Palla Mancata 

ANNO XXIV - NUMERO 8

22 GIUGNO 2024

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

E ORA MONDIALE


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

TORRE DI BABELE

Temiamo di averla già detta, ma la pigrizia non ci permette di andare a controllare. La torre di Babele non è parlare lingue diverse, ma usare le stesse parole con significati diversi. Per capirsi pur avendo una lingua madre differente basta studiare l'altra lingua, o se ve ne sono le condizioni, usare un interprete. Ma se si usa la stessa parola attribuendone significati diversi l'incomunicabilità è assicurata.

E dove l'incomunicabilità determina equivoci e conflitti capite bene i rischi che si corrono. Se "penso" che una parola abbia quel significato non posso pretendere di essere capito. Se discutiamo quale sia il significato di un termine, ma ognuno di noi ha il "proprio dizionario" in testa la discussione sarà sterile, senza possibilità di reciproca comprensione.

Abbiamo ottenuto, anche grazie al supporto dell'amico Tommy Velazsquez, Presidente di Porto Rico, l'approvazione del nostro torneo (il 43° Torneo Città di Caronno - Coppa Majer) da parte della WBSC, la Federazione mondiale. È motivo di orgoglio e la partecipazione porterà punti nel ranking internazionale alle squadre nazionali partecipanti. Arriva la lettera con l'approvazione e scopriamo che dovremo/potremo fregiarci del logo Sanctioned by WBSC.

Ohibò! Siamo stati sanzionati? Nel lessico comune infatti la parola sanzione fa venire in mente un'ammenda, o peggio, una multa. Breve sondaggio tra parenti e amici a portata di voce e per tutti è così. E invece, sorpresa, consultando fonti di "interpretazione autentica" (Dizionario Treccani in primis" emerge che il primo significato di sanzionare è: riconoscere valido, ratificare, sancire, approvare con la propria autorità.

Qual è la morale? Che non bisogna mai dire"... ma io intendevo...", le parole sono importanti ed esigono rispetto, il loro significato è quello dei testi (dizionari e letteratura) e non quello che "si pensa che sia". Tra i tanti effetti collaterali discutibili della digitalizzazione, almeno ne abbiamo uno positivo, qualsiasi dispositivo elettronico ci sia nei paraggi è buono per una rapida verifica su internet.

Lunga introduzione per arrivare al dunque.

L'ottimo Bidus tesse un elogio della rabbia e la considera (ci corregga se sbagliamo) un sinonimo di indignazione. Ci permettiamo quindi di riportare le due definizioni (fonte Treccani).

rabbia: irritazione violenta prodotta dal senso della propria impotenza o da un’improvvisa delusione o contrarietà, e che esplode in azioni e in parole incontrollate e scomposte

indignazione: risentimento vivo soprattutto per cosa che offende il senso di umanità, di giustizia e la coscienza morale

Noi sostenevamo che è l'indignazione a muovere gli animi per superare l'ingiustizia, a differenza della rabbia che tende solo a distruggere. E ci pare proprio che i due termini non siano sinonimi.

Quanto poi a "osservare il quadro generale con distacco", non era la nostra argomentazione. Ci sarebbe forse da discutere sul valore dell'atto di generosità unilaterale, ma in questo momento ci porterebbe troppo lontano e uscirebbe dai confini, seppur molo elastici, di Palla Mancata.


Personaggio della settimana: Giulia Brindani, per la quindicenne la convocazione nella nazionale di categoria


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

PECORE DI MURANO
di BIDUS

Il nostro amatissimo "Foucalt" di Bariola ci bacchetta sulla frase "la rabbia è sana", ricordandoci che non è mai nata una buona idea dalla polemica e niente di buono può nascere dalla rabbia. Ci consiglia quindi di prendere ispirazione da Mandela e dai buddisti mettendo da parte le emozioni, mettendosi nei panni degli altri, e osservando con distacco il quadro generale incanalando la rabbia in azioni costruttive.

