Palla Mancata 

ANNO II - NUMERO 6

24 AGOSTO 2002

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

MOMENTO DECISIVO

CHI, COME, DOVE E PERCHÈ

DICONO DI NOI

Giornalisti: cosa non farebbero per attirare l’attenzione dei lettori! (vedi come esempio Palla Mancata). Stando all’articolo comparso sulla Settimana a fine luglio (titolo ripreso qui sotto) hanno carpito i nostri segreti, che sono: “mercato oculato”, “gestione societaria di qualità”, “azzeccata scelta dello staff tecnico”, “scelta felice delle straniere”. Come dire, perché il Caronno vince? Perché batte le avversarie. Manca solo l’acqua calda. Lo diciamo con simpatia verso chi ci segue dalla carta stampata. Un vero problema tuttavia c’è: convincere i nostri amici giornalisti a scrivere Rheavendors (una parola sola).


   Foto Pedivella

Il personaggio della settimana:
Piero Orlando, ferie a Bariola per garantirci un campo perfetto

Rumors

L'attesa
di ELENA CONSIGLIO

È passato quasi un mese dall’ultima partita di campionato e lo stesso tempo manca alla prossima: siamo esattamente nel mezzo… in attesa.
Nel mezzo di cosa? Nel mezzo di questo periodo di stop forzato, sospesi tra ciò che si è fatto, che sembra lontano e di cui quasi si è perso il ricordo e ciò che c’è ancora da fare, altrettanto lontano ma il cui pensiero è sempre presente. Riesce molto difficile pensare contemporaneamente al verde dell’erba, al rosso della terra del diamante e al blu del mare e al cielo stellato di qualche paese esotico. 
In attesa di cosa? In attesa della “Partita”, quella con la P maiuscola… anzi la P-A-R-T-I-T-A, con tutte le lettere maiuscole! Lo scontro diretto tra Davide e Golia, tra la favorita e l’outsider, tra la terza e la quarta in classifica… insomma. Ci giochiamo il posto tra le prime quattro!
Cosa fare quindi per mantenere la concentrazione, per non perdere di vista l’obiettivo? Ecco qualche breve consiglio per rimanere coi piedi saldi… dentro il campo…!
SI: seguire scrupolosamente il dettagliato programma ginnico fornitoci dalla società.
NO: addormentarsi col dettagliato manuale del perfetto giocatore sotto il cuscino sperando in improbabili notturni passaggi di informazioni.
SI: tenere in mano la pallina da softball per almeno cinque minuti al giorno.
NO: costringere i compagni di vacanza a sostituirsi alle compagne di squadra, pena il rischio di lividi contusioni e danni fisici dei malcapitati.
SI: godersi la vacanza e rilassarsi il più possibile.
NO: godersi la vacanza e rilassarsi il più possibile… 


La situazione
di GIORGIO TURCONI

La classifica, che pure riflette i valori fin qui espressi dal campionato, è del tutto provvisoria. Gli scontri diretti tra Rheavendors, Bollate e Parma rappresentano dei veri e propri spareggi, con Macerata a fare da arbitro. Ed è giusto così, quando le partite decisive sono quelle giocate contro gli avversari diretti il responso che ne esce è il migliore. In coda Capannori ha riaperto i giochi e lo stesso Ronchi adesso rischia. Un finale tutto da vedere.
A1 CLASSIFICA al 18 agosto 2002
  G V P %
Forlì 32 28 4 806
Bussolengo 31 25 6 806
Rhea Vendors Caronno 32 21 11 656
Bollate 30 19 11 633
Parma 32 20 12 625
Macerata 31 15 16 484
Ronchi 32 9 23 281
Langhirano 34 9 25 265
Capannori 32 8 24 250
Saronno 32 5 27 156

 


