Palla Mancata 

ANNO XXIV - NUMERO 12

27 LUGLIO 2024

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

RIPARTE IL CAMPIONATO


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

COSA C'È DI NUOVO?

Come tutti gli appassionati abbiamo guardato il mondiale, tifando qua e là, e osservando cosa succedeva in campo. Era interessante, assistendo a situazioni di gioco critiche, chiedersi come avremmo giocato se fosse toccato a noi dirigere la gara. Si tratta pur sempre di un modo per imparare. L'ostacolo ad applicare nel nostro ambito ciò che abbiamo visto al mondiale è evidentemente costituito dalle atlete. Abbiamo visto giocare a grandissima velocità, sia in difesa sia in attacco, e ciò riescono a farlo solo quelle atlete dotate di particolari caratteristiche atletiche di base. Ma ciò che vogliamo dire alle nostre atlete non è di raggiungere le medesime prestazioni, ma di raggiungere il proprio limite, quasi sempre sarebbe un notevole passo in avanti.

Due cose ci hanno colpito.

1) La ricezione in base. Se un battitore mancino veloce batte una corta sull'interbase, l'interno deve correre verso la rimbalzante, prendere e tirare in prima il più rapidamente possibile. La precisione del tiro diventa un'opzione quasi secondaria. Risultato: al prima base arriva una palla tirata molto forte che se va bene è a portata di guanto. Con ciò intendo dire che è in una zona spaziale raggiungibile dal guanto, magari rimbalza a terra, magari richiede un allungo inusuale. Abbiamo ammirato la qualità dei prima base, e lo stesso vale per gli altri interni chiamati a prendere tiri non facili. Quando la palla non è stata trattenuta era proprio imprendibile. Quindi alle nostre (giovani) atlete che a volte si giustificano con: un "... mi ha tirato male..." diciamo piuttosto: "ma la palla era prendibile? Da quello che abbiamo visto al mondiale quasi sempre lo era, ed è stata presa.

2) Lanciatrici vs. battitori. Una volta la distanza di lancio era 12,20 m, poi per porre un freno alle lanciatrici dominanti è stata portata a 13,10 m. Tralasciamo pure il fatto che la maggiore distanza consente agli effetti di essere più efficaci, si trattava di dare più tempo ai battitori. Ma da quello che abbiamo visto al mondiale ci pare che ai massimi livelli il dominio delle lanciatrici sia quasi un ricordo. Non è sufficiente lanciare a velocità superiore alle 70 miglia orarie, nella gara tra lanciatrice e battitore è quest'ultimo che sta diventando decisivo, basta guardare i punteggi. Ci riferiamo ai livelli più alti, figuriamoci se poi la lanciatrice non è dotata del miglior repertorio di lanci (e di velocità). Nota positiva: migliorerà lo spettacolo. Se da tifosi vincere 1-0 ci appaga, da appassionati preferiamo una gara con molte valide.


Personaggi della settimana: Il Giappone vince il Mondiale 2024


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

NAUSEA
di BIDUS

Finiti i mondiali, di cui naturalmente siamo a conoscenza solo noi, ho letto mio malgrado ma anche un po' per responsabilità mia, poiché leggo tutti i post scandalistici e i social più improbabili alla ricerca del Santo Graal, comunque si diceva che ho letto diverse critiche da parte di addetti ai lavori riguardanti le più disparate faccende

Ma forse quella che più ha stonato e mi ha fatto alzare il colesterolo è stata la critica riguardante la location, definita isolata in mezzo alla campagna, distante e poco consona ad ospitare un mondiale ed espressione di solo due compagini di A2. Mentre la Lombardia con il suo quadrilatero del Softball garantiva più campi, più ombra, più pubblico e più tutto quello che volete metterci.

Ognuno è libero di pensarla come gli pare ma, credetemi, per chi non ha il passaporto lombardo è venuta un po' la nausea a furia di vedere organizzato tutto a Bollate, Caronno o Saronno e Legnano, citando poi con scarsa sensibilità (e non aggiungo altro) i più importanti blasoni e i traguardi sportivi raggiunti dai divoratori di gorgonzola. Mi fermo qui non aggiungo altro perché la nausea mi assale e ho terminato il blister di Plasil.

Comunque, che ci crediate o meno, le teorie del complotto e della cospirazione sono sempre esistite, affermare o meglio insinuare che i mondiali sono stati disputati in Friuli Venezia Giulia perché il Presidente FIBS giunge da quella regione potrebbe anche essere vero, ma significa anche cercare di soddisfare bisogni motivazionali privati e dare un senso all'angoscia e all'ansia personale.

