Palla Mancata 

ANNO XX - NUMERO 3

25 LUGLIO 2020

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

TURNO DI RIPOSO?


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

POLEMICHE ARBITRALI

Nelle ultime settimane sulla stampa mondiale si è aperto un dibattito sul politicamente corretto. la cosa è iniziata negli Stati Uniti, ma è presto arrivata anche sui quotidiani italiani. Le conclusioni sommarie sono che il concetto di politicamente corretto si evolve, il significato di dieci anni fa non è più valido oggi, ma rimando alla lettura degli articoli originali per gli approfondimenti del caso.

Questo inizio introduce all'argomento di oggi: gli errori arbitrali.

Chi non fa non sbaglia, dice il proverbio, vero, ma da "seri professionisti", che non vuol dire che vivono di quello, ci si aspetta che l'errore sia governato dalle leggi statistiche, come nelle misure strumentali.

Purtroppo e non infrequentemente non è così.

Accettabile: errore nella chiamata di strike o ball.

Inaccettabile: visto che prima ho chiamato ball uno strike, adesso chiamo strike un ball.

Accettabile: accidenti, ho chiamato troppo presto l'arrivo in base e ho chiamato male.

Inaccettabile: ho dato un out che non c'era, compenso con un salvo che era out.

Accettabile: ho sbagliato una chiamata perché non mi ricordavo il regolamento.

Inaccettabile: ho chiamato male perché non mi ricordavo il regolamento, e quando il manager mi chiede il motivo della chiamata cambio le carte in tavole.

Per ora ci fermiamo qui, in modo da passare all'episodio, o meglio gli episodi.

Siamo a Bussolengo il 19 luglio 2020. La panchina del Caronno vede i corridori di casa che si staccano in anticipo dalla base. La cosa viene segnalata all'arbitrio, che non se ne cura, dalla serie: "ragazzo, lasciami lavorare". Ecco cosa succede alle 19:39:52.

Dopo la perla, sempre a Bussolengo, della settimana precedente, che è stata mandata in onda e commentata nella trasmissione di Rete 55 (disponibile anche sul web, minuto 15:01) abbiamo un altro filmato, che commenteremo nella prossima trasmissione. Per ora godetevi questo.

Ultimo argomento: strike o ball. Dalla panchina è difficile stabilire se una palla dentro o fuori rispetto alla larghezza della zona dello strike, ma per quanto riguarda l'altezza, dalla panchina si vede anche meglio che dalla posizione dell'arbitro. Se la panchina è leggermente incassata e si sta seduti gli occhi sono proprio in linea con lo strike. Domanda: ammesso che qualche errore sia inevitabile, quale percentuale può essere considerata fisiologica, conseguentemente "accettabile"? Diciamo che accetteremmo otto lanci sbagliati a partita? Quattro per parte? Troppo poco? Allora trenta lanci sbagliati a partita? Quindici per parte?

Beh, se i lanci sbagliati fossero davvero trenta a partita sarebbe come dire che il risultato lo determina più l'arbitro che le squadre in campo. E senza contare le spiegazioni creative date da alcuni arbitri: "se la palla è battibile, per me è strike". Ovvero?

Ci stiamo attrezzando per affrontare più scientificamente l'argomento, la tecnologia non manca.


Personaggi della settimana: Beatrice Salvioni, per lei a Bussolengo un 4 su 4 in gara due con 3 RBI


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

PARLIAMO DI BUCHI
di BIDUS

Noi tutti parliamo di buchi, li contiamo li misuriamo. Facciamo delle cose perché pensiamo di esserci imbattuti in un buco. Scaviamo un buco, passiamo attraverso un buco, balziamo al di là di un buco, usciamo da un buco o ci nascondiamo dentro.

Ragionare sui buchi implica una grande varietà di ragionamenti e di problemi filosofici. Parliamo di buchi e non di crepe, fessure o fenditure.

Buco nella sua forma più classica. Come per i bicchieri che possono essere mezzi pieni o mezzi vuoti i buchi possono essere riempiti o svuotati, possono ospitare o espellere.
Se parliamo di buchi potremmo renderci conto che possiamo vederli sotto una grande varietà di prospettive, la complessità di un buco dipende dalla posizione e dalla loro capacità di interagire con noi. Si può scegliere di entrare in un buco o si può cadere dentro a un buco. Possedere il concetto di buco significa possedere il concetto di disposizione di se stesso nello spazio, da cui si evince che un buco non può essere allargato o reso più profondo, essendo esso un buco nella sua essenza più pura. Sicuramente un oggetto sarebbe inutile senza il suo buco, pensiamo a una ciambella, un salvadanaio, un flauto. Ragionare sui buchi significa ragionare sul modo in cui si creano, come si possono maneggiare ed eventualmente distruggere.

