Palla Mancata 

ANNO XX - NUMERO 6

5 SETTEMBRE 2020

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

ALTRO DERBY


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

ALLIBITI

Per necessità di verificare un particolare siamo andati a leggere le delibere del Consiglio Federale dello scorso 23 luglio.

Al punto "4.d Play off Serie B Softball e finali giovanili" quando abbiamo letto non volecvamo credere ai nostri occhi. Riportiamo testualmente.

A chi sfuggisse il punto incriminato riportiamo:

Vista la particolarità della situazione, quest’anno occorre rappresentare tutto il territorio nazionale per cui le Regioni più forti non potranno avere a disposizione molti posti per le proprie rappresentative.

Ma questa è la negazione del concetto stesso di sport, perché si afferma che si toglieranno posti alle regioni più forti. Ovvero, si farà partecipare alle finali giovanili consapevolmente squadre più deboli a scapito di squadre più forti.

Spesso prima di una competizione si dice: "Che vinca il migliore!". Non si tratta di un generico auspicio, infatti per l'interesse superiore dello sport ci si augura che prevalga il valore, la bravura, l'abilità, perché solo in questo modo lo sport celebra se stesso e si rende degno di essere una delle espressioni migliori della persona umana.

Alterare volutamente la graduatoria (che è ciò che afferma la delibera votata all'unanimità dal Consiglio Federale FIBS) è un imbroglio allo sport, prima ancora che alle squadre interessate.

Lo sport è proprio questo: nessuno sa il risultato prima, si gioca e vince il migliore. Nemmeno la squadra più forte (sulla carta o per i risultati precedenti) quando scende in campo è certa della vittoria: è il bello dello sport.

Alterare questo principio dove ci porterebbe?

La giustificazione addotta (... vista la particolarità della situazione...) è semplicemente ridicola, se in FIBS difettano di idee su come fare possiamo suggerire dei nomi di addetti ai lavori in grado di sopperire a questa carenza.

Siamo costretti a scrivere questo articolo, ma

 


Personaggi della settimana: Carlotta Salis e Silvia Durot vincenti nella gara decisiva contro Bussolengo


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

SAREBBE FACILE
di BIDUS

Sarebbe facile oggi scrivere di comunitarie, di leggi che stravolgono lo sport dilettantistico, di situazioni sportive al limite dell'eticamente accettabile, ma non lo faccio. Mi limito a praticare un'osservazione meno frenetica, fluttuante quasi eterea. Non applico etichette, non esprimo giudizi, ma con coraggio applico un esercizio consapevole dell'intelligenza.

A tutto ci sarà una risposta in futuro, ci vuole il coraggio per proseguire sulla strada scelta lavorando con il materiale a disposizione, sgobbando con le giovani mettendoci forza e decisione. Il coraggio è reazione attiva ai pericoli, esatto contrario di indifferenza e rassegnazione.

Il 15 dicembre 1995, esattamente 25 anni fa, la Corte di Giustizia Europea pronunciò la "sentenza Bosman", dando ragione al centrocampista che aveva fatto causa al Liegi, alla Federcalcio Belga e alla UEFA.

A partire da quel 15 dicembre abbiamo assistito ad un lento deterioramento dei vivai, a ingaggi di atlete straniere anche solo a gettone di presenza, perché conviene economicamente e si evita un lavoro sul campo con atlete più giovani e inesperte non ancora pronte a vincere subito e ad un passaggio frenetico da una società all'altra anche di atlete molto giovani sfruttando il sistema dello svincolo.

Come detto in precedenza non esprimo giudizi e non salto a conclusioni affrettate, per cogliere la vera portata di un concetto bisogna avere il coraggio di uscire dai percorsi prestabiliti e dai preconcetti, bisogna avere coraggio e porsi delle domande. Ma torniamo al coraggio, coraggio è una dote del carattere e dell'intelligenza di accettare le cose nella loro incertezza e complessità, ma comunque consapevoli della nostra capacità di cambiarle.

Forse alle porte di una elezione Federale dovremmo porci qualche domanda, consci che la stupidità deriva dall'avere una risposta per ogni cosa, la saggezza dall'avere, per ogni cosa, una domanda.

Ora basta, tutti questi concetti seri e spregevolmente terreni mi stanno sconvolgendo la mente e la voglia di scrivere amenità mi assale, consentendo al vagabondo del pensiero che alberga in me di crogiolarsi nelle stupidità.

Gli aperitivi sui navigli o le apericene in riva al Po sono stati per tanti anni un must delle serate estive. Purtroppo l'emergenza COVID le ha ridotte, distanziate e sconsigliate. Ma da cosa deriva questa moda dell'aperitivo consumato in compagnia chiacchierando. Deriva dalla "Merenda Sinoira" uno spuntino ricco di sapore che spezzava la routine dei contadini nel Piemonte di tanti anni fa. Le giornate erano interminabili in estate, dedicate a lavori spesso sfiancanti. A pomeriggio inoltrato, quando oramai il pranzo era un ricordo e la cena troppo lontana, dalle case arrivavano nei campi le donne con un fagotto riempito con poche cose di sostanza, un fiaschetto di vino tagliato, pane, formaggio e salame. Un modo anche per tenere uniti i legami familiari. Un passato che magari ora ci appare incredibile ma ci appartiene e ha contribuito a fare di noi quello che siamo.