Scusate sono tornato a parlare di mondiale, non volevo ma trovo interessante il fatto che secondo alcuni studi recenti le persone che hanno bisogno di sentirsi uniche hanno maggiori probabilità di credere a complotti e teorie cospirative.

Merito e fortuna sono concatenati, lo capisce anche una blatta che è più facile per un bambino avere dei buoni voti se proviene da una famiglia in cui la cultura è il sapere sono il pane quotidiano, mentre se nasci in un ambiente dove non esiste nemmeno un libro e la sera i genitori sono talmente sfatti dal lavoro che non si accorgono nemmeno dei propri figli tutto è più difficile, con un po' di fantasia modificate il tutto con una ragazzina che ama il softball di Bollate o Caronno ed una di Crotone o Gallipoli. La vita è una chance.

Personalmente i mondiali li avrei organizzati in Calabria o in Campania o comunque in una regione che non ha squadre in A1 e nemmeno in A2, perdipiù che non ha mai vinto nulla. Avrei fatto un bus pieno di amici lombardi per insegnare come si organizza e gestisce un importante torneo e avrei fatto costruire dalle amministrazioni strutture sportive che avrebbero arricchito il territorio e il nostro sport anche al termine della manifestazione. Sono matto? Si decisamente. Ma come notava Leopardi: "È curioso vedere che gli uomini di molto merito hanno sempre le maniere semplici e che sempre le maniere semplici sono prese come indizio di poco merito".

Salutiamo con parsimonia.

GB


FERO, FERS, TULI, LATUM, FERRE

PRIMO LANCIO
di SINGOLO A

Obbedendo a un “invito” a scrivere qualcosa sul Mondiale, che personalmente non ho seguito più di tanto, se non a livello puramente statistico, ho interpellato una delle persone che ha presenziato sia al torneo Città di Caronno, sia alle finali del Mondiale: si tratta di Alessandro Fabbri, già coordinatore di comitati organizzatori locali per il Mondiale di baseball del 2009 e per l’Italian Baseball Week 2010, oltre che per le per finali regionali EMEA / EA della Little League dal 2010 a oggi, il quale non solo ha una vasta esperienza in manifestazioni di livello internazionale; ma è da più di 20 anni il legale di AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica – nota anche come malattia di Lou Gehrig – dal 2003 gli arbitri di baseball e softball italiani portano sulla spalla il patch di AISLA) per le necessità dell’associazione e di tutti gli ammalati del centro di ascolto AISLA, e in questa funzione ha effettuato il lancio della prima pallina nella prima partita del Mondiale, fra Italia e Cina (l’unica partita vinta dall’Italia …).

Alessandro ci ha detto che “a Caronno Pertusella il livello in campo era alto, confermato dalla classifica finale del mondiale, e si è avuto un livello molto alto di organizzazione confacente alla struttura e adeguato a manifestazioni di livello mondiale per quello che è stato praticamente un pre-mondiale parallelo.

Per quanto riguarda il Mondiale, conoscendo i protocolli credo che quasi integralmente siano stati espletati al livello massimo. Quanto al luogo di svolgimento, è un posto che ha mercato, sia locale a livello sportivo, sia di attrattiva e accoglienza turistica, in un crocevia di ottima e scorrevole viabilità e l’impianto era decisamente all’altezza di ospitare il pubblico che sarebbe stato presente con una superficie di gioco adatta ad alte performance e spazi circostanti all’impianto molto ampi per ristorazione, passaggi di pubblico e aree di parcheggio.

I costi per la ristorazione erano giusti, nell’ordine di quanto si trova sui campi italiani.

L’occhio esperto ha potuto intravedere qualche piccola negatività marginale, per altro risolta dopo la prima serata.

Peccato che la nazionale non sia stata in grado di raccogliere le aspettative che le partite, a parte quella contro gli Stati Uniti, lasciavano intravedere; le altre squadre sono state superiori nella realizzazione del gesto di gioco”.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

MONDIALE 2024

Concluso un buon mondiale in Friuli. Buono per l’organizzazione e buono per la nazionale. Come dico sempre al termine delle manifestazioni in cui sono stato coinvolto:
“Non è successo niente di grave, quindi è un ottimo risultato.” È filato tutto liscio e vi è stata una buona affluenza di pubblico, almeno alle gare della nazionale. I 3200 paganti alla finale sono un eccellente risultato per il softball.
Anche se a Caronno Pertusella agli europei del 2003 siamo arrivati a quasi 4000, che è forse ancora il record attuale.

Il tempo ha dato una buona mano, un po' scarsi i presenti alle partite senza l'Italia.

E ora il softball giocato. Italia giunta all’ottavo posto, come previsto. Devo però ricredermi, pensavo ottavi e rischiando anche qualche brutta figura. Invece la nazionale ha giocato al di sopra delle aspettative, tenendo il campo contro tutti con buone prestazioni, e con un poco di buona sorte avrebbe potuto raggiungere un prestigioso quinto posto al cospetto di squadre sulla carta superiori.

