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Palla Mancata |
ANNO XXIV - NUMERO 14 10 AGOSTO 2024 |
Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni |
ORA IN VACANZA |
CHI, COME, DOVE E PERCHÉ |
SUPPLEMENTO |
Una volta c'era il supplemento rapido, per chi cambiava tipo di treno, la magistratura può fare un supplemento di indagini, con valigie grandi abbiamo il supplemento bagaglio, i quotidiani forniscono regolarmente supplementi, per chi viaggia in aereo ormai da anni si paga il supplemento carburante, la squadra che non va troppo bene fa allenamenti supplementari. Potremmo proseguire. Il numero 13 di PM nelle nostre intenzioni chiudeva la stagione regolare, sennonché in settimana arriva un articolo che destabilizza la redazione. Che fare? Lo teniamo in naftalina per la ripresa o forziamo per un "ultimo" numero ferragostano? Uno dei motti preferiti è "nel dubbio anticipa" e quindi parte la solita e-mail per pietire articoli, quanto ben digerita lo leggete qui sotto. Quasi tutti comunque fanno il loro dovere, anche se in un caso riceviamo: "Soap è in vacanza, se vuoi posso fare un articolo sulle piastrelle mancanti" (evidentemente ci sono lavori edilizi in corso, che non vanno come dovrebbero, argomento noto a tutti coloro che incappano nei lavori di ristrutturazione. Ora comunque siamo alla frutta, sportivamente parlando. Il saluto casalingo ha appagato il pubblico (ne parla Dox) e quindi (per chi ci va) ecco le agognate vacanze, vedremo dopo metà agosto il piazzamento finale della Rhea in una stagione che ha fatto esordire molte giovani, quindi senza dubbio positiva. A settembre ci attendono le finali giovanili per tutte le categorie, senza dimenticare che la Under 18 giocherà anche la semifinale di Serie B. *** In settimana Anastasia Marzi ci ha comunicato l'intenzione di chiudere con l'attività agonistica al termine di questa stagione. La voglio ricordare con tre immagini del 2009, quando la squadra Cadette (così si chiamava la Under 15) conquistò il secondo posto nazionale nelle finali di Macerata. Con gli immancabili occhiali da sole è l'ultima a destra nella foto di gruppo.
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Personaggio della settimana: Anastasia Marzi ha annunciato il ritiro dall'attività agonistica, dopo 18 anni con la Rhea |
AD OVEST DI PAPEROPOLI |
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GIORGIONI |
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Forse non ci siamo capiti, si tratta anche di conservare una certa credibilità, ho appena scritto stacchiamo la spina, chiudiamoci in una stanza buia e silenziosa quando "il Caporale" invece esprime il forte desiderio di uscire ancora per Ferragosto. Ma chi Fuck vuoi che ci legga il 15 di Agosto, sdraiati sul bagnasciuga ai bagni "Da Angelino" a Milano Marittima, con il corriere aperto alla pagina dello sport, quello vero, quello dei 23 furbetti che corrono dietro a un pallone per milioni di euro, incazzati neri perché sarà un altra stagione deludente, perché hanno già speso un capitale per un ombrellone in seconda fila al centro della spiaggia, per le cene a base di pesce congelato e per gli aperitivi la sera al Funki Bar da Toni detto Barabba premiato dalla giuria di carampane come il migliore DJ di Milano al posto di Nazario di Betlemme. Nessuno oserà pensare che i pazzi di PM scr O meglio io almeno, spinto da una forte elargizione di denaro versato sul conto in Guatemala dal "Gelli di Bariola" in Giorgioni di Pertusella moneta coniata direttamente da sua Falsità spendibile unicamente al BAR-IOLA. Mossa astuta. Ma veniamo a noi, ultimamente andiamo sempre più veloci, non vengono tollerati ritardi o incertezze, se arriva un messaggio o una mail, devi rispondere subito se non lo fai sei perduto, lento, inaffidabile. "Il non far nulla è la cosa più difficile" scriveva Oscar Wilde subito prima di aggiungere "La più difficile e la più intellettuale". Abbiamo gli occhi pieni di bellissime immagini di sport in questi giorni olimpici, osanniamo o malediciamo atleti di cui non sapevamo nemmeno l'esistenza, tra pochi giorni ci dimenticheremo di loro ed essi torneranno nell'oscurità ad allenarsi in silenzio seriamente per la prossima olimpiade lontani dai riflettori, dalla stampa e dagli stupidi leoni da tastiera senza cervello. Ora veramente basta, finiamola qui se avete voglia di leggere comprate un libro, provate la gioia di leggerlo staccando il telefono. Oppure assaporate la beatitudine profonda di momenti pieni di niente, lasciate vagare la mente e scoprirete che il senso della vita è fatto di pace, silenzio e lentezza, sguardi e sorrisi. Aggiungo che il libro non lo dovete nemmeno ricaricare, basterà mettere una margherita come segnalibro e sarà sempre pronto per Voi.
