A.B. CARONNO SOFTBALL

POLICY PER LA TUTELA DEI MINORI


Il D.lg. n. 39/2021 ha previsto l’obbligo per le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate, gli Enti di Promozione Sportiva e le Associazioni Benemerite di redigere le Linee Guida per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.

L'attenzione della AB Caronno Softball per assicurare che la pratica sportiva rappresenti un’esperienza positiva e divertente e che l’ambiente sportivo sia sicuro per tutti i minori coinvolti ha orientato l'impegno per la tutela dei minori. L’Associazione, partendo dalle Linee guida varate dalla Federazione Italiana Baseball e Softball (FIBS), ha stilato la Policy, che comprende linee guida, modelli organizzativi, codici di condotta e percorsi formativi, tutti orientati all’obiettivo di aiutare i soggetti coinvolti nel mondo del softball giovanile.

I nuovi impegni presi riflettono la convinzione della AB Caronno Softball del ruolo positivo del softball/baseball per la promozione del benessere, dello sviluppo e della salute dei giovani.

Ogni appartenente all’Associazione sportiva, dai dirigenti, allo staff, agli atleti e alle famiglie/accompagnatori, deve essere pertanto a conoscenza della Policy per la tutela dei minori affinché possa contribuire personalmente alla sua corretta applicazione.

Inoltre tutti i soggetti impegnati a qualsiasi titolo e in qualsiasi ruolo nell’organizzazione e nello svolgimento delle attività sportive devono prendere visione e sottoscrivere i codici di condotta che fanno parte integrante della Policy per la tutela dei minori: codice di condotta per allenatori, tecnici, dirigenti e componenti degli staff; codice di condotta per famiglie, genitori e tutori; codice di condotta per atleti; linee di condotta comuni per spostamenti e trasferte.

In caso di necessità è possibile contattare il Delegato alla Tutela di Minori, prof.ssa Federica Cattaneo (nominata dall’Assemblea dei soci), che costituisce il principale riferimento in materia (wave@wavenwave.it). Tutte le violazioni dei Codici di condotta vanno tempestivamente segnalate al Delegato. Le relative segnalazioni devono essere corredate dalle informazioni necessarie affinché il problema possa essere risolto.

L'Assemblea della AB Caronno Softball nella riunione del 13 giugno 2024 ha approvato i seguenti documenti:

- Policy per la tutela dei minori,

- Codici di condotta.

I documenti sono scaricabili ai seguenti link.

Policy

Codici di condotta


POLICY PER LA TUTELA DEI MINORI

Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione

La seguente Policy per la tutela dei minori è stata stilata dall’Associazione sportiva A.B. Caronno Softball A.S.D. (nel seguito Associazione sportiva Caronno Softball) a partire dalle linee guida varate dalla Federazione Italiana Baseball Softball (FIBS).
Essa si affianca alla Politica della A.B. Caronno Softball, datata 29 ottobre 2004, che viene qui sotto riportata.

Viene ribadito e rafforzato l’impegno dell’Associazione sportiva Caronno Softball per assicurare che l’esperienza sportiva rappresenti un’esperienza positiva e divertente e che l’ambiente sportivo sia sicuro per tutti i minori coinvolti, indipendentemente dall’età, dal sesso, dall’etnia, dalle convinzioni personali, dalla disabilità, dalla identità di genere, dall’orientamento sessuale, dalla lingua, dall’opinione politica e religiosa, dalla condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
Gli impegni presi riflettono la convinzione dell’Associazione sportiva Caronno Softball del ruolo positivo del softball/baseball per la promozione del benessere, dello sviluppo e della salute dei giovani.

Gli strumenti che realizzano la Policy comprendono linee guida, modelli organizzativi, materiale di approfondimento, codici di condotta e percorsi formativi, tutti orientati all’obiettivo di aiutare i soggetti coinvolti nel mondo del softball/baseball giovanile.
L’attenzione per la tutela, la salvaguardia dei minori e l’impegno per la riduzione dei rischi a essi legati sono oggetto di costante attenzione nell’intero percorso proposto e sviluppato per il settore giovanile dell’Associazione sportiva Caronno Softball: dal reclutamento dei collaboratori, alla scelta degli sponsor, alle sedute di allenamento fino alle gare e all’organizzazione delle trasferte e della partecipazione ai tornei.
In caso di necessità è possibile contattare il Delegato alla Tutela di Minori che costituisce il principale riferimento in materia.

1     LA POLITICA DELLA A.B. CARONNO SOFTBALL

La Politica della A.B. CARONNO SOFTBALL

L'associazione sportiva A.B. CARONNO, fondata il 23 gennaio 1968, ha lo scopo di praticare e propagandare l'attività sportiva generalizzata con particolare riguardo agli sport del Baseball e Softball a livello dilettantistico, agonistico e amatoriale, a tale scopo è affiliata alla Federazione Italiana Baseball Softball (FIBS). Dal 2004 la denominazione è diventata A.B. CARONNO SOFTBALL e l'associazione si costituita come polisportiva, svolgendo quindi altre attività sportive, ricreative, formative e promozionali, indirizzate a tutte le fasce di età.