Ottima la difesa, buono l’attacco, come temuto il punto debole la pedana. Prestazione maiuscola di Nicolini, bravissima in tutte le situazioni, poco aiutata dal manager.

Contro il Canada andava rilevata all’inizio del sesto, come ho più volte invocato (con testimoni). Al sesto la velocità del lanciatore cala, i battitori lo vedono per la terza volta, inizia il turno alto. Cacciamani avrebbe chiuso tre/sei out senza problemi.
Invece, prima le hanno lasciato riempire le basi, poi Toniolo e Bigatton non sono riuscite nell’intento, infine Cacciamani ha chiuso, ma era ormai troppo tardi. Colpevole attesa, ci è costata il possibile quinto posto.

Problema chiave la salute di Cacciamani. Noi non siamo in panchina, non sappiamo qual è la situazione del braccio della nostra migliore lanciatrice, se non è stata mai partente deve avere oggettivi problemi, ma se poi la metti in campo con successo allora potevi farlo al sesto, salvare la partita e sostituirla in seguito.

La stessa cosa anche in altri incontri, nei finali di partita abbiamo sofferto troppo, i cambi in pedana sono stati troppo ritardati, (e sfortunati?) o semplicemente non abbiamo buoni rilievi. E se mi portavo Greta, un paio di innings non me li tirava?

Peccato, perché la difesa e il turno di battuta si sono dimostrati all’altezza di poter battere le tre squadre del secondo gruppo.

Cina squadra sconosciuta, non ha destato grande impressione, l’abbiamo battuta tranquillamente, non meritava il 5° posto.

Puerto Rico al di sotto delle attese. La squadra è molto rinnovata e le stelle hanno reso al di sotto della loro fama. Ocasio troppo “supermodella” già arrivata, per rendere al massimo in campo.

Australia solida, ma in là con gli anni, anche lei alla nostra possibile portata. Grande impressione mi ha fatto in pedana la Roberts. Atorneo di Caronno Pertusella in due turni contro Claudio ha tirato fuego con una rabbia mai vista. Qualche ruggine precedente tra le due?

Canada al terzo posto grazie ad un line-up all’americana: tutte sono in grado di buttarla fuori in ogni momento, e in questo modo hanno castigato noi e l’Olanda.

Olanda rivelazione del torneo. Già a Caronno Pertusella ha destato grande impressione, ho assistito a un diamante spettacolare con giocate difensive contro i corridori agli angoli a una velocità impressionante con una precisione fantastica. Anche per loro l’età non aiuta, ma se restano in campo fino alle olimpiadi saranno guai per tutti. Sempre che Ghirigoro cresca in pedana.

Il diamante è un muro, corrono come ghepardi, il catcher è alta, bionda, bella e la butta fuori ogni tre per due. Sul 5-0 pensavano di avercela fatta contro il Canada, ma come detto queste hanno un line-up profondissimo, la pedana olandese ha dei limiti e alla fine l’hanno spuntata le nordamericane.

Sotto tono gli USA. Troppo fallosi (nervosi? problemi interni?) in difesa, poco incisivi in attacco, dove mi attendevo una raffica di home-run. La partente mancina a sorpresa non si è rivelata una gran scelta, Carda e Faraimo non dominanti, dove sono le decine di lanciatrici che all’università tirano 70 miglia? Che soffrano l’assenza di Ostermann e Abbot? La difesa non era pronta al gioco corto delle giapponesi, che come altre volte invece di cercare la battuta lunga vanno con una serie di bunt e “picconate” corte, e come sempre detto “metti la palla a terra che qualcosa succede”.

Giappone meritatamente primo, forte ovunque, e fare 11 valide agli USA non è da tutti.
Pur nettamente avanti, al sesto cambiano lanciatore (vedi sopra). Solo che loro hanno Ueno, sei-lanci-sei e il sesto inning si chiude. E se poi dà due basi ball, sul battitore seguente fa battere in doppio gioco e amen.

Peccato che sia finito, abbiamo potuto godere a Caronno Pertusella e in TV di un ottimo softball.

E ora torniamo al nostro campionato e alle finali giovanili.

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AGGIUNTIVO

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Innanzitutto benvenuta la new entry che viene a rimpinguare il numero degli scribacchini che fa da contorno a Bidus, unico a potersi fregiare del titolo di articolista.
Spero che alzi il livello, che già basso è stato ulteriormente affossato da “veni vidi vici”.

Riflessione sul lancio con “salto”.

