Palla Mancata 

ANNO XXIII - NUMERO 5

29 APRILE 2023

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

OCCHIO ALLE SORPRESE


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

STUCCHEVOLI

Martedì 25 aprile al Francesco Nespoli abbiamo ospitato un raduno della nazionale Under 13. Molte le atlete presenti per la scelta di quelle che disputeranno il Massimo Romeo a Collecchio.

Arrivo al campo con il ritardo dovuto ad un impegno istituzionale a scordo l'amico Bidus in tribuna seduto accanto a Dox. Quando si dice gli amici! Vengo accolto da un perentorio: "Basta! Siete davvero stucchevoli!". Alla domanda di chiarimento la risposta è del tipo: "Non se ne può più del vostro campo. Sono entrato da là, non un filo d'erba fuori posto, adesso anche i fiori, siete proprio stucchevoli!".

C'è da dire che una mano l'ha data il meteo, la giornata era perfetta per giocare a softball, o come ha suggerito un mio coach, perfetta per vivere. Nelle due settimane precedenti gli alberi devono avere percepito che era arrivata la primavera, complici le prime piogge dopo lunghi mesi di siccità, e sono letteralmente esplose coprendosi di foglie in un attimo. Il sole e il verde delle piante, e dell'erba, fanno sempre effetto.

Durante la giornata abbiamo colto spesso altri complimenti per la qualità dell'impianto sportivo, allontaniamoci quindi in fretta dall'autocompiacimento, per qualche considerazione sulle difficoltà del nostro sport.

Vi sono società che non hanno il campo, costrette ad allenarsi su spazi di fortuna e in condizioni veramente difficili. Ricordando come anche noi siamo partiti, ma oggi siamo nel 2023 e la società è drasticamente cambiata, viene da domandarsi come facciano a tenere duro in questo modo ammirevole. Situazioni simili ci sono dovunque, anche in Lombardia, e non bisogna andare molto lontano.

Se il nostro stadio può servire come idea o come modello ben venga. Quello che possiamo dire è che nulla arriva da solo o per caso. La tenacia che queste squadre pongono nel superare enormi difficoltà fa ben sperare per il futuro, quando avranno un loro spazio sapranno certamente cavarne fuori il meglio.

Durante la giornata c'è stata anche l'occasione per discutere sui massimi sistemi.

Un chiodo sul quale abbiamo sempre battuto è l'obbligatorietà delle giovanili soprattutto per la prima serie. Nel passato ci veniva obiettato che non sarebbe stata una dozzina di atlete in più a cambiare le cose del nostro sport. Rispondevamo che non fosse il numero l'unica chiave di lettura, piuttosto la qualità. Per una giovane atlete crescere in un ambiente dove ci sono buoni allenatori e buone atlete da guardare fa la differenza.

Il movimento, come abbiamo già detto in altre occasioni, deve essere una piramide equilibrata, una base larga per sostenere il vertice.

In Lombardia spesso non ci accorgiamo della situazione generale nazionale perché viviamo in una realtà un po' particolare. Ci sono parecchie squadre, si gioca molto senza dover fare trasferte complicate, e - qui sta il punto più importante - stanno nascendo nuove società.

E qui il cerchio si chiude. L'idea che nuove squadre nascano in modo, per così dire, "fisiologico" (prima la Under 13, poi la Under 15, .. e così via) non è realistico, e infatti non succede spesso. Ciò che spinge per la nascita di nuove squadre è il surplus di atlete. Se una società ha un vasto vivaio, pur tenendo conto del tasso di abbandono delle giovani atlete, ad un certo punto si troverà con un numero di atlete superiore a quello che è funzionale alla proprie squadre. Ecco allora che si creano le condizioni per aiutare altre società in (momentanea) difficoltà o addirittura per farne nascere di nuove. Così sta succedendo in Lombardia e se riusciremo a superare il punto di massa critica potremo vivere più tranquillamente.

Suggerisco di riflettere su questo modello.


Personaggio della settimana: Bianca Messina, dopo un avvio di campionato con qualche difficoltà, per lei una partita completa contro Parma


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

DOLCIGNO
di BIDUS

Ci sono dei luoghi che rappresentano l’estensione delle persone che li abitano, il campo di Caronno Pertusella in Bariola è uno di questi. Sono stato vostro ospite il 25 Aprile e devo sottolineare l’esagerata e stucchevole bellezza dell’impianto. Solitamente non mi getto con entusiasmo nell’uso sperticato delle lodi, anzi nella mia naturale immodestia cerco sempre di trovare forme e paragoni che avvalorino il mio personale convincimento che io l’ho fatto meglio.

