17 gennaio 2007

Si rinnova la tradizione del falò di S. Antonio.

Tutti presenti, attirati anche dalle salamelle e dalla pizza (per non parlare del resto).

Apporto fondamentale dato dalle vecchie gelosie (non si tratta di sentimenti, ma di imposte, ed in questo caso le tasse non c'entrano).

Tiziano Cassin si è occupato della griglia, ben coadiuvato, mentre un emulo di Amundsen ha infornato le pizza.

Non è  mancato il Vin Brulè, notevolmente migliorato rispetto alla ricetta dello scorso anno, si è vista la mano dell'esperto in grolla valdostana (ricette 1 2).

Approfondimenti sulla tradizione del falò di S. Antonio: Tradizione fuoco di S. Antonio


LA PIRA È PRONTA


 ANCHE IL FORNO È PRONTO (NONCHÉ IL PANE E LE PIZZE)

ARRIVANO LE MITICHE SALAMELLE

GALLERIA DI PERSONAGGI PRESENTI
 

È FINALMENTE L'ORA DEL FALÓ
Prima
Durante
E dopo ... l'accensione

ATTORNO AL FUOCO

ALTI E BASSI DELLA SERATA


C'è scritto "GUIDA DELLA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA"



NON POTEVA MANCARE IL VIN BRULÈ

SIAMO ORMAI SOLO ALLE BRACI

Per la cronaca, sabato 20 gennaio (dopo oltre due giorni) le braci erano ancora calde, con la presenza di qualche tizzone.