Palla Mancata 

ANNO XVIII - NUMERO 08

23 GIUGNO 2018

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

GIORNATA DECISIVA


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

A BORDO CAMPO

Il contributo settimanale sta nella rubrica Lettere al direttore (si fa per dire), quindi alleggerisco lo scritto riportando una conversazione veramente avvenuta ieri al campo.

Ore 17, in campo Melany Sheldon, Yuruby Alicart e Michelle Floyd si stanno allenando in battuta da sole, non essendo previsto allenamento questo venerdì.

GT: Melany, in una scala da 0 a 100 quanto conta secondo te l'aspetto mentale, rispetto a quello fisico, in un giocatore d'alto livello?

MS: Intendi nella battuta?

GT: No, in generale e penso a tutti gli sport.

MD: ... mah, direi il 75%

GT: 75% per la mente vero?

MS: Si, certo.

GT: Bene, allora anziché stare qui a fare tutte queste battute ti suggerirei di stare a casa e leggere Platone.

--- la conversazione si svolgeva in inglese per consentire anche alle altre di capire ---

A questo punto Michelle Floyd prorompe in una risata che l'avranno sentita anche i signori Oddonini da casa.

MS: Guarda che a casa ho Il simposio di Platone e lo sto leggendo.

GT: (per la verità un po' sconcertato da quanto ha sentito) Ti suggerirei però I dialoghi. Magari da leggere anche un po' qua e un po' là. Anni fa mi sono comperato questo libro (parecchio voluminoso) e la lettura anche solo di qualche parte mi è servita dal punto di vista pratico nell'affrontare situazioni complicate. (Sottinteso: come è complicata la battuta, gesto tecnico che richiede uno sforzo mentale non inferiore a quello fisico).

Buona lettura.


Personaggio della settimana: Giulia Marocchino, due valide a Parma e AVE=261


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

ARINGA
di BIDUS

Assonnato rispondo al telefono è l'alba, mia nuora dall'altro capo della fibra ottica mi ordina di raggiungerla a Helsinki, ha cucinato l'aringa del Mar Baltico e devo assolutamente assaggiarla.

Non potendo rifiutare prenoto il primo volo utile con Lufthansa e volo in Finlandia.

Naturalmente la perfetta macchina da volo mangiacrauti perde il mio bagaglio a Francoforte con dentro i quattro chili di pasta al pomodoro, la bagna cauda e i gianduiotti, piccoli generi di conforto da cui non mi separo mai nemmeno quando guado il Ticino e vengo in Lombardia.

Senza cibo e distrutto nel morale dal vino bianco farlocco servito in volo da una bionda sovrappeso arrivo nel paese di Babbo Natale.

Qui il Softball non è di casa, esiste una forma di sport che gli assomiglia: "pesapalla" ma a noi può ricordare un allenamento per gli esterni. Poco male, non sono venuto qui per il Softball anzi, staccare la spina qualche giorno dai veleni che ultimamente circolano nel nostro ambiente non può che farmi bene

 Mentre raggiungo la casa dei miei figli con la testa fra le nuvole, attraverso la strada lontano dalle strisce pedonali, con la sigaretta fumante appesa alle labbra e la salsiccia di Barge che si srotola sul selciato fuoriuscente dal sacchetto CRAI che ho usato come bagaglio a mano.

Un poliziotto vichingo di due metri per due mi apostrofa in un inglese fortemente accentato: "You! Little stupid Italian".

Mi arresto al centro strada chiedendomi in ordine di apparizione: 1) come fa a sapere che sono Italiano; 2) che cosa ho fatto di male; 3) perché non sono rimasto a casa mia. Con un verbale lungo un chilometro ed un orecchio che striscia per terra arrivo a casa di mia nuora.

Solstizio d'estate, potremmo giocare tranquillamente quattro turni di campionato senza spendere un copeco di energia elettrica.

Alle ore 23:00 i vicini giocano al trasporto in spalla della moglie, alle 23:30 imperversa nella piazza principale il torneo di lancio del cellulare. Alle ore 01:30 con la faccia tirata e gialla come un vampiro mi portano a raccogliere le fragole ed alle tre del mattino mettiamo in bolla le ante dei comodini.

Come potete capire questa settimana non posso soddisfare le esigenze degli intellettuali o pseudo tali, sono alle prese con problemi più concreti e terreni come per esempio dove trovare le sigarette in un paese salutista senza tabaccherie, distributori automatici o altri sistemi di vendita delle bionde fumanti.

Ci sentiamo quindi la prossima settimana, sempre se riesco a tornare e poi ora sono le 04:30 devo assolutamente assaggiare l'aringa del Mar Baltico di mia nuora.

