Palla Mancata 

ANNO XXII - NUMERO 7

21 MAGGIO 2022

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

DERBY DELLA VARESINA


Personaggio della settimana: Le lanciatrici caronnesi, quattro gare senza subire punti


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

ED È SUBITO SERA
di BIDUS

E affascinante che gli adulti si stupiscano del fatto che spesso i giovani si fermino a pensare e decidano che la maggior parte delle cose che fanno non hanno senso. Tutti compatti a ricercare cause, dipendenze, droghe e loro, i giovani, lucidissimi che rispondono che non c’è niente che non vada, non esistono ragioni particolari, sono scesi dalle giostre che spesso sono costretti ad usare e hanno capito che questo mondo costruito da noi a loro non sta bene.

Bastava forse fermarsi ad ascoltare la loro musica per capire che è cominciata da tempo un inversione di tendenza, fuggono da facebook e da instagram, ormai usati dagli adulti, ma restano su altre piattaforme usate però non per cercare anime gemelle o mostrare la carta igienica con le rose di Tangeri, usano i social per cercare lavoro, per suonare e in generale per fare cose più intelligenti di quello che fanno i loro genitori e le loro zie.

Spesso sono infelici, ci schifano, ci evitano e noi adulti non riusciamo a capire il perché, non ci rendono partecipi delle loro vite, loro conoscono perfettamente le cose che li rendono infelici, ma non ci lasciano entrare nella loro infelicità, sanno solo che le cause profonde si trovano da qualche parte e forse siamo stati noi ad averle create.

Ci chiediamo perché lasciano lo sport, perché non frequentano gli allenamenti e diamo giudizi sommari tagliando teste e snocciolando con fare saccente, straparlando di individualismo, di nichilismo, di tutte le epidemie causate dai cellulari e dai social, poveri stolti, i giovani non ci fanno entrare nei loro mondi perché sanno che non capiremmo, non capiremmo i loro amori bizzarri, le loro paure nascoste i loro sogni e le loro speranze.

Scriveva il grande Moravia in un suo intervento riguardo i suicidi giovanili: “… non siamo necessariamente fatti per il mondo in cui siamo nati e, in certe condizioni, l’inadattabilità supera i nostri poteri di sopportazione“.

Dobbiamo concentrarci sulla natura dell’uomo, i nostri tecnici, i nostri educatori sportivi, gli insegnanti hanno delle responsabilità enormi, sono anni che vado ripetendo a tutti di prestare la massima attenzione ai segnali che i giovani ci mandano, dobbiamo essere vigili sui loro disagi inespressi, nelle loro ribellioni nei loro rifiuti esiste forse una paura di crescere per trovarsi simili a noi.

Scendiamo dal nostro piedistallo di esperienze, che per quanto importanti lo sono in molti casi solo per noi, abbiamo una presunzione di vita convinti di poter dare lezioni dall’alto delle nostre esperienze. Impariamo a misurare e misurarci con loro, riportiamo i piedi a terra e costringiamoci a sintonizzare i pensieri per cercare di essere insieme a loro nel posto giusto.

Leggo con sgomento in uno dei vari studi fatti da esperti di scienza motoria e psicologia dello sport: “i giovani fanno sport per un insieme di singole ragioni, l’amicizia, il divertimento, il desiderio di confrontarsi, ma la ragione principale da soddisfare è quella relativa al miglioramento delle loro competenze sportive“ . “CONNERIS !!!!!!!“ . Con l’offerta di svago e divertimento virtuale e non che i giovani trovano, proseguono nell’attività sportiva se si trovano bene nel gruppo, se si sentono accettati e se hanno la fortuna di incontrare personaggi che si sintonizzano con loro sgravandoli della solitudine e aumentando la loro autostima.

Non fraintendetemi non ho scoperto di certo l’acqua calda, cerco solo di darmi delle risposte e non ho la presunzione di insegnare nulla a nessuno, vorrei solo non partecipare più ad un funerale di un giovane e vorrei non assistere più ad un allontanamento causato da situazioni che gestite meglio avrebbero potuto dare risultati diversi.
Vi ringrazio e saluto con affetto. GB

Ognuno sta solo sul cuore della terra,
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

Salvatore Quasimodo


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

RIDIAMO I NUMERI

Può essere noioso, ma il nostro sport è uno sport di numeri, e inoltre dobbiamo approfittare a citarli essendo ora molto favorevoli.

Intanto manteniamo un “più tre” sul mai domo Castefranco, che però dovrà fra breve vedersela con l’ostico Pianoro, che pian piano superato Covid e pioggia sta risalendo la classifica.

La doppietta Rhea a Bussolengo rafforza la classifica, ma dobbiamo dirlo ancora una volta: giocata ad inizio campionato sarebbe stata una facile trasferta, mentre ora Tornes ha dovuto esprimersi al meglio e solo grazie alla valida di Cecchetti abbiamo chiuso l’incontro. Altre squadre, all’inizio, hanno avuto vita facile. Solo un infortunio dovrebbe variare la forza di una squadra, non il calendario.

Un plauso alla difesa di Caronno (sempre il fiore all’occhiello delle squadre di Argenis Blanco) che ha subito 18 punti a fronte dei 46 segnati. E se considerate che ne abbiamo presi 11 da Forlì, e ci sta, vuol dire che in 10 partite abbiamo preso solo 7 punti.

Riaggiorniamo la lista delle lanciatrici italiane: Messina (0,91), Cacciamani (1,03), Nicolini (1,25), Riboldi (2,03), Bigatton (2,65), Durot (3,39).
Queste le prime sei, E tra le straniere Tornes (0,67) e Peckova (1,40).
Tre caronnesi tra le sei e la prima tra le straniere. E vai!
E un pensiero alla nazionale non lo facciamo?
D’accordo, solo in attesa dell’arrivo delle oriunde, ok.

Tra le altre statistiche segnaliamo una anomalia: tra le cinque migliori in battuta ci sono due lanciatrici (del Bollate), Peckova (514) e Bigatton (500).
E le prime cinque come battitrici di doppi sono tutte del … Bollate.
Fortunati (e brave) loro, peccato che ce li troviamo contro sabato.
Le partite non dovrebbero influire sulla classifica, ma sarà una gara stellare, la miglior pedana contro il miglior attacco. Sarà spettacolo.

E intanto tra le migliori cinque in battuta, con davanti un luminoso futuro, con 450 una certa Eva Trevisan. Complimenti!