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Palla Mancata |
ANNO XXIV - NUMERO 11 19 LUGLIO 2024 |
Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni |
MONDIALE |
CHI, COME, DOVE E PERCHÉ |
GIOCHI DI SQUADRA |
Il softball è un gioco di squadra, dirlo sembra una banalità, e infatti nessuno sta a ribadirlo più di tanto. Poi ci sono anche i giochi di società. In effetti quando si parla di gioco di squadra generalmente non ci si riferisce a uno sport, piuttosto a un modo collaborativo di operare, dove ognuno fa la sua parte, integrando le proprie competenze con quelle degli altri, sopperendo ai limiti dei "compagni" con i propri punti di forza (e viceversa) senza necessità di riconoscimento personale che non sia il comune risultato conseguito. Per i giochi di società il significato diventa più complesso. Per il dizionario Treccani si tratta di "quelli eseguiti per intrattenere persone riunite durante una festa e sim., consistenti spesso nel proporre quesiti da risolvere e imponendo penitenze a chi perde". Detta così sembra di andare a tempi passati, ma il successo odierno dei cosidetti "giochi in scatola" ci riporta all'attualità. Per la verità, in senso vagamente dispregiativo, per "gioco di società" si intende a volte un gioco delle parti non proprio trasparante, dove si finge per mascherare ciò che realmente si pensa. Poi abbiamo, e qui la cosa si fa divertente, il gioco di squadra facendo un (innocente) gioco di società. Tutto è stato avviato da Dox (PM N. 5 2024) quando ha invocato l'opportunità di reclutamento. È arrivato Singolo A e su questo numero esordisce Soap. Diciamo che è stato un gioco di squadra condotto con (innocenti) metodi da gioco di società. Leggendo gli articoli ci pare di essere coerenti con quanto PM intende essere: si scrive di ciò che riguarda il softball, ma anche (e forse soprattutto) ciò che non lo riguarda o che potrebbe riguardarlo (ma in senso molto lato). Tanto ci leggiamo solo tra di noi. |
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Personaggio della settimana: Melany Sheldon, sta disputando un ottimo mondiale. |
AD OVEST DI PAPEROPOLI |
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MIETITREBBIA |
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I numeri uno sono sempre da soli perché il numero due si allea col numero tre. Questa è la regola. Le parole fanno sentire la pasta al forno croccante e la fanno sentire untuosa. Tu che stai leggendo pronuncia a voce alta la parola croccante e untuosa e ti accorgerai di cosa stiamo parlando. Immagini nella mente provocate dalle parole. Allo stesso modo provate a pronunciare queste altre parole: Ambiziosi, Egocentrici, Determinati, mai Superficiali. Che immagine si forma nel vostro cervello farcito di pancetta coppata? Ve lo dico io, l'immagine di un presidente di società. Dall'esplosione della pandemia questi soggetti si sono trovati a dover prendere decisioni difficili, mettendo in gioco la propria persona, spesso andando contro ai pensieri dei collaboratori, sentendosi poi dire: "Sei tu il presidente, la responsabilità è tua". Tra l'altro a queste parole spesso sono collegate lettere di dimissioni. I presidenti sono un po' come i portieri nel calcio, un po' matti per il coraggio e l'incoscienza nel prendere decisioni, spesso soli per il ruolo che svolgono, hanno l'esatta percezione delle conseguenze possibili: "Se saltano me prendiamo un goal". Perché i portieri come i presidenti sono un 'altra cosa, devono prendersi sempre la responsabilità di ciò che succede, devono avere la capacità di anticipare, di percepire i disagi, i problemi e intuire gli sviluppi. Il presidente non è uno dei tanti egli è qualcosa di diverso, uno contro tutti a difesa della porta. Esagerato? Forse. Una sola certezza, bisogna essere matti per fare il presidente oggi. Come già comunicato in molti precedenti episodi il mio cervello è un cervello tripartito, per cui la parte più profonda di esso corrisponde al cervello rettilineo, che in sintesi significa che penso come una lucertola, quindi corro veloce da un muro all'altro e allora in questo momento cito il collega Singolo A il quale esprime la speranza che per un vero miglioramento nel softball occorrono tanti orticelli produttivi che lavorino insieme. Fantascienza scadente o sogni a occhi aperti. Lo racconto da secoli, un esempio di agricoltura solidale, se io ho un campo di grano e Gigino il mio vicino ha un campo di grano, quando matura e viene il tempo di raccoglierlo anziché comprare un mietitrebbia insieme condividendo i costi, compriamo due mietitrebbia sprecando tempo, denaro e risorse. Cinismo e rassegnazione.
