Palla Mancata 

ANNO XXIII - NUMERO 8

3 GIUGNO 2023

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

INIZIA IL GIRONE DI RITORNO


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

DETTO FATTO

Visto che ci facciamo i fatti nostri in pubblico, proseguiamo con questo andazzo.

Avvertenza: leggere prima l'articolo di Bidus qui sotto, poi riprendere a leggere.

Lette le avvertenze botaniche ci siamo quindi subito mossi presso il fornitore di fiducia trovando esemplari di buddleia di varie dimensioni, su consiglio dell'esperto abbiamo scelto piante non troppo grandi e già fiorite. Più difficile è stato trovare la salvia pratensis. Non essendone disponibili nel vivaio, per il momento abbiamo preso una pianta di salvia chamaedryoides Isochroma che produce fiori della stessa tonalità della pratensis. La ricerca della varietà desiderata continua.

Ricercheremo la miglior posizione per la messa a dimora nel luogo meditativo, a cui occorre anche dare un nome appropriato. Buttiamo lì qualche proposta: meditation corner (anglofono, richiama i vaniloqui di Dox, quasi ad esorcizzarli), angolo meditativo (se torniamo all'italiano), semplicemente meditazione, oppure (di arboriana memoria) meditate!. Attendiamo suggerimenti, in particolare piemontesi.

Un problema potrebbe nascere per la vela ombreggiante. Quando spirano i venti da nord, in giornate particolari essi raggiungono una notevole velocità. Ci hanno ribaltato il gazebo più di una volta (fina a quando non lo abbiamo finalmente ancorato meglio al terreno). Viene quindi il dubbio che la vela possa essere strappata dai sostegni, una soluzione, oltre a sostegni solidi, sarebbe quella di rimuoverla nelle stagioni in cui l'impianto sportivo non viene utilizzato, e che corrispondono storicamente ai periodi di maggior vento.

Ciotole sonore o cantanti. Durante una vacanza negli USA nel 2017, a Portland (OR) abbiamo visitato il Japanese Garden situato all'interno del Washington Park. Una cosa mi aveva particolarmente incuriosito, all'entrata di un edificio espositivo vi era una "campana" evidentemente ricavata da una bombola del gas, di quelle per l'acetilene o l'ossigeno, che quando colpita produceva un suono seducente. Ho sempre avuto intenzione di fare una da mettere al campo, ed ora abbiamo l'occasione. Ho prontamente coinvolto l'amico coautore del "segnavento fatto di mestoli", non riusciamo a sottrarci alla voglia di costruire le cose da soli... more to follow.


Personaggio della settimana: Yilian Tornes, 15 strike out a Bollate e vittoria per la Rhea


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

CIOTOLE CANTANTI
di BIDUS

Il nostro Editor non riesce a dimenticare di essere un ingegnere, ha bisogno di progetti affidabili con tabelle, costi e tempistiche. Eppure proprio lui e i suoi compagni della foresta di Sherwood dovrebbero concepire lo stato di allegrezza di un posto inutile.

I luoghi e le cose inutili sono quelle che fanno vibrare il cuore. Questi inquietanti personaggi che ora vogliono preventivi e planimetrie sono gli stessi che hanno partorito l’opera: “La forza propulsiva dell’inquietudine“. Non miciomicio baubau o il drago del trono con i mattoncini dei lego. Gente che ha scritto e cito testualmente: “Il recupero di uno scarto industriale, movimento generato da un elemento naturale“. Ed infine all’apice del delirio creativo: “Nella convinzione che solo l’arte potrà salvare l’umanità“.

Geniale e folle, un misto di sconsiderata allegria e lucida follia. Questi stregoni del pensiero rivoluzionario devono capire che non posso pensare di creare le condizioni utili per riuscire a generare un’idea che applicata genererà benessere.

Lo so vi siete persi, ma sentite ora, questo luogo per ora esiste solo nella mia memoria e per ricrearlo devo praticare la difficile arte del “cazzeggio“ per escogitare pensieri, per vivere attimi che senza secondi fini producano un bene per la comunità.

Ma andiamo con ordine, vela ombreggiante in poliestere m. 4 x m 3 colore tortora.

Si aggiunga che le ciotole sonore non abbisognano di diavolerie elettriche o qualsivoglia intelligenza artificiale, molto di moda da citare, all’insegna del movimento e quindi del suono generato da elementi naturali. Tali ciotole sono chiamate anche “ciotole cantanti“ poiché il loro suono rimane molto a lungo dopo che sono state percosse.

Stuoie e cuscini le trovate da IKEA a Helsinki, Finland. Le piante invece sono un argomento particolare, la “Salvia Pratensis“ ha dei bellissimi fiori appuntiti che attirano libellule e altri esseri viventi come farfalle e colibrì. Il cespuglio di farfalle “Buddleia“ un piccolo arbusto che fiorisce tutta l’estate con fiori viola, rosa e blu, le farfalle e i colibrì lo trovano delizioso.

Lo spazio per fermarsi a pensare dovrebbe essere come un non spazio con un non tempo, come quando da bambini tornati da scuola uscivamo per strada e dopo un tempo variabile tra le quattro e le cinque ore la mamma ci urlava di rientrare per cena perché era buio. Ma come è buio, pensavamo, prima era giorno, quando è successo? Ma soprattutto, mentre succedeva io dov’ero?

