Palla Mancata

ANNO XX - NUMERO 9

26 SETTEMBRE 2020

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

PLAY OFF: SI CONTINUA


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

INIZIANO I BILANCI

Senza rubare la scena ai nostri editorialisti che qui sotto sviscerano la situazione come meglio non si potrebbe, non è tuttavia fuori luogo avviare qualche riflessione di fine stagione.

Abbiamo giocato da fine giugno con le giovanili e da luglio con le seniores, a prima vista sembrerebbe che la sfortuna della pandemia ci abbia privati di una bella fetta di stagione, in effetti - se guardiamo ciò che è avvenuto nelle altre nazioni e negli altri sport - una più giusta valutazione ci dovrebbe invece suggerire che, malgrado una situazione generale di emergenza, siamo riusciti a giocare. Riuscire a giocare quando piove spesso ci porta a considerare uno scampato pericolo, avere giocato nel 2020 è da considerare un eccezionale risultato, viste le circostanze.

Ciò è avvenuto perché il movimento, nel suo insieme, ha mostrato una comune volontà di reazione, ma pensiamo al caso contrario, in particolare per il softball.

Perdere una intera stagione avrebbe comportato rischi inimmaginabili. Soffriamo di un reclutamento asfittico (i numeri parlano da soli), scomparire dal radar dei pochi che ci conoscono avrebbe anche potuto significare scomparire per sempre.

Non si è giocato dovunque in modo omogeneo, ma almeno da noi - in Lombardia - si è giocato in modo più che adeguato, visti i tempi. Abbiamo capito che, con qualche sacrificio e difficoltà, si può giocare a luglio e poi fino a ottobre e le gare complessivamente giocate se anche sono in numero inferiore al solito, sono sempre di più di quanto si gioca in una stagione normale in molte altre regioni.

Ora è il momento per la ripartenza dell'attività scolastica e si tratta di mantenere l'abbrivio: abbiamo imparato a stare in campo nelle oggettive difficoltà dei DPCM, delle ordinanze e dei protocolli (quanto mai opportuni, ognuno per la propria parte), dovremo saperci destreggiare anche con il lavoro a gruppi e il distanziamento richiesti dalla prassi scolastica. In questo momento siamo tra i pochi sport che può proporsi, soprattutto per l'attività all'aperto, si tratta di una occasione da non sprecare.

Per i bilanci sportivi ci sarà tempo più avanti.


Personaggio della settimana: Nadia Barolo, il 23 settembre laureata in Scienze Motorie e dello Sport.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

BERGERAC E I VOLI SOSPESI
di BIDUS

Lo sport per alcuni consiste in una lotta non esageratamente violenta tra uomini e donne o gruppi di uomini e donne per prevalere l'uno sull'altro. L'essenza dello sport dovrebbe essere la competizione quindi ci saranno vincitori e vinti. Non si è mai visto che venga disputata una gara anche amichevole senza contare i punti, ma esiste anche lo sport dove l'avversario è il mare, la montagna o se stessi.

Prendiamo come esempio una corsa ininterrotta e inutile per vari chilometri dove l'aria è fortemente inquinata (vedi Milano e dintorni) e l'alpinista che combatte con costoni rocciosi, frane pietre e insidie naturali. Nei casi più gravi i sintomi dello sport sono collettivi e si parla allora di sport di squadra.

Il discendente diseredato della dinastia "bar-i-ola" mi stuzzica sulla denominazione di sport agonistico. Sono andato a consultare preziosi e polverosi volumi e dalla ricerca si evince che nello sport se manca l'agonismo non abbiamo altro che semplice attività motoria. Si aggiunga però che siamo lontani anni luce dal concetto che desideravo esprimere nelle scorse puntate riguardo alle squadre nazionali giovanili all'interno delle quali, a parere non assolutamente modesto mio, dovrebbero esserci atlete provenienti da tutto lo stivale. La componente agonistica è assicurata perché ci sarebbero in ogni caso vincitori e vinti, mancherebbe solo la componente di vincitori a tutti i costi che calza a pennello ad alcune frange di manager, coach e allenatori. (*)

Gli sport sono tutti bellissimi e chi ne è appassionato lo innalza a suprema importanza. Da anni sento dire che il Softball è uno sport difficile da comprendere, noioso e con pause troppo lunghe. Soffermiamoci dunque anche su altri sport.