Si intende il movimento con cui il lanciatore si solleva da terra, riatterra con il piede di perno e poi rilascia la palla (da un metro più avanti). Detta così è vietata anche dal regolamento, ma in Italia gli arbitri lo permettono, affermando che il lanciatore rilascia la palla “prima” e quindi va bene. Nonostante decine di foto mostrino lanciatrici in fase di atterraggio con ancora la palla ben in alto.

In questo mondiale abbiamo visto le migliori lanciatrici del mondo, e nessuna “salta”.
Né la Ueno e le giapponesi, né le migliori USA, né alcuna delle altre nazioni.

Prima riflessione: se non lo fanno loro vuol dire che non serve, non migliora la meccanica di lancio.

Seconda riflessione: perché in Italia deve essere permessa una cosa che nessuno fa nel resto del mondo, interpretando in modo diverso una regola, già di per sé molto chiara?

Terza riflessione, o meglio curiosità. Non ricordo dove e quando è nata questa interpretazione, credo in Italia, dal momento che all’estero in tutte le manifestazioni il “salto” viene vietato.

Qualcuno dei nostri trenta lettori (dotta citazione) è in grado di indicarmi il dove e il quando, non sia mai il perché? La faccenda ha enormi implicazioni, perché un pitching-coach deve sapere se può (deve?) impostare le giovanissime lanciatrici a saltare o meno. Chiuso l’argomento. (*)

Passiamo ora a commentare il concetto che Bidus espone ripetutamente, quello dei due contadini con i due mietitrebbia, anziché collaborare e condividerne uno. Concetto logico, evidente, che approvo totalmente.

Peccato che si scontri con i difetti umani, cioè orgoglio, invidia, interesse.
Nel nostro campo diventa difficile, magari per problemi di distanza o di soldi, condividere una mietitrebbia (o magari una lanciapalle). Ma questo sarebbe il compito di qualche organo sovrastante, vedi FIBS o Comitato Regionale.

Visto che i bilanci FIBS sono da qualche anno in equilibrio, la federazione potrebbe finanziare uno o più allenatori itineranti che si rechino un paio di volte a settimana presso le varie società per aiutare sia tecnicamente sia fisicamente (lanciare ai battitori è faticoso) ad organizzare e svolgere gli allenamenti settimanali, magari divisi in vari livelli di insegnamento.

Oltre a questi un paio di pitching-coach che ruotino un giorno a settimana sui vari campi per aiutare ad impostare le giovani lanciatrici.

Se vogliamo davvero far crescere il livello generale delle nostre atlete, questa azione sarebbe indispensabile.

E mi allargo ancora di più: molte scuole vedono molto volentieri tecnici sportivi che aiutino gli/le insegnanti nelle ore di educazione fisica. Noi lo facciamo da 15 anni e il risultato è di avere decine e decine di atlete locali nelle nostre formazioni.

È però un lavoro faticoso che poche società riescono a fare. Anche qui, nei mesi invernali, nelle mattine di lezione, alcuni tecnici federali potrebbero aiutare le società nel reclutamento di giovani atlete.

Si parla, tra tutto quanto detto sopra, di una decina di tecnici, il cui costo non sarebbe proibitivo per la federazione, magari con accordi convenienti con le federazioni cubana o venezuelana.

Ma vuoi mettere la mia mietitrebbia? È di gran lunga migliore della tua, e così vinco facile.

(*) È necessario ritornare ancora una volta sull'argomento per non generare equivoci. Le lanciatrici viste che lanciano con il cosiddetto "salto" eseguono un gesto tecnico del tutto regolare.

La Regola 4.1.2 del Regolamento tecnico precisa ciò che è vietato (salto del corvo): a) il lanciatore spinge da un punto che non sia la pedana di lancio; b) fa un passo oltre la pedana, stabilendo un nuovo punto di spinta e poi riparte da questo nuovo punto".

La Regola 4.1.4 indica ciò che è ammesso: "a) il lanciatore per effetto della spinta dalla pedana è in volo dopo il movimento iniziale, senza che questa azione abbia compreso un salto del corvo; b) il piede di spinta può spingere con movimento continuo in modo che ... tutto il suo corpo sia in aria ... e in moto verso casa base; c) ... quando il lanciatore atterra e con un movimento continuo rilascia la palla verso casa base.

La Regola 4.3.3 sintetizza ciò che è il rilascio legale "il piede di spinta deve rimanere in contatto con la pedana di lancio o spingere e strisciare via dalla pedana o essere in volo prima che il piede di passo atterri".

Non si tratta quindi di una usanza permissiva italiana. Alla domanda: chi lancia in questo modo? La risposta è semplice: praticamente tutti lanciatori di softball fastpitch maschile. Basta guardare i filmati disponibili in rete.