Palla Mancata 

ANNO XXI - NUMERO 3

19 GIUGNO 2021

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

PRIMA DI RITORNO


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

TRA PAVESE E CONTE

Si sta evidentemente e molto evidentemente svicolando.

In redazione (redazione?) si attendo con ansia il pezzo settimanale che arriva da oltre Ticino, dopo la prima neghittosa rinuncia, il nostro è sollecito a spedire e precede il logorroico Dox.

Siamo abituati ai suoi immaginifici articoli che la prendono larga, ma poi planano e in qualche modo arrivano al punto. Lo dice anche il sottopancia di Palla Mancata, in fin dei conti e in qualche modo si deve parlare di softball.

E invece no, nell'articolo di oggi il softball è, il grande assente. Grande? Boh! È assente.

Non che ciò ci procuri alcun tipo di senso di mancanza, scriviamo per noi stessi e scriviamo quello che ci pare. Anzi, di più. Scriviamo per parlarci addosso, il web serve anche a questo, invece di mandarci una email o fare una teleconferenza via Zoom, pubblichiamo PM. Sempre meglio che straparlare su Facebook o Twitter, come fanno in molti (troppi).

Non potremmo nemmeno farlo, anche volendo, pèrché non abbiamo account sulle cosiddette reti sociali, che reti sono di sicuro, ma in quanto a socialità ci permettiamo di dissentire.

Veniamo al dunque, sappiamo di fargli piacere e sappiamo di fargli un enorme complimento (*), questo articolo ci fa pensare a Conte (Paolo), se non addirittura a Pavese (Cesare).

Sarà il connotato regionale (ma ricordiamo anche che da noi si dice piemuntes, fals e cortes) il richiamo è ineludibile e fa riaffiorare antichi ricordi.

I francobolli dello zio Erminio, per cominciare. Chissà se Bidus li colleziona ancora. In famiglia uno dei fratelli porta avanti la tradizione con le emissioni italiane. Una volta c'era anche il cosiddetto "giro d'Europa", che non era una corsa ciclistica a tappe, ma le emissioni che facevano i paesi europei pre-UE, aderenti  alla CEPT, con lo stesso soggetto, ogni anno. Se si chiamasse ufficialmente "giro d'Europa" non si sa, di sicuro zio Erminio lo chiamava così.

Il prossimo passo saranno le lacrime, non vorremmo che questo fosse il prossimo titolo dell'editoriale.

***

Titolo sul sito FIBS: "Europeo Softball 2021 Friuli Venezia Giulia: ecco i 20 nomi delle convocate per il raduno", peccato che scorrendo la lista vediamo solo 19 convocate. La matematica è un'opinione? Boh!

Scorriamo i nomi delle lanciatrici e intanto diamo un'occhiata ai relativi PGL (ERA) in campionato, al termine del girone di andata.

Cacciamani (ERA=1,02), Cecchetti (ERA=0,00), Comar (ERA=1,58), Lacatena (ERA=1,88).

Siamo così sicuri che nel gruppo non ci stia Carlotta Salis (ERA=0,43)? Oppure siamo al solito familismo che abbiamo, purtroppo, visto molte altre volte. A proposito di familismo, non vorremmo ritornare sulla mancata convocazione di Salis al mondiali Under 19 del 2019, ma il pensiero va inevitabilmente lì.

Per oggi basta.

(*) Nella (il)logica di PM, solo questo dovrebbe farci astenere, ma - appunto - si tratta di (il)logica.


Foto Giovanni Pini

Personaggi della settimana: Yuruby Alicart, con tre fuoricampo a Nuoro si guadagna la menzione,
senza dimenticare il 516 di media battuta.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

PSICOFARMACI: ANTIDEPRESSIVI E GIANDUIA
di BIDUS

Si stava meglio quando si stava peggio. Questa frase è un evergreen e la sento da quando sono in vita. Da piccolo la sentivo ripetere dagli anziani che giocavano a carte alla piola “ Dei tre scalini “all'angolo tra via Nizza e via Passo Buole. ( Per la cronaca ora c'è una profumeria ). Quartiere Lingotto fine anni 50', la piola possedeva l'unica televisione nel raggio di cinque chilometri e il sabato sera tutti gli abitanti si riversavano ai tre scalini per una consumazione e uno sguardo a Mario Riva.

Ma si stava meglio quando si stava peggio . Cosa vuol dire? Ci piace rammentare ciò che è stato senza renderci conto che il passato è passato e a volte è meglio così. Durante una colazione pandemica, rigorosamente in piedi e all'aperto ho sentito un personaggio sostenere che la situazione era migliore prima dei processi di “ mani pulite” perché qualche mazzetta era accettabile pur di essere tra le economie più forti del mondo. Per raggiungere lo scopo tutti i mezzi sono leciti.