Saluti |
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FERO, FERS, TULI, LATUM, FERRE | |
EGOISMO |
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Basi vuote, nessun eliminato. La battitrice effettua una lunga battuta, la pallina vola quasi fino alla recinzione che delimita il campo e la battitrice arriva facilmente fino in terza, poi, non contenta, su decisione propria si precipita verso casa base, dove viene eliminata. Il manager si arrabbia e la taccia di egoismo: se fosse rimasta in terza, visto che non ci sono eliminati, sarebbe probabilmente arrivata a punto su qualche azione successiva … ma un fuori campo è un fuori campo … Però in questo modo è stata danneggiata la squadra, perché nessun eliminato con corridore in terza è sicuramente meglio di un eliminato, basi vuote e nessun punto segnato. E i casi di egoismo durante le partite sono vari e continuano a esserci.
Sono convinto che
l’egoismo sia insito nella natura umana e che tutto quanto decidiamo
e scegliamo di fare sia un atto di egoismo, anche se non ci piace
farlo. Molte volte ci capita di agire in modo disinteressato a vantaggio di qualcun altro, senza aspettarci niente in cambio, ma anche questo può essere visto come una sorta di egoismo, perché in qualche modo ci gratifica, ci rende positivi agli occhi degli altri, e questo ci piace. L’altruismo non è il contrario dell’egoismo, ma ne è una forma: essere altruisti ci fa voler bene, e magari siamo altruisti perché ci fa piacere il fatto stesso di esserlo, venir considerati tali ed evitare possibili rimorsi di coscienza. Forse vedo le cose in modo troppo negativo, ma comunque non mi sento di condannare l’egoismo: l’importante è che non danneggi altri. Considero anche l’amore come un atto di egoismo, forse sublime, perché in ogni caso amiamo chi ci fa stare bene, o ci fa stare bene il semplice fatto di amare. In altri casi c’è chi parla di sano egoismo o di egoismo positivo, ma comunque di egoismo si tratta. |
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TRA CURVE E PARABOLE | |
È SOLO UN GIOCO
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Ah, il softball giovanile! Quell'incantevole sport dove bambini e bambine si trasformano in futuri ingegneri... o almeno così pensano i loro genitori. Immaginate la scena: la piccola Giulia, con in mano una mazza, troppo grande per lei, intenta a colpire quella maledetta pallina. Sua madre, seduta sugli spalti con un tablet alla mano, non sta seguendo il gioco, no. Lei è troppo occupata a inserire i dati nel suo foglio di calcolo Excel, perché sa che il numero di strike della figlia sarà fondamentale per il suo futuro. "Giulia, concentrati! Occhio all'angolo di elevazione!" urla il padre, che ha trasformato il giardino di casa in un laboratorio di fisica. Perché si sa, un buon colpo non dipende solo dalla forza, ma anche da una corretta applicazione delle leggi della cinematica. Ma la vera meraviglia del softball giovanile è quando entrano in gioco le statistiche. Ogni genitore diventa un esperto analista di dati. "Lo sapevi che la percentuale di prese al volo di tuo figlio è aumentata del 3% rispetto alla scorsa stagione?" dice un padre all'altro con l'orgoglio di chi ha appena scoperto una nuova legge della termodinamica. E poi ci sono le riunioni post-game. No, non quelle dove si mangia una pizza e si parla di quanto ci si è divertiti. Parliamo delle riunioni tecniche, dove ogni genitore presenta un PowerPoint per analizzare le prestazioni dei propri figli. "Se osserviamo il grafico a torta, noteremo che il rendimento di Alice durante i mesi estivi è calato, probabilmente a causa della dilatazione termica della mazza di alluminio," dice il genitore ingegnere con tono serio. Per non parlare delle strategie di gioco. Dimenticatevi il semplice "batti e corri". Ora si tratta di complessi schemi di gioco degni di un progetto di ingegneria civile. "Allora, se applichiamo le leggi della balistica, possiamo prevedere la traiettoria della palla, e se viene colpita con un angolo di 45 gradi..." (*) Alla fine della giornata, tra numeri, grafici e teoremi, una cosa rimane chiara: il softball giovanile è molto più di un semplice gioco. È un'avventura nell'affascinante mondo della matematica, della fisica e dell'ingegneria, dove ogni colpo e ogni presa diventano