A volte si sceglie di stare in un buco e ciò implica il risultato di situazioni di cui noi siamo gli attori primari. Non occorrono quindi attestati di stima o malinconiche pacche sulla schiena. Noi non ci agitiamo e stiamo molto bene nel nostro buco in quanto lo stesso è stato scelto da noi e la sua profondità non ci preoccupa.

Fuori dal buco vedo ansietà e disturbi causati da stress, alcuni così di deliri di onnipotenza e schizofrenia bipolare. Tutti i campionati sono strizzati compressi, allietati da roster improbabili, con squadre gonfie di europee e altre orfane di americansudamericanaustralian. Dove sono le giovanili? Dove sono i forniti vivai? Non agitatevi troppo fuori dal buco, non lasciatevi prendere da ansia da prestazione, verrà un giorno in cui un ometto con la barba e il bastone di ulivo si metterà seduto ci chiamerà e scriverà a fianco di ogni Società quante squadre giovanili (vere) sono in organico.

Vi nascondete dietro a un dito, un dito enorme, smisurato, ciclopico, che getta una sinistra ombra su tutto il movimento. Non andremo lontano e non ci saranno buchi per tutti.

Doveva essere una stagione di solidarietà, di desiderio di ricominciare e ricordare le troppe tragedie da poco vissute, una stagione di amicizia e fratellanza, ma purtroppo ci saranno dei vincitori, ci sarà chi salirà di categoria sfruttando la situazione anomala.

Saranno ricordati come i vincitori del campionato Covid 2020.

Non andremo lontani e non avrete buchi in cui nascondervi.

GB

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Troppi gli spunti offerti che l'uso degli asterischi sembrerebbe incongruo, meglio aggiungere qualche commento.

Giovanili

Dopo le reprimende che appaiono regolarmente su PM sul tema, l'invettiva apocalittica di Bidus aggiunge quel po' di sale che rende la pietanza più saporita. Per cronaca, guardando il roster della Rhea scesa in campo in questo inizio di campionato, rileviamo che delle 14 atlete scese in campo 8 provengono dal vivaio caronnese. Chissà se basta.

Buco

Frequentavo il liceo e un compagno raccontò una storiella sul buco che a distanza di molti anni resta tra i ricordi indelebili, eccola.

Un addetto alle costruzioni è impegnato nello scavo di un buco in un cantiere. Arriva la fine del turno e il buco non è terminato, pensa allora di portare il lavoro a casa per finirlo. Carica quindi il buco ancora incompleto sul camion e parte. Il cantiere, come tutti i cantieri è un po' dissestato e il buco cade dal camion. Infatti, guardando dietro l'operaio non lo vede più. Fa una retro per tornare a riprenderlo e cade nel buco.

Campionato Covid 2020

Quando si dice rubare le parole di bocca. Anche quest'anno la detestata Giuventus vincerà il campionato, ma noi poveri milanisti potremmo vincere il Campionato Covid, inventato da noi pur di vincere qualcosa. Se non succedono disastri nelle ultime tre partite il Milan è in lizza per essere la squadra che ha fatto più punti dopo la ripartenza. E il 7 luglio 2020 Milan-Juventus 4-2.


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

LE NORME SONO STUPIDE... E L'ITALIANO È FURBO, O VICEVERSA?
di
KARL DER GROßE

Uno dei problemi, se non IL PROBLEMA, dell'Italia è la nostra idiosincrasia al rispetto delle regole, che una società civile dovrebbe seguire e rispettare, a prescindere dal fatto che esista o meno una legge che ti imponga, (in Italia teoricamente) di rispettarla.

Un esempio per tutti, il più classico, l'evasione fiscale. Fino a che in Italia non troveremo una cura che ci porti ad avere un minimo di senso civico, l'evasore, agli occhi dei più sarà sempre un furbacchione e chi paga le tasse un fesso.

Tutto questo preambolo che che cosa c'entra con il softball? Praticamente nulla... ma... se una regola è palesemente stupida... ha senso rispettarla? Oppure vale sempre la regola italiana che la rispettano solo i fessi?