Ma l'indignazione che spinge le persone a unirsi per protestare contro situazioni ingiuste e intollerabili nasce dalla rabbia. L'ira è una risposta a una minaccia e ci prepara ad affrontarla. Se una situazione necessita di un cambiamento la rabbia spinge all'azione e ci motiva a trovare una soluzione.

Essa è uno strumento potente che ci permette di reagire alle ingiustizie, di fronte a fatti e atteggiamenti ingiusti e totalitari, non basta indignarsi prendendo le distanze, bisogna agire.

Ma ora alleggeriamo un attimo la discussione e mentre andiamo in bagno a liberarci domadiamoci: "Se butto la pasta, poi cosa mangio?"

Mando il mio personale saluto di benvenuto al nuovo scribacchino "SINGOLO A " mi piace lo stile di scrittura e gli auguro di divertirsi e scrivere di sport e amenità varie con leggerezza e con l'intelligenza che dimostra. Auguri.

In questi giorni sto sistemando il super attico a Montecarlo e mi sono accorto di aver perso una raccolta di quotidiani del periodo 70/75 a cui tenevo tantissimo. Saranno andati perduti o peggio ancora buttati nella fretta di qualche trasloco, quando si mette tutto alla rinfusa dentro gli scatoloni pensando che al momento il problema è spostarsi in fretta, l'ordine verrà dopo.

Grave errore, bisogna fare con calma, tutti gli oggetti si portano dietro ricordi, sensazioni, speranze, sono pezzi della nostra vita. Sono gli oggetti del nostro passato, magari non valgono molto, ma consideriamo che ognuno di quegli oggetti quando lo prendiamo in mano ci parla e ci racconta la nostra storia. Questo insegnamento l'ho tratto quando ho dovuto svuotare l'appartamento dei miei genitori, chi mi autorizzava a buttare tutti i loro ricordi, cassetti pieni di fotografie, documenti, oggetti che per loro significavano la vita insieme, per me erano solo un problema.

Meditate gente e per alleggerire la seriosità del momento tornate in bagno, liberatevi una seconda volta e chiedetevi: "la lana di vetro è prodotta dalle pecore di Murano?"

Forse si.

Saluti
GB


FERO, FERS, TULI, LATUM, FERRE

TERZA SQUADRA
di SINGOLO A

Una delle immagini più belle di un campo da softball si ha poco prima dell’inizio di una partita, quando sul campo non c’è nessuno: le squadre sono nei rispettivi dugout, o nelle immediate vicinanze, e gli arbitri sono a una certa distanza da casa base pronti a chiamare le squadre in campo. In questo momento il campo è praticamente perfetto, le linee delimitano bene la zona di foul e il box del battitore.

A questo punto, le tre squadre sono pronte a entrare in campo. Sì, le squadre sono tre: due si contenderanno la vittoria, una sarà chiamata a dirigere l’incontro prendendo quelle centinaia di decisioni che spettano solo ai suoi componenti, gli arbitri (a volte, soprattutto nelle partite del settore giovanile, l’arbitro è uno solo; in questo caso fa squadra da solo …).

Gli arbitri si comportano proprio come una squadra, con l’obiettivo di portare a termine l’incontro nel miglior modo possibile, ovvero senza farsi notare.

Spesso comunicano fra loro a segni, per esempio ricordandosi a vicenda che ci sono due eliminati, o che c’è una situazione di infield fly, e parlano fra loro al termine di ogni mezzo inning. La cosa importante per loro è prendere le decisioni giuste, e sanno che tutti si aspettano proprio questo da loro, anche se il fatto che una decisione venga considerata giusta o meno dal pubblico dipende dalla squadra per la quale si sta tifando, per cui può capitare che una decisione giusta venga contestata. Ma le lamentele del pubblico non vengono quasi sentite dai giudici di gara.

Diverse sono le contestazioni da parte di giocatori e tecnici, che cercano comunque sempre di tirare l’acqua al proprio mulino. L’importante, per chi in campo va a contestare una decisione, è capire in fretta fino a che punto si può arrivare senza rischiare l’espulsione, perché ogni arbitro è diverso e ha un differente limite di sopportazione.