La Politica

1) Lealtà e rispetto
Nel raggiungimento del nostro scopo devono essere osservati i valori di lealtà che stanno alla base della motivazione a praticare lo sport, in particolare il rispetto delle regole, degli avversari e di tutti coloro che contribuiscono e rendono possibile la pratica sportiva.

2) Valori dello sport e valori della vita
Lo sport non è un'attività fine a se stessa, assieme alle altre attività educative contribuisce alla formazione del carattere e alla disciplina personale, preparando per quella gara importante che è la vita. Rispettare le regole è uno dei valori fondamentali dello sport, superiore alla vittoria stessa ed all'ottenimento del risultato.

3) La squadra e l'individuo
Ognuno di noi deve essere impegnato a dare il massimo per il raggiungimento degli obiettivi sportivi fissati. Gli obiettivi di squadra sono più importanti di quelli individuali. Il rispetto dell'individuo è più importante del successo della squadra. Ognuno di noi è impegnato ad insegnare agli altri quello che ha imparato in modo da contribuire alla crescita collettiva: tecnica, educativa, sociale e morale.

Consci della rilevanza sociale dello sport, siamo impegnati a partecipare alla vita sociale della nostra comunità partecipando al Coordinamento delle Società Sportive di Caronno Pertusella (CSS), promovendo iniziative e aderendo a quelle proposte, privilegiando l'interesse collettivo a quello specifico e particolare.

30 giugno 1998

29 ottobre 2004

A.B. Caronno Softball - Il Presidente
Giorgio Turconi

2     FINALITÀ E AMBITO DI APPLICAZIONE
La Policy per la tutela dei minori stabilisce i principi e le procedure a cui devono conformarsi tutti coloro che lavorano con e per i minori nell’ambito della pratica del softball/baseball della Associazione sportiva Caronno Softball per la prevenzione e il contrasto di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale, ovvero per le ragioni di cui al d.lgs. n. 198 dell’11 aprile 2006.
La Policy è rivolta a tutti coloro che ricoprono un ruolo o sono coinvolti a qualsiasi titolo nella formazione e nella crescita di atleti minorenni nell’ambito delle attività dell’Associazione.

3     DEFINIZIONI
abuso psicologico

qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del tesserato, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali
abuso fisico
qualunque condotta consumata o tentata (tra cui botte, pugni, percosse, soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi lo sviluppo psico-fisico del minore tanto da compromettergli una sana e serena crescita. Tali atti possono anche consistere nell’indurre un tesserato a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un’attività fisica inappropriata (somministrazione di carichi di allenamento inadeguati in relazione a età, genere, struttura e capacità fisica oppure obbligo di allenamenti per atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti, nonché uso improprio, eccessivo, illecito o arbitrario di strumenti sportivi). In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping
molestia sessuale
qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti una grave noia, fastidio o disturbo. Tali atti o comportamenti possono anche consistere nell’assumere un linguaggio del corpo inappropriato, nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante;
abuso sessuale
qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto, o con contatto e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel costringere un tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell’osservare il tesserato in condizioni e contesti non appropriati
bullismo, cyberbullismo
qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso social network o altri strumenti di comunicazione, sia in maniera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più tesserati con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sul tesserato. Possono anche consistere in comportamenti ripetuti di prevaricazione e sopraffazione e atti a intimidire o turbare un tesserato e che determinano condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima)
negligenza
il mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi tesserato, anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi, o comportamento, o condotta, o atto di cui al presente documento, omette di intervenire causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche nel persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del tesserato
incuria
la mancata soddisfazione delle necessita fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo
maltrattamento emotivo
atto che può provocare gravi e persistenti effetti sullo sviluppo emotivo del bambino attraverso aggressioni, violenze verbali o pressioni psicologiche. Esempio può essere il trasmettere sensazioni di inadeguatezza o di inutilità all’interno del gruppo. L’abuso emotivo è elemento caratterizzante di tutti i tipi di abuso ma può verificarsi anche indipendentemente da questi
abuso di matrice religiosa
l’impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume
comportamenti discriminatori
qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, sesso, convinzioni personali, disabilità, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica o religiosa, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
bambini, ragazzi, minori
sono tutti i soggetti di età inferiore ai 18 anni

NOTA - In questo documento viene usato il genere maschile nel senso di maschile sovraesteso, con ciò intendendo la declinazione al maschile di gruppi che, anche solo potenzialmente, possono comprendere sia persone di sesso maschile sia persone di sesso femminile.
delegato per la tutela dei minori
persona incaricata dalla associazione sportiva per l’attuazione e la corretta applicazione della Policy per la tutela dei minori e di tutti i documenti e procedure relative
danno
azioni o omissioni che compromettono la sicurezza e il benessere di un soggetto
operatore sportivo
allenatore, dirigente, arbitro, assistente, collaboratore, membro dello staff o qualsiasi soggetto responsabile di un evento o di un’attività che riguardi l’attività sportiva
protezione
si riferisce alle azioni intraprese per tutelare categorie di minori che soffrono o che potrebbero soffrire per causa di un danno significativo.
controlli e parametri
verifiche e controlli effettuati per lo screening e per la valutazione dello status quo, al fine dell’implementazione della policy.
salvaguardia e tutela
l’organizzazione ha la responsabilità di garantire che tutte le attività siano svolte in ambiente sicuro in modo da garantire esperienze piacevoli per tutti i minori che devono essere protetti da potenziali danni o abusi.

