Palla Mancata 

ANNO XI - NUMERO 15

27 AGOSTO 2011

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

COPPA ITALIA 2011


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

LETTURA DEL PENSIERO

Come abbiamo già detto in altre occasioni, non è consuetudine di PM preparare le uscite con riunioni redazionali nelle quali si definiscono i temi da trattare, vale la regola secondo la quale ognuno sceglie l'argomento, andando a pescare nella attualità o sollevando questioni "epocali".

Non di rado ci si accorge che, malgrado l'assenza di pilotaggio, vi siano convergenze "sospette". Escludendo che gli opinionisti si siano parlati tra loro (troppo complicato) o che sia scattata la lettura del pensiero (paranormale, non adatta a gente come noi), resta in piedi l'ipotesi che l'argomento sia così scottante da suscitare interesse "a prescindere".

In questo numero il tema che rientra in questa categoria è l'apparente disinteresse di alcune squadre di A1 per la Coppa Italia, edizione 2011. 

Fa specie la rinuncia di Forlì, recente vincitore della Coppa delle Coppe, celebrata sul sito federale con un eclatante 

"... il trionfo del Fiorini Forlì in Coppa delle Coppe. Le ragazze di Jason Kumeroa hanno riportato il trofeo in Romagna dopo cinque anni e sono state le uniche a superare formazioni olandesi. (...)

Per celebrare la quarta vittoria in Coppa delle Coppe del Fiorini Forlì, che sul diamante di Castions di Strada ha travolto il Terrasvogels, abbiamo preparato una photogallery con le foto più significative dell'impresa compiuta dalle ragazze del presidente Giovanni Bombacci. Le forlivesi sono state le uniche a riuscire a superare le olandesi, che si sono imposte nel campionato europeo Seniores, Cadetti e nel torneo di Coppa Campioni a Caserta. Erano tre anni (ultimo successo del Legnano) che un'italiana non vinceva una competizione continentale di club."

Se la competizione è così importante, possibile che non rientri nei piani di tre su quattro delle finaliste ai play-off 2011? Vi immaginate, in ogni altro sport, se succedesse una cosa simile? Semplicemente inimmaginabile.

Aspettiamo la valutazione del giudice federale se la rinuncia sia stata effettuata "Nei termini" (ammenda rinuncia gara pari a 4000 €) o "Fuori termini" (6000 €).

***

C'è un altro tema scottante, per altro anch'esso toccato in un articolo qui sotto: l'attività giovanile obbligatoria.

Possiamo anticipare che avevamo pensato a questo titolo per un nostro prossimo intervento: "Obbligatorietà giovanile: il gioco delle tre tavolette?"

Poi, riflettendo meglio, abbiamo deciso che toglieremo il punto interrogativo: il trucco c'è e si vede (eccome se si vede).


 

Personaggi della settimana: Beatrice Salvioni e Melany Sheldon, nazionali Under 16, terze al Campionato Europeo di categoria.


MAROSTICATION

TERRAAAAA!
Che vita sarebbe senza softball
di LASARA

Rientrando dalle mie vacanze appianesi, dove per ben 20 giorni mi sono occupata della mia giovane casetta e dove ho potuto respirare tanta aria sana ma di pochi gradi più fresca rispetto a quella caronnese (molto meno fresca rispetto a quanto abbiano voluto farmi credere quelli che me l'hanno venduta esattamente un anno fa!), ebbene... avverto un leggero richiamino al mio tanto amato softball, forzatamente e involontariamente messo da parte in questa stagione che ormai volge al suo termine.

E riprendendo in mano la palla, la mazza e il guantone, in un semplicissimo mercoledì di fine agosto, dove il caldo torrido mi prosciuga gola e vene ad ogni minimo movimento, mi accorgo di quanto mi sia mancato il mio softball...

Mi sono distratta un attimo. 

Giuro è stato un attimo.

Ho voluto dedicarmi un po' di più a me stessa e alla mia famiglia et voilà... il pasticcio è fatto.
Ultime in campionato. Retrocessione.

Quanta vita prende il softball! 

Non me ne ero mai resa conto.

É bastato che io mi deconcentrassi per qualche tempo per ritrovare la mia società, le mie compagne, i miei allenatori, il pubblico, gli ultras... in balia di un ingestibile temporale.

     
E sebbene io non sia stata sempre presente per toccare con mano i problemi veri di questa annata e capire cosa sia andato storto, credo di poter dire la mia, così come è concesso ad ognuno di voi che leggete.

 

Ci siamo stati messi in mare, e ci siamo sentiti senza remi né salvagenti. Come raggiungere l'altra sponda? 

