Palla Mancata 

ANNO XVI - NUMERO 5

7 MAGGIO 2016

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

A NUORO È (ANCORA) DECISIVA


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

GRANDI RIENTRI

Assente per un problemino fisico da qualche gara, Elisa Oddonini rientra con Legnano e piazza due valide, una delle quali decisiva, l'altro rientro è quello di Bidus. Si tratta di due fuoriclasse, naturale che arrivino prestazioni di eccellenza. Al secondo mandiamo un invito perentorio. La minaccia di inviare Dox sul campetto (per via delle ridotte dimensioni) di La Loggia è tutto tranne che una boutade.

L'arma finale non viene usata spesso, consapevoli del suo micidiale potenziale, ma quando ci vuole, ci vuole. Consigliamo di non sottovalutare la cosa.

Oggi molta carne al fuoco su PM, quindi editoriale ridotto.


Personaggi della settimana: Elisa Oddonini, rientro e due valide, Giulia Fiorentini, valida decisiva in gara uno con Legnano.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

NORTON DEL '73
di BIDUS

Lo squilibrio psicologico causato dalla luce perenne è compensato dalla gioia di vivere immersi nella natura , ovunque volga il mio sguardo vedo solo laghi immensi (e immenso amore e ancora amore … ops scusate). Foreste e “ Mokki “ interamente costruiti in legno. Il nipotame gioca con un raro esemplare di foca degli anelli (Saimaan Nooppa) e controlla che io non butti cartaccia sul “green“, non accenda orrende sigarette e non sbocconcelli tranci di pizza prodotta in Italia (su questo particolare mia nuora è molto severa, niente pizza e niente calcio).

Il silenzio assoluto viene interrotto da un rombo lontano, un puntolino all’orizzonte si avvicina rapidamente, a cinquanta metri con terrore mi accorgo che si tratta della “Fata Turcona” inguainata in un improponibile body nero/verde in sella ad una Norton Commando del ‘73. Senza degnarmi di uno sguardo mi consegna due dispacci sgualciti, volta la direzione di marcia e riparte rombando verso “Bariolandia” inseguita dagli insulti Finnici che fortunatamente non capisce.

Poso l’aringa affumicata che mia nuora mi propina per colazione, inforco gli occhiali rigorosamente cinesi da lettura e leggo. Il primo dispaccio trattasi di un ordine perentorio a scuotermi dal mio torpore e a riprendere a scrivere sull’ameno settimanale lombardo diretto dal satrapo di Bariola, pena l’occupazione del campo da parte del braccio armato nero/verde, Dox.

L’altro documento è una comunicazione di cambiamento dei colori sociali delle divise della squadra bollatese, redatto in triplice copia e corredato di sigilli reali. Riescono a fare notizia anche solo cambiando i colori della divisa.

Imbruttito dall’invidia e terrorizzato all’idea che Dox possa ergersi sulla sua cassettina di “Peroni nastrino Azzurro“ insediandosi a casa base prendo l’estrema decisione. Congelo temporaneamente la nipotaglia, accendo una splendida “guloiseispapiermais“e arrischiandomi a togliere un guanto di muflone, scrivo.

Sono venuto in Finlandia a trovare i nipoti per fuggire dal “logorio della vita moderna“ come diceva l’Ernesto. In verità sono anche fuggito dal Softball nella sua interezza. Dopo le due partite perse (molto male ) con il Bollate e le due gare non disputate con il Banco di Sardegna, ho sentito dentro la testa una voce che mi diceva: “Sei come uno Yogurt prossimo alla scadenza e ancora passi il tuo tempo tra lombardi inferociti e bancari che vorrebbero giocare alle quattro di mattina.”

Allora le parole di quell’illustre parlamentare italiano mi sono tornate in mente: “Ma che ti frega… pensa alla pensione…“. Folgorato ho lasciato timbri, documenti, bollette da pagare, sponsor delusi e atlete capricciose. Ho preso il primo autobus e sono venuto in Finlandia.

Invero devo dire che prima di consumarmi nelle saune e crogiolarmi ubriaco di “Koskenkorva viina ruis“ mi sono tolto qualche piccola soddisfazione. Da sempre accusati dalle atlete straniere di essere dei cialtroni rumorosi, unti di sugo mangiaspaghetti e in retaggio della II guerra mondiale “traditori“, finalmente un’atleta americana ci ha dato “pacco”.

No, ascolta Dox , non ci ha dato pacco nel senso di rifiuto, cambio o vado avanti, ci ha dato proprio “pacco”. In senso puramente etimologico il modo di dire deriva probabilmente dal pacco napoletano, quella truffa che consiste nel vendere ad uno sprovveduto ed al momento dello scambio sostituire “lo scatolo“ con un altro “scatolo“ pieno di mattoni. L’Atleta Statunitense ha preferito restare a casina sua e giocare con le sue amiche nel suo paesello.

