Palla Mancata 

ANNO XIII - NUMERO 4

25 MAGGIO 2013

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

SUPERATO IL PRIMO SCOGLIO


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

EVENTI

Riprendiamo quanto già scritto sul nostro sito a proposito del prossimo torneo internazionale, che si disputerà al Francesco Nespoli (e sul campo del Bollate, che ringraziamo per la collaborazione).

Il softball è sport che vuole gli eventi: il pubblico e gli organi di stampa li gradiscono, più che il normale fluire della stagione. È questa l'idea che è maturata nella società ed alla quale ha aderito la FIBS, con la quale si è convenuto di organizzare un torneo d’alto livello, che si riproponga ogni anno e che diventi un punto fisso nel calendario della stagione del softball italiano.

Va, d’altra parte, notato in molte parte del mondo il softball si gioca preferibilmente concentrando gli incontri, mentre in Italia vi è stato un certo appiattimento sul modello calcio, anche se i due sport hanno caratteristica ben diverse, non potendo il calcio disputare incontri ravvicinati.
Nel passato vi sono già stati eventi ricorrenti, che catalizzavano l’attenzione del movimento e che costituivano un riferimento fisso nella stagione (si ricordano per esempio il Torneo di Trento ed il Torneo di Parma e, dal 1995, la Coppa delle Prealpi che si disputa in Lombardia e che vede spesso la partecipazione di squadre straniere).
Il format a cui si è pensato è quello di un torneo
- di alto livello;
- di interesse per la squadra nazionale;
- un punto fisso nel calendario della stagione del softball, quindi che si disputino ogni anno nello stesso periodo.
Nasce così il 1° Torneo della Repubblica, che si abbina al classico Torneo Città di Caronno – Bianca Corbari, con la doppia denominazione che vuole valorizzare sia il nuovo evento, sia la tradizione del torneo di softball caronnese (che si disputa ininterrottamente dal 1978) e che è la manifestazione di softball più longeva in Europa.
Il torneo verrà viene inserito nel calendario del softball italiano e verrà riproposto ogni anno nella settimana prossima alla data del 2 giugno (Festa della Repubblica Italiana). 

***

Caronno scende in campo non da solo, la squadra diventa Caronno & Friends. Un'opportunità per consolidare legami di collaborazione e amicizia con squadre con le quali sono già state condivise esperienze simili. Da Bollate arrivano Kristen Wadwell e Serena Boniardi, che si daranno la staffetta durante la manifestazione, mentre da la Loggia arriva Lucia Carlucci. Le atlete ospiti scenderanno in campo con la divisa della loro società, come sarà tradizione di questo torneo. Abbiamo raccomandato a Lucia di indossare quella con gli hot-pants fucsia.

Se deve essere evento, che evento sia.


 

Personaggio della settimana: è nato Noah, complimenti ai genitori ed ai nonni.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

SEMPRE CARA MI FU ...
di BIDUS

Ronnnnn Ronnnnn Zzzzzzzzzzz Ron Zzzzz. No. Ti ho detto che le carote non le voglio mangiare. 

Ronnn Zzzzz Ron Zzzzzz. Non mi interessa che sia una consuetudine ormai consolidata. 
Zzzzzzzz Ronnn. E poi a me le carote scatenano inferni trasversali al colon. 
Ronnnnn Zzzzzzzzz. La Mamma della Giulia Bollini capirà. 

Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz mangiatele tu ste caxxx di carotine lunghe circa sei centimetri. 
Ron Ronnnn. Yawn! Corbezzoli che incubo ho sognato che il “Pappatacio“ di Caronno Pertusella voleva che consumassi le sue radici commestibili. 

