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Palla Mancata |
ANNO XXIV - NUMERO 9 30 GIUGNO 2024 |
Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni |
IN ATTESA DEL CITTÀ DI CARONNO |
CHI, COME, DOVE E PERCHÉ |
ESPERIENZA SPECIALE |
Le vacanze di Dox ritardano l'uscita di PM, ma inseriscono la giornata del 30 giugno tra le date commentabili. La squadra di Serie B, che è praticamente la Under 18, va a Castellamonte per due gare che potrebbero essere (come poi sarà) decisive per la vittoria nel girone. Tralasciando le ragioni che hanno portato alla decisione, si gioca alle 10 (anziché le solite 11). Partenza alle 7, sveglia alle 5.45... Le gare non durano più di tanto, alle 14 siamo in marcia per rientrare. Rientro con Elisa Oddonini seduta di fianco al guidatore (il sottoscritto). Già all'andata la ragazza si era prodotta con l'imitazione della vece del navigatore, riproducendo TUTTE le indicazioni stradali. E fin qui va bene, arriviamo in perfetto orario senza sbagliare. Al ritorno probabilmente l'errore è del sottoscritto che incautamente avverte "... non mi piace guidare, sono sveglio dalle 5,.45, sono stato tutto il giorno al sole, evitatemi il colpo di sonno". Forse il senso di responsabilità, forse (più probabile) l'innato spirito inconscio della "maestrina", ecco parte una raffica incontrollata di parole che tramortirebbe chiunque. L'empatica (si fa per dire) ragazza, delle cui caratteristiche di: 1) serietà; 2) attaccamento alla maglia; 3) senso del dovere; 4) orientamento al risultato, nessuno - dico nessuno - si sognerebbe mai di avere il benché minimo dubbio, quando prende una cosa sul serio (ovvero sempre) diventa una macchina micidiale. Chiede ai passeggeri a bordo del rientro da Castellamonte. È ovvio che potendo contare su questi personaggi ci sentiamo in una botte di ferro. Poi si scopre che l'urgenza del rientro era dettata dal fatto che con alcune amiche era in programma il concerto di Max Pezzali a San Siro. Le "sciagurate" (manzonianamente parlando) hanno anche mandato un selfie che prontamente pubblichiamo.
Che dire? Buon concerto e ci vediamo domani per il recupero Under 18. *** In ogni questione arriva sempre il momento di tracciare la linea che significa STOP. Lo faremo anche questa volta, ben più profondi sono i temi adombrati. Su rabbia e indignazione la chiudiamo qui, ma la riprenderemo de visu quando (finalmente) metteremo le gambe sotto il tavolo. Resta il problema delle FPR. Comparendo nell'articolo di Bidus questa sigla, ci siamo prontamente documentati. Ecco il risultato (parziale) trovato in rete: https://www.farmaonweb.it/FPR-Farmacisti-per-la-Ricerca-mz-3654 https://en.wikipedia.org/wiki/FPR https://www.friulsider.com/prodotti/375/fpr.html https://subitofarma.com/fpr-crema-forte-idratante-450-ml https://www.pharmazone.it/prodotto/fpr-microcircolo-vene-e-gambe-compresse/ E qui mi sono fermato per sfinimento. Per poi ricevere come chiarimento FPR=Famiglie Privilegiate Rimbecillite. Evito altri commenti. Alla prossima. |
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Personaggi della settimana: la squadra di Serie B che ha giocato a Castellamonte conquistando le finali |
AD OVEST DI PAPEROPOLI |
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CARTA IGIENICA |
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Caro amico di penna, non si tratta di un sinonimo e le tue erudite ricerche lo dimostrano, io semplicemente credo che l'indignazione nasca dalla rabbia e ribadisco che in alcune occasioni essa non basti. Oggi le mie previsioni astrali dicono: "non arrendetevi finché non avete raggiunto un accordo vantaggioso e se siete platealmente in torto negate tutto". Quindi a prescindere io nego tutto quello che ho detto, nego quello che sto dicendo e per non sbagliare nego anche quello che dirò in futuro. Non manca molto al termine del mio tempo, non perché le mie ceneri verranno sparse sulle piantagioni di luppolo in Germania, ma perché così ho deciso e semplicemente sparirò, puff, come mago Merlino. Mi porterò dietro solo un interessante libro di Crepet che dice: "Noi siamo dei privilegiati, rimbecilliti dal nostro privilegio". Mai un termine è stato più esatto per definirci nella selezione naturale e culturale della specie, prevale il peggio, se il peggio è utile e noi siamo dei grandi selezionatori del peggio ritenendolo utile. Selezionando il peggio ho trovato utilissimi i numeri che il caro Dox estra Non ci sono più giovani atlete, non ci sono più tecnici, gli arbitri latitano. Siamo sulla soglia dell'estinzione, ma continuiamo tranquilli con gli open day, il baseball for kids, cercando di rianimare. Vi confido che si tratta di rantoli inutili. Non ho le soluzioni, ma certamente investendo più energie e denaro nelle giovani atlete forse... ma solo forse. Altro problema quello delle FPR rimbecillite dal loro privilegio, che lasciano ai capricci dei figli/figlie la scelta di uno sport, cambiando ogni due mesi e quindi assistiamo a impennate di iscritti a equitazione, per poi passare al calcio e cambiare ancora con la danza classica, dimenticando di insegnare il rispetto, la fatica per ottenere le cose, il valore del denaro, i valori della vita. La teoria dei rimbecilliti giunge al massimo del suo esprimersi quando prepariamo gli zainetti ai bambini/e, quando andiamo a prenderli a scuola anche se abitiamo a due isolati, quando gli compriamo scarpe firmate da 400 euro sapendo che crescono come dei tirex. Stiamo creando dei rimbecilliti a nostra immagine e somiglianza che nel caso di un conflitto moriranno perché non trovano la carta igienica, non sapendo che ci si può pulire il culo con le foglie o le pagine di un quotidiano.
