Palla Mancata 

ANNO XXI - NUMERO 4

26 GIUGNO 2021

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

E ADESSO NAZIONALE


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

TAJA E MEDEGA

A casa nostra si parlava normalmente il dialetto. In nostri genitori, e lo zio Erminio, tra loro ma anche con noi usavano il dialetto riservando, in particolare nostra madre, l'italiano per le occasioni significative, leggi gravi rimproveri o situazioni simili.

Va da sé che erano dette in dialetto (milanese) anche i condensati di saggezza popolare rappresentati da modi di dire, proverbi e sentenze. Queste espressioni hanno rappresentato autentiche lezioni di vita, cerco di ricordarne qualcuna.

"Quel lì el va massa de curtesia". Si trattava di una persona difficile, da non contrastare direttamente, da non prendere di petto, e l'espressione "ammazzarlo di cortesia" era tutto un programma. (*)

"El sciur el pò pissà in let e dì che l'è süda". La crudezza dell'espressione è mitigata dalla verità sottesa, che emerge da secoli di sottomissione popolare al dominio di chi aveva il denaro, e si poteva quindi permettere di fare affermazioni anche contro-evidenti senza essere contraddetto (vedi Alberto Sordi e il Marchese del Grillo).

"Quand el sô al sa sbassa, el pultrun al sa massa". Quando si arriva a fine giornata, chi ha oziato improvvisamente mostra un sospetto attivismo.

"Quel lì lè on taja e medega". Non si trattava di un giudizio positivo e riguardava un tipo che andava dietro l'onda, non si schierava, se doveva per forza esprimere un'opinione diceva una cosa e il suo opposto, per non scontentare nessuno.

Ahimè, temo di dover fare la parte del taja e medega, visti gli articoli di questo numero di PM.

Sono d'accordo con Karl der Große, ma anche in disaccordo con lui. Faccio mie molte riserve sul "reclutamento" delle atlete di passaporto, ma non di idioma, italiano, ma sono anche convinto della grande opportunità offerta dalla partecipazione alle Olimpiadi. Mettiamo quindi un po' d'ordine.

Ammettiamo che l'Italia conquisti una medaglia a Tokyo (impresa da fanta-softball), saremmo su tutte le prime pagine della stampa nazionale, non si parlerebbe d'altro e la ricaduta sul nostro sport sarebbe qualcosa di letteralmente impensabile.

Facciamo una ipotesi più realistica, che la nazionale vinca una partita a Tokyo. Magari non finiamo in prima pagina, ma nelle pagine interne un bell'articolo con foto sarebbe assicurato, oltre ai vari servizi televisivi, e anche qui ottima ricaduta per il movimento.

Così stando le cose, se fosse possibile trovare 12 fortissime atlete di passaporto italiano, non importa quale lingua parlino né da dove provengano, sarei assolutamente favorevole affinché si costruisca una squadra su di loro. Dico 12 perché Greta Cecchetti è di livello mondiale e un paio di nomi tra le selezionate già ci sono.

Tutto qui? No, certo.

Pongo una condizione tassativa e irrinunciabile: che immediatamente vengano posti vincoli drastici sugli obblighi giovanili. Per capirci, ogni squadra che intenda partecipare ai campionati maggiori deve avere coperte tutte le categorie giovanili, possibilmente senza trucchi e ponendo un limite agli accordi, che a volte sono un modo per non impegnarsi direttamente.

Solo così si darebbe un senso alla ricaduta di immagine derivante dalla notorietà del successo olimpico. Altrimenti l'entusiasmo di un momento sarebbe come il seme evangelico che cade sulla strada. Germina subito, ma appena arriva il sole secca e muore.

(*) Per il modo di scrivere il dialetto milanese mi sono rifatto al Vocabolario Milanese-Italiano di Francesco Cherubini, Stamperia Reale, 1814


Foto Giovanni Pini

Personaggi della settimana: L'intera squadra, che primeggia nella media difesa.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

SVICOLO TUTTO A MACINA PERFINO
Lacrime napulitane

Il grande Lebowski
di BIDUS

L'uomo è l'unica specie nota a produrre lacrime emotive, piangiamo per comunicare agli altri il nostro stato d'animo, ma piangiamo anche quando peliamo le cipolle.

Ci sono quindi evidentemente diversi tipi di pianto e noi in questo caso specifico prenderemo in considerazione il pianto psichico che produciamo in presenza di emozioni, tristezza, rabbia,stress, gioia e dolore fisico.

Volete parlare di Softball? E allora parliamone, ma preparatevi anche a piangere perché il parlarne può produrre lacrimazione. Siamo uno sport dimenticato tra i dimenticati e questo lo sappiamo, forse la partecipazione delle vostre ragazze alle olimpiadi solleverà l'audience che per ora risulta non pervenuta.

