Palla Mancata 

ANNO XXIII - NUMERO 15

30SETTEMBRE 2023

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

SI ASSEGNA LO SCUDETTO 2023


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

L'ORA DELLA VERITÀ

Con questo titolo tocchiamo uno dei punti più controversi attorno a cui si agita l'umanità da millenni. Cos'è la verità?

Il dizionario Treccani recita: Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva.

Tralasciando l'oggettività di una misurazione strumentale, ma anche lì la vera misura resta confinata nell'accuratezza e nella precisione dello strumento, la conformità e la coerenza ai principi implicano un giudizio e quindi ognuno può avere la sua verità. Kurosawa, e prima di lui Pirandello, hanno magistralmente interpretato il tema creando capolavori che restano nella storia del cinema e della drammaturgia sull'inconoscibilità del reale.

Resta la realtà obiettiva che nello sport facciamo coincidere con il risultato, e allora, tralasciate le variazioni in chiave filosofica, siamo al dunque. Nel fine settimana si assegna lo scudetto del softball stagione 2023 e ci sarà un vincitore oggettivo, cioè il vero vincitore.

Per la prima volta nella nostra storia ci siamo, altra circostanza vera. Ma veniamo all'interpretazione di questo esserci.

Sulla stampa è apparsa la dichiarazione del CT della Nazionale Federico Pizzolini, presente al Francesco Nespoli durante le partite di andata, che ha affermato: "Caronno il suo campionato l'ha comunque già vinto". Ciò ha scatenato opposti sentimenti, come anche si vede dagli articoli di questo PM.

Ma qual è la verità? Qui senz'altro governa il giudizio soggettivo e anche il ruolo. Allenatori e atlete scendono sempre in campo per la vittoria, qualunque sia l'avversario. Ciò non significa che le due squadre siano pari, se non nel momento in cui inizia la gara. ma il dovere di chi gioca è quello di crederci sempre, quanti esempi abbiamo visto di partite "perse in partenza" e invece vinte. C'è sempre un certa componente di casualità e soprattutto conta la forza d'animo dei contendenti.

Diverso è il ruolo di commentatore, che giudica in base agli elementi disponibili, tra cui le statistiche. E allora vediamo che Forlì ha una media battuta di 330, Caronno di 218 (132 valide di differenza). Caronno ha una miglior difesa (38 errori contro 48, ovvero una media di 969 contro 956). In pedana Caronno è migliore di poco con ERA=1,99 contro ERA=2,19.

E quindi? A nostro parere la media battuta fa la differenza tra le due squadre e lo si è visto nelle prime due gare.

Poi c'è lo stato di forma. Le statistiche mediano una intera stagione, ma la forma non è sempre la stessa, infortuni a parte. E infine l'esperienza di vivere i momenti decisivi, che fornisce quegli strumenti mentali necessari a rendere al massimo quando serve.

Hanno, naturalmente, tutti ragione nell'analisi e nel pronostico. Bisognerebbe saper dire: "vinca il migliore!", ma come si fa? E quindi Forza Rhea!


Personaggi della settimana: la squadra Under 15 che disputerà le finali nazionali


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

FONOGRAMMA
di BIDUS

Roma + 17, Venezia + 13, Caronno non pervenuta.

"È la sera dei miracoli, della luna che sta per cadere e la gente corre nelle piazze per andare a vedere. Questa sera così dolce che si potrebbe bere. È l'ora dei miracoli che mi confonde".

Confusi e felici, così mi siete apparsi sabato sera, gli occhi di tutti brillavano e ho sentito tanti asserire di aver vissuto una settimana di pace e serenità. Appunto forse anche troppa amici miei, occorrono gli occhi di tigre per avere la volontà di andare avanti con determinazione. Ma non avete certo bisogno di consigli e mi scuso a prescindere perché non sono all'altezza di darne e ho la mente troppo piena di fantasmi per poterli dare.

Cari amici di "PALLA MANCATA" probabilmente non ve ne siete ancora resi conto, galleggiando nel vostro bellissimo mondo di finali scudetto, ma sta per cascarci sulla testa la madre di tutte le sciagure, parlo della famigerata "riforma dello sport".

Trattasi di qualche cosa di molto simile alla "supercazzola con scappellamento a sinistra", una faccenda incomprensibile per chi l'ha scritta e altrettanto ostica per chi è costretto a leggerla. Entrata in vigore il 1 luglio, a oggi non si sa ancora come applicarla, quali sono le direttive, cosa bisogna fare e soprattutto non si capisce perché e per chi è stata fatta.

Ma questo è l'assurdo mondo che ci siamo creati e in cui soggiorniamo a tempo determinato. Da una parte stiamo addestrando un clone vocale, un intelligenza artificiale che ci replichi e dall'altra muoiono cinque operai sul binario della ferrovia perché non è partito un fonogramma, poiché il tempo è denaro e forse anche perché lavorare in sicurezza è un diritto che ci siamo persi per strada.