4     ARTICOLAZIONE DELLA POLICY
La Policy di tutela dei minori è un insieme di regole e di strumenti incentrati su alcuni chiari obiettivi o aree di intervento. Il raggiungimento di tali obiettivi è fondamentale sia per la promozione della tutela dei minori sia per un più completo e diffuso rispetto dei valori dello sport.
Gli obiettivi fissati sono i seguenti:
1) Attuare la Policy.
2) Garantire l’adozione di strumenti e procedure efficaci.
3) Sensibilizzare e formare sulle tematiche relative alla tutela dei minori.
4) Individuare e segnalare i problemi.
5) Effettuare misure e analisi.

5     OBIETTIVO 1 – RESPONSABILITÀ DI ATTUAZIONE DELLA POLICY
La tutela dei minori è responsabilità di tutti, essa mira a promuovere, nell’interesse superiore dei minori, la creazione di un ambiente che supporti, tuteli e protegga i minori.
Tutti coloro i quali sono impegnati, a qualunque livello, titolo e con qualsiasi mansione, nell’organizzazione e nello svolgimento di attività ed eventi, siano essi collaboratori federali o tesserati dell’Associazione sportiva Caronno Softball o genitori, devono riconoscere ed essere consapevoli dei loro doveri nell’ambito della tutela dei minori e devono agire in modo da promuovere attivamente il loro benessere e le loro specifiche necessità.
È responsabilità di tutti adottare azioni e misure appropriate e mirate per attuare questa Policy.
Posta la responsabilità comune e condivisa nella tutela dei minori, si prende atto che la FIBS incoraggia e supporta in modo attivo le affiliate nello sviluppo di procedure e nella definizione di un’organizzazione interna basate sul contenuto della Policy.
5.1 Definizione di tutela dei minori
Ai fini della Policy la "tutela dei minori" è definita come il complesso di regole di comportamento volte a garantire che il softball/baseball sia un’esperienza sicura, positiva e divertente e che i minori siano posti al sicuro da pericoli o abusi quando praticano la disciplina sportiva del softball/baseball.
La tutela dei minori comprende azioni di sensibilizzazione, di prevenzione per ridurre le possibilità di pericolo o danno, di segnalazione nonché di risposta per assicurare un intervento efficace in reazione ad ogni segnalazione di abuso, supportando, tutelando e proteggendo il minore coinvolto.
Ciò riflette la necessità di promuovere gli interessi dei minori e rispettare sia le norme internazionali sia la legislazione nazionale, in particolare per quanto riguarda la potenziale violazione delle norme in materia di diritto penale.
5.2 Cosa si intende per danno e abuso
Tutti i soggetti coinvolti devono essere consapevoli del fatto che gli abusi, i danni e le questioni relative alla tutela dei minori sono difficilmente suscettibili di una classificazione univoca. Nella maggior parte dei casi si assiste ad una sovrapposizione e compresenza di più tipi di abuso o danno arrecati.
Il danno può verificarsi in modalità differenti e comporta genericamente la compromissione della sicurezza e del benessere del minore. Tale circostanza può essere la conseguenza di un abuso consapevole da parte di un soggetto, ma può anche essere dettata da una formazione carente e fallace che rende tale soggetto privo delle conoscenze e delle competenze necessarie per adempiere alle sue responsabilità.
Per abuso si intende qualunque atto che leda fisicamente o psicologicamente un minore, che procuri direttamente o indirettamente un danno o precluda le prospettive di un salutare e sicuro sviluppo verso l’età adulta.
I minori possono subire abusi o maltrattamenti da parte di soggetti noti, in ambiente domestico o presso istituzioni o associazioni. In alternativa, gli abusi e i maltrattamenti possono essere perpetrati da soggetti estranei (per esempio via web). Gli abusi e i maltrattamenti possono essere compiuti da un soggetto adulto ovvero da minori.
L’abuso può assumere varie forme: fisico, emotivo/psicologico, sessuale, e può avere la forma dell’incuria, della negligenza o della violenza.
Anche se i problemi relativi alla tutela dei minori coinvolgono generalmente soggetti adulti, i minorenni possono a loro volta rendersi protagonisti di atti di abuso o maltrattamento. Ciò si verifica normalmente quando il minore è in una posizione di potere o influenza (per esempio perché di età maggiore o investito di particolare autorità). Questo fenomeno è spesso rubricato come bullismo.
5.3 Rischi particolari nella tutela dei minori durante la pratica del Softball/Baseball
Esistono diverse situazioni specifiche in cui possono verificarsi danni o abusi nel Softball/Baseball.
5.3.1 Lesioni fisiche
Ogni sport comporta un rischio di lesioni fisiche e infortuni e il softball/baseball non fa eccezione. Tuttavia, l’eccessivo desiderio di raggiungere il successo e ottenere una vittoria può comportare una pressione nei confronti dei minori che vengono spinti oltre ciò che sarebbe appropriato e ragionevolmente esigibile, tenuto conto dell’età e dell’abilità.
Questo può determinare l’insorgere o l’aggravarsi di infortuni o patologie.
5.3.2 Pressioni sulla prestazione
La vittoria è una parte importante di ogni sport, quindi anche del Softball/Baseball. Tuttavia, sottoporre i giovani atleti a una pressione eccessiva, nell’intento di raggiungere il successo o di mettersi in mostra, può essere dannoso da un punto di vista psicologico, emotivo e fisico.
5.3.3 Cura della persona
Spogliatoi, docce e situazioni che implicano uno stretto contatto fisico (per esempio fisioterapia e trattamenti medici) possono offrire opportunità di bullismo, di scattare fotografie o effettuare riprese non appropriate e autorizzate o possono in qualche modo favorire un abuso, soprattutto sessuale.
5.3.4 Trasferte, viaggi e pernotti
I viaggi e le trasferte che prevedono il pernotto presentano rischi potenziali, tra cui supervisione inadeguata, allontanamento dei minori, accesso all’alcool o a inadeguati contenuti reperibili in televisione o sul web, problemi relativi all’uso dei mezzi di comunicazione sociale e possibilità che si verifichi un abuso, con particolare riferimento all’abuso sessuale.
5.3.5 Operatori e rapporti personali
Le relazioni che all’interno di un gruppo squadra vengono a crearsi con l’allenatore o con altri operatori (come per esempio dirigenti, fisioterapisti e medici) sono un aspetto importante e positivo dello sport e quindi del softball/baseball. Molti bambini e ragazzi sviluppano relazioni strette e di profonda fiducia con i loro allenatori, che hanno spesso un ruolo significativo nella vita dei giovani atleti, soprattutto quando questi ultimi non hanno relazioni sane e positive con altri adulti. Tuttavia possono riscontrarsi casi in cui l’autorità dei soggetti adulti e la fiducia in loro riposta possono diventare potenzialmente dannosi per i bambini e per i ragazzi e divenire fonte di abuso.
5.4 Collegamenti con la legislazione o le politiche nazionali
La presente Policy stabilisce i requisiti e gli standard minimi per la tutela dei minori. Tutte le azioni intraprese in questo ambito devono essere attuate nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia.
5.5 Azioni extra-sportive
La presente Policy si concentra sulle situazioni che si verificano (e che possono coinvolgere i minori) nel corso delle attività FIBS direttamente organizzate o portate avanti dall’Associazione sportiva Caronno Softball. Tuttavia, comportamenti inappropriati o dannosi che si verificano al di fuori delle attività sportive, siano essi individuali o di gruppo, possono a loro volta violare i principi stabiliti nella Policy e andare in contrasto con i valori che il nostro sport promuove.
È pertanto opportuno vigilare sulle situazioni potenzialmente pericolose che possano produrre effetti dannosi anche sulla attività agonistica e sul gioco dei bambini e dei ragazzi rimandando la gestione della problematica, laddove necessario, ad altre associazioni o istituzioni preposte.
5.6 Principi chiave alla base della policy
Il softball/baseball deve essere un’esperienza sicura, positiva e divertente per tutti i minori partecipanti.
Tutti gli atleti hanno pari diritto alla tutela, alla protezione, alla promozione del loro benessere e alla partecipazione alle attività, indipendentemente dalla loro età, etnia, sesso, convinzioni personali, disabilità, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica o religiosa, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
Tutte le azioni attuate nell’ambito della tutela dei minori devono perseguire il migliore interesse per i bambini e i ragazzi.
Tutti hanno la responsabilità della tutela e della protezione dei minori. Anche i minori stessi possono giocare un ruolo importante, fornendo un contributo attivo per la loro tutela e quella degli altri bambini e ragazzi, sebbene la responsabilità ultima resti in capo agli adulti.
Le misure di tutela devono essere inclusive e non discriminatorie, considerando che alcuni bambini (come, per esempio, quelli con disabilità) possono essere maggiormente a rischio di abuso.
Trasparenza e apertura sono essenziali per quanto riguarda la tutela dei minori. Abusi e danni possono verificarsi più frequentemente quando il personale, i volontari, gli operatori sportivi, gli atleti e le famiglie non sono sufficientemente preparati e informati.
Il tema della tutela e della protezione dei minori deve essere affrontato con serietà e professionalità. Se necessario, devono essere attuate misure di tutela che comportino il rinvio della gestione della casistica alle forze dell’ordine e alle agenzie/associazioni di protezione dei minori.
È necessario mantenere la riservatezza dei dati personali delle persone coinvolte (compreso il nome della persona che segnala l’abuso, il minore vittima del presunto abuso e il presunto autore dell’abuso). Tali informazioni, posto il rispetto delle vigenti normative in materia, non devono essere divulgate, a meno che ciò non sia necessario per la trasmissione di indicazioni che abbiano come scopo quello di garantire la tutela del minore (per esempio laddove si configuri un’ipotesi di reato).