IPSE DIXIT  a cura della redazione

RICORDI
Collaborazione di Albert Miniera








Alcuni mesi fa ho voluto scrivere alcune parole in ricordo di una cara persona scomparsa. Però il ricordo è opportuno estenderlo anche ad altre due persone prematuramente scomparse in circostanze tragiche: Francesco e Claudio. Entrambi sono stati miei, anzi nostri amici, pur in contesti diversi.
Il motivo di questo amarcord, mi deriva da un’altra persona che ogni tanto capita di incontrare alle partite della squadra di softball (serie A1), il mitico Raggi (Antonio per gli amici). Questi è stato l’allenatore che ci prese dall’oratorio e ci portò al titolo italiano De Martino (è un risultato che è opportuno non dimenticare, almeno a livello di paese !), oltre a risultati che, forse, avrebbero potuto essere superiori, nei vari campionati di baseball, la controprova non esiste. Direi che di soddisfazioni ce ne siamo tolte parecchie! Raggi, meglio Antonio, veniva quasi tutti i giorni da Milano con la sua Vespa, successivamente prese l’automobile la mitica DAF, ad allenarci, inizialmente al vecchio campo di calcio, poi al campo di Bariola. Devo dire che i suoi modi autoritari e dispotici, mettevano soggezione a noi ragazzini, per fortuna gli intermediari Francesco e Nando, mediavano.
Gli allenamenti duravano ore, e Antonio incitava e dava la cadenza. Abbiamo provato anche a fare una no-stop mattino pomeriggio! Cose impensabili, se non per squadre professionistiche! Abbiamo trascorso in questo modo alcuni anni. Poi dovette lasciare per ragioni fisiche e problemi di lavoro. Oggi lo si incontra a vedere le partite e i suoi ricordi sono ancora portati a quegli anni: ricorda che Paolo “dalle grandi leve” era un’interbase nato, Angelo “la piovra” un prima base, Antonio che non aveva molta voglia di sgobbare, però con la mazza era un’iradiddio, e così via per tutti i vari componenti della sua squadra. I suoi ricordi si spingono a ricordare il mitico Glorioso (per chi non lo sa è stato un grande lanciatore), che aveva un fisico d’atleta, che correva moltissimo, e lanciava più che con il braccio con le gambe, poi il grande Brustolon un suo giocatore della squadra che allenava a Milano prima di venire a Caronno, il mitico Borzov (centometrista sovietico) dalle cosiddette “palle quadrate” per descrivere un grande atleta, e così via. Chiaramente si commentano anche le azioni di gioco della partita, apprezzando il lavoro svolto dai Turconi per il softball caronnese e in collaborazione con il buon Francesco per il campo e per l’eccezionale tribuna: fresca e rilassante, rispetto al caldo soffocante di Milano.
Tra alcuni mesi andrà in pensione, speriamo di ritrovarlo più spesso sulla nostra collinetta a raccontarcela e ricordare fatti e personaggi, che sono sempre quelli, ma che impediscono di dimenticare una fase della mia vita, penso della nostra vita, passata, ma mai dimenticata.

Difesa e battuta   La freddura della settimana, del mese, della stagione, … di sempre.
A cura di FRANCY
Gli uomini sono come gli spazi dei parcheggi, quelli buoni sono già presi, e quelli liberi sono brutti, scomodi o troppo piccoli.


Foul Ball   (La voce dell’incoscienza)
di F. T.

Aforismi, elzeviri, commemorazioni o ricordi: questo è il filo rosso che verrà seguito in questa rubrica. Alcune volte fuori dal coro, magari con un pizzico di ironia ma sempre in buona fede e senza risentimenti.

L'importanza dei numeri (*)