Noi siamo ora in questo punto, in questo mondo di mezzo come gli hobbit con i piedoni (vedi Dox), da una parte uno slancio verso il futuro ancora incomprensibile e ingarbugliato e dall'altra la nostalgia delle conserve fatte in cortile dalla nonna e delle serate con gli amici a parlare del niente davanti a un bicchiere di barbera.

Siamo ora in questo mondo di mezzo in balia degli orchi trasformati in leggi illeggibili, di tirannici software gestionali e di scarsa, scarsissima umanità. Auguri, io non mi sento parte del presente, non lo capisco non mi interessa, comunque sono in estinzione.

Forse addio.
GB


VISTO DALLA CURVA

NOTHING IS IMPOSSIBLE
di DAPE

È vero, sembra un' impresa impossibile ribaltare un 2 a 0, ma credo che le ragazze abbiano l'obbligo di provarci, non per noi ma per loro stesse. Sì perché molti anzi quasi tutti gli addetti ai lavori hanno già sentenziato che il Caronno arrivando in finale ha già vinto il suo scudetto...Ma stiamo scherzando?

Ma veramente credete alla cose che dite?

Noi chiediamo alle ragazze di lottare, di dare tutto, sappiamo che giochiamo contro una squadra eccezionale, ma anche Davide era sfavorito contro Golia e come è finita lo sappiamo tutti.

Serve una prova di grande maturità intellettiva, si perché solo con la testa si riesce ad uscire da questa situazione complicata, noi crediamo che se restiamo concentrati si possa dire la nostra, sarà molto dura e molto tosta ma cosa abbiamo da perdere?

Questo Forlì sembra veramente inespugnabile, ma se riusciamo e fare una breccia in quelle mura...

D'altra parte mica siamo lì a fare le belle statuine come tutti quelli che ne sanno pensano.
Dai ragazze nulla è ancora scritto, c'è ancora tempo per sognare, e ricordatevi che chi ama non si arrende mai.

AVANTI CARONNO, LOTTA PER LA MAGLIA, VINCI PER GLI ULTRAS.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

 

2-0 O 2-3?

Sabato siamo a Forlì per giocare il ritorno della sfida scudetto.

Come si supponeva Forlì ha vinto entrambe le partite dell’andata, e questo ci stava, vista la potenza delle emiliane (romagnole?): mai chiamare l’una per l’altra, c’è la scomunica…

Il fatto che ci lascia l’amaro in bocca sono i punti segnati da Caronno in ambedue le gare, cioè zero. E passi contro Cacciamani, mai vista così in forma, ma la lanciatrice USA non sembrava poi così intoccabile. E va beh…
E anche una difesa spettacolare ci ha messo la sua.
Possibilità per Caronno? Certamente, se venerdì sera il Forlì festeggia con una impepata di cozze… avariate e tutte, ma proprio tutte, si beccano uno ....
In caso contrario le possibilità sono davvero poche. Però…

Un anno fa il Bovisio, squadra in cui giocano moltissime giovani del vivaio caronnese, si gioca la promozione in A2 contro il Cairo Montenotte.
Vince le due partite di andata tanti a pochi. Mai visto le nostre giovani battere così tanto e così lungo. Il ritorno sarà una passeggiata. Stesse giocatrici, Cairo ne vince tre e ribalta la finale.
Cos’è successo?

Sabato scorso Legnano incontra Bologna per salire in A1.
Vince le due partite di andata. Stesse giocatrici, Bologna ne vince tre e ribalta la finale.
Cos’è successo? (va beh, alcune atlete giocano sia nel Pianoro sia nel Bologna, ma guarda minga tüscoss).
Sabato giochiamo a Forlì, che vince le due partite di andata, e…

In ogni caso non dimentichiamo che è stata una stagione fantastica, finale scudetto e finale di Coppe con un pubblico che altre squadre ci mettono una stagione per fare i numeri di una nostra serata.

E a proposito di numeri il nostro greenkeeper si lamentava che era stufo di “tirare” e segnare il campo. Abbiamo fatto due conti, e il risultato è 110.

E se conti che in molte giovanili non lo prepari tra le due partite, vuol dire che sul Francesco Nespoli quest’anno abbiamo giocato 120-130 gare, e scusate se è poco.

Anche quest’anno la U15 è in finale, e la U13 non c’è perché ha già giocato e perso la finale scudetto col Bollate due settimane fa. Ma è mai possibile che nelle fasi finali si fanno incontrare sempre le due lombarde? Anche sabato prossimo ci sarà il derby Bollate-Rescaldina. Con Bollate ci giochiamo ottomila volte durante il campionato, nelle finali fateci giocare con altre regioni, per favore!

Dimenticavo, è tassativamente vietato dal regolamento che le lombarde facciano primo e secondo.

E Dio non voglia che facciano anche il terzo.