Palla Mancata 

ANNO XIV - NUMERO 4

11 MAGGIO 2014

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

GIRONE DI RITORNO


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

TUTTO SI SPIEGA

Sarà anche vero che non si intende polemizzare, ma se le parole hanno un senso proprio di polemica si tratta.

Così scriviamo, poi ci viene un dubbio ed andiamo a verificare meglio le definizioni (di polemica).

Ne arrivano due, che riportiamo.

1 Controversia vivace e combattiva condotta da due o più persone in pubblici dibattiti o mediante interventi scritti, articoli di giornale ecc.

2 Discussione dettata da animosità e condotta spesso solo per il gusto di contraddire gli altri.

Ci riconosciamo decisamente nella 1, ma scartiamo con forza la 2. 

Dunque la controversia c'è, vivace e combattiva anche. Interventi scritti pure, quindi l'argomento è - per ora - chiuso. 

***

Si dice: abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno (il detto risale al rinascimento e si riferisce al numero dei cardinali nominati). Concediamo a Papa Leone X (nato De' Medici) la possibilità di aggiungerne uno, ma sembra del tutto fuori luogo che tale possibilità sia data ai torinesi, almeno per rispetto alle evidenti differenze esistenti nei confronti del Rinascimento fiorentino.

Ecco, tutto si spiega. La juventinità è ciò che ci divide. E i diversi modi di intendere la sportività.

Cari amici (ed anche noi abbiamo serpi in seno) sono solo trenta, non uno di più. TRENTA, capito?

Ahimè, se solo uno vince e tutti gli altri (dal secondo in giù) perdono (questa appare essere la filosofia bianconera), vi vedo male in fatto di divertimento sportivo 

Meglio invece pensare che nello sport, come nella vita, ci sia spazio per tutti, e che chi si impegna merita lo stesso riconoscimento di chi vince.


    

Personaggio della settimana: ancora Elisa Oddonini, con Bollate batte una valida al sesto e sarà in seconda (il 27 maggio) alla ripresa dell'incontro interrotto per pioggia.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

NON RESTERÀ NULLA
di BIDUS

Tanto per chiarire e si aggiunga, tanto perché non si creino equivoci; “Noi“ terza persona plurale usata non per errore o per caso, non intendevamo affatto polemizzare, intendevamo esprimere un disagio che ormai si avvicina al dolore fisico ogniqualvolta ascoltiamo la solita Vostra “tiritera “ a proposito del lanciatore Italiano, quindi per carità ascoltate un. consiglio: “Una volta nel gregge è inutile che abbai: scodinzola.“

***

Chiuso il capitolo della risposta di pancia che soddisferà i seguaci dello scontro verbale apriamo un capitolo molto più serio. “Siamo noi, Siamo noiiiiii. I campioni dell’Italia siamo noi”. E andiamo, ma vieni, trentadue scudetti magica Juve.

Non volevo lasciarmi trasportare dal tifoso “Jekill” che si nasconde in me, ma non sempre riesco a controllarlo. Non volevo parlare di calcio ma tant’è ormai è fatta e come dicono a Bolzano “Chihavuto avuto chiharato ha rato…….”

***

Ora basta, siamo seri, mi sono svegliato davanti al televisore acceso, cosa stavo guardando non ricordo, sicuramente niente di interessante se mi sono addormentato, il silenzio dall’esterno mi dice che è ancora buio. Peccato, è così poco poetico che l’alba ti colga di fronte al televisore, si, ora ricordo stavo guardando un presunto essere umano a cavallo di una recinzione che al comando di un esercito di imbecilli discuteva con personaggi ambigui di sport, o meglio, presumo che discutessero di sport: non uso l’audio del mobile luminoso emettente immagini, mi rende nervoso. 
Un messaggio sull’altro infernale marchingegno acceso per la gioia di “Alberta “ la mia tartaruga gigante, mi costringe ad alzarmi dalla mia poltrona preferita. Un amico di Roma mi chiede se avevo sentito le notizie alla televisione. Non posso sentire le notizie, non ho più riparato l’audio da quando Alberta ha avuto una crisi di nervi durante una diretta dal parlamento, e vederla usare tranquillanti mi rende nervoso. 
Non so bene perché Vi sto raccontando tutto questo, forse perché ho bisogno di confrontarmi, anche noi ci occupiamo di sport, o meglio ci occupiamo anche di sport, l’immagine di quell’uomo abbarbicato sulle recinzioni mi ha stregato. Perché, mi domando, dove abbiamo sbagliato per meritare questo, un solo pensiero e una preghiera mi assale. Ogni tanto, fortunatamente molto di rado, capita di assistere a situazioni grottesche anche nel nostro fantastico sport, prima di aprire bocca e dare fiato ai vostri pensieri sconnessi, vi prego, riflettete, non insultate l’arbitro, non insultate le atlete, gli allenatori, non insultate e basta, non roviniamo un magnifico giuoco con comportamenti ridicoli. 

Vi faccio dono di una poesia accomiatandomi:

Negli occhi 

di chi dubita

di me

faccio autografi

col mio sorriso

usando l’inchiostro
delle mie

azioni.
Don Pompeo Mongiello

Ci vediamo sabato sera
GB


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

FACCIAMO IL PUNTO

***Scritto il 10 maggio***

Siamo arrivati al giro di boa del campionato e possiamo tirare le somme della prima parte della stagione.
Girone nord con già decise le due finaliste, La Loggia e Bollate, la prima che si giocherà il titolo in finale con Bussolengo. 
La Loggia con una media squadra di 338 con tre battitori italiani nei primi cinque, più tre americane, ed è detto tutto. Bollate sta a galla grazie ad un’ottima pedana con ERA=1,17.
Caronno è lì a metà con una dignitosa classifica: Oddonini quarta battitrice italiana (444), ma un’orrenda media squadra di 160. Ottima invece la pedana con ERA 2.04, speriamo che il problema alla mano di Moretto si risolva presto.
Nel girone sud domina Bussolengo, altra squadra costruita per il titolo, e finora imbattuta. La segue Forlì grazie a un line-up tremendo con le prime tre battitrici d’Italia: Zauli 517, Montanari 500, Cacciamani 467.
Collecchio è terza grazie alla lanciatrice USA che si è rivelata un vero fenomeno, in netta difficoltà Parma e anche Nuoro che non ha ancora vinto una partita.

*** Scritto l''11 maggio ***

Una prova della situazione in classifica e di come sono costruite le squadre è il seguente.
Secondo incontro La Loggia – Caronno, partita tiratissima.

Caronno ha un corridore in posizione punto, il manager pensa ad un cambio di battitore, si gira verso la panchina e vede un gruppetto di giovani caronnesi brave, ma ancora acerbe. Ne sceglie una, ma il risultato non arriva. Stessa situazione per La Loggia, in battuta c’è una americana, schierata quarta (che dà già l’idea di come batte), ma per essere sicuri il manager la sostituisce con la terza americana che ha in panchina. 

Valida e partita vinta. Monsieur de La Palisse direbbe: chiaro, se sei più forte vinci.
Mi vengono in mente alcuni giudizi che si sentono trinciare da tifosi (ma anche non). 

“Sì, quel manager è bravo, ma non ha mai vinto niente. Quell’altro invece sì che ha vinto.”
Aggancio alla Formula 1: pilota osannato come un dio perché vince i mondiali (ma non perché sta guidando un’astronave che va da sola?). Poi cambia macchina e prende la paga dal giovane ragazzino compagno di scuderia. Ha disimparato a guidare o il risultato dipende da cosa hai tra le mani?