Palla Mancata 

ANNO XXI - NUMERO 6

1 AGOSTO 2021

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

SI RICOMINCIA


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

INEVITABILMENTE

Questo numero di PM è inevitabilmente centrato sulle Olimpiadi, aperte dal softball, ma ancora in corso.

Oggi siamo stati tentati di decretare personaggi della settimana i quattro staffettisti, campioni olimpici della 4 x 100, ma sarebbe stato probabilmente troppo fuori contesto, anche per PM.

Le polemiche interne, essendo una nostra caratteristica, richiedono articoli sul cui contenuto già tra di noi non siamo d'accordo, così siamo sicuri che non mancheranno spunti per gli articoli successivi. Il problema nasce quindi quando ci troviamo allineati, come è il caso di questo numero. E ammettere di essere d'accordo con Karl e Dox è un po' come per Fonzie ammettere di avere sbagliato.

Veniamo al punto, ma dovreste prima leggere i due altri articoli, e poi proseguire con questo.

La nazionale ha giocato bene, ma gli altri erano più forti. Si potrebbe chiudere qui, sennonché la scelta delle 15 atlete per Tokyo, e l'impiego delle stesse nella competizione richiede qualche ulteriore commento.

Nel numero scorso avevo scritto: "... Così stando le cose, se fosse possibile trovare 12 fortissime atlete di passaporto italiano, non importa quale lingua parlino né da dove provengano, sarei assolutamente favorevole affinché si costruisca una squadra su di loro. Dico 12 perché Greta Cecchetti è di livello mondiale e un paio di nomi tra le selezionate già ci sono." Qualcuno ha equivocato, ritenendo che stessi dichiarandomi d'accordo con le convocazioni, mentre il senso del discorso era ben diverso, anche tralasciando che la frase interpretava un periodo ipotetico del terzo tipo.

Infatti la "fortissime atlete di passaporto italiano" non si misurano giocando contro Polonia, Ungheria, Bulgaria eccetera. E nemmeno contro una squadra dei Paesi Bassi in difficoltà di ricambio generazionale.

E quindi, se non ci sono 12 fortissime... sarebbe molto più saggio concentrarsi su quelle effettivamente utili a completare il roster e puntare su una squadra veramente italiana, che possa assicurare continuità per i prossimi anni, possibilmente fino ad Atlanta 2028 (sempre che nel frattempo le olandesi non si siano rimboccate le maniche, e vista la diversa qualità atletica di base delle due nazioni non ritornino quelle che erano).

Incomprensibile e autolesionistico insistere a far giocare un'atleta che alla fine del torneo non ha fatto una valida. Possibile obiezione: alle Olimpiadi le lanciatrici sono fortissime, tutti i battitori hanno fatto poche valide.

Esatto, meglio quindi mandare in battuta una atleta che gioca in Italia fin dalle giovanili e che sarà sicuramente presente nella futura nazionale. Una delle più forti atlete italiane. Per essere chiari, vedere al termine del torneo olimpico Elisa Cecchetti che è stata impiegata in tutto 2 turni di battuta, ci fa induce riflessioni che è meglio restino nella penna (più precisamente nella tastiera). Perché la domanda che sorge spontanea è: a quale scopo?

Scopriamoci ora partigiani, nel senso di caronnesi per quanto riguarda il softball.

Incomprensibile la mancata convocazione di Melany Sheldon. Ha giocato un grande europeo, abbiamo visto azioni difensive spettacolari, quelle che tra di noi definiamo "da Major League". Ha l'età e le motivazioni per essere in campo tra sette anni. Avrebbe fatto peggio delle convocate italiane solo di passaporto? Direi di no, visti i risultati. Con il grande vantaggio di averle dato una insostituibile opportunità di crescita che meritava.