Il Curling: un personaggio scivolante lancia una specie di boa di profondità sul ghiaccio mentre un collega freneticamente lucida la pista.

In Finlandia nella cittadina di Sonkjarvi si tiene la famosissima "corsa con la moglie ", il vincitore riceve il peso della consorte in birra.

In Inghilterra, nello Yorkshire, va in voga uno sport praticato dai minatori: "il furetto nei pantaloni ". I giocatori si infilano dei furetti vivi nei pantaloni e li intrappolano chiudendo con una corda l'apertura alle caviglie. Vince chi riesce a tenere più a lungo il furetto nei pantaloni.

Esiste anche la gara di rutti artistici, a cui partecipai nel 2006 e la gara di scorregge.

Sono tutti sport realmente praticati, con una grande dose di agonismo e tutti hanno la particolarità di avere nelle proprie fila atlete/i di tutte le regioni delle nazioni nelle quali gli stessi si praticano.

"Ecco, ed io gitto con grazia il cappello, poscia pian pianino mi libero del mio vasto mantello (...) che giusto in fin della licenza io tocco".

Siamo giunti al termine di questa anomala stagione, al momento mentre lo spirito che mi possiede scrive per me, la Banda Bariola potrebbe ancora continuare il suo affascinante percorso, ma stiamo rotolando verso la fine (in tutti i sensi).
Sono stanco di signori truccati da buoni che si nascondono dietro parole senza senso con l'arroganza e la supponenza che gli consente di dare degli arroganti agli altri "avrete gloria e visibilità, ma non avete scorza". Sono uno sciocco che conta poco nel mondo, ma non sopporto più i vostri atteggiamenti da grandi arrivati, costruite solo sulle ceneri degli altri e al fin della licenza tocchiamo.

Molti di voi pacifici lettori non capiranno, non me ne vogliate, ma se per puro caso queste parole giungessero a chi sono indirizzate essi capiranno. (**) Concludo e vi saluto ricordandovi che infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perché con questa spada uccido, quando voglio.

Buongiorno... e casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buona sera e buona notte.

Voli sospesi.
GB

(*) L'amico, sapendo trattarsi di una debolezza della propria argomentazione, forse inconsciamente tralascia la parte che dice "vinca il migliore", da applicare anche alla selezione delle atlete giovanili. La maglia è un simbolo importante, forse decisivo per le giovani atlete. Come si sentirebbe una piccola atleta che vedesse convocata per una rappresentativa, o addirittura per la nazionale, un'atleta meno brava, ma selezionata per motivi "politici", tra virgolette perché ce n'é per tutti i gusti.

(**) Se abbiamo capito, il commento è: quanto durerà?


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

BUON NATALE E BUON ANNO!
di
KARL DER GROßE

Da quello che ho capito questo sarà, con molta probabilità, l’ultimo PM di questo anno e, immagino, che tutte le… migliaia… di lettori non sapranno come superare l’inverno nell’attesa che ricominci la stagione 2021, non tanto per vedere altre partite ma… per leggere qualche altra amenità.

Essendo l’ultimo contributo per quest’anno volevo salutare la stagione 2020 evidenziando, probabilmente, l’unica cosa positiva che è emersa da questa stagione, in particolare una delle regole imposte dal “COVID” e cioè, all’atto pratico, la possibilità di NON fare il saluto al termine della partita.

Nel contributo della scorsa settimana, terminavo il mio commento alla bellissima serie di partite con Pianoro in questo modo: “…Il tutto condito da una correttezza estrema in campo e nei dugout anche nei momenti di maggiore tensione o nei momenti in cui per l’una o per l’altra squadra le decisioni arbitrali potevano essere dubbie. Una sportività che, sinceramente, nel nostro girone non si vede spesso se non coperta da uno spesso strato di ipocrisia…”

Ecco, appunto! Le partite successive non hanno fatto altro che confermare la mia opinione.

Il saluto finale dovrebbe essere la degna conclusione di un confronto sportivo basato sulla rivalità, si, ma anche e soprattutto sul rispetto dell’avversario, altrimenti diventa un saluto ipocrita… quindi mi auguro che questa norma venga mantenuta anche per il prossimo anno, visto che è abbastanza evidente che questi concetti non fanno parte del bagaglio culturale di tutti.

Veniamo alla prossima stagione che già mi spaventa, ma che, per fortuna, non mi vedrà più coinvolto.