Ci voleva tanta, tanta, tanta forza e preparazione, sia fisica che morale. É mancata.

Ci voleva lo sprone di un capitano forte e concentrato. Ahimè, è mancato anche quello (e me lo rimprovererò a vita, anche se tornando indietro non potrei fare altrimenti).

Ci voleva un timoniere capace di gestire le tempeste, qualora fossero sopraggiunte. 

 

Ognuno, preso dal panico, ha cominciato a nuotare per proprio conto.

 

Anche una certa dose di sfortuna ci ha messo lo zampino, come dire: piove sempre sul bagnato.

 

Prima di ripartire per una nuova avventura di successo bisognerà raggruppare le navi, forse eliminarne alcune, e crearne una sola, grande, provvista di ogni risorsa e approvvigionamento utile al viaggio, e forte per reggere il peso di tutta la famiglia della Bariola. Un'unica, solida, barca.

C'è bisogno di sentire forte la voce di chi grida «A drittaaaaaa... terra a drittaaaaa!»


IPSE DIXIT

REGOLAMENTI, VERI O FALSI?
Collaborazione di Albert Miniera

Mentre passo le pause pranzo, leggendo libri, a villa Olmo davanti alla spettacolare veduta del lago di Como (i comaschi non se lo meritano! Basta vedere lo scempio in cui sta cadendo la città: muro, lungolago, marciapiedi, strade,…) mi sono ritrovato a riflettere su un argomento che riguarda il nostro softball, alla luce degli ultimi avvenimenti.

In particolare, dopo aver apprezzato e gioito, per la buona prestazione della nostra nazionale ITALIANA durante i recenti campionati europei, la realtà successiva, in ordine di tempo, mi ha riportato alla squallida situazione che si sta materializzando, mi riferisco alla scarsa o nulla capacità di gestire le squadre di club da parte della federazione.

Ho preso in mano la Circolare Attività Agonistica anno 2011, il Regolamento Attività Agonistica anno 2010 e il Regolamento Tecnico softball 2010 (valido anche nel 2011).

Leggo alle voci che riguardano il softball alcune regole e rimango stupefatto!

Possibile che i regolamenti abbiano interpretazioni differenti a seconda da chi li legge? Mi chiedo: non esiste una "giustizia sportiva" in questo nostro sport?

Il perché di queste domande è legato alla situazione che si è creata per la manifestazione: Coppa Italia serie ISL (alias A1). Squadre che per motivi differenti declinano la partecipazione, ma è mai possibile!

La Coppa Italia, dà diritto alla partecipazione alla Coppa delle Coppe, manifestazione internazionale della Federazione Europea.

Nella Circolare Attività Agonistica federale, ai paragrafi 2.2 – obblighi attività giovanile anno 2011 e al paragrafo 9.5 – Coppa Italia 2011, sono codificate e sancite alcune fondamentali regole, alle quali le società iscritte al campionato ISL devono ottemperare e che la federazione attraverso i propri organi di controllo deve far rispettare, pena sanzioni o penalità. 

Tutto questo sta avvenendo? Non conosco la risposta, ma mi auguro che la cosa avvenga ed in maniera anche brutale, perché se non si riesce a fare chiarezza adesso, questo sport, dopo l’ottima credibilità, che è riuscito a conquistare, con la Nazionale Italiana, durante i recenti campionati Europei, non so che futuro possa avere.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

NOTTE CHIARA 15 luglio 2011

È quasi mezzanotte, ma sull’isola di Saarenmaa, al largo delle coste estoni, la luce è sufficiente per vergare queste note sulla pergamena.

Incredibilmente, in questi luoghi sperduti, vi sono dei falchi, detti wifi, che scortano a destinazione i piccioni viaggiatori, e li riaccompagnano al ritorno.

Ciò permette a frate Remigio di inviare e ricevere messaggi, e quindi rimanere in contatto col mondo civile. Remigio ha ottenuto un passaggio da alcuni mercanti dell’Hansa, che lo hanno imbarcato a Riga e dopo una sosta sull’isola lo condurranno in veliero a Tallin (vedi Tallin Maritime 2011) da cui, con una carovana, proseguirà verso il confine russo a Narva per consegnare una bolla papale al pope di Ivangorod, e finalmente giungere a Tartu, dove incontrerà Jaroslav I il Saggio, per completare la sua missione.

Ed ecco finalmente il testo del messaggio.

Grazie Obletter! Con una incomprensibile scelta tattica (o Turconi lo ha pagato per perdere?) non ha approfittato del vantaggio che ha la squadra in trasferta di poter scegliere se mettere in pedana la lanciatrice italiana o straniera DOPO aver visto il primo inning della squadra di casa.

