Palla Mancata 

ANNO XXIV - NUMERO 2

13 APRILE 2024

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

PER NOI SECONDA DI CAMPIONATO


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

PARLIAMO DI NOI

Ormai tutti i campionati sono iniziati, escluso quello amatoriale che, si sa, richiede più tempo per far carburare gli "anziani" atleti.

Tutto bene in casa Rhea (?). Il punto di domanda va messo, anche se tra parentesi. Al momento infatti siamo a 1000 (andiamo a 1000?, boh!), ma nello sport si è sempre in due e il risultato dipende in egual misura dal proprio valore e da quello degli avversari. Ovvero, dalle proprie debolezze, eccetera.

A1: esordio vincente contro Collecchio, prima che la pioggia blocchi tutto. In campo abbiamo visto una squadra che sa lottare, e quest'anno di questa caratteristica ce ne sarà bisogno parecchio. Bene Bianca Messina in pedana. Lo scorso anno aveva avuto qualche difficoltà, mentre ora sembra tornata alla forma che le compete. Una lanciatrice italiana vincente è la chiave per una buona classifica. L'attacco è ancora un po' corto, sarà necessario allungarlo dagli attuali 5 battitori "sicuri", aggiungendone almeno un paio che possano stare attorno a 250. Vorrebbe dire avere la garanzia di segnare sempre qualche punto, la statistica (maglio, il calcolo delle probabilità) parlano chiaro.

Under 18: buona partenza a Saronno con un 7-0 al quinto. Qualche infortunio e qualche gita scolastica hanno richiesto qualche invenzione difensiva, ma la squadra ha mostrato di avere pedine intercambiabili e ciò sarà tanto più utile in vista dell'imnpiego delle stesse atlete nel campionato di Serie B. La pedana (Fenici-Morlacchi) ha già mostrato cose buone nel Prealpi e costituisce una garanzia, mentre l'attacco ha ancora bisogno di trovare il giusto ritmo, ma siamo solo agli inizi.

Under 15: l'esordio era con Milano, che nel campionato indoor ci aveva battuto. Sul campo le cose sono andate bene per noi, doppia vittoria (4-0 e 9-6). L'integrazione tra le atlete vecchie e nuove (ricordiamo che i passaggi di categoria cambiano ogni anno, anche parecchio, le formazioni giovanili) è parsa buona. Il lavoro invernale sta dando i suoi frutti, che si vedono già in difesa, mentre per l'attacco tutte le nostre squadre giovanili stanno scontando il mancato periodo di allenamento sul campo: al momento buono è cominciato a piovere e sono state pese due settimane buone.

Under 13: due vittoria abbastanza larghe contro Rescaldina alla prima di campionato, propiziata tuttavia dalla difficoltà delle lanciatrici avversarie nello strike. Nella categoria di ingresso il lancio è spesso un punto debole, ma d'altra parte bisogna pur cominciare. A volte sarebbe magari meglio optare per giocare nella categoria esordienti, ma è presto per tirare delle conclusioni. Durante la stagione l'esperienza dice che si può assistere alla maturazione delle giovani lanciatrici e quindi diamo loro fiducia. Anche per Caronno infatti i punti da migliorare non mancano.


Personaggi della settimana: Bianca Messina, esordio vincente in pedana.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

LA LIBERTÀ È UNO SPAZIO LIBERO
di BIDUS

Siamo da sempre a favore di una sana e consapevole solitudine. Ho da tempo allestito una splendida cuccia per un lungo soggiorno, ma riascoltare le parole del vecchio zio G che ricordava: “la libertà non è star sopra un albero e neanche un volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione“, mi ha fatto balzare in piedi e mi sono detto, allora partecipiamo, mescoliamoci a questa umanità sudaticcia e cerchiamo di comunicare.

La solitudine è uno stato d’animo, una situazione difficile da raccontare, che alcune volte può anche risultare piacevole. Non mi ritengo libero perché se fossi libero potrei liberamente dire quello che penso sempre e comunque, mentre mento spudoratamente di fronte ad atteggiamenti che meriterebbero un mare di insulti e schiaffoni, non sono libero.

Ma se essere liberi è partecipazione allora partecipiamo. Stiamo tutti festeggiando l’inizio dei campionati del nostro sport preferito, come sempre sorrisi e pianti, le prime vittorie le prime sconfitte; partecipiamo tutti insieme a grandi giornate di sport e di gioia collettiva, nei campi da gioco guardo i germogli delle piante nel loro costante tornare alla vita. Anche nelle poche aiuole di campi sconosciuti le presenze vegetali sbocciano e rifioriscono. Esse partecipano mute al ciclo della vita. Ma mentre noi ci mescoliamo felici giocando il nostro fantastico sport, nel mondo eserciti di uomini si incrociano smarriti con lo scopo di sopravvivere e uccidere o essere uccisi.