Sicuramente sarà solo una mia impressione per il fatto di vivere in un buco profondo e buio, ma mi sento dimenticato e sperduto in una valle di dimenticati e sperduti. Cerco di spiegarmi meglio. Siamo una grande famiglia, così ci sentiamo ripetere, siamo una grande famiglia nella quale ogni componente si fa gli affaracci suoi incurante degli zii, dei cugini, dei nipoti e dei cognati . Come ogni famiglia che si rispetti ci si trova il sabato o la domenica, ma solo con coloro con i quali si ha per forza di cose delle faccende da sbrigare, gli altri, “Si fottano“ come disse il grande Lebowski.

Da questa parte del Ticino non sentiamo mai nessuno, una telefonata, una missiva, un cartiglio o un bussare debole alla porta, il nulla, tutto tace. La famiglia della serie maggiore parla e comunica solo con se stessa, le serie minori sono abbandonate in un brodo di tristezza condito da gelosie, vecchi rancori e inutili pensieri di gloria.
Non comunichiamo, non ci aiutiamo e non ci sopportiamo.

Forse vi odio.

Di softball inteso come sport cosa possiamo aggiungere che sia detto già tutti i giorni nei comunicati stampa delle società ridondanti di fantastiche imprese contro lanciatori amici, di mirabolanti allenamenti di bambine in fasce che saranno il futuro del nostro sport quando fortunatamente io non ci sarò più.

Dati sui lanciatori, statistiche sui battitori, data di nascita, conteggio dei brufoli e tutto il triste matematico armamentario delle percentuali (vere?) legate al nostro sport.

Il softball e il suo parente più stretto, il baseball, parenti che si parlano poco, sono giochi molto semplici. Prendi la palla, tiri la palla e corri, lasciamo perdere che può piovere, ha rotto i maroni. (Lebowski dixit).

Ed entriamo ora nello specifico della famosa frase fatta citata dal Corsaro nero di Pertuga. Egli cita “Piemontesi falsi e cortesi“. Vero, anzi verissimo.

Il 18 Marzo viene preso d'assalto il palazzo del governo di corso Monforte. Radetsky si ripara all'interno del castello sforzesco, ma alla fine è costretto a fuggire. Il 23 Marzo Milano è libera.

Ma il 7 aprile arriva Mazzini che si oppone all'unione tra Lombardia e Piemonte, il 14 luglio arriva anche Garibaldi, sembra tutto a posto, ma i Piemontesi con Carlo Alberto, falso e cortese, firma l'armistizio con Radetsky riconsegnando Milano agli austriaci.
Alcuni testimoni riferiscono che Carletto giratosi verso Milano abbia pronunciato la famosa frase: ”Si fottano“. Come disse il grande Lebowsky.

Un abbraccio onirico.
GB


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

PARLIAMO, ANCORA, DI NAZIONALE?
di
KARL DER GROßE

Visto e considerato che, data la pausa del campionato, ero andato in ferie ma, ormai, i tempi della “redazione” di PM sono dettati dal “collega” piemontese… tocca fare gli straordinari e… tornare sull’argomento “Nazionale”.

Al momento in cui lo scrivo, non so se questo numero di PM uscirà prima, durante o dopo gli Europei di Softball, in questo momento l’unica certezza sono i nomi delle 19 convocate per gli Europei di cui 2 verranno tagliate ma… per carità… non pensiate che le vostre possibilità Olimpiche siano meno forti…

La cosa “divertente” per chi non è coinvolto in questo “giochetto” è vedere come si è perseverato negli ultimi due anni a convocare giocatrici a “caso”, ad uso di tappabuchi, quando, in realtà, i posti sono stati assegnati già da allora… come evidenziato dalle dichiarazioni fatte a suo tempo e come evidenziano le azioni fatte in questo periodo e questa è una delle tante assurdità della “faccenda”…

Adesso, è vero che nel Softball non spuntano talenti dall’oggi al domani, ma… blindare il gruppo con due anni di anticipo… forse è un tantino esagerato anche per il fantasmagorico mondo del Softball…

Non ci credete? Ragioniamo insieme iniziando a dividere le italiane dalle “Passaportabili” perché, di fatto, hanno avuto trattamenti e riguardi differenti.

