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Palla Mancata |
ANNO XVII - NUMERO 10 2 SETTEMBRE 2017 |
Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni |
PLAY-OFF |
CHI, COME, DOVE E PERCHÉ |
COPPE? MAH! |
La più grande preoccupazione del momento per me è che mi trovo ancora d'accordo con Dox, deve essere successo qualcosa o qualcosa sta per succedere. Mah! Per fortuna posso sfogarmi con le note. Vedo però che il tema caldo è quello dei roster che si allungano come elastici in concomitanza degli eventi clou della stagione. Per il Campionato di ISL, in ogni caso, i vincoli posti dalla FIBS sugli ASI, uniti a quelli per le atlete extra-comunitarie (che giocano con visto sportivo) pongono limiti precisi all'impiego in campo. Il tesseramento può essere ampio, ma alla fine otto atlete sul diamante devono essere ASI. Caso ben diverso quello delle coppe europee. In altri sport, e il softball per la ristrettezza dei numeri del suo movimento dovrebbe guardare un po' in giro (a meno che "piccolo è bello", ma a questo punto la ristrettezza sarebbe più che altro mentale) e sforzarsi di capire come mai la UEFA, per esempio, pone limiti precisi per l'impiego di giocatori in Champions League (la regola è complessa, chi è interessato vada a questo link http://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=2400544.html). La FIFA ha proposto la regola del 6+5 che prevede per ogni competizione ufficiale che il club sia tenuto a schierare un minimo di sei calciatori aventi la medesima nazionalità del sodalizio (ovvero aventi la cittadinanza dello Stato in cui il club opera). Per le coppe europee di softball, invece, ne abbiamo viste di tutti i colori, alcuna squadre completamente "rinnovate" in occasione delle competizioni, quindi non rappresentative, non dico della squadra che ha conquistato il diritto di giocare la Coppa, ma anche della squadra che gioca nel proprio campionato durante la stagione in corso. Perché? Probabilmente c'è un po' di opportunismo di chi pensa di trarne vantaggio, e siccome in molti ne approfittano, non sarà stato difficile trovare consenso su una norma molto permissiva. Ma la ragione di fondo è la storica debolezza della ESF nell'operare controlli quando esistevano norme più definite. Nel passato abbiamo visto federazioni dichiarare platealmente il falso (dichiarare che un'atleta, per esempio, avesse disputato un numero minimo di incontri di campionato nell'anno quando ciò non era vero o che era nel paese del club mentre non lo era affatto), allo scopo di favorire le proprie squadre di club. Ma con la furbizia generalmente non si va molto lontano, e oggi le coppe europee possono al più essere considerate un interessante torneo, ma di sicuro non una competizione del tipo Champions League. Da tifoso milanista penso alle sette coppe che troneggiano nella sede sociale, alle squadre che le hanno conquistate, che i tifosi ricordano e nelle quali si riconoscono, e ciò vale anche per le due coppe della Juventus, con buona pace di Bidus, augurando ottimi play-off agli amici di La Loggia. Ma qual è il senso del secondo posto in Coppa delle Coppe per il Mediterraneo (Malta)? Provate a dare un'occhiata al roster. Quale senso di appartenenza alla squadra avranno le atlete che ci hanno giocato per sei giorni, e poi via? Gira e rigira si arriva sempre alla domanda: per chi giochiamo? Per noi stessi? In nessuno sport credibile si può prescindere dal pubblico, dagli appassionati e dai tifosi. Quando tutto si limita a un gruppetto di persone autoreferenziali il futuro è incerto. |
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Personaggi della settimana: la squadra Cadette per il brillante secondo posto al Torneo Under 17 di Saronno. |
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AD OVEST DI PAPEROPOLI |
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PICKUP E ZAMPIRONI |