Un tempo non tempo, momenti trascorsi al di fuori del tempo e dello spazio. La sensazione di essere stati in una dimensione parallela, smarrirsi con un pensiero nel nulla.
Arrivederci e scusate.
GB


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

AL MASSIMO SONO 3
di
KARL DER GROßE

Da che ho personale, memoria una delle anomalie più evidenti di questo sport è la particolare “disattenzione” che gli organi federali che si sono succeduti nel tempo hanno sempre avuto nella “gestione” del settore giovanile che, spesso, viene utilizzato come strumento per “gratificare” attori e realtà del nostro sport dando una minore valenza, spesso, al merito sportivo.

Al di là dell’opinione che ognuno di noi ha delle “vere” motivazioni che stanno dietro alle “scelte” che di anno in anno vengono… “fatte”, a mio parere c’è una ragione di fondo che permette questa trascuratezza nella gestione delle Nazionali, soprattutto giovanili.

Se ci pensate bene, a parte la scellerata scelta effettuata nel periodo olimpico di seguire i pessimi suggerimenti di chi sosteneva che fosse meglio inseguire qualunque oriunda dal cognome più o meno esotico che passasse nei paraggi di un qualsiasi campo da softball, il vero motivo che condiziona le scelte nel nostro sport è che spesso e volentieri in qualsiasi competizione nazionale o internazionale, giovanile o seniores, le formazioni che si giocano la competizione sono… nella migliore delle ipotesi 3.

Quindi, partendo dal presupposto che, a livello mondiale, oriunde o non oriunde, sostanzialmente, non esistiamo, e dando per scontato che, male che vada, si arriva terzi al Campionato Europeo, giocando, al massimo, un paio di partite vere e, per il resto sono allenamenti meno impegnativi della maggior parte delle partite di campionato (e questo vale per la seniores e, ancora di più, nei campionati giovanili), ecco l'ampia discrezionalità di infarcire i roster utilizzando un criterio adatto a coltivare le Pubbliche Relazioni quindi, per un paio di partite vere, quando ti sei “garantito” di avere le 9 titolari ed in alcuni casi non sono necessarie nemmeno quelle… per le altre… non è che serva proprio essere così esigenti…


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

TDR

Si sta svolgendo il Torneo delle Regioni, splendida avventura che permetterà ad alcune nostre piccole atlete viaggi in Europa e magari negli States.

Finalmente, dopo anni di lotte, qualcuno mi ha dato ascolto: per la prima volta nella storia del TdR non sono ammessi maschi nelle squadre di softball U13.

Era ora, qualche regione vinceva grazie a due maschi grandi e grossi, “rubando” il posto ad altre regioni, per poi non potersi presentare in Europa. Quando raccontavo della situazione a Manager o Dirigenti di altre nazioni le reazioni erano le seguenti.
1) Si va bene, cambiamo discorso, questo qui ha bevuto.
2) Non sa l’inglese, confonde boys e girls.
3) Ma stai scherzando?.
4) Sfrenata ilarità.

Altro appunto: nella U13 giochiamo tutto un campionato con doppi incontri di 5 riprese.
Al TdR due incontri al giorno, uno alla mattina e uno al pomeriggio, di 4 riprese. Perché?
Non vedo nessun motivo logico.

Terzo appunto, come sempre la FIBS non si cura (o è in lotta, o gli sta sul cavolo) del torneo mondiale della Little League, manifestazione che coinvolge milioni di atleti e in USA va in TV in prime time. Anche quest’anno diktat alle atlete: se scegliete la LL non vi chiamiamo in nazionale.

Ma perché? Se hai brave atlete, prospetti futuri per la maglia azzurra, non è meglio che giochino decine di incontri internazionali di alto livello piuttosto che un unico torneo in Italia di scarso livello?

***

Sono a Bollate nel primo incontro di recupero, conto i presenti, siamo in 94.
Forse qualcuno in giro per sgranchirsi le gambe. Facciamo 100 cifra tonda? Sul sito FIBS siamo in 200. Facciamola finita. O si dà l’incarico al classificatore di contarli per davvero, o smettiamo di scrivere numeri a caso. Tanto il numero dei presenti non serve a nessuno, e lasciamo perdere.

Sono al campo, sto lanciando nella classica partitella di fine allenamento.
Telefonata da Praga: gli amici di Bollate hanno urgente bisogno di uno speaker, molla tutto e corri. Usurpo il posto di Rocchi, vengo servito e riverito e ringraziato, birra gratis, microfono nuovo e non tenuto insieme con lo scotch. Vedrò di trattare un buon ingaggio per la prossima stagione.
(*)

Intanto vedo una spettacolare partita, vinciamo 4-1 il che non è male in ottica play-off.
Duello stellare tra le lanciatrici, 13K Plain, 15K Tornes, e non è una partita noiosa: i battitori lottano come cavedani presi all’amo, non si contano le palle in foul, prima di finire K costringono a serie di 10-12 lanci.

Squadre equilibratissime, la spuntiamo grazie agli errori difensivi del Bollate, due nell’inning decisivo.

La prossima settimana si ripete sul nostro campo, ancora in due serate, sarà spettacolo e speriamo di portarne via ancora una.

Intanto dobbiamo vincerne due contro Sesto Fiorentino e poi sabato 10 andiamo a Pianoro per la partita decisiva della stagione. Che la buona sorte ci assista.

(*) Arrivo al campo di Bollate per la partita e Luigi Soldi mi blocca dicendomi: "Senti chi fa lo speaker!", quindi riconosco la voce. Si impone immortalare con una immagine.

Avvertenza per lo "speaker professionista": si accontenti di quello che trova.