Delle tante... che regolamentano il softball, vi chiederete voi, di quale sto parlando?
Di quella che impone di giocare... a "porte chiuse"... ovviamente il legislatore, quale che sia, ha mutuato il concetto calciofilo che parlando di Serie A, si dovesse pensare a stadi pienissimi dove la gente è accalcata una sull'altra dimentico, anche perché nessuno avrà avuto il coraggio di ammetterlo, che nel softball è più facile vedere una squadra vincere scudetti e/o coppe con lo stadio praticamente vuoto che vedere una tribuna, diciamo, affollata...

Che cosa mi ha portato a fare queste considerazioni?
La scorsa settimana la Rhea era a Bussolengo e, mi è stato riferito che, in barba ai comunicati federali... sugli spalti erano presenti più spettatori di quanti, solitamente pochissimi, trovavamo quando Bussolengo aveva lo squadrone vincitutto imbottito oltre misura di giocatrici di tutti i paesi del mondo e di tutte le regioni italiane, e questo mi fa fare altre considerazioni buone, magari, per il prossimo contributo a PM, mentre la settimana precedente sulla tribuna di Caronno erano presenti i dirigenti della società, gli addetti al campo, che poi sono le stesse persone e qualche volontario del "Bar-Jola" che non avendo avventori da servire... si era seduto in tribuna... mentre i nostri fedelissimi Ultras erano, come sempre entusiasti e presenti, ma... fuori dalle reti del campo... praticamente in mezzo alla strada.

Come sempre in Italia ci sono i furbi e i fessi o, se preferite, quelli che rispettano le regole, anche se assurde, e quelli che se ne fregano... magari, in questo caso, hanno ragione loro? Mah!


VISTO DALLA CURVA

ECCOCI QUI DI NUOVO, ORA CHE SCRIVO...
di DAPE

Quest'anno mi hanno fregato, non posso fare neanche le pagelle, non ho ancora visto una partita del Caronno (apritele ste porteeeeeee ), ah sì c'è il ventennale di PM, ecco posso scrivere.

Ripenso a come è iniziato tutto, sapete che non mi ricordo (strano, sono famoso per avere una memoria scandalosa), dovrei andare sul sito dell'AB Caronno a vedere in che anno ho scritto il primo articolo, chissà che boiata aveva partorito il mio cervello.

La curiosità ha preso il sopravvento è sono andato a vedere, credo ,se non ho sbagliato, che il mio primo pezzo è datato 200, senza avere traccia del 2006/07/08 boooooooooh). Se fosse davvero 2009, mamma mia, sono passati ben 11 anni, incredibile, in quel numero uscito il 31 dicembre scrissi gli auguri di Natale e di Buon Anno, inoltre.

Che ricordi, se pensate che vivo il Caronno dal 2002 ne ho viste di cose, mille ragazze passare e mille arrivare, non solo in campo, ma anche in tribuna, persone che sembravano aver tatuato il Caronno sulla pelle sparire nel nulla, mentre altri sono sempre rimasti li al loro posto, sia nei momenti difficili sia sopratutto in quelli meravigliosi.

Il segreto di tanta fedeltà... Non voler nulla in cambio e amare senza interessi, sì perché non è facile stare in curva, uno pensa che basta fare casino e il gioco è fatto, magari! Bisogna organizzare e organizzarsi perché la vita va avanti e gli impegni si moltiplicano, non è facile conciliare la vita privata con quella della curva, io fortunatamente ho la mia dolce metà che ama Caronno quanto me e dunque quando può è al campo con me, ma per altri non è così. Un po' come per Giorgio e Alfo, la gente non sa quanti sbattimenti si fanno per far sì che tutto sia perfetto (non solo a livello di impianto sportivo, ma nella sua globalità , le ore passate al caldo e al freddo, si fanno con piacere sia chiaro, ma a volte non ci si sofferma su tutto quello che può esserci dietro, comunque la finisco con i pipponi.

20 anni, altro traguardo che nessuno in Italia ha mai raggiunto, ma come avevo detto nell'articolo precedente non abbiamo davanti una società "normale".

AVANTI CARONNO, SOTTO CON UN ALTRO RECORD.
FORZA CARONNO SEMPRE. AVANTI ULTRAS.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

LANCIATRICI CERCASI

Come vaticinato da anni, se non allevi lanciatrici e usi le straniere, nel momento del bisogno sei scoperto.