***

Una stanchezza infinita mi segue dal mio ritorno da Canossa dove ho chiesto perdono per i miei interessamenti eretici al vostro giornale. 
Zzzzzzzzzzzzzz non riesco a tenere gli occhi aperti. Sono appoggiato con i gomiti al bancone di una birreria ad Amsterdam, credo si chiami “In de Wildeman”. 
Pieno centro di Amsterdam, non lontano da Piazza Dam. Diciassette birre alla spina sono un bel richiamo, ma non mi trovo qui per loro. Un biglietto anonimo mi invitava in questo locale per ascoltare la voce di un movimento clandestino nato lo scorso anno. La loro sigla è “ASI“ atlete straniere inutilizzate.
Un maiale di gesso oscenamente nudo mi osserva dall’angolo sinistro. La birra è scura dal fondo amaro, viene prodotta dai padri trappisti in un’abbazia dal nome impronunciabile. Non che ciò mi interessi o cambi prospettiva alla mia vita, ma… cominciare con una buona birra da meditazione può servire a migliorare la qualità della serata. 
Verso le 22.30 quando ormai ho gli occhi pesti la lingua impastata, e le carote del lumbard stanno per schizzare oltre i confini del corpo umano, una rossa dagli occhi verdi si avvicina al bancone. 
Mi stringe la mano senza togliere i guanti, non si presenta, con fare veloce mi fa scivolare un ciclostilato sotto la pinta. “ Leggilo dopo“ - mi dice - “sono le nostre richieste e non sono trattabili”. 
Cerco di attirare l’attenzione del cameriere con ampi gesti delle mani, attenendomi alla mia natura di italiano e anche per non deludere i loro stereotipi ormai consolidati. Sarebbe mia intenzione ordinare per la mia ospite una “Jong en Ombedorven “ birra bianca dall’aroma di miele pepe e coriandolo, con un amabile gusto dolce. 
La rossa mi precede e ordina una “Grolsh Het Kanon “, birra da minatori, tanto per intenderci. 
Mi volto un attimo per scansare un getto di liquido puzzolente che un camionista di Praga sta gentilmente scaricandomi sui pantaloni e la ragazza non c’è più. 
Afferro il ciclostilato prima che venga trascinato via dal vomito ed esco dal locale, scansando spacciatori, arbitri e scorer. Devo trovare un posto tranquillo per capire che cosa vogliono e chi sono veramente le “ASI“.
Ci sentiamo la prossima settimana.
Sempre cara mi fu quest’ernia al colon.
GB


OLTRETEVERE

UN UOMO SOLO AL COMANDO … 
 
Dr. Jekill & Mr. Hyde

Fausto Coppi ?
Nooo
Caronno Pertusella. 

Zero sconfitte, punti subiti: pochissimi (1 – 2?), già qualificata per la Final Four di Coppa Italia
(*), sicura pretendente alla promozione in A1 assieme a Staranzano (altro big team) e una a scelta tra Parma e Wid Pitch. Del girone C non vedo serie pretendenti, non ce me vogliano, ma il livello “sembra” un poco più basso degli altri 2 gironi. 
Se oltre alla promozione centrasse anche la Coppa Italia della Serie A2 per il Caronno sarebbe un anno d’oro (non vogliamo però gufare, basta Dox) 
Meriti propri sicuramente tanti, organico, lanciatrice da A1, ragazze toniche e cresciute fisicamente e mentalmente.

Ma questo mi aiuta ad aprire un argomento.
Quanto è merito dell’abbassamento del livello generale del Softball Italiano? 
Lasciando perdere le straniere, che sono sempre di un altro livello (fisicamente per tradizione USA, Australia e Olanda hanno una media statura decisamente più alta della media italiana) e perché, se proprio un presidente deve scegliere, va a scegliere quelle più brave … ovviamente .
E le italiane? 
Dopo la prima parte di Campionato di A1 mi sembra di poter dire che ci siano due livelli:
quello delle squadre che ne fanno una tradizione (e mi viene in mente il solito Bollate). Perciò: dedizione negli allenamenti, folto vivaio giovanile da cui attingere, organizzazione degli allenamenti a partire dall’inverno (praticamente non smettono mai), cura maniacale dei particolari e del turn-over per farle crescere tutte.
Poi le squadre che hanno comunque un buon organico e qualche soldino (solito Caserta e La Loggia).
E poi?
Tutte le altre seguono con problemi vari: poco organico, poca esperienza, troppo giovani, poca programmazione, troppo presto in Serie A1, poco settore giovanile. 
Il livello non è omogeneo, speriamo col tempo.
Però in alcuni casi una cosa salta subito all’occhio: squadre con atlete vere nel fisico e nel portamento e squadre un po’ meno.
Vedremo più avanti se dopo questa fine d’inverno il livello, grazie ai primi caldi, salirà (ma sicuramente). E poi più si gioca più si migliora.

