Palla Mancata 

ANNO XIX - NUMERO 6

8 GIUGNO 2019

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

RUSH FINALE


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

PER UNA VOLTA DEVO DARE RAGIONE A DOX

Mi sento come Fonzie che aveva difficoltà ad ammettere di avere sbagliato, ma qui l'autocritica è necessaria.

Dox si è perennemente scagliato, in pubblico e in privato, contro il fatto che le formazioni che scendono in campo sono sempre diverse e se si ha la "fortuna" di incontrare l'avversario privo della forte atleta a gettone vinci facile, altrimenti sono guai. Beninteso questo accade solo dove si pratica la politica del "gettone", in ogni caso il mio parere era che non vi era nulla di irregolare e tutto ciò che è ammesso dai regolamenti non deve dare adito a recriminazioni nella sua applicazione, semmai vanno radicalmente cambiate certe regole irresponsabili (*).

Tutti siamo consapevoli che questa stagione è compressa dai vincoli temporali dati dalle competizioni internazionali, l'organizzazione del campionato di A1 poteva essere fatta anche in maniera diversa, ma le società nella loro maggioranza si sono espresse per questa formula. Va aggiunto che tra i "vantaggi" invocati della formula scelta veniva evidenziato il fatto che a un campionato corto corrispondono minori costi per le atlete straniere, ma francamente trovo questo argomento un po' debole. Intento nessuno è obbligato a prendere costose atlete straniere e stiamo pur sempre parlando del campionato di massima serie.

Torniamo alle reprimende di Dox, il quale in sintesi lamenta una certa casualità che governa i risultati.

Osservando la combinazione di: 1) campionato corto, 2) meteo tropicale in fatto di precipitazioni e 3) qualche infortunio che la compressione del campionato non consente di recuperare, emerge una situazione di casualità per cui il risultato sportivo, che dovrebbe premiare il valore (... vinca il migliore) alla fine sarà (almeno per le posizioni di coda, visto che i play-off si giocheranno con le regole solite a settembre) determinato in larga misura dal caso. Chiamatela fortuna, se preferite, ma resta il fatto che ciò confligge di molto con l'idea che abbiamo di competizione sportiva.

C'è da augurarsi che l'esperienza insegni, ma su questo siamo parecchio scettici.

(*) Per intenderci la possibilità di schierare in campo nove straniere in gara due è una di queste regole irresponsabili.


Personaggio della settimana: Silvia Durot con lo shut-out contro Parma conferma una stagione spettacolare


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

FUTURO
di BIDUS

Le nostre vite sono tutta un illusione. Il nostro passato è solo memoria. Il futuro è immaginazione. Entrambi le cose sono illusioni, i ricordi sono inaffidabili e quanto al futuro possiamo solo fare speculazioni. L’unica cosa veramente reale è il momento presente che cambia continuamente trasformandosi da immaginazione a ricordo. Gran parte della nostra vita è solo illusione.

Il nostro grande giuoco del softball è fatto di momenti presenti, l’attimo in cui esce la palla dalla mano del lanciatore, la frazione di secondo per decidere se girare la mazza o aspettare una palla non buona. Speculazioni sul futuro e scelta del momento presente.

Quindi viviamo nel presente ma pensiamo al futuro, dobbiamo pensare al futuro per consentire al nostro sport di sopravvivere e migliorarsi.

Si tratta di avere idee inedite, dedizione, visione del domani, capacità di programmazione, attitudine all’assunzione di rischi per far sì che idee lungimiranti siano in grado di indirizzare il futuro delle nostre atlete.


Confuso


Mi piace confondermi tra le persone e i popoli di altre città e di altri paesi, essere individuo nella collettività privo dei miei abiti mentali e dei miei pregiudizi con la convinzione che ovunque risieda la meravigliosa esperienza della vita.

Mi piace essere curioso e quasi invisibile per capire come si vive altrove come se fosse un'altra dimensione.

Mi piace mimetizzarmi tra la gente del posto osservandola con occhi voraci, mangiando e chiacchierando per imparare ogni volta qualcosa.

Trascinando il mio piedone fratturato ancora gonfio come un melone, questo fine settimana sono stato in Friuli e per la precisione a Ronchi dei Legionari. Un fantastico angolo di mondo dove il mare e i monti si incontrano, dove si toccano le tre stirpi principali d’Europa, la neolatina, la germanica e la slava.

La cucine, il rito del bicchiere di vino, il modo di parlare e quello di tacere. Quattro decenni e qualche spicciolo orsono ho trascorso un anno della mia vita in questa splendida terra. Ricordo con piacere ed un briciolo di nostalgia le libere uscite alla ricerca della “Frasca“dove un povero militare con poche lire in tasca sapeva di trovare un posto dove mangiare e bere in compagnia.

Un grande abbraccio a tutto lo Staff di Ronchi Softball, grazie di cuore.

Ora cari amici Lombardi e non ci salutiamo con il saluto friulano per eccellenza, il suo significato si perde nella notte dei tempi e dovrebbe corrispondere a “nelle mani di Dio” oppure derivare dal latino “nome-diu“ che tu rimanga (su questa terra) a lungo.

E quindi

MANDI !!!!!!

