Palla Mancata 

ANNO XXIII - NUMERO 4

22 APRILE 2023

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

OCCORRE UNA SCOSSA


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

PORTIAMOCI AVANTI

Ogni anno si paventa l'uscita della Circolare Finali Giovanili, perché chi decide a volte ha inventato in modo cervellotico. Esagero? L'esagerazione è sempre un fattore soggettivo, ciò che a una persona pare di scarso interesse (perché sostanzialmente disinteressata o poco interessata all'argomento e agli esiti) è invece molto importante per un'altra (fortemente impegnata nell'argomento e interessata agli esiti).

Il fatto in sé è identico, ma il giudizio cambia parecchio.

E allora portiamoci avanti, come si usava dire dalle nostre parti, invocando l'uso di una oculata lungimiranza.

Parliamo di Under 18.

Durante la regular season, salvo qualche eccezione la Under 18 gioca il mercoledì (c'è qualche rara eccezione che non fa testo). Perché? Semplice, le squadre Under 18 sono formate per una buona parte, se non quasi totalmente, da atlete che disputano anche i campionati nazionali seniores. Si gioca il mercoledì per consentire la disputa di entrambi i campionati.

Scelta quanto mai necessaria per la crescita delle atlete e del movimento in generale.

E le finali? Qui casca l'asino, si sarebbe detto in altri tempi.

Negli anni passati le finali dei campionati seniores (in particolare della Serie B, la categoria più interessata all'impiego di atlete Under 18) e della Under 18 si sono giocati in contemporanea, alla faccia della coerenza con la scelta fatta durante tutta la stagione.

Risultato: ci sono squadre che hanno dovuto scegliere, rinunciando a una delle due fasi finali. Vi pare accettabile dal punto di vista sportivo?

Vediamo se quest'anno ci sarà posto per il rinsavimento.


Personaggio della settimana: Yuruby Alicart, suo il fuoricampo da 3 punti a Forlì


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

ORA E SEMPRE
di BIDUS

L’ingegnere non vive... funziona.

Non raccolgo, scuoto la polvere e vado avanti. Il senso dell’umorismo presuppone uno stile di vita, una percezione delle cose che corrisponde al modo in cui si interpreta il mondo.

Ma sappiamo che il senso dell’umorismo degli ingegneri è particolare, ad essi piace risolvere i problemi. Nessuna malattia nessuna distrazione potrà strappare l’ingegnere al suo compito, e quando risolveranno il problema proveranno un brivido di autostima e di onnipotenza al punto che se non ci sono problemi sottomano li creeranno. Per darvi un idea del modus vivendi di questi figuri pensate al comportamento di una palla di cannone.

Un matematico sarà in grado di calcolare dove cadrà, un fisico sarà in grado di spiegare come ci arriverà, un ingegnere lombardo della provincia di Varese sarà là a tentare di prenderla. Noi umani normali pensiamo che se un oggetto non è rotto, non c’è bisogno di aggiustarlo, un ingegnere invece pensa che se un oggetto non è rotto può essere migliorato. Per la cronaca non pratico il Biathlon, ma mi appassiona moltissimo giocare a Buzkashi, le partite si tengono solitamente di venerdì e finiscono in tempo per scrivere un articolo su “PM“.

Che strana la vita, ci conosciamo da tanto tempo, ma io non mi sono ancora presentato, ho 66 anni sono dell’Acquario e amo l’autunno, quello vero quello di una volta. Da piccolo ho sempre pensato che le persone fossero cattive e che se io fossi caduto per terra mi avrebbero calpestato ridendo. Non mi sbagliavo mica di molto. Alla fine scrivere su “PM“ protetto dall’anonimato mi fa sentire uno qualunque, uno che in fondo non fa male a nessuno, uno che, per quanto compia i suoi errori e talvolta sia un po’ strano, non è uno stronzo. Tutte le cose che vedo, che sento, che intuisco fluttuanti in mezzo alle altre piacevoli, giuste, addirittura profumate di mughetto, mi fanno sentire bene, mi ricordano che ci può essere del buon umore, mi rinforzo nella differenza che sento di avere perché va a finire che in confronto a tanta gente sono una brava persona. Sono “Bidu“ ho 66 anni sono dell’acquario e amo l’autunno, quello vero quello di una volta.