parte di una grande equazione. E chissà, magari un giorno questi piccoli giocatori e giocatrici diventeranno davvero ingegneri. O, almeno, saranno molto bravi con Excel. (*) L'argomento non è del tutto nuovo. Nel libro celebrativo del cinquantennale di fondazione dell'associazione (50 anni di diamante), a pag. 316 viene testualmente riportato quanto segue, commentando il "mitico" fuoricampo di Simona Meroni sul campo di Malnate, era il 16 maggio 1993. La palla battuta si alzò a 45°, segno di un attento studio della balistica, necessario quando la potenza nelle braccia è quella che è. Come infatti sanno gli studenti di fisica, 45° gradi è l’angolo che consente la massima gittata a un cannone, a pari velocità iniziale del proiettile, la formula è questa: x = gittata, v = velocità iniziale, g = accelerazione di gravità a = angolo iniziale della traiettoria |
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TRA
SPEAKER E SCORER
(Dialoghi
tra sordi) di DOX |
Speaker’s corner Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno. |
MONDIALI 2024: APPOSTA O NO? |
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Si sta svolgendo il mondiale a Castions, una buona Italia ha mancato per un pelo l’ingresso nelle final four, sto guardando un interessante USA-Giappone in cui l’eterna Ueno (43 se non sbaglio) tiene a freno le mazze americane, quando arriva imperioso l’ordine: scrivi! Torniamo quindi alla settimana scorsa, quando sul campo di Caronno Pertusella giocavano alcune delle stesse squadre.
Problema pubblico,
d’accordo che è mezzogiorno e il sole picchia, ma a Castions a vedere la
partita tra le due migliori squadre del mondo ci sono cento persone.
(fermo immagine e conteggio dei presenti). Probabilmente ce ne sono
altre quaranta tra Vip e addetti nella zona non inquadrata dalle
telecamere.
Ma chi ne era al corrente?
Il sito FIBS si è distinto per l’attenzione dedicata all’evento di
Caronno Pertuasella. Ma come? Hai in zona cinque squadre mondiali, e le
vedi gratis, e non lo dici a nessuno? Ma cosa dici, la FIBS lo ha messo
sul sito. Ma dove?
Onestamente non mi ero mai
spinto fino a qui, pensavo che le notizie fossero finite. Commenti alla rinfusa. Arbitraggio in alcuni casi pessimo (col fermo immagine lo vedi benissimo) che, ad esempio, ha danneggiato non poco l’Italia per una serie di chiamate con la palla esterna di almeno 10 cm. Utile il Var, gran parte delle chiamate sono state ribaltate
Peccato col Canada una
chiamata di squeeze, forse inopportuna, che non è stata capita e ci è
costata la partita. E Filler che tira in prima una palla inutile mentre
entra il punto del walk-off. Tra l’altro anche gli esterni giocavano profondi. Doppio mah. (*) Ma non c’è un manager che glielo dice prima? Va bene, magari avremmo perso lo stesso, ma... Grande impressione da parte dei Paesi Bassi (**), se avessero una lanciatrice appena buona potrebbe far paura a chiunque. Alla fine gli USA indovineranno un homer decisivo per vincere il mondiale. A meno che la Ueno…. (*) Sulla battuta decisiva, a parte l'errore di Piancastelli, qualcuno ha commentato: "Tanto il punto entrava lo stesso". Riprendo quanto già detto sopra. Siamo in difesa e in terza c'è il punto della vittoria. Lo insegniamo fin dalle giovanili che in questi casi gli esterni devono mettersi a una distanza tale da poter eliminare a casa base in caso di volata. Se l'esterno ha un braccio per cui tira preciso a 50 metri sta a 50 metri, se la sua gittata è di 30 metri sta a 30 metri. Non importa chi c'è in battuta. Bisogna giocare sul gioco favorevole, che in questo caso è eliminare a casa base, che con basi piene è anche relativamente facile, basta che la palla arrivi in tempo al ricevitore. Prendere una palla in fondo al campo è come prendere una valida, la partita è persa. Ci è sembrato che nel frangente decisivo lo staff della nazionale non abbia mostrato la necessaria lucidità nello schierare gli esterni e ricordare loro quale fosse il gioco da fare. (**) Già durante il Città di Caronno abbiamo avuto questa impressione, di una squadra molto forte, veloce e capace di toccare sia di potenza sia corto e in velocità. Quando scriviamo deve ancora iniziare il girone finale del Mondiale, siamo curiosi di vedere come andrà a finire. |
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