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Basandosi su antichi manoscritti persiani e tradizioni orali delle tribù Caburbe , un austriaco iniziò a utilizzare il piretro. Per favorirne la combustione decise di utilizzare un liquore altamente infiammabile utilizzato da quelle parti per suicidarsi, per farsi venire la barba a 12 anni e per scavare gallerie. Fu un successo, l'esplosione eliminò tutti gli insetti in un raggio di 12 km , le strutture edilizie non in pietra e il 78 % della popolazione. La notizia giunse a Giovan Battista Zampironi , chimico e farmacista che perfezionò la formula producendo il "Fidibus" sufficientemente stabile. Il successo commerciale portò a sostituire il nome in "zampirone". Questa introduzione per farvi un quadro della situazione in cui mi trovo. Nel buco in questa torrida estate la temperatura ha raggiunto gli 80 gradi e le zanzare il formato di un Ford Transit. Sono quindi a mollo in una tinozza piena di cubetti di ghiaccio attorniato da zampironi che notoriamente hanno un anima , quando si sentono abbandonati tendono a spegnersi. Quindi devo accudirli con amore continuando a soffiarci sopra. Ho potuto comunque seguire tra un ceffone e un soffio la premier cup. Tantissimi complimenti al Bussolengo per il percorso netto e la prestigiosa vittoria. Questo dovevo dire e l'ho detto... Mentre tento di separare la coppia di zampironi, che nessun essere umano è mai riuscito a separare senza romperli, penso a quando ho cercato di discutere con l'ESF dei pick-up players. Pick-up da traduzione letterale " raccogliere" , cioè giocatori raccolti e inseriti nel proprio roster per manifestazioni mirate. In tempi non sospetti chiesi ai vertici dell'ESF la motivazione perversa per cui nel nostro sport sia possibile rinforzare la propria squadra con l'innesto di altri giocatori che non abbiano contribuito al fatto accertato che tu sia lì in quel preciso momento spazio temporale. Come se la mia cara rubentus sapendo di avere un girone difficile e sapendo già che probabilmente perderà in finale raccogliesse campioni da altre squadre per rinforzarsi . (Nota mia: magari!) I responsabili europei del nostro amato sport mi hanno guardato come si guarda un rotolo di carta igienica giunto alla fine della sua funzione , liquidandomi con un'alzata di spalle. Sorry. Ho sempre pensato che la squadra che ha meritatamente vinto il suo campionato nazionale dovesse partecipare alle coppe senza stravolgere il proprio roster , poiché spesso vengono schierate squadre che nulla hanno a che fare con quelle originali. Si potrà obbiettare che anche noi quando abbiamo partecipato alle coppe abbiamo fatto uso di atlete raccolte. Certo , perché "non capisci ma ti adegui" . Ciò non toglie che tu possa non essere d'accordo e che manifesti le tue contrarietà. Inutilmente. Ora Vi saluto perché ho molto da fare , inoltre sto sfogliando un volume che illustra la vita della zanzara. Essa appartiene alla grande famiglia dei ditteri in particolare a quella dei culicidi. La spiegazione del nome è data dal fatto che se dormite a culo scoperto la zanzara può farne liberamente scempio. Arrivederci e Buon Play-off GB |
NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà) |
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CONSUETA RIVOLUZIONE DEI
LINE-UP IN VISTA DEI PLAY-OFF |
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Come ormai tradizione ci avviamo a vivere i play-off con i line-up delle formazioni trasformati profondamente grazie alla complicità dei regolamenti che permettono una consuetudine, per quanto mi riguarda, rivedibile, ma tant’è i regolamenti sono questi… BUSSOLENGO: Nel dubbio che la sua formazione non fosse già sufficientemente forte da vincere a mani basse la tradizionale medaglia di latta del titolo ISL è andata a liquidare la pur brava Ontivares andando a impreziosire la collezione di figurine, ingaggiando tre americane dalle USSA PRIDE. L’interno SHELBY PENDLEY e le, consuete, due lanciatrici americane KELSEY NUNLEY e la… “simpaticissima” starlette JOLENE HENDERSON che abbiamo avuto il “piacere” di affrontare lo scorso anno a Nuoro dove si prese una discreta sequenza di valide dalle nostre giovani Fiorentini (2/3), Sheldon (1/3) e Salvioni (1/3). FORLÌ: Probabilmente pagherà il peccato di presunzione della Stagione Regolare dove si è classificata quarta e si è quindi preclusa la possibilità di andare a ripetere la finale dello scorso anno “regalandola” a Bollate. Ci proverà comunque, immaginiamo, visto che dovrà guarire le “ferite” di una Coppa non andata come avrebbero desiderato… Per questo non si farà mancare niente avendo ingaggiato per l’occasione AMANDA CHIDESTER Catcher e la Lanciatrice DANIELLE DENISE O’TOOLE che si aggiungeranno alla confermata COURTNEY GANO. COLLECCHIO: La stagione di Collecchio è