Nei pressi di un distributore automatico di figurine di Del Piero ho sentito un operaio di Pordenone lamentarsi con un camionista di Brindisi, sostenendo che si stava meglio quando l'economia faceva circolare molto “nero“ e dava da mangiare a tutti. Siamo un popolo di “Gatto e la volpe“ siamo cosììììììììì dolcemente truffaldini, non vogliamo pagare le tasse, saltiamo le code e non obliteriamo i biglietti, ma ci vogliamo tanto bene.
Le Famiglie Italiane sconvolte dalla pandemia con pochi soldi in tasca e prospettive funeste per l'autunno, sono a caccia di “ centri estivi “.

Sul mercato se ne trovano di tutti i gusti e di tutti i prezzi solitamente tendenti al rialzo ( ma non dovevamo essere migliori? ). Tra campi estivi, laboratori artistici e giochi vari se hai la fortuna di avere due figli ci lasci un pezzetto di fegato spappolato. Sdraiato sul triclinio in solarium mi sorseggio un cocktail di antidepressivi psicofarmaci, vitamine e gianduia e mi chiedo : “Ma perché i figli non si possono abbandonare e dimenticare come succedeva a noi?“.

Caricati a forza sui torpedoni e mandati alle mitiche “colonie FIAT“, oppure deportati dai nonni in campagna o semplicemente parcheggiati nei cortili delle case di ringhiera o per le strade del boom economico in costruzione.

Ricordo con gioia le lunghe estati un po’ noiose a tirar calci al pallone davanti alla profumeria “Dama“ le auto erano poche allora e ogni tanto risuonava il grido “macchina!!!!!“ l'auto passava e si riprendeva la partita, si giocava al confine dei prati che presto sarebbero diventati l'esposizione internazionale di “Italia 61“.

Si usciva presto al mattino con una grande fetta di pane imburrata e cosparsa di zucchero, prima ancora di addentarla eravamo impiastricciati e unti come anguille, una gioia per il colesterolo futuro, ma allora non aveva importanza contava solo la libertà, senza orario e senza bandiera, nessun ordine, nessuna imposizione, solo tempo da dedicare al divertimento più sfrenato.

Si tornava a casa con il buio sbucciati, sudati, sporchi e bagnati come se fossimo sbarcati in Normandia. Se non era successo nulla di grave si cenava parlando della giornata trascorsa e si leggeva l'ultimo fumetto nascosto sotto il letto.

Un pensiero affettuoso a mio padre concedetemelo, tornava dal turno di sera dalla fabbrica e sentivo il suo odore inconfondibile già dal pianerottolo, odore di olio di macchina, di grasso e sudore. Prima di sedersi a tavola e prima ancora di essersi sommariamente lavato, con religiosa attenzione mi dava un piccolo involto di giornale, al suo interno qualche francobollo nuovo di zecca colorato e perfetto con i suoi dentini splendidamente allineati.

Come facesse a portare a casa quei tesori senza imbrattarli di olio e unto lo sa solo lui, nei suoi occhi vedevo e rivedo la gioia di consegnarmi un tesoro, perché sapeva che mi rendeva felice. Quattro francobolli di San Marino, un tesoro.

Oggi i genitori sono iper protettivi, supertecnologici vogliono il meglio per i figli, campi estivi, corsi di equitazione, tennis, balli caraibici, corsi di lingue straniere, i bambini vengono controllati con le applicazioni attraverso il telefono e codeste famigliuole si distinguono principalmente perché sono perennemente, costantemente in ritardo a qualche appuntamento . Domandiamoci poi per quale strano motivo le percentuali della depressione in adolescenti è Bulgara.

Cari genitori rampanti lasciateli liberi questi bambini, lasciate che imparino l'immaginazione, che sviluppino fantasia e la perdita della nozione del tempo, perché è risaputo che il desiderio è nell'assenza.

GB


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

COMINCIAMO A PARLARE DI NAZIONALE?
di
KARL DER GROßE

Come sapete, non è un argomento che mi appassioni particolarmente parlare della vostra nazionale… ma… in carenza di spunti interessanti derivanti dal campionato… la “uso” come ancora di “salvezza”… visto che siamo ormai prossimi al primo impegno di questa stagione.

