LA POLEMICA SULL'OBBLIGATORIETÀ DELLE GIOVANILI   

1 Febbraio 2012 - La posizione della AB Caronno

Come ormai noto a tutti, si è scatenata una forte polemica dopo che è stata pubblicata una lettera (firmata da cinque società di A1) al presidente federale, che chiedeva l'eliminazione delle sanzioni attualmente previste per le società che non ottemperano agli obblighi sulle giovanili (sanzioni mai applicate essendo sempre state concesse deroghe).

 

La lettera di cui sopra è consultabile su questo stesso sito, la riportiamo qui sotto per comodità di consultazione.

Non sono mancate le polemiche, Bollate ha pubblicato un intervento molto duro sul proprio sito, su un blog italiano vi sono stati parecchi interventi, tra i quali una secca smentita della società Pianoro, che nega di avere firmato la lettera in questione.

Oggi viene pubblicata anche una lettera di La Loggia, che in un certo senso prende le distanze dalla richiesta di eliminare le sanzioni, in ogni caso ognuno si faccia un'idea leggendola integralmente.


A questo punto, visti anche i precedenti che ci hanno visto polemizzare apertamente con la FIBS, riteniamo di illustrare con chiarezza il nostro punto di vista. 


LETTERA APERTA AL PRESIDENTE FIBS RICCARDO FRACCARI

 

Caro Presidente,

 

Abbiamo appreso della lettera che ti è stata inviata da cinque società della ISL relativa agli obblighi sull'attività giovanile.

Riteniamo che sia già di per sé un fatto grave avere inviato questa lettera, in un altro contesto potrebbe essere considerata eversiva, in quanto va apertamente contro la strategia dichiarata della federazione. Come tale avrebbe dovuto essere da te fermamente respinta, ma al momento non si ha notizia di una tua presa di posizione.

 

Ricordiamo che nel 2009 il Consiglio Federale ha approvato un documento che impegnava la strategia della FIBS su un piano pluriennale.
Il punto cruciale del piano era l'attività giovanile, e le decisioni conseguenti ancora ad oggi, purtroppo, non sono state adottate in modo completo, vedi deroghe dello scorso anno e l'inserimento nella circolare attività agonistica 2012 della possibilità, per le squadre della ISL, di fare tre attività giovanili a scelta e non le tre attività giovanili previste (ragazze, cadette, under 21). Questo punto è cruciale in quanto la continuità nella crescita del settore giovanile viene garantita solo se tutte le categorie sono coperte. Inoltre disattende il Libro Bianco in uno dei punti qualificanti.

 

Le ragioni addotte dalle società firmatarie sono risibili, vediamo in dettaglio ciò che si afferma.

 

Vi è un preambolo che di fatto non dice nulla, poi con una consequenzialità chiara solo agli scriventi si entra nel merito.  

A questo punto il riferimento a Bollate a Caronno è palese e l'affermazione è che queste società, "non soddisfatte delle proprie capacità e fortune, sembrano provare soddisfazione nel puntare il dito verso altre società".

C'è da rimanere allibiti, "fortune"? Non di fortuna si tratta, ma di impegno e duro lavoro, spesso i risultati non sono all'altezza dell'impegno profuso, ma ciò deve essere un stimolo per un maggiore impegno, non per un rilassamento e conseguente richiesta di derogare agli impegni. 

Miope è l'atteggiamento di altre realtà, condividiamo la risposta di Bollate, che riportiamo: "riteniamo che la nostra posizione in materia di attività giovanile (...)  non sia “miope”, ma anzi lungimirante: miope è chi condivide la politica delle deroghe (...); noi non puntiamo il dito contro chi è in difficoltà, lo puntiamo contro chi chiede deroghe e poi passa l'inverno a telefonare a tutte le atlete in grado di respirare, solo perché non hanno mai costruito ricambi adeguati da inserire nelle squadre seniores."