In questo caso si tratta di dati di fatto. Ho potuto verificare con i miei occhi l’integrazione tra l’ambiente fisico naturale a l’ambiente artificiale. Ho visto un impianto sportivo a misura di atleti e ospiti, di pubblico di tutte le età, un impianto che esprime una storia fatta da uomini e donne nel tempo. Calpestando l’erba che invita a stendersi per riposare, circolando per aiuole e zone che sicuramente in futuro saranno dedicate al riposo e alla meditazione, possiamo sentire lo spirito di una comunità, il suo equilibrio e la sua forza.

Complimenti, ma ora basta. A Roma dicono: “bravo, bene, ma ora hai rotto er cxxxo“.

Non mi sopporterete, ma devo assolutamente scrivere di un caso che mi ha colpito e voglio farne partecipi anche voi. Un giornalista piemontese del quale non farò il nome per rispetto, è stato trovato morto in casa sua dopo otto mesi. Si avete letto bene, dopo otto mesi. Accade oggi nell’epoca del tutto e sempre connessi, nell’epoca del villaggio globale, accade che non siamo più connessi con la vita.

La solitudine della vita è tornare a casa stanco la sera e accorgerti che nessuno ti aspetta, accorgerti che il mondo, i tuoi vicini, magari i tuoi parenti se ne infischiano di te e della tua solitudine.

La nostra non è cattiveria, durante il giorno tantissima umanità ci attraversa la strada, vediamo con i nostri occhi la povertà, la sofferenza il disagio, ma no, la nostra non è cattiveria, non è rancore, è solo una grande elegantissima indifferenza.

Urliamo a squarciagola di creare un mondo differente peri nostri figli, i nostri nipoti, senza renderci conto che un mondo differente non verrà mai creato de persone indifferenti.

Quando diventiamo silenziosi sulle cose che contano, quando voltiamo lo sguardo per non vedere iniziamo a morire dentro.
Scusate
GB

***

Ad ogni modo, visto che il termine è ricorrente in questo numero di PM, vediamo la definizione che il dizionario Treccani dà del termine stucchevole.

Stiamo al significato figurato, dunque il nostro impianto sportivo ha una bellezza "che viene presto a noia", che "produce fastidio e stanchezza". Buono a sapersi.


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

LE GIOVANILI INTERESSANO A QUALCUNO?
di
KARL DER GROßE

Nello scorso numero di PM i contributi dell’editor e, nella sua conclusione, anche di Dox avevano come tema le giovanili che, teoricamente, in ogni federazione che ha a cuore il futuro dello sport che gestisce, dovrebbero essere al centro dei suoi pensieri… dovrebbero, appunto!

Nel corso degli anni si sono succeduti vari “Manager” delle “Selezioni” Nazionali e, da esterno, la sensazione che si è, sempre, avuta è che, in realtà, le “Selezioni” hanno voluto o dovuto seguire criteri che ben poco avessero a che fare con il merito sportivo e spesso, troppo spesso, seguissero ragioni diverse.

Probabilmente la scusa, potrebbe essere che siano uno sport “povero” e non c’è la possibilità di far girare i tecnici per far sì che conoscano veramente i prospetti che ci sono in giro per il paese. In realtà sono più propenso a credere che ci sia una certa… “pigrizia” nel voler, veramente, conoscere cosa offre il panorama giovanile e, dato che siamo un piccolo mondo… si è quasi sempre preferito basarsi sui consigli di persone fidate in giro per i campi, trascurando il fatto che, qualche volta, questi… consigli… possano essere, a vario titolo, “interessati” a far sì che si preferisca una atleta a un'altra.
In realtà la scusa della “povertà” non è stata valida nel periodo “olimpico” e… vediamo ancora oggi gli effetti, per me, nefasti che ha prodotto e continua a produrre con l’introduzione delle “oriunde” non solo nella nazionale maggiore ma, anche, nelle selezioni minori…

Sulle 99, ipotetiche, squadre giovanili iscritte a livello nazionale che pazientemente, come ogni anno Dox va a “contare” sappiamo bene che, in realtà, parteciperanno al… “FANTASoftball” più che giocare partite… vere.