Karl lo dice in modo meno metaforico, ma concordo con lui: le convocazioni paiono affette da familismo. Ahimè, purtroppo è sempre stato così, ed è inevitabile visto l'andazzo. Fino a quando varrà la prassi di "invitare" le atlete a giocare in certe squadre amiche dei selezionatori (per non parlare di quando i selezionatori erano anche allenatori di club), verrà a mancare la necessaria linearità di scelta.

Ogni scelta è soggettiva, ognuno si sente tecnico e farebbe la sua squadra, ma non stiamo dicendo questo.

Ci riferiamo a un dato oggettivo: a noi pare poco sensato per l'interesse generale se le atlete della nazionale si concentrano "magicamente" solo in alcune squadre, naturalmente questo ragionamento non si applica alle squadre che hanno atlete nazionali provenienti del proprio vivaio.

E guardate che nel nostro ambiente, che è piccolo, tutti parlano e le voci girano, alcuni sono solo pettegolezzi, ma c'è anche molto di vero e c'è chi fa veramente brutta figura.


 

Personaggio della settimana: Melany Sheldon, campione d'Europa, merita ben più di una singola immagine.


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

E ADESSO RACCOGLIAMO I COCCI
di
KARL DER GROßE

Buongiorno a voi… che credevate che bastasse acchiappare qua e là qualche scarto di una delle nazioni più forti a discapito delle nostre atlete… per coltivare il sogno di una medaglia olimpica.

Adesso che vi siete svegliati, ditemi, sinceramente… ne valeva la pena?

Buttare via questo, momentaneo, periodo di… “vacche grasse” … per rincorrere oriunde in giro per gli Stati Uniti invece che investire nel movimento e sulle nostre giocatrici... credete veramente che utilizzando le nostre migliori atlete non sarebbero arrivati gli stessi, IDENTICI, risultati?

Io sono certo di sì… con la differenza che, utilizzando, più o meno, le parole di colui che sembrava essere prossimo alla santità, se avessimo fatto fare un Europeo e una Olimpiade alle nostre, proprio perché “…giocando con i più forti si diventa più forti…” qualche cosa per il futuro ci… sarebbe rimasto attaccato così, invece, questo bagaglio di esperienza verrà dilapidato dal fatto che ben poche delle oriunde che si sono scoperte “italiane” resteranno nei “paraggi” senza lo… “stimolo”, se così si può definire, delle Olimpiadi… mentre le nostre atlete avrebbero potuto tenerlo dentro i nostri campionati e, magari, fare “germogliare” qualche cosa in un futuro più o meno prossimo.

Ma vabbè, ormai è inutile recriminare sul latte versato… l’olimpiade è andata… e se ne riparla nel 2028.

Per il campionato… bisognerà vedere che effetto avranno i… non risultati olimpici, sui roster delle squadre più vicine alla nazionale e, conseguentemente, favorite per il campionato (…che stupido! Parlo al plurale…).

In attesa di novità sul senso e/o sulla direzione che prenderà il proseguo del campionato riprendo a “parlarci addosso” prendendo spunto dalle riflessioni di Dox sulle convocazioni delle nazionali giovanili, chiedendogli se si ricorda che, da SEMPRE, le selezionate per queste Nazionali derivano da una formula “magica” a cui solo i… “selezionatori” che di volta in volta si siedono sulle varie panchine hanno accesso.

Questa formula è incomprensibile a tutti quelli come me che, essendo estremamente ignoranti in materia, non sanno distinguere veramente il talento… nascosto… in certe ragazzine che vengono convocate, di volta in volta, a discapito di altre.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

SALTI E PICCONATE

Giudizio sulle Olimpiadi italiane? Positivo.

Si sapeva che sarebbe stato impossibile vincere una partita, la paura era di perdere sempre per manifesta, invece hanno giocato benissimo e grazie ad una grande Greta abbiamo tenuto testa alle altre squadre.