L'attività giovanile è impegnativa, richiede investimenti, sforzi di lunga durata, soffre delle incertezze legate all'abbandono delle atlete, ma non ha alternative.

 

Si raggiunge il ridicolo quando vengono usate parole delle quali evidentemente sfugge il significato: "contesto geopolitico" (?). Ci vengono in mente quelle persone che infarciscono i loro discorsi di paroloni, per voler dare loro una dignità che non hanno, e così facendo diventano delle macchiette.

Certo, i presidenti che hanno chiaro solo l'obiettivo di vincere la prossima stagione sono terrorizzati dalla prospettiva di iniziare con le bambine di 8 anni, e se va bene avere un qualche ritorno dopo dieci anni di faticoso lavoro. Purtroppo, ed è una amara constatazione, ci si rende conto che le società del cosiddetto "vertice" intendono praticare strade più semplici, a scapito dell'intero movimento.

 

Ma con quale lungimiranza vorremmo affidare le decisioni sul futuro a chi nel futuro non crede?

 

Nel 2009, con l'approvazione del Consiglio Federale è stato varato il programma del Libro Bianco, ma successivamente si sono viste troppe sbavature, quasi una sconfessione.

 

Le sanzioni per chi non pratica l'attività giovanile come previsto vanno invece eventualmente incrementate, sia dal punto di vista sportivo che da quello economico. 

 

Le decisioni strategiche su base pluriennale non possono essere modificate con la semplice richiesta di alcune società, a meno che - e questo è ciò che spesso appare - le regole ci sono, ma non contano, possono essere aggirate, non sono vincolanti, sono fumo negli occhi per gli ingenui, buone come paravento, poi "chi conta" prevale (vedi anche la situazione della regolarità dei campi da gioco).

 

Non si è mai visto che una società, realmente obbligata all'attività giovanile, non abbia trovato il modo di svolgerla, mentre si è sempre visto che le deroghe hanno dilatato il problema anziché mitigarlo. Guarda caso: alcune società che lo scorso anno hanno avuto le deroghe, perché avessero tempo per organizzarsi, a distanza di pochi mesi sono a chiedere l’eliminazione delle sanzioni, evidentemente in vista di una richiesta di deroghe ancora più sostanziosa.

 

Non si è mai visto che una società abbia rinunciato ad un campionato perché non in grado di ottemperare all'attività giovanile obbligatoria.

 

La situazione che il softball italiano sta vivendo è probabilmente la più critica della sua storia recente. Non si riesce a completare il quadro dei campionati e la serie di ingresso è di fatto diventata la A2. Mancano le atlete e per la prima volta il rischio di scomparire dal panorama sportivo italiano non è più solo uno spauracchio.

 

Misureremo la credibilità delle istituzioni federali da come si comporteranno in questo frangente, non vorremmo che tu fossi il presidente che, consapevolmente o meno, accompagna il softball italiano alla sua morte

 

Cordialmente,

Giorgio Turconi

AB Caronno Softball


Caro Presidente,

in relazione a quanto emerso nel corso della riunione di domenica, il gruppo delle società che sottoscrivono la presente condividono con Te le preoccupazioni per le difficoltà di organizzazione e sviluppo dei settori giovanili, e in ragione di questo sono favorevoli ad un’opera di monitoraggio, controllo e aiuto svolta dal consiglio federale verso quelle aree e quelle società che -seppur con sacrifici organizzativi ed economici- non riescono ad ottemperare agli obblighi normativi riferiti ai settori giovanili.

Alla luce di tutto ciò, si rimane sconcertati dalle polemiche e dalle prese di posizione di talune società che, non soddisfatte delle proprie capacità e fortune, sembrano provare soddisfazione nel puntare il dito verso altre società. A parere delle scriventi, si tratta di una presa di posizione miope, che trascura di conoscere i reali problemi legati in primo luogo al contesto geopolitico dove queste società sportive operano, ed è un atteggiamento che se condiviso può solo portare al deterioramento della situazione fino alla conclusione estrema, la scomparsa di intere realtà sportive.