Lo stesso criterio che non sembra voler premiare il merito sportivo, ma altri criteri viene adottato, da sempre, anche per le fasi finali giovanili. Nello specifico dell’esempio portato dall’editor, relativo all’Under 18, come ho avuto già modo di scrivere a suo tempo, si evidenzia… la “pigrizia” di cui parlavo sopra… dove, probabilmente, si copia un modello di struttura delle finali che, sulla carta, avrebbe anche un senso se… il nostro sport avesse migliaia di atlete e non quattro atlete in croce.

Per finire… un riferimento “tragicomico” al fatto che questo “mondo” copia modelli, teoricamente, validi ma inapplicabili in vari ambiti mentre in altri, dove sarebbe meglio copiare… si “inventa” gestioni assolutamente assurde… sbagliando ancora una volta… e mi riferisco alla “gestione” delle Coppe Europee di cui parlerò a suo tempo.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

RISTABILITE LE GERARCHIE

Dopo la giornata dei ribaltoni siamo tornati alla normalità. Le cinque più forti hanno battuto le cinque più deboli. E la classifica si è già spaccata in due. Ma che fatica!

Per il bene del campionato nulla è scontato, e tutte le giornate potranno riservare sorprese. Ci sarà da divertirsi nei prossimi giorni. Noi un po' meno.

Ma come? Giochi in casa con il Macerata che ne ha vinte solo due?

Attenzione, Macerata è una squadra "appiccicosa", nel senso che ti resta sempre attaccata (nel punteggio) e le partite che ha perso le ha perse sempre di uno/due punti.
Con Saronno ha finito a basi piene, bastava una valida anche fortunosa per ribaltare il punteggio.

Speriamo che la fortuna (loro) aspetti ancora una settimana prima di girare. Le due aussie che hanno preso sono di ottimo livello, il telaio della squadra è solido, Luconi ha trovato una seconda giovinezza. In più meritano i complimenti per le 120/160 presenze alle partite. Dopo i fasti passati, meritano di rimanere a lungo in A1.

Cambiamo intanto un pronostico: l'avversaria di Caronno ai play-off non è Pianoro, ma... Bollate. Infatti le bolognesi, grazie ad una oculata campagna acquisti, hanno messo insieme uno squadrone. E con il recupero della eterna, immortale, eccezionale Trevisan hanno un line-up di tutto rispetto, che garantisce loro un posto nelle quattro. A questo punto tra noi e Bollate sarà un duello all'ultimo sangue. Speriamo di spuntarla noi, ce la farà chi avrà meno "incidenti di percorso" con le squadre più deboli.

Intanto Bollate e Pianoro avranno due giornate di fuoco, vedremo come si svolgerà lo psicodramma, e se noi riusciremo ad approfittare del calendario. In ogni caso quest'anno non ci sarà di che annoiarsi!

Da anni ogni stagione la FIBS emana una grida manzoniana per cui chi non ha il campo illuminato non può giocare in A1. Editto che viene prorogato in eterno. Si gioca quindi la mattina. Ma quest'anno si gioca al primo pomeriggio, ore 13.00... della domenica. Perché non si gioca alle 13.00 del sabato, cioè poche ore prima delle altre gare regolari? Alcune volte sì, altre no. La domenica è rischioso, potrebbe piovere. Magari perché al sabato molte atlete lavorano o vanno a scuola? Se si rispettassero le regole non ci sarebbero problemi.

Spassosa scenetta: l'arbitro chiama un lancio e l'esterno centro protesta. L'arbitro si toglie la maschera, entra in campo e "scusi, la vede meglio da lì?" Risata generale e l'esterno torna a posto dicendo "scusi,scusi!"

A proposito di arbitri, auguri a Luana che ha fatto il suo esordio in A1. Non creda di cavarsela senza una bottiglia di qualità quando verrà da noi.

In questi giorni abbiamo ospitato la Nazionale Under 13 in un raduno di selezione. Abbiamo avuto modo di conversare con i genitori/manager/dirigenti di tante squadre di tutta Italia. Da un lato abbiamo ricevuto entusiastici complimenti per l'accoglienza ed il campo, decine di foto da chi non aveva ancora visto il nostro impianto. Dall'altro abbiamo raccolto le lamentele di molte società che non possono/vogliono/riescono ad avere un campo di tale livello, problema enorme soprattutto nelle grandi città. Torneremo sull'argomento.

Chiudiamo ricordando che abbiamo solo otto secondi per leggere la data di scadenza.