È ovvio che anche gli arbitri sbagliano (d’altronde è difficile rimanere concentrati al massimo per tutta una partita), ma quando capita spesso se ne accorgono, e se ne dolgono. E sono comunque convinto che gli errori degli arbitri vengano commessi in assoluta buona fede.

C’è chi li considera un male indispensabile, ma sottolineerei la parola “indispensabile”.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

LUNGA PAUSA

Siamo arrivati alla fine della stagione.

O quasi, visto che il campionato è ancora lungo, ma grazie alla breve sosta di un paio di mesi per mondiali, europei e coppe praticamente è già tutto scritto.

Le quattro ai play-off già stabilite, l’ultima della classifica ormai decisa, giocherà per la permanenza in A1 con la seconda di A2.

Partite inutili, perché la squadra che l’anno prossimo porterà (forse..) il campionato a dieci verrà decisa non sul campo, ma con i bilanci societari del prossimo inverno. E magari resteremo in otto. Un mio precedente articolo sull’hockey chiarisce bene la situazione del softball nostrano.

Dopo un inizio notevole, in cui abbiamo rivaleggiato con il Pianoro per i play-off ora ci giochiamo il 5° posto col Macerata. Per una stranezza del calendario abbiamo vinto tutte le partite in casa, e ora perdiamo… fuori casa, lontano dagli occhi dei tifosi. Grazie al Parma che non vince mai possiamo con tranquillità mettere in campo molte delle nostre giovani del vivaio.

Per fortuna, nonostante la stagione dei monsoni, siamo riusciti a giocare quasi tutte le partite delle giovanili. Anche qui breve sosta, ci vediamo a settembre, buttiamo via i due mesi estivi, così le mie piccole vanno al mare e dimenticano tutto, a ottobre riprendiamo da zero.

Le squadre giovanili del Caronno sono tutte alle finali, non per meriti propri, ma per la pochezza delle avversarie. Le mie U13 degli anni 95’-2000 batterebbero le attuali 20-0. Ma tant’è. Poi ci lamentiamo che non abbiamo giocatrici di livello per la nazionale.
Se non cominci presto a giocare e giochi tanto ad alto livello, non arrivi ai vertici, vedi nazionale di calcio presa da un campionato pieno di stranieri dove i nostri giovani non trovano spazio.

A proposito di Nazionale softball e mondiali.

Come sempre all’ultimo minuto il roster si riempie di giocatrici straniere del Friul ‘81, che visto il line-up sarà al primo posto del campionato di A1. O no? Giovane italiana, cosa ti alleni a fare? Tanto all’ultimo minuto arriva dagli USA qualcuna migliore (?) di te e addio maglia azzurra. Per ottenere quale risultato poi? Vincere almeno una partita? Magari con la Cina, ma forse il ranking è falsato dalla loro assenza ai tornei internazionali. Se hanno deciso di venire per fare bella figura, addio speranze.

La scelta di giocare a Castions non è poi delle migliori, l’80% dei tifosi è in Lombardia-Emilia Romagna, un mondiale a Caronno-Saronno-Bollate avrebbe raccolto il triplo di spettatori (e il triplo di incasso).

Venire a Castions per vedere le partite dall’esterno non è il massimo, infatti le tribune sono ancora semivuote. In compenso i Turconi hanno organizzato un antipasto del mondiale, dove puoi vedere le atlete da vicino, gratis, e venderemo un fiume di birra…
E se avanza qualche barilotto, il sabato riunione di tutti i pazzi che anni fa hanno stabilito il record del mondo della partita più lunga, 120 ore ovvero 5 giorni e 5 notti consecutive. Il record è ancora nostro, nessuno ha più tentato di batterlo. Se scapperà qualche lacrimuccia la annegheremo nella schiuma.

E a proposito di birra, tassativamente questa volta dovremo andare a trovare Bidus, da troppo tempo abbiamo rinviato l’invito a casa sua per abbondantissime libagioni!