(*) Di A2, non vorremmo che qualcuno ai piani alti si offendesse.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

UN PO' DI RIPASSO

Ragioniamo un momento su alcune mosse di strategia del nostro sport. Non certo per far vedere che io sono bravo, solo che ascoltando molti manager di valore, discutendo con molte persone che ne sanno molto, si arrivano a stabilire alcune "regole" che permettono di gestire al meglio le partite.

Avevo già citato alcune azioni di gioco che non mi trovavano molto d'accordo, le ho riviste di nuovo in un play-by-play. Sempre Bologna, ancora i primi due battitori in base, e arrivano le due venezuelane. Cosa succede? Bunt di sacrificio a Sojo (476) così ho un out, la prima vuota e come sempre base intenzionale a Gomez (396). Ho buttato via le due migliori battitrici del line-up.

Molti tecnici sottolineano che in una partita, i tre primi battitori vanno nel box una volta in più degli altri, e spesso nell'ultimo inning. A questo punto è meglio avere i tre migliori battitori nei primi tre posti: batteranno una volta di più, e non concedo al manager avversario alcuna possibilità di evitarli. Classico esempio è Bollate, che mette la sua devastante Kosterink al primo posto.

Te la devi giocare, spesso inizierà con un arrivo in base quando non la butta fuori al primo turno, con un impatto psicologico devastante sugli avversari. Quasi quasi la passo in base subito al primo inning, rischio di meno. Quindi un modesto consiglio al manager bolognese: che dire di mettere le due venezuelane uno-e-due? I numeri dicono che sicuramente una delle due sarà in base, se non tutte e due, e dietro ho una signora Trevisan che... 

Nel peggiore dei casi le avrò nel box al settimo, e qualcosa mi combineranno di sicuro.

***

Solleviamo invece un importante argomento su cui mi aspetto commenti, consigli e contributi da tutti, ma soprattutto soluzioni (qualunque idea verrà buona): come fare per 
ridurre il fenomeno "abbandoni" da parte di buone giocatrici adolescenti? È infatti un fenomeno che affligge tutti gli sport, ma soprattutto il nostro, dove i numeri sono purtroppo molto ridotti, e quindi il peso è maggiore.

È frustrante allenare per anni un'ottima giocatrice Ragazza per poi perderla al momento del passaggio a Cadetta, e ancor peggio allenare un'ottima Cadetta e perderla al momento del passaggio nella U21 o nella prima squadra. 

Un paio di motivi sono ovvi: da più grande e più brava passo in una squadra dove sono la più piccola e meno brava, e non voglio fare fatica o brutte figure.

Inoltre il tipo di impegno richiesto è maggiore (e ancora non voglio fare fatica o brutte figure) e lascio un gruppo di amiche, e magari l'amica del cuore, per entrare in un gruppo di "altre" già affiatate.

L'età della "stupidera" non aiuta, ci sono ribellioni contro la famiglia e l'autorità, qualunque essa sia, e le ragazze cominciano a ritenere i maschietti molto più importanti di altre cose.
Per fortuna, se la società mantiene buoni rapporti con le ragazze, si verificano alcuni 

casi di "ritorni", magari dopo alcuni mesi o dopo un anno. Diventa però pesante quando i casi di abbandono riguardano ruoli importanti, come la batteria. Due lanciatrici, quasi pronte per la prima squadra, che lasciano mettono in ginocchio qualsiasi società.

Come si può fare per eliminare o ridurre questo fenomeno, e/o aumentare il numero di "rientri"? Qualunque idea sarà ben accetta, così come qualunque esperienza.