Scaramanzie, superstizioni, cabala, amore irrefrenabile: ciascuno di noi in molte occasioni è influenzato e soggiogato da quell’(ir)razionale, incomprensibile e impalpabile mondo dei numeri. Numeri appunto: odiati numeri che ci tormentano fin dalle prime classi delle scuole elementari. Ma cerchiamo di rivalutarli conferendo loro significati piacevoli e perfino amabili. Per esempio le date: genetliaci, ricorrenze, ricordi di occasioni speciali; sono numeri che ci seguiranno per tutta la vita. Ancora, numeri legati all’abbigliamento: la taglia (ex) 42 diventata 44 (o 46), il numero di scarpe e soprattutto il numero della divisa che è una scelta della vita; ognuno è affezionato (per non dire morbosamente attaccato) a quelle cifre impresse sul retro della casacca. Toglietemi tutto ma non il mio numero. Poi ci sono i numeri legati al gioco, record personali e medie, gioie e dolori di tutti i componenti di squadre in cui i (grandi) numeri danno significato allo sport: partite vinte/perse, medie difesa ed errori, numero di fuoricampo, medie battuta/bombardieri, punti battuti a casa. E si dia sfoggio alla fantasia più sfrenata per attribuire la qualità del gioco e del giocatore a calcoli più o meno astrusi o razionali. Ed infine i numeri che più contano e che si riferiscono al piazzamento finale al termine di una faticosa e stressante regular season: la differenza fra la terza e la quarta (per non dire la quinta) posizione è fondamentale per la composizione della griglia dei play-off. Ma non perdiamo di vista la vera essenza dello sport: come al solito ciò che veramente conta è essere il numero 1.
P.S. Con tutti questi discorsi mi sembra che anch’io abbia dato i numeri (mi sa di si – n.d.r.).
(*) Il tema evidentemente affascina i nostri editorialisti, vedi articolo di Albert Miniera sul n.4 di PM.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

BILANCI

La sciagurata sosta di luglio ha tolto la tensione ad un finale di campionato altrimenti brillante. La lunga pausa induce a tirare le somme di una annata fantastica. Comunque sia il finale (Semifinali di Coppa Italia? Play-Off? Finale scudetto?!) GRAZIE RAGAZZE: che anno!!
Esordio in A1 da matricola corsara, grandi soddisfazioni, abbiamo retto faccia a faccia con grandi squadroni (1-2 con il Forlì della Spediacci e 4 tie-break col Bussolengo!) abbiamo espugnato due volte il campo di Bollate e travolto 32-0 una squadra con tre nazionali come il Langhirano. E se guardiamo le classifiche, quasi non ci crediamo. Caronno ha la seconda pedana d’Italia (1,24 di media PGL dietro al Forlì) e il terzo line-up per valide: 229 (dietro alle 266 di Bussolengo e alle 231 di Forlì). Nei punti battuti a casa, tra le italiane-italiane Breda (22) e Consiglio (19) sono precedute solo da Trevisan e Francolini.
Abbiamo una Marostica (22 anni) con la stessa media battuta (295) della Pagotto (australiana e in nazionale). E infine una coppia di americane formidabili: Durazo prima negli strike-out (151!) ed Echo-Hawk prima in battuta con 470!!
E Vago è la prima lanciatrice di scuola italiana: 1,64 di media PGL a pari merito con la Castellani, capitana della nazionale.
E che successi anche come società: soddisfazioni anche per lo sponsor, tanta pubblicità, giornali, riprese televisive, tifosi numerosi e appassionati (per noi i migliori della Serie A) stima e rispetto degli avversari per il softball di buon livello espresso, una conduzione tecnica di ottimo livello (qui però attendiamo il giudizio a fine stagione del CTC-Comitato Tecnico Critico)
(*).
Infine la ciliegina sulla torta: l’assegnazione degli Europei 2003! Che soddisfazione a Sofia per i Turconi (e Bianchi): Caronno Pertusella (e Saronno) battono Amsterdam! E che soddisfazione per il Piero quando l’incaricato della federazione è venuto a visionare il campo, tutto fiorito
(**) e con l’erba tagliata a quadrettini (***), e a bocca aperta: “Ma che c… di campo avete, qui?”
L’unica nota stonata ci viene da questa riflessione: come mai l’importante incontro Parma-Bollate non viene giocato come da calendario? Se doveva essere spostato perché non è stato anticipato come tutte le altre partite? No, è stato spostato a “dopo”, a mercoledì 28 agosto. Ma non importa, siamo forti e pensiamo solo a giocare bene, e “Mai paüra”. O meglio, per infilare almeno una citazione dotta: “Ad majora!”
(*) Il giudizio di detto sedicente comitato conta come il due di picche per le decisioni societarie.
(**) Fiorito? Forse l’immaginifico autore dell’articolo era preda di visioni.
(***) Ricetta di cucina?