a che una mano anonima, magari mai la stessa, li preleva dal marchingegno per infilarle in un panino “dolciastro” anch’esso estratto da una confezione di plastica con tanto di bandiera stelle e strisce. Una spruzzata di salsa ketchup e voilà, il panino è servito. Spesso l’effetto ottico non è dei migliori perché: o il wurstel è troppo lungo, o il panino troppo corto (è come la coperta corta…o copri una parte o copri l’altra). Sabato le Salamelle (piatto tipico del Granduato di Bollate) hanno battuto gli Hot-dog (piatto del Regno di Caronno). ----- NB – Ovviamente non è una disquisizione sui cibi dei vari campi, l’importante non è la salamella o l’hot-dog, per stare assieme basta anche un sacchetto di patatine e un’acqua naturale, ogni società è libera di cucinarsi i panini che meglio crede o come meglio crede… non me ne voglia nessuno. ---- Sabato sera comunque ha vinto il softball ed hanno vinto tutti, è un peccato che ci sia una classifica a punti. Propongo una classifica per meriti sportivi, per impegno, per passione, per bacino d’utenza, per spettatori… *** Visto che siamo in clima di referendum nazionali è giusto che anch’io ne proponga uno: INVITO TUTTI I LETTORI a mandare una email all’indirizzo del Caronno (è facile, lo trovate nei contatti) per esprimere un personale parere: «Meglio la Salamella o meglio gli Hot-dog?» Se c’erano 300 spettatori dobbiamo arrivare almeno a 150 votanti, subissiamo la casella email del Caronno (possono votare anche quelli che non c’erano, dai piemontesi agli austriaci, agli amici tutti). Facciamo sentire la nostra voce… e buon pro vi faccia. |
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VISTO DALLA CURVA | |
NON SOLO SOFTBALL |
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OK,
oggi non voglio parlare di softball, non per i risultati del Caronno, ma solo
perché in questo sport sento dei discorsi un pò troppo "razzisti" verso questo povero calcio o come lo chiamano in America "SOCCER". Molti mi chiedono cosa ci si trova nel vedere 22 scemi che corrono dietro ad una palla, domanda semplice e anche sciocca, quello che voi vedete in quelle 9 persone in un diamante che cercano di prendere una pallina, quello che vedono le persone che guardano 10 ragazzi che cercano di buttare una palla in un cerchio... Poi il calcio in Italia non è uno sport, è quasi una fede religiosa, gente che piange se la propria squadra perde, alcuni come il sottoscritto incapaci di esprimere qualsiasi verso durante la partita per la tensione, ma credo che queste cose le provino anche le persone che guardano gli sport minori, magari in modo meno esasperato questo è vero, ma cosa volete, l'amore è anche questo. Poi, scusate, il baseball e il softball (un pò di più il softball) sono gli unici sport in cui l'atleticità e il fisico quasi non servono, vi pare normale? Beh, in verità c'è un'altro sport simile, il sumo, ma li sotto tutta quella ciccia il fisico c'è, e come! Voi avete mai visto un calciatore con la pancia (tranne Ronaldo e Ronaldinho)? E poi, avete mai visto una partita di baseball in Italia? Rischi di fare la muffa da quanto è lento, partite infinite da 9 inning che anche la gente che lo segue con passione a volte si annoia. Ok se mi paragoni il calcio al baseball americano (da parte mia, sempre meglio il calcio), in America vedi molto più spettacolo, questo è vero, ma lì diciamo che è tutto uno show. Con questo cosa volevo dire alla fine? Francamente non lo so. Era come ho scritto nel titolo, solo un delirio di un ultras calciodipendente. Comunque, per quel che mi riguarda, il mondo è bello perché ognuno può scegliere quello che vuole. Adesso sono pronto a prendere tutti gli insulti dei baseball/softball e sport minori dipendenti. FORZA CARONNO SEMPRE. |
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TRA
SPEAKER E SCORER
(Dialoghi
tra sordi) di DOX |
Speaker’s corner Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno. |
CLASSIFICA E STRANIERE |
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Quest’anno doveva essere molto limitato il numero di straniere nei roster delle squadre. Se facciamo una classifica, questo è il risultato: Legnano e Caserta 8, Nuoro 6 (con solo due sarde), Forlì e San Marino 5, La Loggia e Macerata 4, Unione Fermana e Caronno 3 e Bollate 2. Più o meno è la classifica attuale (e finale?) del campionato, con l’inversione tra Bollate e Nuoro: ottima la resa dei bollatesi, che con il rientro di Greta Cecchetti saranno senz’altro nei play-off, mentre La Loggia, che sulla carta sarebbe superiore, paga alcune sciagurate scelte tattiche della sua manager nonostante una grande Rolla. A proposito di straniere, possiamo suggerire una nazionale italiana che farebbe una buona figura agli Europei: batteria Malerich-Gentile, diamante Hua Jie-Mazzarella-Novelli-Rolla, esterni Ray-Iaccino-Birocci, DP Fen. *** Intanto Caronno lascia un’occasione con Bollate, perdendo in attacco la prima contro una brava, ma non irresistibile Betti: visti battitori incassare tre dritte in mezzo al piatto, altri girare a mille per tre volte lo stesso lancio alto o esterno. Ma un minimo di ragionamento e di variazione? Intanto se sto lontano dal piatto un chilometro mi devo aspettare palle esterne, e se voglio toccarle devo fare il passo verso il piatto. Va bene che le chiamate arbitrali sabato non erano il massimo, ma valevano per tutti. A tutti i clinic di battuta si insegnano due strategie fondamentali: le ripetiamo, perché non si sa mai che qualcuno impari. 1) La prima la giro per buttarla fuori, la seconda per fare il valido, la terza per metterla in campo. 2) Con zero strike giro solo il mio lancio preferito, con uno strike giro tutti i lanci in strike, con due allargo la zona di una palla. Magari qualcuno legge Palla Mancata… A proposito di battuta, chi scrive tentava, invano, di insegnare anni fa la tecnica di battuta divenuta famosa come “la picconata” (dall’attrezzo di contadini e muratori, ora caduto in disuso) e veniva, e viene, tutt’ora dileggiato dagli incompetenti. Tralasciando il fatto che è usata in Major League ed è divenuta famosa come “Baltimore chop”, per non andare lontano potete vederne un uso perfetto e didattico da parte della nostra bravissima e versatile Lucie Maršíková, che la usa in continuazione ogni volta che è su due strike. Ma noi siamo nati già imparati, e chiedere e informarsi per migliorare è un’umiliazione. |
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