Palla Mancata 

ANNO XII - NUMERO 2

28 APRILE 2012

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

UN RECORD È SEMPRE UN RECORD


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

PERSONAGGI DELLA SETTIMANA

Quando si dice record spesso si pensa al record italiano, al record del mondo, insomma ad un evento che consiste nel primeggiare a qualche livello assoluto. In ciò ci si dimentica del significato originario della parola: record infatti sta per registrazione. È del tutto evidente che si registrano fatti significativi, quello che tuttavia vogliamo sottolineare è che la rilevanza del record è relativa più che assoluta, relativa al contesto, all'ambito, al gruppo di riferimento. Venendo a noi, ciò di cui siamo interessati sono i record di società, la registrazione di quegli eventi che hanno contraddistinto la nostra storia sportiva, e quando uno di questi viene battuto, o anche solo eguagliato, è necessario soffermarsi a sottolinearlo. 

Queste considerazioni si intrecciano con la scelta del personaggio della settimana, dopo la vittoria per 1-0 a Langhirano, che è valsa il primo posto nel girone di qualificazione della Coppa Italia di A2. 

Di questi tempi i punti della Rhea sono preziosi come diamanti (perdonateci il gioco di parole), ne facciamo pochi e sudati, quindi segnare al sesto inning, quando lo spauracchio del tie-break si sta già affacciando è un evento liberatorio, se poi la segnatura è propiziata da un triplo del primo battitore del turno (e così manca solo una base per segnare), l'autore della battuta, Linda Comin, ha le credenziali per essere personaggio della settimana.

Nello stesso incontro, però, si verifica un altro evento, viene eguagliato record di società - per lanciatrici italiane - di strike out in un incontro. La no-hit di Debora Moretto si accompagna infatti a 16 strike out.

Andando a guardare negli annali societari (rimandiamo al capitolo 12 del libro edito in occasione del quarantennale della società) il record assoluto (con 17 strike out) appartiene a Signe De Jong, ottenuto nel 1999, mentre il record per lanciatrici italiane è appannaggio di Angela Roveda, ottenuto nel 1972 in una partita contro la squadra di Arcore (ed ora anche di Debora Moretto).

Se nel 1972 già fosse stato pubblicato Palla Mancata non c'è dubbio che il record avrebbe comportato per l'autrice una menzione come personaggio della settimana, ma nel 1972 il web non esisteva, potevamo semmai fare un Palla Mancata con la macchina da scrivere ed il ciclostile. Rimediamo ora, a posteriori.

Tornando al personaggio della settimana, un sondaggio fatto in pullman al rientro da Langhirano, per quanto poco l'editor tenga in considerazione i pareri altrui, non ha sortito grandi effetti, ecco quindi che per questa volta ci sono meritatamente due personaggi della settimana.


  

Personaggio della settimana: Linda Comin, ha battuto il triplo decisivo contro Langhirano.


  

Personaggio della settimana: Debora Moretto, eguaglia il record di società con 16 strike out.


 

Epoche a confronto: Angela Roveda detentrice del record di 16 strike out, in un incontro del 1974.

Riconosciamo Vilma Colombo ricevitore, Mariarosa Banfi interbase, MariaGrazia Alberton esterno centro, si giocava ancora sul campo di calcio di via Capo Sile. È una partita con il Saronno. Per avere una misura del passaggio del tempo osservate la lunghezza dei pantaloncini delle atlete.


OLTRETEVERE

L'EVOLUZIONE DELLA SPECIE
 
Dr. Jekill & Mr. Hyde

"Non è l'animale più grande e potente, né quello più piccolo e veloce che si salvano dall'estinzione, ma è quello che meglio e più velocemente si ADATTA alle nuove situazioni". (Che bella, l'ho letto nei baci Perugina )

E questo vale anche per il "Magnifico Giuoco del Baseball" (e del Softball)

Inutile pensare al passato (che belli gli anni d'oro del 2000 con 6 gironi di Serie A2 in tutta la penisola = 30 squadre), poco produttivo pensare al presente (2 gironi da 7+7= la metà) … LAVORIAMO PER IL FUTURO.