Bollate dovrà difendere lo scudetto faticosamente inseguito per 15 anni e che, al primo tentativo, il nuovo manager ha vinto in assoluta tranquillità. Resta da capire come imposterà la prossima stagione visto che, le “portatrici” d’acqua del Bollate 2, essendo state promosse in A1 non potranno più svolgere questo compito durante la stagione regolare, sempre che la nostra fantasiosa e lungimirante Federazione non introduca una regola ad hoc che permetta lo scambio di giocatrici anche nell’ambito della stessa categoria… non si sa mai quando la fantasia è al potere quali immaginifiche soluzioni può trovare… vedasi, appunto, lo scambio di giocatrici e la lungimirante introduzione del “concetto” di AFI e NON AFI e della conseguente regolamentazione dell’utilizzo.

Non mi è chiaro come verrà designata la squadra che parteciperà alla “Coppa delle Coppe” (non ricordo il nome che viene utilizzato nel Softball) visto che non si è più parlato di Coppa Italia… e dovrebbero esserci già due squadre italiane qualificate per diritto: Saronno in quanto società organizzatrice e Forlì in qualità di detentrice della Coppa… e sta a vedere che adesso mi toccherà tifare Saronno, per lo scudetto, così da far giocare loro la “Coppa dei Campioni” (…o come cavolo si chiama) e “liberare” un posto per la Rhea in Coppa delle Coppe visto che Bollate giocherà la Coppa Campioni in quanto detentrice… ma già so che nessuno muoverebbe un dito in questo senso per ottenere questa partecipazione… non sia mai che la RHEA e le sue ragazze vengano elevate ad un rango troppo alto…

Ma la cosa che mi spaventa di più è come verrà organizzata e gestita la prossima stagione con 12 squadre in A1! Ovviamente molto dipenderà dal fatto che si facciano o meno le Olimpiadi, dato che faccio fatica a credere che possano essere organizzate a porte chiuse…

Se ci saranno le Olimpiadi, necessariamente saranno due gironi, ma… a sei squadre (quindi 10 giornate). Dipendesse da me, chiederei di giocare nel Girone B perché sai che bello dover fare un girone così composto: Rhea + Bollate 1, Bollate 2, Saronno, Nuoro (se verranno in A1) e un’altra a scelta.

Diversamente, se non ci saranno le Olimpiadi, potrebbe essere Girone Unico a 12 squadre che vorrà dire 11 giornate di Regular Season, che non sono certo poche ma comporteranno che i costi da sostenere per una stagione cresceranno inevitabilmente.

In compenso, le forze in campo saranno determinate dal fatto di come verranno “smarmellate” tra le varie società le oriunde che si troveranno strada facendo. Se saranno, almeno, dieci o dodici, come temo… sarà difficile farle convivere e giocare in una o due formazioni solamente dato che non posso pensare che non le si voglia “verificare” sul campo prima di farle partecipare alle Olimpiadi… sempre che il caso “Sanchez” del calcio non apra un baratro per le italianizzazioni “facili”.


VISTO DALLA CURVA

LA GIOIA, IL SOGNO E IL GRANDE INCUBO
di DAPE

Iniziamo con LA GIOIA, quella che abbiamo provato noi ultras nel rientrare nel nostro stupendo campo, quanto ci mancava, non vedevamo l'ora di questo momento, lo abbiamo sognato, sospirato e sfiorato, ma alla fine è arrivato. Quando ci hanno detto che potevamo entrare è scoppiata un'esplosione di gioia, sembravamo dei bambini al luna park, non ci potevamo credere, ora speriamo che a Saronno sabato non si inventino qualche cosa strana per non farci entrare, perché noi entreremo lo stesso, visto che si può, logico rispettando tutte le norme di sicurezza, ma entreremo con tamburo e striscione, avvertiti tutti...

IL SOGNO, quello che avevamo noi di riuscire ad andare in finale o meglio di fare due partite all'altezza della situazione, ma non so se per merito del Saronno o se per demerito nostro ci troviamo a scrivere di due partite in cui abbiamo preso 6 pere nella prima partita e 8 nella seconda, cosa è successo ragazze?

Perché questa imbarcata?