Con affetto e alcolicità.
GB


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

COMPLIMENTI FIBS TV
di
KARL DER GROßE

Una volta tanto il mio contributo a PM non sarà polemico o provocatorio, ma vuole fare i complimenti a chi gestisce e lavora alla trasmissione delle partite da parte di FIBSTV.

Quando, con stupore, ho saputo che avrebbero trasmesso la partita tra le Thunders e la Rhea devo ammettere che ero estremamente scettico sul prodotto che avrebbero potuto garantire… anche perché, onestamente, le partite trasmesse fino a questo momento erano, o quelle del Girone B dove, sinceramente, per quanta stima e ammirazione possa avere per le ragazze di Forlì, non è che garantiscano un grande spettacolo… anzi… tendenzialmente sono un massacro… mentre nel Girone A avevano fatto vedere solo la partita tra Bollate e Saronno che… sinceramente… vedo già troppo spesso in campo tra Amichevoli, Prealpi e Campionato e… ne ho fatto volentieri a meno.

Quindi, del tutto ignaro del prodotto che veniva proposto da FIBSTV, mi sono approcciato alla visione delle partite con la radicata consapevolezza che, giusto l’amore per le ragazze della Rhea mi avrebbe fatto restare seduto molte ore a vedere un prodotto qualitativamente scadente…

E, invece, sorpresa delle sorprese, al di là dello spettacolo offerto dalle squadre in campo con due partite tirate come ormai ci hanno abituato le ragazze della Rhea quale che sia l’avversario che affrontano, mi sono ritrovato a gustare un prodotto ben confezionato, con un numero di telecamere che permetteva di coprire tutte le zone del campo e tutte le azioni da più angolazioni e punti di vista con tanto di puntualissimi replay a togliere ogni dubbio su eventuali chiamate arbitrali e/o situazioni di gioco.

Io non sono un tecnico, ma anche i commentatori mi sono sembrati… “sul pezzo”, documentati e non portati a portare tutto a paragone con il Baseball come eravamo abituati in precedenza.

L’unica cosa che stona in tutta questa positività è… che, anche FIBSTV, viene svilita dalla gestione a dir poco imbarazzante del sito della Federazione che, ormai, non ha neanche più la “scusa” di essere in piedi da poco… infatti, oltre alle già citate statistiche storiche di cui, pur essendoci la voce a menù, si perdono le tracce in una patetica pagina non trovata, se entriamo dalla Homepage del sito FIBS nella voce di menù che ci viene presentata… atterriamo in una pagina che non è degna neanche di un sito gestito da dilettanti incompetenti… che è poi quella che vedete di seguito.

Vi sono link a gare del 2017 e 2019, interessanti ma stantie. Per la stagione in corso la sezione SE TI SEI PERSO QUALCOSA... (che dovrebbe essere l'archivio di tutto cviò che è disponibile) presenta una striminzita raccolta, e il resto?

Il bello della tecnologia odierna è che si possono facilmente rivedere, più che i "recaps", le registrazioni delle dirette streaming trasmesse. E invece, per il softball, solo una, guarda il caso Bollate-Saronno. Boh!

Ragazzi datevi da fare per migliorare che perfino il Caronno, nel suo piccolo, su questo versante fa meglio di voi.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

MA PERCHÉ (PER CHI) SCRIVO?

Dubbio esistenziale: ma allora non mi legge nessuno?

Nello scorso numero evidenzio un fatto, che peraltro è evidente a tutti, non occorrerebbe segnalarlo.

La lanciatrice del Castelfranco, Biasi, lancia dritto in mezzo, non dà basi ball e prende un sacco di valide (33 al momento della partita).

Quindi la strategia dei battitori sarà quella di battere, battere, battere, senza forzare il gioco, né rischiare, né fare bunt, tanto prima o poi una valida la fa chiunque. Infatti Argy fa esattamente l’opposto, e stavolta spiace dirlo ma la partita l’ha persa lui. Forse l’ha fatto apposta per smentire la mia previsione (quattro vittorie di seguito) ma adesso deve per forza vincere le prossime due.

È vero che contro di noi le altre squadre danno il massimo: il solito Castelfranco aveva fatto 24 errori finora, e contro di noi? Zero nella gara che conta! Ma non poteva fare i soliti 2/3 che fa di media?

Bussolengo non batte (solo 175 di media) non ha lanciatori (6.34! di PGL), ha preso 71 K e ne ha fatti solo 16, e ci aggiungiamo 17 errori in difesa. A questo punto scommettiamo che contro di noi non sbaglieranno mai e batteranno come fabbri?

Ma il nostro sport non era basato sulle medie e le statistiche? Vediamo di farle fruttare.

Cambiando argomento, rispondo a Bidus dissentendo sul metodo di selezione della nazionale (o similia). Forse è influenzato dai pensieri della consorte o dalle “indicazioni”(ordini?) dei dirigenti.