Arrivederci...... chissà
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FERO, FERS, TULI, LATUM, FERRE | |
COSA MANGIANO LE
LONTRE |
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Una componente essenziale del softball giovanile è costituita dalla eterogenea categoria dei genitori: essenziale, perché a livelli giovanili l’autonomia delle giocatrici per raggiungere il campo per gli allenamenti o per le partite, soprattutto in trasferta, è generalmente limitata, per cui è fondamentale che qualcuno ricopra il ruolo di autista. Il comportamento dei genitori è spesso diverso a seconda che si tratti di allenamenti o di partite. Non sono molti i genitori che si fermano al campo durante gli allenamenti, molti preferiscono accompagnare la figlia e poi venire a recuperarla, magari una ventina di minuti prima del termine previsto per la seduta di allenamento per scambiare quattro chiacchiere con gli altri genitori. Comportamenti differenti si possono notare soprattutto per le partite, quando si deve attendere oltre un’ora prima dell’inizio della partita (o della prima partita in caso di doppio incontro): ci sono i genitori che arrivano puntuali per portare la giocatrice, poi scompaiono per andare a perlustrare i bar della zona (ma ci sono anche genitori che arrivano preparatissimi e sanno precisamente dove si trovano le brioches migliori), ci sono genitori che si fanno vedere pochissimo, quelli che appaiono improvvisamente al primo lancio, quelli che per vari motivi non possono assistere alla partita e tempestano di telefonate chi è presente (come sta andando la partita? chi sta giocando? come sta andando mia figlia?), quelli che si fanno vedere al campo per una decina di minuti e trascorrono questo tempo a criticare (le chiamate degli arbitri, le decisioni del manager, la formazione schierata in campo) e ci sono i genitori che assistono alla partita facendo il tifo e sostenendo tutta la squadra, non solo la propria figlia. Si potrebbe pensare che le conversazioni prima di una partita (e durante la stessa) vertano principalmente sulle condizioni atmosferiche, sull’andamento della gara, sulla classifica, sulla possibile partecipazione ai playoff, così come sulle vacanze passate e future e sui problemi della scuola. Certo, si parla anche di questo, ma devo dire che girovagando sono riuscito a cogliere argomenti fra i più disparati e inattesi: film che sono stati visti decine di volte, ma che si vorrebbe continuare a guardare, invasioni delle formiche, il castello di Dracula, le apparizioni di Medjugorje, quadri che riescono a emozionare fino alle lacrime, le abitudini alimentari delle lontre (!), … Ci sono però anche genitori che si appassionano al gioco, tanto da intraprendere la carriera di tecnici, arbitri o classificatori. Ma tutto nasce dalla cosa più importante: essere lì soprattutto per permettere alle figlie di coltivare la loro passione. |
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TRA
SPEAKER E SCORER
(Dialoghi
tra sordi) di DOX |
Speaker’s corner Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno. |
TAGLIAERBA |
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Articolo in due parti. Prima un commento all’articolo di Bifidus, che propone, provocatoriamente, di far disputare i mondiali in Calabria. Ovviamente la proposta è metaforica, l’intento è quello di propagandare, con eventi, il nostro sport in zone in cui non è diffuso. Invero purtroppo molte. Logica proposta, ma il nostro sabaudo non pensa che nella nostra ultracinquantennale carriera abbiamo cercato di fare proprio questo, partecipando a molti eventi nella speranza di seminare qualcosa? Innumerevoli volte abbiamo spezzato il pane del softball in campi e zone desolate nella speranza di piantare un seme che desse frutti. Vuol dire andare a giocare su campi improponibili, portando buone giocatrici per far vedere cosa significa, sopportando costi e trasferte, rispondendo alla domanda “Ma chi me lo fa fare?” con “Magari serve a far crescere il movimento”. Vuol dire comunicare con i tecnici (?) locali spiegando cosa devono fare per crescere. Vuol dire mandare tabelle di allenamento, video, tutorial, dettagli su come e cosa fare per entrare nelle scuole o fare reclutamento. Addirittura su un Palla Mancata di qualche anno fa pubblicare un vademecum su “Cosa devi fare se vuoi diventare una società importante”. Risultato? Troppo poco. Quando spieghi cosa fare ti rispondono che è troppo difficile. Alcuni ti guardano e dicono : Che fortunati ad avere un bel campo e buone giocatrici. Poi vai su un campo con l’erba alle ginocchia e ti dicono: ma Xxxx non ce la taglia (Xxx può essere un qualsiasi soggetto dal quale ci si aspetta il servizio). Ma davvero è così difficile trovare qualcuno che venga a tagliare l'erba? Se non hai un minimo di passione e sacrificio è ovvio che non vai lontano, neanche se vengono a giocare sul tuo campo USA e Giappone. *** SECONDA PARTE: CHE PARTITA! *** Ultima partita in casa della regular season, stagione agli sgoccioli, tra Caronno e Macerata c’è solo da decidere chi sarà quinto e chi sesto, nessuna lotta per i play-off o per i play-out. La prima partita va via liscia, Caronno lascia 6 corridori in base, Macerata sfrutta due basi ball e una valida per l’ 1-0 finale. La seconda è memorabile, pirotecnica, spettacolare.
Vale la pena di
raccontarla. È già mezzanotte passata, ma gli spalti sono ancora pieni di gente festante. Andremo a casa dopo le due e mezza, stravolti, ma felici e soddisfatti. |
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