L’obiettivo finale è arrivare alle, se non erro, 15 convocate per le Olimpiadi.
Le italiane prescelte a suo tempo sono le 6 che sono state coinvolte nel “progetto” Esercito quindi, sempre che le liste pubblicate sul sito della FIBS siano attendibili, Cacciamani, Cecchetti Elisa, Gasparotto, Longhi, Piancastelli, Vigna più Greta Checchetti che fa 7, per gli altri posti (8) largo alle oriunde per le quali si sono visti i movimenti più disparati, ma sempre coinvolgendo le stesse società, vedi una Fama che per anni ha giocato in Italia, ma solo quando è… diventata “italiana” si è accasata a Bollate, oppure la Edwards che arrivata in Italia da straniera è stata tesserata a Parma, salvo poi diventare “italiana” e passare a Saronno e, una volta “ripudiata” dalla Nazionale è tornata a Parma perché… non si sa mai che possa tornare utile, la stessa società che, praticamente, un giorno prima dell’inizio del campionato ha tesserato la McKenzie Barbara… dopo che era atterrata in Italia in modo improbabile in una società di A2, provata in Nazionale, e scartata.

Quindi gli altri 8 posti sono così suddivisi: 2 a Saronno con Abacherli e Filler, 2 a Bollate con Fama e… una fantomatica Koutsoyanopulos, 2 in un molto improbabile Friul ’81 con Birocci e Carosone e 2 per i vecchi amici di Bussolengo e Caserta con Howard e Lacatena, per le altre… mi dispiace… abbiamo scherzato… a meno che non ci si renda conto di sfiorare il ridicolo convocando, ancora, una pensionata Birocci e allora, in mancanza di altre oriunde dell’ultima ora… spazio a una italiana che… io so già chi sarà, ma… non ve lo dico… perché non mi stupirei che la “ridicolaggine” Birocci non si verifichi veramente.

Nel mezzo ci sono gli Europei a cui non frega niente a nessuno, se non a chi li organizza ovviamente, dove ci stiamo raccontando che serviranno ad affinare le scelte per le olimpiadi… Si! Ci credo proprio.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

MA CHE BRAVE!

Stiamo parlando delle nostre giocatrici, e le lodiamo in rigoroso ordine alfabetico.

ALICART: 500 di media battuta con 4 tripli e 3 homer, più numeri improponibili
come bombardiere e RBI. Tanta roba, e si vede.

AMBROSI: fa un lavoro pesante e oscuro, che non si vede, ma è la prima, davanti ai catcher USA, come corridori eliminati in seconda, ben sette! Ma è anche terza come out, 98 (a lei vanno gli strike out) e ci aggiunge 206 di battuta e anche un homer. Scusate se è poco!

SHELDON: convocazione in Nazionale (era ora). Ogni assistenza è un clinic su come si effettua la transizione da palla nel guanto al tiro. E tanto per gradire è la prima nelle basi rubate, otto.

TORNES: È dominante in pedana contro chiunque, con 68 strike-out ed è la seconda lanciatrice del campionato con PGL di 0.17 dopo Greta che è ancora a zero (zero).

Questo rendimento ci porta ad essere in posizione play-off: nominalmente siamo a pari con Parma, (7-5) ma abbiamo battuto di nuovo Bollate, che nella ripresa post olimpica, con Gasparotto e Fama in campo sarà difficilmente battibile. E Parma deve venire di nuovo da noi, con Tornes in forma e senza Barbara McKenzie.

Alcune voci però mandano all'aria i pronostici, infatti non è chiaro cosa faranno alcune atlete dopo le Olimpiadi, qualcuna andrà forse in USA tra le pro, e a quel punto,tra partenze e arrivi, da noi può succedere di tutto.

Nell'altro girone siamo ancora in alto mare, Forlì dovrebbe farcela ad entrare, ma le posizioni delle prime tre (Pianoro e Castellana) saranno tutto un quiz.

Intanto il Francesco Nespoli, mai così tirato a lucido, ha ospitato la Nazionale Spagnola in trasferimento verso il Friuli per gli Europei 2021 sotto la guida dell'amico Larry Castro.

D'accordo che erano arrivate da poco, ma non le ho viste molto bene. Argy ha dovuto darsi da fare non poco per lasciarle vincere 4-3 di stretta misura, ma le spagnolette non hanno rubato l'occhio, al contrario delle caronnesi che hanno messo in mostra pregevoli giocate.

Il loro obiettivo sarà un onorevole quarto posto, in lotta con la Francia.
La Russia è sempre una mina vagante, non si sa mai con che squadra si presenta, se per lottare con le Ceche per il terzo posto o per il fondo classifica.ù

Finale Italia-Olanda e da rimarcare l'assenza delle tre che si presentano zeppe di americane solo in occasione dei mondiali, cioè GB, Irlanda e Grecia.

Di nuovo buone ferie, e buon Europeo e Olimpiadi. Speremm.