Per chiunque conosceva l'ambiente, esito leggermente sopra le reali aspettative, diciamo a scuola un 7 pieno (oggi sarebbe "ha quasi raggiunto gli obiettivi previsti"). E non dimentichiamo l'aspetto "monetario": queste olimpiadi hanno permesso a cinque atlete Italiane di sistemarsi per la vita nei corpi militari, come tutti gli altri sport che appaiono solo ogni quattro anni.

Aspetti negativi? I soliti, per non battere ero capace anch'io, l'unica oriunda che ha fatto il suo dovere è stata Filler con tre valide. Le altre hanno reso poco o niente, portare sei o sette italiane vere non avrebbe cambiato il risultato, Carosone su tutte, un DP che fa zero...

Veniamo alla parte tecnica: la classifica era già scritta prima di cominciare, forse Australia davanti se il Mexico non fosse stato pieno di americane.

Analisi della finale: sul sito CNT potete vedere la lezione strategica di Obletter in cui spiega come aggredire Ueno al primo inning, perché dopo si scalda e addio, e così hanno fatto gli USA, ma si è salvata con l'out a casa. E quindi dopo, addio, con in più la sicurezza di avere alle spalle Goto che ha chiuso un momento difficile.

E qui abbiamo visto come si vincono le partite importanti (e non solo la finale): il Giappone ha usato alla nausea il classico "Baltimore chopper".

Per chi non è così vecchio da ricordare la tecnica della squadra di MLB degli Orioles, traduciamolo in un termine più in uso a Caronno: la famosa Picconata di Dox, trattasi di picchiare la palla a terra sperando che salti male o resti corta o che il difensore sbagli o che il corridore sia veloce.

Sta di fatto che in tutte le olimpiadi Japan ha sempre sbattuto la palla corta e rimbalzante e ha sempre fatto sfracelli.

Aggiungiamo una scelta tecnica infelice (tento Carda perché mi è sembrata in forma al posto di Abbot?) e il fatto che gli dei protettori del Sol Levante erano in campo anche loro (deviazione di una quasi valida in un doppio gioco) e il gioco è fatto.

Le giapponesi si sono dimostrate ancora una volta giocatrici formidabili, zero errori in tutto il torneo, velocissime e senza paura, e con due strike toccavano corto in tutti i modi.

Una citazione a Fujita (nata sul Monte Fuji?) che batte e lancia e corre come un demonio (giustamente MVP) e un inchino alla grandissima Ueno che dopo aver messo K tutto il line-up USA nei mondiali di sette anni fa si è tolta la soddisfazione di ribatterle di nuovo con tanto di medaglia d'oro.

E dietro adesso c'è la Goto che andrà avanti per altri dieci anni di dominio assoluto.

A proposito di lanciatrici mondiali, che tirano 115 km/h, avete notato che nessuna salta? Tutte tengono il piede di perno sulla pedana o lo spostano di pochi centimetri nell'azione di lancio. Chissà perché in Italia è permesso fare un passo col piede di perno, appoggiarlo, e poi spingere. Mah! Misteri misteriosi.

Da noi il softball deve essere diverso dal resto del mondo? Chi ha introdotto questa interpretazione (stiracchiata) della regola? Qualcuno che aveva una sola lanciatrice che saltava?La nostra più grande lanciatrice, Greta, non salta, tira più di 110 e vince. E allora? Boh.

Una lode agli arbitri (e un saluto al grande Magno): tutti molto bravi, nessun errore determinante, molte donne a casa base. Unico caso la capa di Canada-Australia che ha iniziato con un'area grande come un fazzoletto. Dopo un paio di riprese l'hanno convinta ad allargare fino alla misura giusta.

Ed ora un po' di pronostici: cosa succederà alla ripresa del nostro campionato?
Indovinala grillo: qualcuno dal Giappone andrà in USA e non tornerà più, qualcuno tornerà per i play-off, ma forse in tempo o forse no, arriverà qualcuna nuova, si vedrà, alla faccia della regolarità.
La Ueno ha detto che le piacerebbe visitare Firenze e Venezia, dirigenti caronnesi fate un po' voi....