6     OBIETTIVO 2 – GARANTIRE L’ADOZIONE DI STRUMENTI E PROCEDURE EFFICACI
L’Associazione sportiva Caronno Softball, in qualità di soggetto che si occupa dell’organizzazione delle attività dedicate a minori, per assicurare l’attuazione della Policy adotta anche specifici Codici di condotta, che ne fanno parte integrante.
L’Associazione sportiva Caronno Softball, assieme ai suoi tesserati, collaboratori e tutti coloro che vengano impiegati a qualsiasi titolo e in qualsiasi ruolo nelle attività che direttamente o indirettamente hanno a che fare con minori, è impegnata al rispetto della Policy nella sua interezza.
6.1 Nomina del Delegato per la tutela dei minori
Si considera che la FIBS istituirà il Safeguarding Officier e nominerà un Delegato per la tutela dei minori a livello nazionale per garantire il rispetto della policy e delle indicazioni in essa contenute.
L’Associazione sportiva Caronno Softball, per tramite della propria Assemblea dei soci, nomina un proprio Delegato per la tutela dei minori che funga da raccordo con la struttura federale nazionale e che rappresenti un primo punto di raccolta e analisi di segnalazioni e problemi.
La scelta del Delegato dovrà considerare l’esistenza di competenze acquisite con i minori e dovrà assicurare autonomia e indipendenza anche rispetto all’organizzazione dell’associazione sportiva.
Il ruolo del Delegato è quello di responsabile per l’attuazione e la corretta applicazione della Policy per la tutela dei minori e di tutti i documenti e procedure relative.
Egli ha il compito di acquisire le segnalazioni di eventuali abusi, violenze o discriminazioni, garantendo la riservatezza e l’anonimato per il segnalante e fornendo il primo supporto circa la risposta e l’iter da seguire nel rispetto delle procedure stabilite.
Il Delegato è e verrà continuamente formato sui temi della tutela e protezione dei minori, tenendo conto delle abilità, delle competenze acquisite nel settore giovanile, delle esperienze maturate e della personale attitudine.
6.2 Iter di selezione degli operatori sportivi
L’iter di selezione degli operatori sportivi dell’Associazione sportiva Caronno Softball terrà conto dei contenuti della Policy per assicurare che essi siano idonei a operare nell’ambito dell’attività giovanile che li ponga a contatto con minori.
La procedura di selezione deve prevedere l’acquisizione di documenti e autocertificazioni (per esempio il controllo del casellario dei carichi pendenti di allenatori, tecnici, dipendenti, medici e altri soggetti a contatto con gli atleti), oltre che verifiche prima e dopo l’inserimento.
La documentazione relativa all’iter di selezione viene conservata nel rispetto della vigente normativa in tema di privacy e tutela dei dati personali.
6.3 Codici di condotta
A tutte le attività che coinvolgano minori sono associati Codici di condotta che indicano i comportamenti da tenere e le procedure da seguire in tutte le situazioni e gli ambiti della pratica sportiva.
Tutti i soggetti impegnati a qualsiasi titolo e in qualsiasi ruolo nell’organizzazione e nello svolgimento delle attività sportive devono prendere visione e sottoscrivere i codici di condotta.
Vengono individuati i seguenti Codici di condotta:
• Codice di condotta per allenatori, tecnici, dirigenti e componenti degli staff,
• Codice di condotta per famiglie, genitori e tutori,
• Codice di condotta per atleti,
• Linee di condotta comuni per spostamenti e trasferte.
I Codici di condotta fanno parte integrante di questa Policy.
Tutte le violazioni dei codici di condotta devono essere tempestivamente segnalate al Delegato per la tutela dei minori. Le relative segnalazioni devono essere corredate dalle informazioni necessarie alla risoluzione del problema.
In caso di segnalazione o di sospettata violazione del Codice di condotta, l’accertamento dei fatti deve essere condotto da un soggetto in possesso delle necessarie conoscenze e competenze.
L’Associazione sportiva Caronno Softball adotta tutte le misure necessarie per prevenire casi di violazione dei Codici di condotta da parte dei collaboratori.
Le misure e le sanzioni adottate in caso di violazione possono andare dall’ammonimento verbale fino alla sospensione e alla cessazione della collaborazione e di regola sono associate a momenti di formazione e di sensibilizzazione aggiuntivi.
In caso di violazioni è opportuno prendere in considerazione la sospensione dalle attività del trasgressore, fino all’accertamento dei fatti.
Le sanzioni comminate in caso di violazioni di codici di condotta si aggiungono a eventuali sanzioni comminate dalle autorità competenti qualora le violazioni abbiano assunto rilevanza civile o penale.
6.4 Supervisione e impiego degli operatori sportivi nelle attività
In generale, dovrebbe essere evitato il coinvolgimento di un solo collaboratore sportivo nello svolgimento di un’attività che coinvolga minori. Quando l’attività coinvolge bambini e ragazzi dovrebbero sempre essere impiegati almeno due adulti privilegiando lo svolgimento dell’attività con bambini e ragazzi in luoghi aperti, ad accesso libero e dove l’osservazione di quanto avviene sia sempre agevole. Ciò è il caso del softball/baseball che sono sport praticati di norma all’aperto.
Le attività in gruppo devono sempre essere preferite rispetto a lavori individuali che coinvolgano un solo minore e un adulto.
Il numero di operatori sportivi deve sempre essere tale da garantire un’adeguata supervisione degli atleti, tenuto conto del contesto, dell’età e della abilità dei bambini e dei ragazzi coinvolti. In fase di progettazione e organizzazione dell’attività o dell’evento, il numero di minori e di operatori sportivi impiegati deve sempre essere considerato come elemento facente parte della valutazione dei rischi. Laddove l’allenamento singolo fosse necessario per la preparazione dell’atleta, si dovrà svolgere in presenza di almeno due tecnici e, se si tratta di atleti minori sotto i 12 anni, alla presenza di almeno uno dei genitori o con l’autorizzazione degli stessi.