GB


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

LA TENSIONE SI ALZA
di
KARL DER GROßE

Guardando la pagina del sito della FIBS dove vengono riportati i risultati del Campionato di Softball

http://www.fibs.it/it/calendari-e-statistiche/campionati-nazionali/fibscalendario/5551.html

relativi all’ultima giornata si evince che la tensione si sta alzando guadando quanti “pallini rossi” di “Gare Omologate con Provvedimenti” si sono accesi… “improvvisamente”… che non si riferiscono ai… soliti “noti”, ma coinvolge quasi tutti i “ruoli” ad eccezione delle giocatrici, segno questo che, forse, le atlete riescono a gestire meglio la tensione di questo fine stagione rispetto a chi le dovrebbe “guidare”, a vario titolo, nel loro percorso…

La tensione si alza, oltre che per la lotta per non retrocedere, anche per l’avvicinarsi degli impegni delle nostra Nazionale Seniores. Tensione che, ovviamente, non riguarda minimamente le convocazioni… visto che già da un paio di anni è abbastanza evidente chi saranno le atlete che verranno convocate per i Campionati Europei e, soprattutto, per le… “fantomatiche” Qualificazioni Olimpiche.

A questo proposito, a costo di essere impopolare, cosa di cui peraltro… mi interessa meno di zero, voglio rendervi partecipi del mio pensiero, conscio del fatto che, analogamente, nemmeno a chi ci legge interessa minimamente il mio, riguardo alla Qualificazione Olimpica e… “confessare” che per “coerenza” verso la definizione che “campeggia” sopra i miei contributi che “recita” : “NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in Libertà)… diciamo che NON tiferò per nessuna delle Nazionali presenti alla Qualificazioni Olimpiche che si disputeranno nel mese di luglio e, men che meno, per la “nostra” Nazionale anzi, mi auguro fortemente che la Nazionale Italiana NON riesca a raggiungere l’obbiettivo olimpico.

Mi auguro che questo obbiettivo, tanto agognato solo ed esclusivamente per i soldi che si porterebbe in dote, venga fallito in quanto ritengo che questo non possa che far sprofondare, ancora di più, nel baratro questo sport per due motivi principalmente:
Il PRIMO perché sono convinto che dei soldi che arriverebbero ne verrebbe fatto un pessimo utilizzo e il SECONDO perché avvalorerebbe le “politiche” fin qui adottate invogliando a perseguirle ulteriormente portando questo sport a morte certa.

Diversamente, NON centrare questo obbiettivo, FORSE, farebbe capire che gli otto anni che mancheranno alla prossima possibilità che si ripresenti l’opportunità Olimpica (visto che, come a Tokio si è aperta al nostro sport, per lo stesso motivo, uguale e contrario, a Parigi 2024 si chiuderà sicuramente, mentre riaprirà in USA nel 2028) potrebbero essere utilizzati in uno sforzo, finalmente, comune di crescita del nostro movimento ed arrivare a centrarlo con pieno merito.

Sempre che, pochi o tanti che siano, i soldi vengano investiti principalmente nella formazione e la crescita delle sempre meno ragazze che vorranno avvicinarsi a questo sport sempre più malandato e privato di ogni futuro grazie alla “pochezza” della gente che lo popola a vario titolo.



TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

ANNUS HORRIBILIS

Nel 69 a Roma vi furono ben 4 imperatori, tutti morti per varie cause nello stesso anno, che fu appunto detto l’anno orribile.

Tale è il 2019 per il campionato di softball di A1, troppo corto e incasinato, e il meteo ci ha messo del suo.

Come anche l’editor sottolineava tempo fa in un percorso così breve un piccolo infortunio può far saltare una stagione (leggi retrocessione) e a Caronno la buona sorte non si è fatta vedere da un pezzo.

Purtroppo le scellerate scelte federali (leggi eurostraniere) hanno fatto crescere in maniera abnorme le spese di ingaggio delle società, con gli eccessi, vedi Caserta, di avere sette giocatrici non italiane in campo, più una oriunda USA, ma italiana.

Visto che è l’anno orribile, vuoi vedere che anche la qualificazione olimpica andrà a rotoli? (gufata pazzesca!) E nel malaugurato caso, i capi federali si renderanno conto che la strada intrapresa è completamente sbagliata e torneranno sui loro passi? (leggi straniere limitate, di ogni tipo, e magari nessuna del tutto?).

Vedremo cosa succederà, se prima non salterà tutto per aria per mancanza di soldi e/o giocatrici.

Intanto la classifica è incasinata, la buona sorte è latitante: se dovesse andare in pari, vinceremo tutte le prossime partite 20-0.

Formazioni rimaneggiate, noi non abbiamo professioniste, per i recuperi in settimana le atlete lavorano, hanno esami in università, vanno a scuola, ultima tegola l'assenza di Juarez.

Per fortuna vinciamo una partita a Parma, grazie ad una immensa Durot, al suo migliore anno di tutta la carriera, in grado di tenere testa a line-up imbottiti di nazionali e straniere.

Ed è facile tenere la pedana quando nei lunghi cambi di inning il tuo attacco massacra di punti gli avversari, ma la povera Silvia si siede appena ed il suo asfittico attacco colleziona l’ennesimo “tre e fuori”.

Intanto ci sta tenendo a galla con sei vittorie, e per salvarci dovremo (dovremmo?) vincere tre delle prossime otto, sempre che non cadano meteoriti sul diamante di Bariola o ci troviamo davanti la Ueno nei prossimi incontri.