Già, però bisogna che
qualcuno legga i giornali. |
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FERO, FERS, TULI, LATUM, FERRE | |
L'APOTEOSI DELLA
PIGRIZIA |
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Ho sempre considerato baseball e softball come sport per atleti pigri; comunque atleti, ma pigri. Per quasi mezza partita rimangono seduti nel dugout, mentre, ad esempio, i giocatori di basket continuano a scattare e correre da una parte all’altra del campo e i calciatori percorrono normalmente più di dieci chilometri a partita. Ma c’è una categoria di persone attorno ai diamanti che raggiunge l’apoteosi della pigrizia: i classificatori, soprattutto i classificatori ufficiali. Questi personaggi, spesso con un fisico tutt’altro che atletico, guardano le partite stando seduti, normalmente all’ombra e al coperto, mangiano, bevono, chiacchierano (qualsiasi argomento è lecito) e si divertono, pur continuando a svolgere il proprio compito. Ma di preciso, cosa fanno? “Ah, sono quelli delle statistiche”. Non proprio. Le statistiche scaturiscono dal lavoro dei classificatori durante le partite, grazie al fatto che questi descrivono ogni singola azione con particolari sequenze di lettere e numeri. Per esempio, quando l’interbase raccoglie una palla battuta e assiste in prima per l’eliminazione della battitrice, invece di scrivere tutta la frase i classificatori, utilizzando fogli particolari, scrivono semplicemente 63 e cerchiano questo numero, e poi continuano a chiacchierare. D’accordo, questa è un’azione semplice ed esistono anche azioni un po’ più complicate, per riassumere le quali in pochi caratteri è necessario ricostruire mentalmente l’azione per riportarla fedelmente, ma la fatica è un concetto diverso. Il compito dei classificatori di squadra è leggermente più intenso, in quanto devono essere pronti a rispondere alle domande delle giocatrici (chi deve andare a battere? che battitrici dobbiamo affrontare? quanto stiamo? per chi?), ma la pigrizia di base rimane una costante. Ma cosa spinge persone, apparentemente normali, a diventare classificatori? Fra questi, sono molto rari ex-giocatori ed ex-giocatrici, mentre con una certa frequenza si avvicinano a questa attività genitori di giocatrici delle squadre giovanili, sia per poter stare più vicini alle figlie, sia per cercare di capire meglio questo gioco.
In ogni caso, per
continuare a classificare al di là dell’attività di genitore penso
sia necessaria non solo la passione per il softball/baseball, ma
anche un certo amore per la logica e per i numeri, nonché la
tendenza alla “pigrizia attiva”. |
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TRA
SPEAKER E SCORER
(Dialoghi
tra sordi) di DOX |
Speaker’s corner Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno. |
TUTTI AL MARE - GOLA SECCA |
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Arriva giugno, finiscono le scuole, i nonni vanno al mare e si portano le nipotine, che guarda caso sono anche giocatrici di softball. A inizio stagione, alla consegna dei calendari, tutte spergiurano che saranno a casa e disponibili per tutto giugno. Poi all’ultimo momento cambiano idea e spariscono per mesi. Non parliamo poi se sono extracomunitarie, le rivedremo all’inizio scuola, forse. Il calendario è già impiccato, se poi anche da noi inizia la stagione dei monsoni siamo fritti, i recuperi si allungano fino ad agosto. Il problema però si pone solo per noi, in altre regioni ci sono tre squadre, giocano un paio di volte se va bene e sono a posto. Noi ce la caviamo col numero: il roster giovanile che quest’anno comprende Under 13 , Esordienti, Mini, arriva a quarantadue. Una dozzina si fanno vedere di tanto in tanto, un po hanno comunioni, matrimoni, gite della scuola, alla fine ne trovi la metà. Però così hai sempre una dozzina di presenti, qualche esordiente bravina gioca già nelle U13, qualche mini un po cresciuta può giocare nella esordienti e riesci a cavartela sempre. Certo che se inizi la stagione con un gruppo di 12-14 diventa impossibile arrivare a giocare a giugno con almeno nove in campo. E le partite di campionato diventano una farsa.
Come non bastasse Bollate
organizza un bellissimo torneo con mille partite. Soldi mi decanta un nuovo aperitivo che usano da loro, detto “Moroni” tipo spritz special, e me ne promette una quantità industriale. Poi invece il maledetto taccagno se ne guarda bene dal darmelo. Come, adesso? Ma è ancora mattina! Non ho tempo, torna dopo. Appena finisci la partita te ne porto due. Vieni sull’altro campo. Se mi fai il manager della All-star giuro che…
Risultato, due giorni a
Bollate con la gola secca, me la sono legata al dito, vendetta tremenda
vendetta, avrà bisogno di qualcosa, e se ne pentirà amaramente. |
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