stata un enigma legato alla presenza e/o gestione delle straniere durante l’anno e, di conseguenza, sarà così anche per i play-off se ci saranno… sarà un girone interessante e ed equilibrato… diversamente potrebbero essere la formazione con meno… “ambizioni”. BOLLATE: Ricevuta, probabilmente, in regalo da Forlì la finale recupera la fortissima olandese VONK e affiancherà alla confermatissima SARAH PAULY un secondo pitcher, AMANDA NICOLE OGLE, dovrà, quindi, solo svolgere il compitino per guadagnarsi la finale dove cercherà di sottrarsi al ruolo designato di… vittima sacrificale di Bussolengo. THUNDERS: Tutto sommato la squadra di Coach Morabito è stata, secondo me, la sorpresa della scorsa stagione dopo Saronno. I play-off erano tra gli obbiettivi dichiarati, ma sono stati acquisiti con estrema sicurezza e determinazione. Credo che renderanno la vita difficile a tutte le avversarie del proprio girone. BLUE GIRLS: All’opposto delle Thunders sono stata, forse, la squadra che ha raccolto meno del previsto, dopo Forlì, raggiungendo faticosamente l’obbiettivo play off. Praticamente tutta la squadra non ha fatto vacanze andando a giocare le coppe… vediamo se questo avrà portato nuova linfa o… avrà esaurito le residue energie. Le ambizioni in questi play off sono, però, alte se è vero che, per l’occasione hanno ingaggiato il Pitcher JESSICA BRIANNE HALL e l’esterno ALAYNE SLOAN PAGE che andranno ad affiancare la rodata ANISLE LOPEZ. SARONNO: È la squadra che ha fatto i maggiori progressi rispetto allo scorso anno e giocherà i play-off con la consapevolezza che tutto quello che verrà sarà un “di più” che non potrà che aggiungere entusiasmo in vista del prossimo anno. Se ne avrà la possibilità saprà sfruttare sicuramente una ALICE NICOLINI galvanizzata dalle ottime prestazioni che ha avuto alla Coppa dei Campioni dando il suo contributo alla vittoria di Bussolengo. CARONNO: Ha raggiunto l’obbiettivo stagionale di chiudere al secondo posto la stagione regolare dimostrando, una volta di più, di potersela giocare alla pari con chiunque e riuscendo a vincere almeno una volta con tutte le avversarie affrontate. Le ragazze hanno anche fatto un favore alle casse della società acquisendo il diritto di giocare in casa due dei tre incontri… e dimostrando a tutti gli scettici o chi vive di preconcetti che… anche la classe operaia, a volte, va in paradiso! *** Quest’anno i line-up delle squadre dovranno fare i conti con una… nuova, ma sempre più frequente, “anomalia” che, nel corso di questi anni si è sempre più intensificata, e cioè, la “migrazione” di nostre giovani atlete verso i College Americani tanto che si è arrivati, in questa stagione, ad avere, mal contate, almeno 13 atlete che, per questo motivo, non sono state disponibili durante parte della stagione regolare e non lo saranno per le fasi finali. Sicuramente me ne sono “persa” qualcuna ma questa lista dovrebbe comprendere per BUSSOLENGO Gasparotto, Bertossi, Princic e Cumero; per CARONNO Sheldon e Fiorentini ; per FORLÌ Onofri e Grifagno; per COLLECCHIO Bassi ; per BOLLATE Cecchetti ; per le THUNDERS Cecchin ; per la SESTESE Bernardini e ricordo anche la valida Nadia Ballarin di STARANZANO. Sicuramente l’aspetto positivo è che andranno a vivere una stagione in cui, dato lo scarso impegno QUALITATIVO che richiede la High School e/o il College Americano a livello di studi, potranno dedicare il 100% del proprio impegno e concentrazione alla loro passione… il SOFTBALL. Questo permetterà loro di accrescere in modo significativo il loro bagaglio di esperienze, visto che si troveranno a giocare almeno 60 partite ufficiali in una stagione che, già così, equivalgono, almeno, al DOPPIO delle partite che disputerebbero in una stagione regolare italiana che gioca dalle 25 alle 32 partite (a seconda del cammino, più o meno lungo, che la squadra percorre tra Campionato, Play-Off e Coppa Italia) incontrando, peraltro, invece che le “solite” 6/7 squadre quasi una trentina di squadre diverse e, di conseguenza, un numero esponenziale di lanciatori e battitori… il tutto ad un livello di gioco mediamente più elevato. Visto che a livello di Federazione, da ormai troppi anni, si muove poco o nulla per la crescita del movimento giovanile… diciamo che all’Italiana… ognuno sia arrangia come può. |
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