Un abbraccio. Kitos
GB


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

BAR SPORT
di
KARL DER GROßE

Come promesso la volta scorsa vi riepilogo (qui il link al file originale) i freddi dati che fino a questo momento della stagione hanno "espresso" le, questa volta “vere”, selezionate per il Campionato Europeo Under 19  in modo che ognuno di voi possa fare le sue, spero, libere considerazioni... magari tra sé e sé, prima che qualcuno si offenda...

Faccio anche una premessa per dire che le mie considerazioni non vogliono svilire le ragazze selezionate, che sono certamente ragazze di talento (…magari per alcune il talento reale è minore di quello creduto…), ma hanno lo scopo di voler far discutere sui criteri, per noi profani, discutibili, che portano alla deliberata scelta di nemmeno voler “vedere” (che non dovrebbe voler dire, alla fine, necessariamente convocare) alcune atlete in possesso di eguali capacità, ma alle quali non viene concessa la possibilità di… “giocarsela” alla pari con le coetanee, evidentemente, più… “fortunate” di loro.

Fatta questa premessa, di questa lista si può notare come sia aumentato il numero delle... "predestinate" che non hanno avuto bisogno di "farsi vedere”, godendo, evidentemente da vere professioniste, di ottimi "uffici stampa" che avranno provveduto a divulgare le loro gesta da “mondi lontani” alle persone giuste visto che la nostra Federazione, come ben sappiamo, avendo speso tutti i soldi nella trasferta australiana di febbraio, è in ristrettezze economiche e non può certo aver inviato degli osservatori in giro per il mondo... o almeno credo…

La cosa… “positiva” è che questo sarà di insegnamento per tutte quelle atlete che sono rimaste a sudare sui tristissimi campi italiani o, anche, a quelle che sono state a sudare in ridenti campi americani senza pensare di dotarsi di uno staff di "professionisti" della comunicazione… perché, si sa, al mondo oggi è importante sapersi “vendere” bene.

Ma queste sono certamente considerazioni da BAR SPORT fatte da uno che non è "né tifoso e né tecnico" con il vezzo della facile e vile provocazione, tipica degli ignoranti che non sono in grado di comprendere i fini ragionamenti che stanno dietro a certe scelte che qualcuno, ben più autorevole, ha l'ingrato compito di dover fare.

To be continued


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

TIE-BREAK RECORD

Caronno Pertusella è il Comune dei record, come recitano i cartelli stradali posti all’ingresso del paese e il softball ne è parte significativa.

Abbiamo il record della partita più lunga del mondo (120 ore, cinque giorni e cinque notti, superato il precedente del Canada). Abbiamo il torneo più longevo d’Italia (o del mondo?) Abbiamo il record di pubblico, finale dell’Europeo 2003.

Ora abbiamo due record di tie-break: uno del campo, sei partite consecutive, quattro del Torneo della Repubblica, seguite da due di campionato, e uno di squadra, anch’esso di sei partite consecutive, due col Venezuela, due col Bollate, due col Parma.

A questo punto non ci interessa il risultato delle prossime due partite con il Collecchio: l’unico scopo di sabato è di arrivare ad altri due tie-break!

Ovviamente non è vero, sarebbe molto importante vincere e portarci in posizione di sicurezza in vista play-off, respingendo Collecchio a meno quattro. (*) I numeri sono dalla nostra, ma come visto col Saronno non contano molto. Inoltre nelle file del Collecchio è apparsa la lanciatrice Mirabella, guarda caso di chiare origini italiane (vedi nazionale?) che ha reso la squadra emiliana ancor più competitiva.ù

Ma passiamo a parlare di cose serie: viaggio alla Birreria Torino, il cui eccellente prodotto ho avuto modo di degustare in alcune fiere in oltreticino, secondo solo ad una artigianale friulana i cui malnati produttori si sono rifiutati di vendermene più di tre cartoni. La mia consorte, abile (fin troppo) guidatrice non beve, quindi risolto questo problema non ci resta che fissare la data in base alle esigenze del troppo impegnato editor, magari approfittando di una seconda metà di luglio stranamente libera da incontri.

Nel frattempo Bidus abbia il buon volere di cominciare a portare un paio di barili di assaggio (si raccomanda lager pilsner) (**) in una delle sue trasferte in quel di Legnano o Bollate dove, se preavvisati, verremo con l’intero gruppo dei Rhea Supporter a sostenerne le sorti. (Magnifiche e Progressive).

(*) A titolo di scongiuro tutti tocchino ferro leggendo quanto scrive Dox; ma non capisce che è una calamita di calamità?