Dal Dombass alla Palestina assistiamo sgomenti a scontri in nome di Dio, sbigottiti davanti alle sciagurate bugie dei mercanti di parole. Eppure davanti a una birra o un caffè con gli amici continuiamo a chiederci perché ci troviamo di fronte a ragazze e ragazzi con crisi di ansia e depressione, sarebbe ora che ci rendessimo conto che noi adulti abbiamo fallito, il nostro è stato un fallimento educativo totale a tutti gli effetti, eppure continuiamo imperterriti a non ascoltare pretendendo di essere ascoltati, sbattiamo loro in faccia le nostre fragilità, i nostri fallimenti senza accogliere le loro.

Cosa possiamo raccontare loro senza provare vergogna, non abbiamo saputo trattenere nelle mani la pace che i nostri genitori, i nostri nonni ci hanno regalato pagandola con il sangue la miseria e la fame. Diamo loro esempi del nostro fallimento con nomi come Sudan, Somalia, Siria, Ucraina e Israele, stiamo lasciando un eredità di angosce e distruzioni.

L’unico che ha parlato di pace non è un genitore, un docente o un politico, egli è il Papa, ha chiesto e continua a chiedere inascoltato di cessare il fuoco, di creare una tregua, di sedersi ad un tavolo e parlare, ma è stato accusato di collaborazionismo, di tradimento. Maledetti stupidi fanatici guerrafondai.

Ed allora usciamo dal guscio e cerchiamo di stare più vicini, instauriamo tra noi dei rapporti sinceri e viviamo delle piccole felicità, come appunto seguire una gara di softball rispettandoci cercando di contrastare l’odio che avanza. Uscirò quindi dalla mia cuccia sforzandomi di sorridere di più per aiutare anche gli altri a sorridere.
Mi scuso e vi saluto
GB


VISTO DALLA CURVA

SI RIPARTE
di DAPE

Eccoci di nuovo qui, un' altra stagione è ormai arrivata, devo dire molto velocemente e come sempre siamo stracarichi, abbiamo già in mente talmente tante cose da fare che chissà se riusciremo a farle...

Cosa ci aspettiamo noi ULTRAS da questa stagione, beh la squadra si è ringiovanita parecchio, ma noi come sempre chiediamo l'impegno, la grinta e l'attaccamento alla maglia, quell'attaccamento che magari fa nascere delle imprese e fa realizzare anche i sogni più impossibili.

Ogni partita deve essere una lotta (in senso sportivo intendiamo), bisogna dare tutto quello che si ha per questa maglia, che per noi non è solo una semplice maglia, ma una seconda pelle, qualcosa da difendere e proteggere a tutti i costi, un vanto e un orgoglio.

Non chiediamo vittorie, coppe o scudetti, noi vogliamo solo vedere l'impegno come già detto prima, voi portate addosso l'altro amore della nostra vita (dopo la famiglia si intende), siate degne di indossarla.

Dai ragazze attacchiamo questa stagione come dei lupi famelici, dobbiamo vendere cara la nostra pellaccia, gli avversari dovranno sudarsele le vittorie.

AVANTI CARONNO LOTTA COME DEGLI ULTRAS, NOI SAREMO SEMPRE CON TE.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

CANNA DEL GAS

Riprendiamo un nuovo anno con le giovanili.

Partita under 13, in due incontri battiamo in campo 7 palle di cui due sole valide.
Peccato, abbiamo perso?

Invece le abbiamo vinte tutte e due segnando 25 punti. Ma come?
Grazie ad una produzione industriale di basi ball, colpiti e lanci pazzi.
Le lanciatrici avversarie mettono a segno 11 strike in due partite (parliamo di lanci, non K)!

Inoltre avremmo vinto ugualmente, perché la squadra avversaria era composta da 4 giocatrici, 3 maschi e 2 fuori-quota. Inutile ogni commento. Ma perché non iscriversi al campionato esordienti?

È forse motivo di vergogna ? Non è utilissima palestra per imparare a giocare (bene)?

Ma torniamo a noi. Sabato incontro decisivo con Pianoro, da anni storico avversario per il quarto posto nei play-off, come ricordato anche sul sito FIBS.

Stavolta sarà dura, Pianoro ha superato due volte il forte Saronno, battendo anche più valide. Ah, ne ha persa una? Sì, ma conta solo per la classifica, in realtà aveva già vinto se non fosse stato per una geniale trovata del manager. Speriamo si ripeta anche con noi.

Anche Parma ha perso una gara battendo più valide dell’avversaria. Come ben sappiamo conta non quanto, ma quando batti. Lo scorso anno Luconi (Macerata) ha vinto una partita a zero mettendo in base ben 14 battitori. Ogni inning era così composto: in out, uno in base, un out, un secondo in base, terzo out.
Inoltre il foglio da scorer presentava una spettacolare simmetria.

Come previsto Bollate si è presentata come candidata alla vittoria (Soldi sta già facendo le corna) e Forlì nonostante le sconfitte ha messo in mostra la sua potenza. Per il resto è ancora troppo presto, salvo la lotta per evitare la coda tra Parma e Castelfranco.