 

E Lavorare per il futuro vuol dire "ADATTARSI".

 

Prendete per esempio l'Associazione Amatoriale di Softball della Lombardia.

Di fronte alla penuria di giocatrici donne (che oramai in età medio-avanzata hanno altri impegni e mica possono lasciare a casa la figliolanza e i mariti per andare a fare, come fanno gli uomini, gli zuzzurelloni in brache di tela, cappellino let's go america, guantone e mazza, che poi quando tornano a casa buttano tutto da lavare e chiedono, alle donne, cosa c'è da mangiare ? …), di fronte alla penuria di donne dicevamo cosa potevano fare ?

Soluzione 1: morte del Campionato 

Soluzione 2: nuove regole (solo uomini – partite perse ecc. ecc.)

Soluzione 3: aprire le porte dell'Amatoriale alle giocatrici di Serie B. 

E qui sono scattate le solite lamentele tipiche del costume italico, poco produttive: 

NOOOOO le giocatrici di Serie B sono troppo forti (???) … NOOOOO perché chi abita vicino ne può avere di più … NOOOO perché loro ce le hanno e noi NO … ecc. ecc. 

Comunque alla fine ha vinto il buon senso ed hanno scelto la soluzione più logica: hanno aperto le porte del Campionato alle valide "professioniste" della SERIE B ed hanno SALVATO il CAMPIONATO …

Semplice … si sono ADATTATI alla nuova situazione. 

Adattiamoci … 

Quest'anno abbiamo assistito a interessanti novità nel mercato invernale: molte giocatrici hanno cambiato casacca per passare a società antagoniste (solo sul campo), per trovare un livello di gioco più adatto a loro, per trovare quello spazio che le permetta di emergere, per trovare il tempo che le aiuti a maturare oppure per concedersi la gioia di disputare ancora qualche bella partita. 

Questo ha permesso alle varie squadre lombarde di rinforzarsi, di rimpinguare le loro fila, addirittura ha permesso la nascita di una nuova società: le Rescaldina Bulls. 

Adattiamoci … se siamo rimasti in pochi uniamo le forze perché tutti giochino e le società non chiudano per mancanza di giocatrici. 

Un plauso perciò ai presidenti e ai direttori tecnici di queste società che si sono aperte al dialogo e alla collaborazione.

***

Divago: ho visto che sul sito FIBS hanno messo l'ELENCO DEI TECNICI ITALIANI (…leggetelo alla Beppe Grillo).

Ho aperto il pdf e mi sono spaventato! Sono 43 pagine con 57 nominativi per pagina = 2.451 (duemilaquattrocentocinquantuno) tecnici di baseball e softball (mi verrebbe da dire: più dei giocatori …).

Mi sono chiesto: perché non fanno lo stesso con le ATLETE? 

Un bel data-base regionale con i nomi di tutte le atlete degli ultimi 5-10 anni.

Quelle libere magari verrebbero contattate da qualche società che ha scarsità di giocatrici, e si potrebbe fare anche una bella bacheca, ad uso delle società sportive: "ATLETA di SOFTBALL CERCASI".

Magari si ripesca qualche ex-giocatrice che ha appeso le scarpe al chiodo, ma vorrebbe ancora giocare, senza grossi impegni, ma non sa dove proporsi … o non ne ha coraggio.

Anche perché, diciamocelo, spesso le società sono un po’ dei club chiusi: se non ti conoscono, se non sei gradito, se non sanno chi sei, se non sei simpatico alla capitana, se vuoi dare una mano ma ci sono già 2.451 tecnici, se ti dicono che sei ben accetto, ma poi non ti fanno fare nulla (mi fermo e non mi brucio questo argomento … potrebbe essere utile per un articolo PM in futuro).

Adattiamoci ... mandiamo messaggi, siamo o non siamo nell'era della comunicazione e dei social-network.

Adattarsi potrebbe anche essere: "avere referenti diversi per il Baseball e per il Softball" (lo dico nella mia ignoranza perché non vorrei sollevare polveroni mondiali, magari è già così e da estraneo ai lavori non lo so).