Una “reclame“ che ha avuto molti passaggi televisivi in prima serata asseriva che i primi sette secondi sono fondamentali per innamorarsi di una persona o di una cosa. Sette secondi possono essere pochi oppure di una lunghezza estenuante, dipende da che cosa stanno scandendo. Provate a contare come facevo io nelle camere oscure a scuola con voce squillante: “501, 502, 503, etc. etc.“.

In sette secondi il lanciatore ha effettuato il suo lancio migliore, il battitore ha battuto una valida e sono entrati tre punti. Alcuni studi ci dicono che negli ultimi secondi di vita avviene un aumento delle onde celebrali chiamate oscillazioni gamma, sembra che in quella manciata di secondi rivediamo i nostri ricordi, speriamo siano i più belli.

L’attenzione dei ragazzi/e dura invece otto secondi, ogni otto secondi devi comunicare loro qualcosa di nuovo, altrimenti trascorsi 8 – 16 – 24 secondi ti chiederanno: “ma che dici a me?“ Tutto passato, dimenticato e vecchio.

In otto secondi è necessario che succeda tutto quello che deve succedere altrimenti non succederà più niente. Questo significa che se impiegherete più di otto secondi per leggere le mie fesserie probabilmente non arriverete alla fine. Indi per cui non preoccupatevi, potete interrompere la lettura e fare altro, mettetevi un dito nel naso, preparatevi una spremuta di melograno, controllate la posta. Fatto? Ok ora potete riprendere la lettura. Alla fine interrompere è un po' disobbedire e la disobbedienza ha in sé il principio della conoscenza.

Non so cosa ho scritto e nemmeno ricordo il perché, sono trascorsi otto secondi e tutto ormai è confuso nella nebbia, non riesco a restare concentrato a lungo, tutto mi ricorda tutto, sono qui, ma altrove, sono qui ora, ma soprattutto dappertutto e sempre .
Lasciamoci avvolgere dalla follia.

Un saluto in delirio
GB


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

CLASSIFICA CORTISSIMA

Una serie di incontri equilibrati dà origine ad una classifica impacchettata: due sole partite di differenza tra la seconda e la nona del campionato.

La prossima giornata dovrebbe dare una indicazione più precisa, in teoria le cinque più forti (sulla carta) dovrebbero battere le cinque più deboli (sempre sulla carta). Vedremo se sarà così, ristabilendo una gerarchia, o ci saranno ulteriori sorprese, con nuove candidate a proporsi per i play-off.

Ci fa comodo che Pianoro, che considero sempre la nostra rivale diretta, abbia inciampato su Collecchio.

Parma e Macerata hanno pareggiato tra loro, le avremo ospiti le prossime due setti

A Saronno è arrivata la nuova lanciatrice australiana dal nome polacco impronunciabile, e d'ora in avanti sarà una stagione tranquilla fino a ottobre.

Bravo ma fortunato Castelfranco, a cui il calendario ha fornito sabato scorso un jolly di estrema importanza.

La nuova lanciatrice di Forlì, buttata in campo appena scesa dall'aereo ha perso con Parma, ma dopo una settimana di ambientamento ha battuto Caronno. Se solo avessimo giocato noi il sabato prima...

La fortuna è una componente importante in tutte le fasi della vita, e quindi anche nello sport. Ma qui possiamo noi scegliere delle regole, e cercare di limitarla al minimo. Non è questa una base fondante dello sport?

La media spettatori si attesta ad un ancora scarso 80-90, fa specie il 30-20 di Firenze. Sabato a Caronno tre partite esordienti U13 con più di 100 e hot-dog esauriti. Avere un campo ben tenuto ed un bar efficiente potrebbe essere interessante anche per le altre società, se non per un servizio al pubblico magari anche solo per un ritorno economico.

Sono iniziati anche i campionati giovanili, Caronno ha già giocato una dozzina di incontri nelle varie categorie. Sulla carta le squadre iscritte sono 99 (avete letto bene, novantanove!) sembriamo uno sport in buona salute.

Bisognerà vedere quante partite poi verranno realmente giocate sui campi e di che livello. Per lo meno i numeri di partenza fanno ben sperare. Si vedrà.