Lo sapete che per noi il derby è la vita, se si perdeva 1 a 0 all'ultimo inning nulla da dire ma prendere 14 punti in due partite... Daiiiiiiiiiiii, ora a Saronno bisogna che avvenga un miracolo, ma se non ci mettete la cattiveria giusta non si arriva a nulla, ricordatevi le partite con il Pianoro, possiamo giocarcela e dobbiamo giocarcela, mettiamo in difficoltà il Saronno se no poi diranno che sono arrivati in finale senza troppi problemi, facciamogliela sudare sta finale, dai ragazze lottate con il cuore e per onorare questa maglia.

IL GRANDE INCUBO, per ritornare al sogno, ecco che si sta materializzando invece il grande incubo, ovvero lo scudetto Saronnese, mamma mia non fateci neanche pensare a questa cosa ci vengono i brividi, la seconda squadra di Varese che si sta giocando la finale scudetto... Logico in questi anni il Saronno ha cambiato un po' il suo pensiero, dal portare avanti il movimento softball al compro tutti e vinco il campionato il passo è stato brevissimo, ma non possiamo immaginare questa cosa, infatti non abbiatecene, ma spero capirete noi tifiamo Forlì sia per la semifinale (non so con chi giochi il Forlì...) sia per un eventuale finale con il Saronno.

AVANTI CARONNO... AVANTI ULTRAS...


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

MA NE VALE LA PENA?

nello scrivere l'ennesima stupidata mi cade l'occhio sull'intestazione: Anno XX!
Ma sono davvero 20 anni che sproloquiamo sul softball italico? Pazzesco!
E ho anche notato che avevo previsto nel primo numero l'accesso ai play-off nonostante gli scongiuri di tutti.

Ma veniamo ad argomenti più succosi, giusto per inzigare un pò i lettori: "Cittadini, Romani, tifosi tutti, io vengo a seppellire chi fa i conti in tasca agli altri, non a lodarlo!" E mi spiace per i non acculturati.

Non so quanti soldi ha speso Caronno per arrivare terzo, magari un poco meno di Forlì che è giunto pure terzo. Magari un poco meno di Saronno che sarà secondo, almeno Bollate li avrà spesi bene arrivando primo.

Do per scontato il risultato (*), ma con Greta in forma Bollate vincerà gara 1-3-5 a meno che le mazze bollatesi abbiano la meglio sui lanci di Comar in gara 2 o 4.

Cambiamo argomento, benvenute in A1 le ragazze del New Bollate che hanno massacrato Macerata 21-0 mentre notiamo con sgomento tra Parma e Nuoro due incontri 20-16, roba che nemmeno in under 12 tra le ultime del girone.

A proposito di Nuoro, nella regular season ha schierato in campo 19 atlete, di cui 9 italiane e 10 straniere. Probabilmente le regole lo permettono, ma chi ha scritto queste regole si dovrebbe vergognare e staccare un biglietto per Tirucchirappalli e ivi nascondersi tra i paria.

E visto che ci siamo, senza dare alcun giudizio, riportiamo tre dati.
Bollate ha schierato nella regular season 20 atlete di cui 18 di Bollate.
Caronno ne ha schierate 17 di cui 11 di Caronno.
Saronno ne ha schierate 15 di cui di Saronno... nessuna.
Per cosa si intende atleta di.. vedere i Palla Mancata precedenti.

E le atlete di Caronno sono quasi tutte giovanissime, il che fa ben sperare per le prossime stagioni, considerando anche che in quest'anno di Covid sono scese in campo le squadre under 18 - 15 (due) -12 - mini e quindi fra un po' avremo altre atlete pronte per la Serie A, vedi Bollate le cui ex-bambine nostre rivali gli scorsi anni hanno dominato la A2.

Chi ha orecchi da intendere intenda. C'è chi, in un campionato giovanile iniziato a giugno, tra un rinvio e uno spostamento, ha messo in campo la squadra per la prima partita il 5 settembre, da qui sarà difficile ricavarne futuri prospetti.

Vengono tristemente alla memoria i nomi altisonanti di vittoriose squadre che scompaiono e riappaiono a caso, o meglio al ritrovamento saltuario di munifici sponsor: Macerata, Bussolengo, Caserta, Junior Torino (per i più anziani) e, ahimè, La Loggia (**).

O tempora o mores! Sic transit gloria mundi! (Stavolta ho dato un bel d'affare al nostro editor...)

Dox

(*) Intuendo le simpatie di Dox per Bollate dovrebbe essere assai più cauto nei pronostici, vista la consolidata fama di menagramo.

(**) Dox se ne dimentica qualcuna, per esempio CUS Genova.