Ho scritto a Donald una protesta ufficiale, trattasi di una lettera ridondante sdegno e disapprovazione nei confronti di tutta la popolazione del Nord America. Dai nostri aeroporti loggesi stromi di “Macchi parasol” trimotore sono pronti a partire per sganciare tonnellate di conserva sui campi americani.

Orsù comparielli, macchiatevi di sugo. Alea iacta est.

Alla prossima (forse) fratelli.
GB


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

ITALIAN PRO SERIES E NAZIONALE
di
KARL DER GROßE

Questa settimana si sono giocate quelle che, in modo un poco pomposo e altisonante,
sono state chiamate le Italian Pro Series che, in realtà, non sono state altro che un evento promozionale, peraltro lodevolissimo, che ha permesso ad una parte del Softball Italiano di confrontarsi con una organizzazione professionistica Americana.

Agonisticamente le partite, pur divertenti, hanno dimostrato che le atlete americane hanno affrontato questo impegno… non certo con il coltello fra i denti, come è ovvio che sia, ma con uno spirito “amichevole” in modo tale che potessimo uscire tutti dal campo e/o dallo stadio soddisfatti e contenti a prescindere dal risultato.

Ritengo questo tipo di iniziative molto utili alla promozione del nostro sport, soprattutto se si riuscirà a mantenere costante l’organizzazione nel tempo.

Quella che è, secondo me, di base una buona idea dovrebbe essere “sfruttata” meglio e non dovrebbe essere o rimanere un’iniziativa “privata”, come appare - dal di fuori - questa prima edizione.

L’aspetto che sembra essere stato un po’ trascurato è quello del coinvolgimento mediatico che, piaccia o non piaccia, è quello che, in un paese “sportivamente ignorante” che vive di solo calcio come il nostro, fa una differenza notevole nella conoscenza e diffusione di uno sport rispetto ad un altro.

La prova che la “promozione” sia un aspetto da migliorare per questo tipo di eventi è che sulle tribune a Parma non è che si sia vista poi così tanta gente… ed eravamo in uno dei pochi luoghi in Italia dove esiste una discreta concentrazione di squadre di Softball. (*)

In questo senso la Federazione ha cercato di dare il suo contributo promozionale alla serie di incontri innestando alcune giocatrici locali che, probabilmente, avrebbero dovuto contribuire a rendere più numeroso il pubblico sulle tribune ma… sappiamo che non è esattamente così che funziona nel nostro sport, visto che, altrimenti, in tutte le partite avremmo un pubblico di almeno 50/100 parenti vari a seguire le partite, mentre invece, fin dalle categorie delle giovanili molte delle nostre ragazze sembrano delle… “trovatelle”…

L’intento di creare un maggior coinvolgimento convocando giocatrici locali, da un lato non ha ottenuto questo scopo… anzi, a Parma, non si faceva nulla per nascondere i malumori di molti che discutevano sul chi avesse determinato la “convocazione” di “Tizia” mentre non aveva “convocato” “Caia” e dall’altro lato ha “svilito” il senso di una
convocazione in Nazionale.

Se questo è il criterio con cui vengono provate le giocatrici potenzialmente da Nazionale, vuole dire che per il Torneo della Repubblica verranno convocate giocatrici di Legnano, Caronno, Saronno e Bollate (… no, di Bollate no… ce ne sono già troppe… ), oppure cambierà il modello di riferimento, perché lo scorso anno le tribune erano pienissime e, quindi, non c’è bisogno di provare altre lombarde?

(*) Diciamolo chiaramente, è scandaloso che non si siano giocati incontri di queste pro-series in Lombardia, ma chi decide queste faccende? Quattro squadre di ISL non bastano? Non diciamo che ci sarebbero stati gli 800 (ottocento) spettatori del Torneo della Repubblica 2015, ma di sicuro ben di più che negli stadi dove si è giocato. A che serve la promozione senza pubblico? Sembra una domanda banale, ma evidentemente qualcuno deve ritornare ai fondamentali (per ora le polemiche sono sufficienti).


ME LO HA SEMPRE DETTO LA MAMMA

PAGELLE LEGNANO
di DAPE

Contro il Legnano due partite completamente differenti dalle ultime giocate a Bollate:
la prima una rimonta stupenda e una grande vittoria, la seconda una partita sottotono
complice una pioggia incessante e una squadra un po' spenta.

Ma non ci preoccupiamo troppo, una partita NO ogni tanto capita, noi siamo comunque
contenti del lavoro che stanno facendo le nostre ragazze e CI CREDIAMO.