Se il numero di adulti non è sufficiente per raggiungere il livello di supervisione richiesto deve essere considerata una rimodulazione dell’attività o l’annullamento della stessa.
In caso di assistenza sanitaria (per esempio visita medica, assistenza post infortunio, trattamento fisioterapico) i minori hanno diritto alla presenza di un coetaneo o di un adulto da loro designato che affianchi il medico o l’operatore sanitario che sta somministrando l’assistenza o il trattamento.
Esistono alcuni requisiti specifici per la raccolta di campioni antidoping da effettuarsi su minori che devono sempre essere rispettati nel corso delle procedure. Gli atleti minorenni di almeno 14 anni di età e in ogni caso i genitori o tutori o rappresentanti legali devono essere informati circa la loro selezione per il controllo antidoping in presenza di un adulto e possono scegliere di essere accompagnati da un operatore sportivo nel corso di tutte le procedure di raccolta dei campioni. Tale soggetto può essere sostituito da altro testimone che dovrà essere presente nel corso del controllo antidoping.
I bambini e i ragazzi non dovrebbero ricevere cure personali (per esempio assistenza durante la doccia) da parte degli operatori sportivi. Se non sono in grado di portare a termine autonomamente tali attività deve essere sempre un genitore, il tutore o altro soggetto da questi autorizzato, possibilmente dello stesso sesso, a farsi carico dell’assistenza.
Gli spogliatoi e le docce devono essere sorvegliati, così come l’accesso ai relativi locali, in modo tale da garantire la privacy dei minori. Solo gli adulti responsabili della supervisione dei minori possono avere accesso all’area spogliatoi.
In caso di attività che prevedano il pernotto (per esempio nel corso di trasferte), non deve mai essere prevista le possibilità che a un minore venga assegnata una camera in condivisione con un operatore sportivo (salvo particolari e comprovate esigenze e nulla osta da parte di genitori o tutori) a meno che non vi sia un legame di parentela tra il minore e l’adulto.
Devono essere stabilite chiare procedure da applicare in caso di irreperibilità, allontanamento o scomparsa di un minore e qualora un genitore o un tutore non si faccia carico di prelevare il minore al termine di un’attività e lo stesso sia irrintracciabile o impossibilitato.
Qualora per prendere parte alle attività il minore viaggi non accompagnato o con altro soggetto diverso dal genitore/tutore deve essere prevista l’acquisizione di un’autorizzazione sottoscritta dal genitore o dal tutore che autorizzi il viaggio o la presa in carico del minore.
6.5 Visitatori e spettatori
L’Associazione sportiva Caronno Softball si impegna, nel corso di attività e competizioni che prevedano il libero accesso alla struttura sede dell’evento, a condividere con i visitatori e gli spettatori i principi della Policy della quale devono essere accettate le condizioni.
Ai visitatori e agli spettatori (compresi eventuali giornalisti/addetti stampa o comunicazione) non è consentito rimanere da soli con minori ed è sempre necessaria la presenza di un supervisore, salvo l’adulto coinvolto non sia un parente del minore.
La sicurezza e il benessere dei bambini non devono essere compromessi nei rapporti con soggetti esterni come visitatori o spettatori. Informazioni private come contatti o indirizzi dei minori non devono essere forniti a tali soggetti.
6.6 Materiale video/fotografico e sicurezza online
In caso di detenzione e/o acquisizione di materiale fotografico o video che ritragga un minore è necessario acquisire la relativa liberatoria, sottoscritta dai genitori o dai tutori al fine di poter conservare e/o utilizzare il materiale prodotto.
Immagini che risultino essere offensive o che potrebbero determinare una situazione di imbarazzo o di sfruttamento (per esempio immagini in cui il minore non è completamente vestito) non devono mai essere acquisite o divulgate o condivise. In ogni caso, il minore che abbia compiuto 14 anni che si senta offeso dalla pubblicazione di materiale riferito alla sua persona, ovvero i genitori o i tutori o i legali rappresentanti, possono inoltrare una richiesta di oscuramento, rimozione o blocco di qualsiasi dato personale del minore diffuso in rete al responsabile della pubblicazione e/o condivisione. In caso di perdurante inerzia, è fatta salva la facoltà di avviare la procedura di segnalazione.
Deve essere effettuata una valutazione del rischio circa l’influenza dell’uso delle tecnologie e dei media sulla tutela e sulla sicurezza dei minori al fine di adottare le misure necessarie per la riduzione di eventuali rischi.
Qualora dovessero essere ricevuti via web materiali offensivi o messaggi inappropriati non richiesti, il Delegato per la tutela dei minori deve segnalare l’accaduto per permettere la risoluzione del problema da parte degli esperti.
6.7 Collaborazioni, partnership, sponsorizzazioni
Viene posta grande attenzione alla tutela dei minori in tutte le relazioni che vengono instaurate per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività, siano esse con associazioni, agenzie o aziende. Negli accordi stipulati vanno inclusi riferimenti specifici alla tutela dei minori e alla relativa Policy.
Qualora dovessero sorgere dei dubbi circa l’affidabilità di soggetti terzi coinvolti nell’attività per quanto riguarda la tutela dei minori, dovranno essere adottate tutte le misure necessarie ad accertare e risolvere eventuali problemi anche di concerto con tali soggetti.