Con la corazzata che si ritrova (le prime cinque del line up che battono come fabbri, seguite da Brandi e Palermi) basta che schieri italiana su italiana e straniera su straniera per vincere a mani basse entrambe le partite. Invece ha fatto il contrario, vincendo largamente la prima, ma nella seconda ha dovuto affrontare la pedana straniera del Caronno. 

Con il line up zeppo di straniere è riuscito a segnare lo stesso cinque punti, ma la povera Natti ne ha subiti sei dalle mazze caronnesi. Forse fidava nel fatto che i suoi fuoricampo fruttassero più punti, ma mentre nel primo incontro due homer hanno reso sei punti, nel secondo sempre due homer ne hanno resi solo due.

E non è che non gli interessassero i punti contro il povero Caronno, visto che non è ancora sicuro dei play off. A meno che sia certo di ammazzare due volte il Legnano sabato e fidi sul fatto che La Loggia senza aussie ne perda due o tre.

Visto che mi chiamano “il gufo” vuoi vedere che questa leggerezza gli costa i play-off? (*)

(*) Il gufo questa volta non ci ha beccato, ma ci è andato molto vicino.

     

RASSEGNAZIONE 24 agosto 2011

Qualcuno diceva “Panta rei…ouden menei”, qui invece resta sempre tutto come prima.
Obbligo delle giovanili con multe e partite perse? Scherzavamo.

Limite delle straniere? Ma và! (Bella la Coppa Campioni dove puoi prendere i giocatori dove vuoi all’ultimo momento).

Come temuto siamo retrocessi, anche se la sf... ci ha messo quest’anno un bell’impegno, e vuoi vedere che il prossimo anno, dopo aver preparato per tutto l’inverno la squadra, all’ultimo momento ci chiederanno di restare in A1 con tre giorni di tempo per trovare i soldi e ingaggiare sei straniere? Anche questo già visto.

Peccato, perché abbiamo giocato bene e molte volte abbiamo messo in difficoltà (e battuto) squadroni che ora si giocano lo scudetto.

Speriamo che le nostre giocatrici non si facciano prendere dallo sconforto: si gioca a softball perché è bello giocare, ci dobbiamo fare una ragione che il campionato italiano è diventato un amatoriale meglio organizzato (forse) e sicuramente solo più costoso, per il prestigio dei tre-quattro presidenti che ancora riescono a trovare i soldi.

Intanto il vostro speaker si è fatto il campionato europeo di Ronchi: a fronte delle 18 partite di campionato (come speaker, ndr) in un anno, ne ho fatte 19 e mezzo (io in inglese e Mario in spagnolo) in una settimana. Bello ma massacrante.

Una tirata d’orecchi a Marcon, organizzatore (!) dell’evento, per 80 partite c'erano tre speaker e mezzo (il mezzo solo la sera) con Dox e Mario Fedele a tirare il carretto: per due giorni dieci ore filate senza intervallo, con tutte le procedure ESF delle entrate in campo, in inglese o altro, e se cominci la prima della mattina Svizzera–Danimarca di tre ore e quaranta, ti lascio immaginare come finisci la sera.

Siamo diventati bravissimi a mangiare e bere DURANTE le partite.

Abbiamo visto una bella Italia, fortissima in difesa, un bel gruppo di lanciatrici di livello medio-alto che potranno solo crescere: anche senza straniere possiamo rimanere ai vertici d’Europa per molti anni.

Per ora l’Olanda ci è superiore, soprattutto nel box, ma anche loro hanno una sola forte partente (Bloeming) e poi hanno dovuto portarsi una oriunda.

Sarà interessante vedere negli anni a venire cosa succederà: noi abbiamo delle ottime giovanili, ma l’Olanda ha messo in cantiere un programma di sviluppo che penso purtroppo la farà rimanere davanti a noi.

In compenso potremo restare davanti alle altre, la Gran Bretagna vive solo sulla Townsend che non è eterna, la Repubblica Ceca ha ottime giocatrici in abbondanza, ma molto poco in pedana, la Russia ha Daria e Ekaterina, più modelle che giocatrici (la prima rotta, la seconda dieci chili di troppo), e una prima base di sedici anni da paura (1.85 bionda, stupenda e 400 nel box), ma non lanciatrici.

Per altri dieci anni le finali saranno Olanda-Italia.

Anche quest’anno alcune ragazze di Caronno si sono guadagnate la soddisfazione di andare in America a giocare con la maglia EMEA: brave, ed a festeggiare potevano essere di più, se qualcuno lasciava in pedana la lanciatrice partente (e vincente) per altre due riprese.

E adesso andiamo a vincere la Coppa Italia, visto che agli altri non interessa.