Tutto ciò premesso, le scriventi società sono a richiederTi di continuare per la strada fin qui intrapresa. Si chiede che la sanzione delle gare perse a tavolino in ISL venga eliminata del tutto; che il deterrente della sanzione pecuniaria venga lasciato alla discrezionalità del consiglio federale; che detta sanzione, quando eventualmente irrogata, venga poi utilizzata a favore delle società che hanno iscritto squadre giovanili ma che per motivi logistici non riescono a svolgere gare (la sanzione per esempio potrebbe essere destinata a contributo per l’organizzazione di tornei o concentramenti).
Si chiede infine di rivedere tutta l’organizzazione del softball giovanile italiano nel suo complesso.

Nella certezza che le scelte che prenderai saranno a favore del movimento, si ringrazia per l’attenzione.

Condiviso e Sottoscritto
dalle seguenti Società :

Pianoro Softball Blue Girls Bologna
Rhibo Softball La Loggia
Softball Club Forlì  a.s.d.
Titano Hornets A.S.D.
Unione Fermana Softball A.S.D.


Da mybaseball.altervista.org

Pianoro Softball scrive: 29 gennaio 12 14:32:21 alle 14:32:21

In merito alla lettera uscita sul sito MyBaseball scitta dal Bollate Softball, Il Pianoro Softball vorrebbe fare una precisazione.

La Società Pianoro è d’accordo sì sul principio di usare il “buonsenso” e appoggia le decisioni del Presidente Federale,ma non ha dato nessun consenso a mettere il proprio nome in questa lettera e NON ha chiesto nessuna deroga nell’attività 2011 quando militava in serie A2 e NON ha chiesto nessuna deroga per l’attività 2012 ora in ISL.

Con le mille difficoltà che ci sono ci stiamo adoperando in tutti i modi e risorse nella crescita del settore giovanile in cui crediamo fortemente,come sono sicuro che ci stanno provando tutte le Società di Softball e non giudichiamo le Società che hanno dei problemi, perchè in prima persona ogni giorno viviamo la crisi che ci circonda.

Il Presidente Stefano Landuzzi e il vicePresidente Daniele Frignani


Gent.mo Presidente FRACCARI

 

e p.c. Alle Soc. di Softball ISL

 

ASD RHIBO Softball La Loggia intende chiarire il perché dell’adesione alla lettera al Presidente riguardante il settore giovanile. Premesso che la scrivente società è perfettamente in regola da venti anni con le disposizioni Federali ancor prima che ci fossero obblighi di sorta, essa ha deciso di aderire per solidarietà comprendendo le ragioni del disagio , avendo provato sulla propria pelle a non poter disputare alcun campionato giovanile in Piemonte. La categoria ragazze obbligata a giocare a baseball, le cadette e juniores emigranti in Lombardia, che ha gentilmente concesso di ospitarci nelle sue terre ma obbligandoci ad effettuare tutti gli incontri fuori casa, le squadre lombarde non hanno mai oltrepassato il Ticino ed aggiungo per dovere di cronaca non sempre siamo stati accolti con entusiasmo ma è altresì comprensibile anche se non piacevole. La scorsa stagione con la categoria juniores abbiamo affrontato gravi disagi per giocare gare a Sanremo ( circa 500 Km andata e ritorno). Ci sentiamo quindi dalla parte di coloro i quali hanno dei problemi e desideriamo dare la nostra solidarietà. Siamo consapevoli che il piccolo mondo del softball è alla canna del gas, ma è bene che si sappia che ci sono delle regioni che sono già oltre quel limite e non possono andare avanti così. Non sempre dietro alle richieste di aiuto si nasconde una situazione di disonestà, pensiamo sia meglio per tutto il movimento non arroccarsi dentro il proprio castello sicuri di avere i granai pieni mentre la peste imperversa nelle campagne.

 

ASD RHIBO SOFTBALL LA LOGGIA

(lettera inviata il 1° febbraio 2011)