Mi sembra però che tra il mondo del Baseball e il mondo del Softball le esigenze OGGI siano diverse. Il Baseball se la passa un po’ meglio in quanto a squadre e iscritti mentre il Softball è in declino. Se il Baseball ha il raffreddore diciamo che il Softball è già alla polmonite …

In questo caso le medicine e le cure DEVONO essere diverse e magari anche i DOTTORI devono essere diversi.

Diamo più voce e più autonomia al MONDO del SOFTBALL prima che sia troppo tardi. 
Adattiamoci … parola d'ordine !

E buone salamelle a tutti


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

BASTA TIE-BREAK

Overtime in Coppa, undici inning a Saronno, 1-0 a Langhirano. Vogliamo segnare un po’ di punti? Oppure perdiamo di netto, senza andare ancora ai tie-break!

Debora Moretto è fantastica, non concede niente a nessuno (in effetti la dritta interna non è battibile, e il rise fa abboccare chiunque), mi dicono che si stia anche divertendo, sia in campo che fuori, in più batte anche forte: cosa vogliamo di più?

A Langhirano la Linda l’ha messa sulla rete e vinto la partita. Ho pronosticato 5 homer per lei in questa stagione, perché lo scorso anno ha battuto molto lungo colpendo solo di braccia: appena mette insieme anche i fianchi, è facilmente fuori, tanta è la potenza che si ritrova, e appena trova un lanciatore che la mette in mezzo diritta…

Visto che parliamo di giocatrici, una citazione ad Elisa “sempre un malanno” Oddonini. Uno dei migliori esterni destri mai visti in Italia (parentesi: perché la fanno giocare a sinistra vista la sua spaventosa velocità?) non è mai stata, a dirla tutta, un grande bomber. Poi quest’anno con l’Unione Fermana sblocca il risultato con un doppio a sinistra che batte a casa i primi due decisivi punti della partita. Un caso? A Caserta a metà partita ecco un triplo a destra, altri due RBI e fa tirar giù il lanciatore. E brava Elisa, faccene vedere ancora.

E per finire con i complimenti, Alice Parisi. Beh? Lo sanno tutti che è un gran giocatore, copre tutti i ruoli,batte come un fabbro. E allora? I complimenti sono per il suo nuovo ruolo di arbitro: speriamo che come lei molte altre giocatrici si dedichino a questo importante (e divertente) ruolo, ne abbiamo un disperato bisogno. Alice è già molto brava, quando appenderà il guanto al chiodo (fra 30 anni) finirà subito ad arbitrare in serie A, e vista la sua esperienza dietro il piatto, voglio vedere chi va a contestarle un palla sul filo!

***

Ma basta lodi e torniamo subito a far polemiche.

La prima con “l’editore” di Palla Mancata, che mi ha arbitrariamente modificato alcuni numeri della polemica sulle ragazzine che non ci sono. (*) Io avevo sparato che in Italia non ce ne sono 400, numero che lui ha alzato a 600. Dopo aver rivisto squadre in campo con 5 (cinque) bambine piccolissime e 4 maschi, ed aver controllato che alcune regioni hanno le Cadette ma non le Ragazze, temo fortemente che il totale nazionale sia più sui trecento che altro. Il Turconi mi ha promesso che a campionato a regime, ci faremo dire bene dalla FIBS quante sono sul serio. E spero tanto di avere torto marcio.

Sfidiamo intanto chiunque a chi azzecca per primo i pronostici sul nostro campionato: quali saranno le tre ai play-off? Relegate in fondo alla classifica Rovigo e Verona, il resto è un bel quiz. Saronno è quello visto in casa o quello di Langhirano? La Micheli del Bussolengo è veramente brava o è solo “ben sponsorizzata”(citazione di cui non posso rivelare l’autore)? A questo punto la logica dice Bussolengo, Staranzano, Saronno. Noi e il Wild Pitch siamo lì pronti ad approfittare di un minimo calo di qualcuna per soffiargli il posto: vediamo subito domani cosa succede, se ne vinciamo due rifaccio il pronostico.

(*) Ok, non correggo più, nemmeno gli errori di sintassi, vedi sopra sottolineato.