7     OBIETTIVO 3 – SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE
Tutti coloro i quali sono impegnati nella attività del settore giovanile della Associazione sportiva Caronno Softball devono essere informati circa i contenuti della Policy e messi nelle condizioni di riconoscere e segnalare situazioni di violazione dei codici di condotta o di abuso.
L’Associazione sportiva Caronno Softball realizza e rende fruibili contenuti formativi dedicati alla tutela dei minori a sostegno degli operatori sportivi interessati.
Particolare attenzione viene riservata alle azioni da intraprendere per aumentare la consapevolezza dei bambini e dei ragazzi circa le tematiche trattate nella Policy e sui modi in cui si può contribuire a rendere sicura la pratica sportiva. A tal fine potranno essere predisposti materiali e contenuti fruibili dai minori con linguaggio e format specifici.
Parallelamente all’impegno nel fornire assistenza e formazione circa gli argomenti trattati nella Policy, tutti gli adulti hanno il diritto e il dovere di richiedere chiarimenti, approfondimenti e consigli sugli argomenti trattati e sugli altri strumenti per la tutela dei minori.
Il Delegato per la tutela dei minori è il primo punto di contatto per tali richieste.
7.1 Valutazione dei rischi
La valutazione dei rischi è uno strumento importante per qualsiasi processo di tutela dei minori. L’importanza di tale strumento risiede nella sua capacità di porre le basi per tutte le azioni preventive volte ad assicurare che le attività possano svolgersi in sicurezza, identificando e minimizzando, attraverso azioni mirate, possibili rischi e problemi potenziali riguardanti la tutela dei minori.
La responsabilità circa la valutazione dei rischi spetta al soggetto responsabile dell’organizzazione e dello svolgimento dell’attività.
Qualora, a seguito della valutazione dei rischi, dovesse giungersi alla conclusione che non è possibile fornire sufficienti garanzie circa l’attività o l’evento e qualora risulti difficile attuare attività preventive adeguate, l’attività o l’evento dovrà essere rinviato, rimodulato o annullato.
I contatti di emergenza degli atleti devono essere raccolti prima che questi prendano parte alle attività. Tali informazioni devono essere rese disponibili a coloro i quali sono incaricati della tutela dei minori in occasione di attività ed eventi, qualora queste informazioni siano necessarie per la prevenzione dei rischi o per la gestione di eventuali emergenze.
Le misure predisposte per la gestione dei rischi devono essere costantemente aggiornate, sia durante sia al termine delle attività o degli eventi in modo tale che le azioni intraprese e le soluzioni individuate possano essere rese disponibili per attività o eventi futuri.
7.2 Creare un canale sicuro per le segnalazioni
È necessario stabilire una procedura chiara e facilmente accessibile per le segnalazioni di situazioni di violazione dei Codici di condotta o di pericolo o di abuso da parte di tutti i soggetti coinvolti siano essi vittime, testimoni o soggetti venuti a conoscenza dei fatti.
L’iter di gestione delle segnalazioni deve essere noto a tutti i soggetti interessati. Il punto di riferimento per tutti i processi è sempre individuato nella figura del Delegato per la tutela dei minori.
L’Associazione sportiva Caronno Softball garantisce la totale riservatezza del processo e dei documenti ai quali dovesse avere accesso nel corso dell’espletamento delle procedure richieste.
Tutti i documenti o gli atti acquisiti a seguito o contestualmente alla segnalazione devono essere conservati secondo la vigente normativa in materia e trattati con la massima discrezione da parte degli incaricati.
Tutte le segnalazioni devono essere prese in carico.