Lo scorso numero parlavo delle difficoltà che incontrerà Bollate a gestire il “dopo” Cecchetti… ma lo stesso vale per la Nazionale…

Forse sarò cieco e sordo oppure incapace di vedere e valutare le iniziative messe in atto dalla Federazione per il futuro del Softball ma non mi sembra di aver visto in passato e vedere oggi azioni che, concretamente, dimostrino la volontà di far sopravvivere questo sport alle… Olimpiadi…

Da quello che vedo, la “politica” della federazione mi sembra che abbia puntato tutto sulla, sporadica, apparizione alle Olimpiadi di Tokio, in nome della quale si è adottata la strategia di assoldare, in giro per il “mondo” (limitando la parola “mondo” agli Stati Uniti, qualunque giocatrice che parlasse inglese, anzi… americano, e che fosse “passaportabile” senza alcuna remora… tanto che dubito che la maggior parte di loro sappia più di 3 frasi elementari di italiano o che abbia idea di dove puntare il dito su una carta geografica per indicare dove si trova l’Italia… ma, certamente, mi sto sbagliando…

La scarsa lungimiranza di questo modo di agire… credo sia evidente a chiunque… inoltre, anche a corto raggio (vedi Olimpiadi) è un’evidente spreco di risorse se, come sembra fino ad ora, in “giro” ci sono parecchie “passaportabili” che giocano in tutti i ruoli tranne che in quello di pitcher, che, come mi avete sempre insegnato, è il ruolo principale su cui fondare una squadra se si vogliono ottenere dei risultati… importanti, con l’unica eccezione della certamente brava, anzi bravissima, Lacatena che… forse servirà a Parigi nel 2028… sempre che, per allora, lei giochi ancora…

Tanto per essere chiari, visto che sento il brusio di fondo che immagino di sentire, NON venitemi a dire che i “fantomatici” e tanto sbandierati “Talent Team” hanno, veramente, uno scopo… visto che, così come sono stati impostati, danno più la fortissima sensazione di essere solo… fumo negli occhi e vi assicuro che NON salirò sul carro dei vincitori anche in caso la vostra nazionale raggiunga i fantasiosi risultati da “medaglia” che si è prefissata.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

SIAMO A METÀ CAMPIONATO
(BUONE FERIE)

Sembra ieri che abbiamo cominciato a giocare e invece siamo già a metà campionato.

Per ora missione compiuta, siamo terzi con una partita di vantaggio sul Parma, era meglio con due, ma va bene così.

La squadra gioca bene, le straniere rendono un sacco, dovremmo farcela ad entrare nei play-off.

Tutto come previsto nel nostro girone, qualche sorpresa nell'altro: Forlì sottotono, ma dovrebbe crescere per il finale, sorprendente il Thunders Castellana, grazie ai 3 home run di Giacometti, ai 5 di Fabbian e alle 18 valide di Sugg.

Questi battitori vanno però rivisti contro lanciatrici di peso. Se però continuano così potrebbero essere una sorpresa nei play-off.

Nazionale: dovrebbero uscire le convocazioni per gli europei: Melany ci sarà o no? E  quando si aspetta a deciderlo? E Carlotta??? (*)

Giocheremo contro Parma o si rinvia a fine Agosto? Si saprà all'ultimo minuto, come sempre? (**)

E se si rinvia, buone ferie, ci risentiamo a fine Agosto, cari lettori.

Domenica a Bollate partita clou dell'anno per le U13, derby con Bollate per la supremazia del girone, e anche unica partita giocata sul serio, chissà se i selezionatori della Under13 si degneranno di venire a veder giocare le migliori atlete d'Italia, spesso negli anni passati a disputarsi le finali scudetto.

Lunedì scorso raduno-selezione per le U13 a Bollate, presenti 40 atlete (e questo è già un record). Tolte quelle di Caronno e Bollate ne restano 23, di cui purtroppo solo 3 o 4 di discreto livello.

Qualcuna durante il riscaldamento di battuta ruba l'occhio per la possibile potenza, poi però di fronte ai lanciatori (e neppure i migliori) non incrocia mai la palla.

Solito tormentone, alcune avrebbero un buon potenziale, ma viste le carenze enormi di impostazione, vuol dire che nessuno le allena.

Già, è meglio pagare una lanciatrice straniera che un buon allenatore.

Ma ormai è il solito vecchio discorso.

Ciao a tutti e buone ferie, a meno che si giochi col Parma e ci tocchi un ulteriore commento.

(*) Il triplo punto interrogativo lo mette l'editor, congiungendo le mani come faceva Totò con aria interrogativa, e questa volta la domanda non è rivolta a Dox.

(**) Ci auguriamo di giocare il 7 agosto al Francesco Nespoli.