(**) L'editor è per le rosse e per le multimalto.


LETTERE AL DIRETTORE

Premesso che non ci sono direttori, riceviamo e, volentieri, pubblichiamo.

Per questa volta concediamo spazio alla tecnologia riportando la conversazione su WhatsApp.

---

17/06/18, 20:26 - Soldi Luigi: Ho letto palla mancata. Se vuoi anzi devi, sul prossimo numero scrivi che la base intenzionale a Yuruby con punto subito è dovuto dal fatto che quelle che la seguono sono infinitamente più scarse di lei.
17/06/18, 20:28 - Soldi Luigi: Fama ha ricevuto 12 basi intenzionali, e ha fatto punto 10 volte su 12. Lo sport non è matematica ma sensazione.
17/06/18, 20:42 - GT: Riferirò il tuo pensiero per due motivi. 1 La tua opinione ha valore 2 Non facciamo polemiche da bar dopo qualche birra, ma per stimolare la discussione. Alcuni anni fa nelle Major League c'è stato il caso di un battitore che ha mancato la conquista di un record perché riceveva molte basi intenzionali. Ciò detto se mi mandi una email con i tuoi commenti mi faciliti il compito. Il dibattito è aperto. Ieri Floyd ha ricevuto 4 basi in gara 2. C'est la vie.
17/06/18, 20:42 - Soldi Luigi: Poi non è colpa di nessuno che dietro di lei non avete giocatrici concrete. E per concrete intendo non per media battuta semplice, cosa alla quale tutte le capre guardano, ma bensì la media battuta con corridore in zona punto, che è l'unica media che conta.
17/06/18, 20:44 - Soldi Luigi: Un conto è battere 400 con situazioni del tutto inutili un altro è battere 200 ma timbrare sempre l'RBI
17/06/18, 20:46 - GT: Come non essere d'accordo.

---

Il dibattito è aperto. Quando si parla di basi intenzionali, pur nella soggettività delle valutazioni, le posizioni tendono a radicalizzarsi. Per esempio nel Caronno ce ne sono di molto diverse fra loro. Nessuna è giusta o sbagliata, avendo tutte una loro motivazione, quello che conta è che se ne discuta con argomenti.

L'articolo delle scorsa settimana, soprattutto nella chiusura, esprimeva dubbi sul fatto che il risultato sia l'unica cosa che conta nello sport. Perché i sostenitori della base intenzionale "compulsiva" questo portano come argomento (almeno dalle nostre parti).

Faccio una domanda: giocare a porte chiuse o senza pubblico è lo stesso che giocare con le tribune gremite? Ovvero: perché si fa sport agonistico di vertice? Solo per i praticanti in campo o anche (forse soprattutto, penso ad altri sport) per il pubblico. Lo sport professionistico non avrebbe motivo di esistere senza il pubblico. E il pubblico non si aspetta anche grandi giocate?

Il bello del softball (così come del baseball) è la battuta, la difesa è importante, ma è la battuta l'essenza del gioco. Pensate alle Major League Baseball, ci sono ad ogni partita giocate difensive spettacolari, e anche quelle di normale amministrazione sono spesso dei gioielli, ma il pubblico dà per contato che il difensore non commetta errori. Quello che il pubblico vuole vedere è la battuta, meglio il fuoricampo.

Tornando a noi, per i tifosi il risultato conta molto, ma lo spettacolo proprio è una cosa secondaria?

Ricordando la vera obiezione sollevata [... la base intenzionale nel caso in questione viene data senza una giustificazione tecnica (per esempio obbligare le basi), ma solo per la paura di dover affrontare una battitore forte...] agli amici di Bollate vorrei dire che è vero che il line-up del Caronno non è pieno di battitori di alto livello, e passata la migliore si può far gioco sulle altre, ma non sarà sempre così.

Non so se questa tattica andrebbe altrettanto bene in una finale di Coppa, quindi sarebbe da considerare di prepararsi a queste situazioni cercando di giocarsela in condizioni difficili.

Anni fa ricordo una finale di Coppa Campioni persa dalla Juventus che aveva dei titolari indisponibili per la partita decisiva e i sostituti non si rivelarono all'altezza. La Juventus era quel tipo di squadra che voleva sempre vincere, anche con l'ultima in classifica, e faceva giocare sempre i (soliti) migliori, quando sarebbe stato più saggio far giocare anche le seconde linee per prepararle nel caso servisse. E così accadeva che quando serviva questi non erano pronti. Ecco perché affrontare, rischiando, qualche situazione complicata può far bene a tutti, oltre a divertire il pubblico