8     OBIETTIVO 4 – INDIVIDUAZIONE E SEGNALAZIONE DEI PROBLEMI
È opportuno intraprendere proficui rapporti di collaborazione con le forze dell’ordine, le agenzie e le associazioni che si occupano di tutela dei minori al fine di facilitare eventuali rinvii di casi dubbi e per poter beneficiare di consulenza e supporto laddove tali interventi si rendessero necessari.
Il Delegato per la tutela dei minori è tenuto a proseguire la formazione partecipando a incontri o corsi impartiti da altri enti, associazioni, agenzie, organizzazioni al fine di approfondire le conoscenze in materia.
Tutte le segnalazioni, le indagini e la gestione dei problemi relativi alla tutela dei minori devono rispettare le norme adottate da FIBS nonché la vigente normativa in materia. Qualora venga presa in considerazione la possibilità di indirizzare il minore verso un soggetto esterno al fine di ottenere tutela e protezione, il quadro normativo e i prioritari interessi del minore devono sempre essere presi in considerazione.
Pertanto, possono essere coinvolte nell’iter di segnalazione e di supporto al minore soggetti quali medici e psicologi il cui intervento deve essere comunque registrato.
Il rinvio alle autorità locali e alle forze dell’ordine per la protezione dei minori deve essere presentato secondo le modalità e nelle forme previste dalla normativa vigente.