AVANTI CARONNO, FINO ALLA FINE.

LE PAGELLE

SALVIONI: VOTO 7: Una prima partita praticamente perfetta, la seconda ha lasciato l'amaro in bocca, ma lei ha già avvisato tutti che avrà la sua vendetta. V PER VENDETTA.

SHELDON: VOTO 7: In campo fa dannare le avversarie è sempre uno spettacolo, un mix tra potenza ed eleganza. IL DIAVOLO VESTE PRADA.

PATTERSON: VOTO 7: Non sbaglia un colpo, sempre perfetta, quando la vedono le avversarie tremano. TERMINATOR.

FIORENTINI: VOTO 8: Chiamata a sbrogliare una mega matassa, tira fuori una battuta incredibile, e con un po' di polvere di stelle ci fa volare. TRILLY CAMPANELLINO.

TODESCHINI: VOTO 7: Finalmente è tornata la grande Susy, sempre pericolosa e tagliente in tutto quello che fa. EDWARD MANI DI FORBICI.

BOLLINI: VOTO 6: Una giornata no ci può stare, non preoccupiamoci. THE UNTOUCHABLE.

BERTANI: VOTO 7: Quando è in campo la guardiamo estasiati, dirige la difesa con una
naturalezza disarmante, è una folata di vento che profuma di primavera. ROSSELLA O'HARA.

MARZI: VOTO 7: In campo lotta come una pazza, non molla nulla e si allena sempre al massimo. Sotto i lividi i risultati si vedono. ROCKY BALBOA.

PETROSINO: VOTO 7: Gli out al volo sono una passeggiata con lei che fa sembrare tutto molto semplice. È QUASI MAGIA.

ODDONINI: VOTO 8: È lei che apre le danze della grande rimonta, nonostante l'infortunio è incontenibile. FAST & FURIOUS.

CLAUDIO: VOTO 8: Che dire, le avversarie non sanno più cosa fare per battere, a volte non riescono neanche a vedere i suoi lanci. LA DONNA BIONICA.

MAROCCHINO: VOTO 7: È una lottatrice, prende colpi e li dà senza battere ciglio, sicurezza. FIGHT CLUB.

COLOMBO: VOTO 7: Se continua così il futuro in pedana è tranquillo. BACK TO THE FUTURE.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

 

PENNA SECCA (*)

Tutto è già stato detto e ridetto, il campionato fila via liscio, non ci sono pettegolezzi su cui imbastire racconti. La pioggia ha fermato l’incontro decisivo (**) tra Nuoro e La Loggia, che doveva dire molto sull’assetto della stagione. Stavolta è la nostra trasferta a Nuoro la partita chiave, un pareggio ci terrebbe in corsa, se Nuoro ne vince due ci giocheremo il girone di ritorno con La Loggia per i play-off.

Nell’altro girone sembra già tutto deciso, Bussolengo (9-3) e Forlì (6-3) davanti a Collecchio (6-4). Le altre hanno tutte un record negativo. Si profila ancora una finale scudetto Bollate-Bussolengo.

Fa riflettere la situazione lanciatrici a livello di squadra nazionale: solo due sembrano essere a livello internazionale, Greta Cecchetti (PGL 0,00) e Cacciamani (0,22). Poi un paio di veterane e un gruppetto di giovani promettenti, ma non ancora in grado di affrontare USA, Australia o Giappone.

Sbilanciata poi la presenza nei due gironi: considerando solo le italiane, Boniardi (2,01) seconda nel B è solo settima in generale, e l’ottava nel B ha 4.57 contro l’ottava dell’A 2,41. E la decima ha 3,29 nell’A contro il 6,39 del B.

Infine, per non dimenticare le giovanili, nella categoria ragazze in Lombardia si sono già disputati 24 incontri, 4 in Emilia, 5 in Veneto. Se non scendono mai sul campo, come faranno ad imparare a giocare?

Ma finiamo con una nota positiva. Giovedì scorso le nostre mini (seconda, prima elementare, terza asilo) hanno sfidato in partita i genitori. Nove a otto il finale, non ricordo per chi, partita spettacolare, un doppio gioco per le mini (presa al volo e assistenza sulla base col corridore partito prima) e potete immaginare quanto divertimento. La squadra del 2026 è già pronta.

(*) È quello che succede a chi è monocorde negli argomenti trattati: forza, diversificare.

(**) Dal prossimo numero chi usa l'aggettivo decisivo verrà multato. La punizione è costituita da almeno tre bottiglie di prosecco millesimato da bere in compagnia. Gradite anche bottiglie di Franciacorta.