Nelle occasioni in cui è toccato a me selezionare una squadra ho seguito un unico modo: scelgo le migliori senza guardare a nessun altro criterio, per due motivi: l’incarico che mi viene assegnato è quello di vincere visto che rappresento una nazione e non sono al torneo dell’oratorio. L’altro motivo e che non è giusto che una brava atleta meritevole resti a casa solo perché milita in una squadra forte per lasciare il posto a qualcuna che non si allena, ma gioca in una squadra scarsa.

Nel lontano 1975 in virtù di un precedente titolo italiano vinto, sono stato il selezionatore di una squadra di baseball Under 18. Ho convocato nove giocatori del Cernusco BC, perché erano i migliori, vincendo e dominando il torneo. Non avendo fatto chiamate “politiche” sono stato ostracizzato per i seguenti 40 anni. Ritornato come selezionatore softball Under 13 Lombardia ho seguito lo stesso criterio, con ottimi risultati (ma qui è facile, convochi le migliori tra Bollate e Caronno e sei a posto). L’ultimo anno da selezionatore ho “dovuto” lasciare a casa tre ottime battitrici di Caronno per convocare giocatrici di altre tre società. Nella finale, che dava accesso all’Europa, al tie-break, mi sono girato verso la panchina e…al posto di ottime pinch-hitter avevo tre simpatiche cordiali, educate giocatrici che rappresentavano altre società (finale persa per una chiamata arbitrale sbagliata e confessata alcuni anni dopo).

Quest’anno, grazie ad un secondo scudetto, sarei stato con Argy ancora nella selezione lombarda: abbiamo messo in chiaro prima (nonostante forti resistenze) che le convocazioni sarebbero state solo per meriti e che alla fine sarebbero state quasi tutte giocatrici di Caronno e Bollate. Poi il Covid 19 ci ha bloccati. Vedremo il prossimo anno se ci confermano o no. Ma il metodo sarà sempre lo stesso.


ALLA CARLONA

Per gli amanti della Formula Uno è imperdibile una trasmissione di approfondimento tecnico Race Anatomy (estremamente tecnica!) in cui si assegnano scherzosi premi. Il più famoso è il premio "Alla Carlona" che si ispira alla scurrile ballata "Re Carlo torna dalla guerra" di De Andrè e testo di Paolo Villaggio. Nel lessico milanese è un'espressione usata molto spesso, e indica qualcosa fatto in maniera approssimativa, raffazzonata, in qualche modo e con risultati pessimi.

In questo caso il premio viene da me assegnato allo staff delle nazionali giovanili U15 e U18 che hanno giocato sul nostro campo contro le pari età ceche nel Summer Softball Challenge (24-27 agosto 2020).

Già da anni ho potuto constatare direttamente la superficialità e la trascuratezza della gestione per quanto riguarda scorer e speaker da parte degli staff nazionali di ogni categoria.

In occasione di europei o tornei internazionali ho assistito o sono stato direttamente partecipe di figuracce della nostra squadra, che non solo non ha uno scorer al seguito, ma nemmeno stampati e line-up con l'intestazione della nazionale. In un caso abbiamo dovuto "prestare" i documenti cartacei con intestazione "Rheavendors" da fornire alle altre squadre.

Tutte le altre nazionali, anche Croazia e Slovacchia, non solo l'Olanda che ha il re dei classificatori in Marco Stovelaar, a meno trenta dall'inizio presentano puntuali il line up e talvolta specificano la pronuncia di qualche atleta.

L'Italia non lo fa mai, deve sempre essere richiamata, e ad esempio in questo caso a Caronno Pertusella presenta un pezzo di carta del formaggio con solo i cognomi e due interbasi (vedi immagine qui sotto). Non si rendono conto che per le ragazze soprattutto le giovanissime è un grande orgoglio sentirsi chiamare dallo speaker per nome e cognome quando vanno in battuta o effettuano una bella presa. Più volte ho fatto notare a chi di dovere questa situazione, non più tardi al Francesco Nespoli poco prima degli incontri al Team Manager, ma con risultati che si sono visti. Se la nazionale non vuole o non può avere uno scorer al seguito ho suggerito che potrebbe chiedere agli scorer locali di fare temporaneamente questo servizio, e sono sicuro che tutti accetterebbero con orgoglio.

Ma lo stile è quello della Carlona.

E ciò potrebbe spiegare il comportamento tenuto dalle giocatrici delle nostre nazionali giovanili: ho visto alcune atlete che sul nostro campo qualche settimana prima hanno giocato in A1 alla grande con la divisa del loro club battendo come i fabbri e tenendo a zero line-up di serie A. Una volta indossata la divisa Italia sembrano principianti che non hanno mai giocato e presi tre punti mollano completamente senza la minima reazione.

Qual è il motivo? Non possono tutte aver disimparato a giocare o essere in quel momento tutte fuori forma. Che sia l'ambiente, o la troppa pressione che viene messa su queste giovani nelle situazioni difficili? Bisognerà riflettere su questi motivi se vogliamo tornare ad essere competitivi in Europa (e magari anche fuori...).