9     OBIETTIVO 5 – MISURE E ANALISI
La presente Policy ha validità quadriennale.
L’Associazione sportiva Caronno Softball provvederà alla revisione o aggiornamento della Policy se richiesto dalla FIBS al fine di recepire modifiche e/o integrazioni dei principi fondamentali e raccomandazioni provenienti dal CONI.
Periodicamente L’Associazione sportiva Caronno Softball riesaminerà, di concerto con il Delegato per la tutela dei minori, le segnalazioni pervenute allo scopo di accertare l’efficacia della propria Policy nonché delle modalità di soluzione dei problemi.
Potranno essere utilizzati indicatori per misurare il successo e l’efficacia delle iniziative e degli strumenti impiegati.

10     DISPOSIZIONI FINALI
Questa Policy viene adottata dalla Associazione sportiva A.B. Caronno Softball in data 13 giugno 2024 ed entra immediatamente in vigore.
Fanno parte integrante della Policy i Codici di condotta descritti in un documento separato, ma facente parte integrante della stessa Policy.
La Policy viene pubblicata sul sito web dell’associazione e affissa presso l’impianto sportivo di riferimento.

Per ogni richiesta di chiarimenti contattare l’Associazione all’indirizzo e-mail   wave@wavenwave.it

A.B. Caronno Softball A.S.D.
Il Presidente Alfonso Turconi
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Indice
1 La Politica della A.B. Caronno Softball 2
2 Finalità e ambito di applicazione 3
3 Definizioni 3
4 Articolazione della Policy 5
5 Obiettivo 1 – Responsabilità di attuazione della Policy 5
5.1 Definizione di tutela dei minori 5
5.2 Cosa si intende per danno e abuso 5
5.3 Rischi particolari nella tutela dei minori durante la pratica del Softball/Baseball 6
5.3.1 Lesioni fisiche 6
5.3.2 Pressioni sulla prestazione 6
5.3.3 Cura della persona 6
5.3.4 Trasferte, viaggi e pernotti 6
5.3.5 Operatori e rapporti personali 6
5.4 Collegamenti con la legislazione o le politiche nazionali 7
5.5 Azioni extra-sportive 7
5.6 Principi chiave alla base della policy 7
6 Obiettivo 2 – Garantire l’adozione di strumenti e procedure efficaci 8
6.1 Nomina del Delegato per la tutela dei minori 8
6.2 Iter di selezione degli operatori sportivi 8
6.3 Codici di condotta 8
6.4 Supervisione e impiego degli operatori sportivi nelle attività 9
6.5 Visitatori e spettatori 10
6.6 Materiale video/fotografico e sicurezza online 10
6.7 Collaborazioni, partnership, sponsorizzazioni 11
7 Obiettivo 3 – Sensibilizzazione e formazion e 11
7.1 Valutazione dei rischi 11
7.2 Creare un canale sicuro per le segnalazioni 12
8 Obiettivo 4 – Individuazione e segnalazione dei problemi 12
9 Obiettivo 5 – Misure e analisi 12
10 Disposizioni finali 13