È vero, fai un lavoro della miseria, e poi ti ritrovi con un pugno di mosche: a Caronno abbiamo “perso” almeno cinque lanciatrici che oggi sarebbero in A1, di cui due per motivi di salute, una per studio all’estero e una “acquistata” da altra società. Le quattro/cinque giovani presenti sono ancora un po' acerbe, questo anno interlocutorio ci fa comodo, comunque per necessità potremmo metterle in campo visto quello che fanno altre squadre, anche se non sono ancora pronte.

Infatti nelle migliori sette trovi tre lanciatrici con PGL 5.25 – 6.75 – 8.56! E la media squadra di Bussolengo è 5.70 e di Metalco Castellana 7.55! A questo livello posso mettere in pedana anche le mie “piccole”.

Rendimento Caronno: incredibile! Media squadra sopra il trecento (307) mai visto nella storia (*), senza straniere e con la quinta migliore che batte 333! E intanto siamo primi in classifica (anche se in coabitazione).

Va bene, certo, senza pitcher straniere e contro lanciatrici giovani e poco esperte. Ma intanto facciamo vedere che se metti la palla in mezzo anche noi siamo capaci di qualcosa di buono. La pedana è ottima, ma a questo eravamo abituati. Comunque 2.07 di PGL e 7 K a partita sono prestazioni di rilievo. In compenso abbiamo fatto un sacco di errori (in media il doppio dello scorso anno) e buttato via una partita che potevamo vincere a Bussolengo. Appena rientriamo nella norma siamo una bella squadra e terzi dovremmo arrivare per giocare così qualche partita anche in post-season. Se fossimo nell’altro girone, di più basso livello, saremmo probabilmente secondi dietro Forlì.

A proposito, mi pare di aver capito che la terza giocherebbe con la seconda dell’altro girone, ma non riesco a trovarlo scritto da qualche parte. Qualcuno potrebbe farmi sapere dove è scritto, visto che non c’è nella CAA 2020? (**)

Saronno si pone di diritto (visto il line-up e anche la straniera….) come pretendente al titolo, ma questo Bollate superato nel primo incontro, pieno di giovanissime, non sarà certo quello dei play-off con Greta in pedana e Fama nel box. E in ogni caso nel secondo stava vincendo di 5 punti finché ha avuto in pedana Bigatton. È riuscito a vincere ugualmente anche se con notevole fatica, e questo non depone a favore di Saronno, che è riuscito a lasciare ben 16 corridori sulle basi. Impressiona l’elevato numero di lanci pazzi, che in A1 non dovrebbero nemmeno vedersi, e i sei errori totali di due squadre che puntano al titolo. Ma che peccato che non ci sia stato il pubblico, era sicuramente una partita da cardiopalma e nelle sere in settimana Bollate avrebbe raccolto 3/400 spettatori a partita.

Altra domanda curiosa: qual è il limite d’età per giocare in A1? Secondo me non c’è, e quindi posso schierare in campo una Under 12 purché regolarmente tesserata, o una Mini, e anche mia nonna di 80 anni. Anche qui nel caso domando dove è scritto, a che pagina di che regolamento.  (***)

Continuo il tormentone sul TQB, checché ne dica il Turconi che afferma si chiaro che vince chi è migliore, ma il 46 è migliore del 64? Tra due numeri puoi solo dire chi è maggiore o minore. (****)

Lunedì e martedì avremo a Caronno il Bollate, speriamo in due belle partite, forse è il caso di montare una tribuna in strada, ma per fortuna a Caronno abbiamo la diretta TV di Rete 55!

(*) Corta memoria, basta andare all'editoriale di PM del 26 maggio 2018, quando la Rhea aveva il migliore attacco di A1 con 312.

(**) Caro Dox non hai controllato, guarda l'aggiornamento del 23 luglio 2020, pagina 4.

(***) Dox quando pensa di averne azzecca una, pensa di azzeccarle tutte, ma sbaglia, vedi Circolare attività agonistica - Campionati giovanili, pagina 20.

(****) Pervicace, la cui definizione è "che non si lascia convincere, che rimane ostinatamente fermo nelle proprie convinzioni, anche errate, ...", Dizionario Treccani. Hanno capito tutti quel che c'è da capire sul TQB, segno che non servono chiarimenti.